La mia Islanda - 2000 km nelle zone più selvagge dell'isola - FOTO

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Cascate "qualcosa".... - Strada 62
Distanza: 45 km
Durata: 4:00 ore
Dislivello: 870 m

La partenza è sotto una fitta acqua ma poco male visto che i vestiti sono sempre bagnati dalla giornata di ieri. Subito la salita ci attende e stavolta è anche bella lunga, 800 m di dislivello per attraversare un fiordo.

Il vento è incessante e sempre contrario. La pendenza media è del 10% ma con questo vento neanche il rampichino sembra bastare. La testa allora si abbassa e guarda le gambe che a fatica girano. La concentrazione è al massimo perchè le folate diventano diagonali e si rischia di cadere. Bisogna solo non mollare anche se tutto è estremamente difficile. Arrivati in quota il vento è ancora più forte, siamo più esposti e allora non è più possibilie pedalare, si rischia di cadere. La bici va trascinata in cima a spinta. Nonostante la quota sia di soli 500 m s.l.m. sembra di essere a 2000 m, il freddo è pungente e la parte di faccia esposta alle intemperie mi perde la sensibilità. Ancora non si vede la discesa ed io sono bagnato fradicio e sporco di fango dalla testa ai piedi.

Arrivati sulla strada principale alla fine della discesa c'è un ristorante che ci aspetta. Le cameriere ci guardano un po' stranite ma come dargli torto visto che siamo tre ciclisti sporchi, fradici, ricoperti di fango e forse anche un po' puzzolenti. Alla fine però siamo viaggiatori e questo status ci permette comunque di poterci sedere tranquillamente al tavolo senza farci troppi problemi.

Per oggi la tappa è finita, la guest house è a soli 8 km da qua. Anche oggi è stata dura ma non abbiamo mollato. Certo è che questa Islanda adesso mette paura, qua con il tempo non si può scherzare.

Traccia GPS
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16236

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Guesthouse Strada 62 - Guesthouse Strada 62
Distanza: 150 km
Durata: 8:45 ore
Dislivello: 2000 m

Studiamo la cartina, dalla nostra sistemazione alla scogliera con i famosi uccelli che si lasciano avvicinare (pulcinelle di mare) sono “solo” 160 km andata e ritorno. I bagagli resterebbero in camera. Può sembrare un po' azzardato visto che nel mezzo ci sono due salite belle toste (da fare due volte) e un sacco di sali scendi. In effetti è molto azzardato. Quello che non sappiamo è che sarà molto peggio.

Quando la sveglia suona fuori piove e tira un vento pazzesco, nonostante non abbia voglia di mettermi in sella con questo tempo con davanti almeno 10 ore di bicicletta mi lascio convincere.

Il vento non cessa di picchiarci in faccia e il cielo non lascia sperare niente di buono. La strada diventa sterrata e le condizioni meteo peggiorano. La prima salita, la più dura, oramai è alle spalle e adesso siamo in buca quindi non resta che procedere. Via via che proseguiamo il vento diventa sempre più potente fino a non riuscire più a stare in sella. Siamo bagnati fradici e infreddoliti, decidiamo di fare ancora qualche chilometro per arrivare nell'unico bar della zona a distanza di chilometri.

Siamo veramente fradici, sono tutto bagnato dalla testa ai piedi e siamo a ben 70 km da casa. Non è certo una bella situazione, siamo in trappola. Non è possibile continuare e quindi, abbattuti, decidiamo di tornare in dietro. Controvento. La situazione è mortale ma quando si è in bicicletta non si ha alternative, si può solo continuare a pedalare. Arrivo a casa stremato, il contachilometri segna ben 150 km e 2000 m di dislivello. Troppi anche per chi come me è pronto a confrontarsi con questa terra così dura.

La prima vera batosta è arrivata ma anche le sconfitte fanno parte di un viaggio, anzi rendono tutto più emozionante. Oggi ha vinto lei, domani vedremo.

Traccia GPS
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16238

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Spaccato l'HD e pensavo di aver perso il diario di viaggio ma invece ne ho trovata una copia! :cucù:

Guesthouse Strada 62 - Guesthouse Strada 62
Distanza: 50 km
Durata: 3:03 ore
Dislivello: 316 m


Oggi giornata di semi-relax, il programma è quello di prendere il traghetto delle 12:15 che ci evita di fare 100 km di strada molto trafficata. Dopo la giornata di ieri questa pausa è un toccasana per le mie gambe indolenzite.


