Cascate "qualcosa".... - Strada 62
Distanza: 45 km
Durata: 4:00 ore
Dislivello: 870 m
La partenza è sotto una fitta acqua ma poco male visto che i vestiti sono sempre bagnati dalla giornata di ieri. Subito la salita ci attende e stavolta è anche bella lunga, 800 m di dislivello per attraversare un fiordo.
Il vento è incessante e sempre contrario. La pendenza media è del 10% ma con questo vento neanche il rampichino sembra bastare. La testa allora si abbassa e guarda le gambe che a fatica girano. La concentrazione è al massimo perchè le folate diventano diagonali e si rischia di cadere. Bisogna solo non mollare anche se tutto è estremamente difficile. Arrivati in quota il vento è ancora più forte, siamo più esposti e allora non è più possibilie pedalare, si rischia di cadere. La bici va trascinata in cima a spinta. Nonostante la quota sia di soli 500 m s.l.m. sembra di essere a 2000 m, il freddo è pungente e la parte di faccia esposta alle intemperie mi perde la sensibilità. Ancora non si vede la discesa ed io sono bagnato fradicio e sporco di fango dalla testa ai piedi.
Arrivati sulla strada principale alla fine della discesa c'è un ristorante che ci aspetta. Le cameriere ci guardano un po' stranite ma come dargli torto visto che siamo tre ciclisti sporchi, fradici, ricoperti di fango e forse anche un po' puzzolenti. Alla fine però siamo viaggiatori e questo status ci permette comunque di poterci sedere tranquillamente al tavolo senza farci troppi problemi.
Per oggi la tappa è finita, la guest house è a soli 8 km da qua. Anche oggi è stata dura ma non abbiamo mollato. Certo è che questa Islanda adesso mette paura, qua con il tempo non si può scherzare.
Traccia GPS
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16236
Distanza: 45 km
Durata: 4:00 ore
Dislivello: 870 m
La partenza è sotto una fitta acqua ma poco male visto che i vestiti sono sempre bagnati dalla giornata di ieri. Subito la salita ci attende e stavolta è anche bella lunga, 800 m di dislivello per attraversare un fiordo.
Il vento è incessante e sempre contrario. La pendenza media è del 10% ma con questo vento neanche il rampichino sembra bastare. La testa allora si abbassa e guarda le gambe che a fatica girano. La concentrazione è al massimo perchè le folate diventano diagonali e si rischia di cadere. Bisogna solo non mollare anche se tutto è estremamente difficile. Arrivati in quota il vento è ancora più forte, siamo più esposti e allora non è più possibilie pedalare, si rischia di cadere. La bici va trascinata in cima a spinta. Nonostante la quota sia di soli 500 m s.l.m. sembra di essere a 2000 m, il freddo è pungente e la parte di faccia esposta alle intemperie mi perde la sensibilità. Ancora non si vede la discesa ed io sono bagnato fradicio e sporco di fango dalla testa ai piedi.
Arrivati sulla strada principale alla fine della discesa c'è un ristorante che ci aspetta. Le cameriere ci guardano un po' stranite ma come dargli torto visto che siamo tre ciclisti sporchi, fradici, ricoperti di fango e forse anche un po' puzzolenti. Alla fine però siamo viaggiatori e questo status ci permette comunque di poterci sedere tranquillamente al tavolo senza farci troppi problemi.
Per oggi la tappa è finita, la guest house è a soli 8 km da qua. Anche oggi è stata dura ma non abbiamo mollato. Certo è che questa Islanda adesso mette paura, qua con il tempo non si può scherzare.
Traccia GPS
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16236