Una volta scesi dal traghetto ci mettiamo in sella e, sebbene siano solo 50 i chilometri che ci separano dal campeggio, sono tutti contro vento. Sono quattro giorni che pedaliamo contro vento, adesso mi sono stufato veramente. Non c'è cosa più frustante per un ciclista che fare un sacco di fatica a pedalare sapendo che dopo non c'è neppure la discesa. Però questa è l'Islanda, qua non ti puoi considerare arrivato fin quando non pianti la tenda, anche se sulla carta mancano solo 10 km.

Groundfjordur è la prima vera cittadina carina che abbiamo visitato, molto caratteristica, incastonata in un ambiente naturale che ricorda Jiurassic Parck. Qua è sabato sera ma nonostante ciò non c'è molta vita a giro. Che tristezza vedere questi ragazzi che mangiano la pizza in questa desolazione. A pensarci bene non è un posto dove mi piacerebbe vivere tutto l'anno. In questi momenti capisco quanto sono fortunato a vivere in Italia.

Il vento non cala ma per fortuna oggi non abbiamo preso l'acqua, dopo quattro giorni questa è una buona notizia.

Traccia GPS
[url]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16237[/URL]

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Grundafjordur - Arnarstapavegur
Distanza: 72 km
Durata: 5:10 ore
Dislivello: 591 m


Vento e acqua. Ci risiamo. La cosa che più mi irrita però non è stare bagnato tutto il giorno dalla testa ai piedi, oppure pedalare con il vento in faccia e durare una fatica cane, il punto cruciale sta nel non riuscire a vedere niente di quello che mi circonda. Oggi abbiamo fatto 80 km senza riuscire a vedere assolutamente niente se non i campi sterminati di lava intorno a noi. La penisola di Snaefellsnes la chiamano l'Islanda in miniatura, chissà se sarà vero. Nonostante che l'abbia percorsa tutta non lo posso giudicare.


Per adesso abbiamo assaggiato la famosissima zuppa di pesce cucinata dalle mogli dei pescatori di Rif, veramente ottima.


Adesso siamo a Arnarstapi, nella Guest House che c'è nel paese. Siamo stati fortunati a trovare posto per dormire con un tetto sopra la testa perchè qua, ovviamente, continua a piovere e mettere la tenda in campeggio sarebbe stata una tragedia. Finalmente i panni possono essere asciugati e domani potrò mettermi le scarpe non bagnate!

Traccia GPS
[URL]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16239[/URL]

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Arnarstapavegur - Borgarnes
Distanza: 118 km
Durata: 5:50 ore
Dislivello: 458 m

Finalmente i chilometri passano rapidamente, il vento sembra essere dalla nostra stavolta. Fortuna doppia perchè in questa tappa c'è veramente poco da vedere. Alla fine saranno 140 i km percorsi.

È una goduria vedere sul gps una media di 22 km orari, era frustante fare una fatica cane e non riuscire a percorrere tanta strada.

Adesso siamo a Borgarnes, ad un tiro di schioppo dalla capitale. Non vedo l'ora di visitare Reykjavik. La cittadina è bella grande rispetto a quelle che ci siamo lasciati alle spalle e fortunatamente passa la linea di Bus interurbani, mi sa tanto che domani evito di farmi 110 km e prendo l'autobus, in questo modo posso stare un giorno in più a rilassarmi.
La fatica accumulata non è tanto quella nelle gambe ma quella nella testa, sento il bisogno di staccare un attimo e ricaricare le pile. Vedremo.
Il campeggio è situato in città in un posto veramente pittoresco e finalmente possiamo vedere il tramonto. Essendo più a Sud le ore di buio sono aumentate ed a mezzanotte non c'è quasi più luce.

Traccia GPS
[url]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16240[/URL]

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Borgarnes - Rejkyavik
Tragitto con bus


Ed autobus sia. Sulla carta la tappa non è di quelle imperdibili e farmi alti 130 km anche oggi proprio non mi va. Preferisco spendere la giornata per farmi un tranquillo giro nella capitale, penso proprio che ne valga la pena, chissà se mai un giorno potrò tornare.

Proprio non me lo sarei aspettato che l'autista del bus mi volesse fare la cresta ma invece è successo. Appena mi vede con la bici vieni subito a chiedermi i soldi dicendo che il trasporto della mia bike nella stiva per soli 70 km costa 3000 corone (circa 20 euro). Ieri mi ero informato da ben due autisti e una barista e tutti mi avevano detto che il trasporto bici costa 2000 corone, 1000 corone in meno. Quel bastardo è talmente convinto che quasi le voci cominciano ad alzarsi ma io sono impassibile, non sono certo venuto dall'Italia per farmi derubare da lui. Alla fine la vinco io e per fare appena 70 km spendo 4400 corone (2000 per la bici e 2200 per il passeggero), 30 euro.

Rejkyavik è veramente bella, tenuta bene, con delle belle case colorate e finalmente bella gente. Adesso ho la sensazione di essere nel Nord Europa.
Appena apro la guida capisco subito dove andrò a mangiare, haburger “old style” e il famosissimo hot dog mangiato anche da Bill Clinton. La mia fame di fast food verrà saziata. A dire il vero la frenesia alimentare degli islandesi mi ha contagiato, qua sono sempre con la bocca piena e il cibo che ingurgitano non è certo molto salutare. Le corporature abbondanti dei giorni scorsi però adesso si fanno più snelle e si vede come in città le persone facciano più attenzione alla linea. Ci sono addirittura le palestre!
Il campeggio è situato a circa due chilometri dalla città ma grazie alla bici e ad una fitta rete di piste ciclabili si arriva ovunque in un attimo.

Apprezzabile il rispetto che le auto hanno nei confronti dei pedoni e delle biciclette, appena ci si avvicina alle strisce pedonali (la pista ciclabile è situata lungo i larghi marciapiedi) le macchine si fermano e si può passare in tutta tranquillità, proprio come in Italia....!
Mi sta facendo un'ottima impressione questo posto, sono contento della scelta che ho fatto di passare un giorno in più in città.

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Auto


Era ovvio anche prima di partire che vedere tutta l'Islanda in bicicletta in meno di un mese sarebbe stato impossibile. L'idea dunque è questa, prendere una macchina a noleggio e visitare la parte sud ed est dell'isola fino ad arrivare a Akureyry, rimontare in bicicletta a fare la famosa pista del deserto, la F26, chiamata anche Sprengisandur. È un male necessario ma non possiamo fare altrimenti.

Il bagagliaio dell'auto scoppia dal carico, siamo riusciti a mettere dentro tre biciclette e tutti i bagagli oltre a noi ovviamente.

Fa strano vedere un “collega” in bicicletta mentre si è comodamente seduti in una macchina con tutti i confort. Quasi ci vergognamo. I chilometri scorrono velocissimi e i paesaggi sono innumerevoli ma alla fine sembra di non aver visto niente. Tra me e il mondo esterno c'è quel maledetto vetro che fa sembrare tutto ovattato. La velocità è troppo elevata per assaporare la strada.

Non c'era altra soluzione e in due giorni siamo nella capitale del Nord pronti per la nuova avventura. Le gambe si sono riposate e la voglia di pedalare è alle stelle.

image.php


image.php


image.php


image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Akureyry - Laugafell
Distanza: 84 km
Durata: 5:52 ore
Dislivello: 1212 m

Che bella sensazione essere di nuovo in sella. Dopo due giorni di macchina mi faceva male anche il sedere, molto meglio il mio sellino!
Oggi facciamo sul serio, ci aspetta la famigerata F26, la vera strada in mezzo al deserto, la più selvaggia e inaccessibile.

Dopo i primi 40 km di asfalto la strada diventa sterrata e la salita comincia a tirare. L'angusta valle di origine glaciale in cui pedaliamo si fa sempre più stretta. Sembra quasi che ci stia risucchiando dentro. Il vento fortunatamente è a favore come a spingerci all'interno della trappola del deserto.

La strada è deserta e il fondo è veramente sconnesso. Sembra di pedalare all'interno del letto di un fiume e in effetti spesso pedaliamo nell'acqua che invade la carrabile. I cavalli, allo stato brado, ci corrono accanto mentre passiamo, emozione unica. Lo scenario come sempre è da film.

Concordo nel dire che questa strada è messa peggio del Kjolur, qua ci vuole per forza una MTB e di quelle pronte a prendere dei bei colpi. I bagagli devono essere sistemati con attenzione, molte salite hanno una pendenza anche del 20% e il fondo è pessimo. Non a caso un paio di volte sono costretto a scendere per spingere la bicicletta.

La salita tira parecchio, dal livello del mare sale fino a 950 m. Nonostante tutto il tribolare le gambe vanno da sole e l'atmosfera distoglie il pensiero dalla fatica. In meno che non si dica mi ritrovo in cima all'altopiano, i ragazzi sono rimasti in dietro. Ho i piedi fradici e ghiacciati, nell'ultimo guado sono scivolato e sono finito nell'acqua fino a mezza gamba, non ci voleva.

Mi ritrovo solo, su di un altopiano che sembra la superficie della Luna. Non si vede niente all'orizzonte, neanche una macchina è passata. Ci sono solo io, la bici, e questa striscia di terra più chiara che rappresenta la pista. Deserto. Il vento è dalla mia e i chilometri scorrono veloci, troppo veloci per un paesaggio che andrebbe contemplato per ore e ore.

La sola giornata di oggi vale il prezzo del biglietto, questo è il viaggio come lo intendo io. Tutto è perfetto se non fosse che non mi sento più i piedi dal freddo. Fortunatamente riesco a farmi fare una bella cioccolata calda “storng” come dice la proprietaria, dentro penso che ci sia più vodka (o simili) che latte. Per me che non bevo alcolici da settimane e sono a stomaco vuoto da stamani è come un missile terra aria che mi scoppia nel cervello.

Prima di cenare ci concediamo un vero lusso, fare un bel bagno caldo in una pozza naturale di acqua calda.... semplicemente fantastico!
Adesso siamo accampati davanti il rifugio, fuori c'è un bel vento e fa davvero freddo. Stanco ma felice mi addormento.

Traccia GPS
[url]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16243[/URL]

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Laugafell - Nyidalur
Distanza: 50 km
Durata: 5:32 ore
Dislivello: 488 m


Cavolo che freddo stanotte! Siamo a 800 m di altezza e il mio sacco a pelo per 0° è stato appena sufficiente. Il vento non ha dato tregua ma fortunatamente sono riuscito a riposare. Oggi sulla carta sono solo una cinquantina di chilometri ma nel deserto non bisogna dare niente per scontato.

Oggi è la giornata dei guadi, ci attendono ben tre fiumi in piena.

La strada è un susseguirsi di saliscendi, stiamo andando in direzione della F 26 e non ci sono macchine all'orizzonte. Ho il vento che mi batte in faccia e la media è veramente bassa. Quando si viaggia a 6 km/h di media non si arriva mai. Non si ha altra scelta che pedalare e sperare che la strada cambi direzione prima possibile.

Arrivati sulla F26 finalmente la strada gira di 90° e il vento diventa a favore, il rovescio della medaglia è che essendo molto trafficata è ridotta malissimo. Una buca dietro l'altra, la bicicletta è messa a dura prova insieme alla pazienza del ciclista. Le macchine adesso sono molto più frequenti ma di altri ciclisti nemmeno l'ombra.

Dietro la curva si nasconde il primo guado. A differenza degli altri fiumi che abbiamo attraversato in sella alla bicicletta o sfruttando qualche sasso sporgente, questo è un vero fiume in piena, con il particolare che è alimentato dal vicinissimo ghiacciaio. L'acqua è freddissima. Nonostante che la temperatura sia di non più di 10° e il vento sia incessante ci togliamo scarpe e pantaloni e indossiamo i sandali, putroppo dobbiamo bagnarci. Entrare dentro l'acqua è devastante, nei piedi sento come tanti spilli che mi bucano e la corrente cerca di trascinarmi via la bicicletta. Nel mezzo al fiume l'acqua mi arriva al ginocchio e devo ringraziare le mie borse a tenuta stagna se la roba che mi porto dietro rimane asciutta.
Saranno altri due i guadi della giornata prima di arrivare al rifugio.

Arrivati al rifugio ci mettiamo a cucinare qualcosa di caldo visto che è tutto il giorno che siamo a mollo e nonostante sia agosto fa un freddo cane. Di posti disponibili per dormire al chiuso non ce ne sono e quindi dobbiamo piantare le tende anche stasera.

Mentre aspettiamo di dormire il sole sparisce dietro al ghiacciaio tingendo di rosa il cielo. Anche oggi abbiamo tribolato parecchio ma alla fine siamo arrivati dove volevamo.

Traccia GPS

[url]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16242[/URL]

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Laugafell - nel mezzo al niente..
Distanza: 84 km
Durata: 7:00 ore
Dislivello: 817 m


Terzo giorno di marcia. Ripartiamo sulla pista che invece di migliorare peggiora sempre più. Se non fosse per i panorami mozzafiato sarebbe quasi un tormento.

Il vento per nostra fortuna è a favore e il cielo, dieci minuti di pioggia a parte, sembra graziarci. La strada è sempre un continuo saliscendi che ci regala vedute memorabili. Siamo nel mezzo al deserto e qua la sabbia ha formato delle vere e proprie dune, mi sembra incredibile essere davvero in questo posto sperduto.

A differenza della pista F35 i fiumi adesso sono pochi e quelli che attraversiamo non hanno l'acqua molto limpida, Per pranzo faccio però lo stesso bollire un pò di acqua presa da un ruscello
nella gavetta sperando che non avveleni i miei noodles che oramai sono diventati il piatto tipico di pranzo.

I chilometri a fatica procedono ma le nostre scorte di acqua e cibo scarseggiano. Quando finalmente davanti a noi si prospetta un tetto sopra la testa ecco l'amara sorpresa, è chiuso. Sulla guida dell'Europa in bicicletta della Touring c'è scritto che oltre a poter pernottare è possibile acquistare del cibo. La relatà è che sono circa tre anni che è diventato privato. Niente acqua, niente cibo e niente riparo. Male, molto male. Siamo in mezzo al deserto e mi ritrovo con 40 cl di acqua (e con una sete da morire), una scatoletta di tonno, una fetta di pane, un po' di miele e 5 dadi di cioccolata. Ci devo cenare e fare colazione dopo aver affrontato 80 km di sterrato con nella pancia 80 g di noodles e mi dovrebbero avanzare le forze per riuscire domani ad arrivare alla prima stazione di servizio utile.


Proseguiamo, le gambe stanno bene e non ha senso restare qua, tra una cinquantina di chilometri ci dovrebbe essere la famigerata stazione di servizio.


Decidiamo di accamparci per la notte vicina alla strada e piantiamo le tende in mezzo al niente. Fuori fa un freddo cane e inizia a piovere. Mi concedo la fetta di pane e il tonno.

Traccia GPS
[URL]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16245[/URL]

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
nel mezzo al niente.. - Arnesi
Distanza: 81 km
Durata: 3:39 ore
Dislivello: 289 m


Alle tre della mattina sono sveglio con i crampi allo stomaco dalla fame e allora decido di mangiare le ultime cose che ho, la cioccolata con il miele. Fortuna vuole riesco a trovare anche una barretta nelle borse ma la tengo per quando pedalerò.

Alle sei ho troppa fame e decido di avviarmi alla stazione di rifornimento mentre i ragazzi ancora sono nelle loro tende.


Sono seduto a mangiarmi una fetta di dolce che mi sembra la più buona di tutta la mia vita, finalmente mi sono lavato le mani e i denti e posso stare comodamente seduto al riparo dalle intemperie. Il deserto è alle spalle, tre giorni e poco più per attraversarlo.

Ci concediamo una bella pausa, pranziamo con il più classico degli hamburger con l'uovo affrittellato sopra e patatine fritte. Finalmente!
La tappa procede in scioltezza, vento alle spalle e 600 m di dislivello da sfruttare in discesa, una vera pacchia.

Traccia GPS
[url]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16244[/URL]

image.php


image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Arnesi - Porklakshofn
Distanza: 73 km
Durata: 3:27 ore
Dislivello: 87 m

Lo sappiamo purtroppo, il viaggio è concluso. Le voci sulla scaletta sono tutte spuntate, F 26 fatta, West Fiords fatti e F 35 fatta. Non ci rimane altro che aspettare sabato per prendere l'aereo. Alla fine ci sono avanzati due giorni e quindi dobbiamo allungare il brodo.

Nonostante la pioggia e il vento contro ci sembra di stare facendo una passeggiata, senza più guadi da superare, salite da scalare e manto stradale disastrato i nostri mezzi sfrecciano sull'asfalto come locomotive. I bei paesaggi campestri non ci attirano più come i primi giorni, dopo che abbiamo visto le bellezze dell'isola questi paesaggi scadono in secondo piano.

Ci dirigiamo a sud, per evitare la trafficatissima Ring Road e mentre pedaliamo sappiamo che la vacanza è agli sgoccioli. I chilometri scorrono velocemente e sebbene alla fine della giornata siano 80, sembra di non aver fatto niente tutto il giorno, che piacere essere allenati. Non vedo l'ora di tornare a casa per confrontarmi con i percorsi classici di allenamento e vedere i miglioramenti.

Le giornate si sono accorciate, tra poco è settembre e finalmente posso ammirare i famosi tramonti islandesi. Quando il sole scende sotto la linea dell'orizzonte il cielo si tinge tutto di rosa, prima solo una parte, poi tutto prende colore.

Arrivati a questo punto quasi trovo piacere nell'idea di tornare a casa, al caos lavorativo e alla massa di persone e cose che anima le vite di noi occidentali super indaffarati. Sarà una bella botta rispetto al mese passato in mezzo al niente. Ci sarà anche un altro bel colpo da superare, la temperatura. Passare da 10 gradi a 40 non sarà certo piacevole. Staremo a vedere.

Traccia GPS
[url]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16246[/URL]

image.php


image.php
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
Porklakshofn - Reykjavik
Distanza: 78 km
Durata: 4:08 ore
Dislivello: 561 m


Quando pensi che il viaggio sia finito e di aver visto tutto ecco che questo posto riesce a stupirti nuovamente. La strada è la 42, quella che passa accanto al lago Kleifarvatn, a dir poco magnifica. Lo sterrato si snoda in uno scenario desertico, fine sabbia nera in contrasto con l'azzurro del lago. Qua non bisogna mai distrarsi un attimo. Le foto si sprecano ma il fatto di essere alla fine dell'avventura non deve sminuire il posto in cui siamo. In nessuna guida è riportato questo posto ma io consiglio vivamente di vederlo, per di più si evita anche la trafficatissima Strada n° 1 per arrivare a Reykjavik.

Le gambe fanno tutto da sole e gli ottanta chilometri che ci separano dalla capitale vengono spazzati via in poche ore. Ho una forma fisica invidiabile!

Di nuovo in campeggio, adesso non resta che aspettare di prendere l'aereo ma nel frattempo ho la possibilità di fare il turista e di strafogarmi di cibo. Nonostante abbia mangiato come un lupo per un mese intero e abbia aumentato di molto la massa muscolare delle gambe sono dimagrito di ben due chili, che soddisfazione!

Traccia GPS
[url]http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=16248[/URL]

image.php


image.php


image.php
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.411
1.972
0
Su per i monti
www.arsie.net
Bello!
Hai reso bene il clima "mentale" che si crea quando le cose vanno male, ovvero la fatica spropositata per procedere.
Come tutti i bei giri, quando ci si è abituati e adattati è dura accettare la conclusione del viaggio, si vorrebbe continuare.
Ma forse è meglio così.
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
A dirti il vero alla fine è stato molto piacevole anche il ritorno. Tornare alle comodità quotidiane dopo un mese allo stato brado non è poi così male :cucù:

Più che ripenso a questo viaggio fatto e più che sono contento di aver avuto la forza per intraprendere una sfida come questa.

:celopiùg:
 
  • Mi piace
Reactions: franctrd

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.411
1.972
0
Su per i monti
www.arsie.net
Immagino.
Quando si è in viaggio si stramaledice quella volta che..., poi dopo il ritorno ci pensa il tempo a mettere ordine alle cose e ci si rende conto che in fondo è stata una bella esperienza.
Dai miei viaggi ho sempre portato bei ricordi, anche quando ci sono stati dei momenti difficili (nulla al tuo confronto).
L'unico ricordo un po' così così è per un compagno di viaggio rivelatosi un po' troppo... taccagno.
Tant'è che poi ho optato per viaggi in solitaria.

Ma per il prossimo, che vorrei fare verso la Romania, mi sa che è bene andar via almeno in due.
 

ligamaister

Biker marathonensis
26/5/07
4.364
2
0
39
Prato
www.bikepacking.it
ottomilainsù;6203908 ha scritto:
L'unico ricordo un po' così così è per un compagno di viaggio rivelatosi un po' troppo... taccagno.
Tant'è che poi ho optato per viaggi in solitaria.

La convivenza con i compagni di viaggio non è mai scontata. Quando il viaggio non è breve le caratteristiche dei compagni di viaggio, sia buone che cattive, per qualche strana ragione si estremizzano, ovviamente non nella realtà ma nella nostra testa. Riconosco di aver avuto dei momenti non facili e di essermi comportato io stesso più di una volta come una "kekka isterica"...... :specc: :smile:

Anche questo fa parte di un viaggio.

Sebbene anche io abbia fatto viaggi in solitaria posso affermare che quando una bella esperienza si condivide con qualcuno si amplifica il beneficio.
 

Classifica mensile dislivello positivo