Ecco il mio nuovo mezzo da xc: Genesis Fortitude Race.
Il telaio è in acciaio con tubazioni Reynolds 725, così come la forcella; setup minimale ma completo ed efficiente per un mezzo da affiancare alla full da 120 e alla bici da enduro/freeride. L'idea iniziale era quella di avere una mtb molto veloce nei trasferimenti su asfalto o strade bianche, adatta ad allenamenti dopo il lavoro senza nessuna pretesa per quanto riguarda le performances sui singletrack liguri che percorro abitualmente. L'assenza di sospensioni e del deragliatore limita quasi al minimo la manutenzione necessaria; su questo fronte il modello singlespeed sarebbe ancora migliore, ma nè la mia gamba nè i terreni della mia zona sarebbero adatti.
Dalle prime uscite direi che le attese non sono state deluse; a queste aggiungo la piacevole sorpresa che in discesa (e per discesa intendo i singletrack tecnici, non certo le strade bianche) la bici va molto meglio di quanto immaginassi: rimane certamente molto inferiore alla mia full da 26 da 120, ma con un pò di manico e qualche giochetto trialistico si va quasi dappertutto divertendosi. Si trae meno divertimento dalla velocità e dal flow, ma la guida curata al massimo e la percezione molto diretta degli ostacoli inducono una tecnica totalmente diversa e nuova che non delude per niente in quanto a soddisfazione. Saranno i ricordi degli albori della mia attività mtb iniziata con una rigida, saranno le linee semplici e pulite della Fortitude, sarà la possibilità di bruciare decine e decine di km in poco tempo senza tante regolazioni o complicazioni (non che non le gradisca, anzi chi mi conosce sa quanto sia appassionato di questi aspetti soprattutto nell'ambito enduro/allmountain), ma questa mtb ha un qualcosa di magico che veramente mi attrae.
Allego qualche foto scattata da BazOOka che mi sollevato dall'onere di scattare degli obrobri con le mie mani.
Il telaio è in acciaio con tubazioni Reynolds 725, così come la forcella; setup minimale ma completo ed efficiente per un mezzo da affiancare alla full da 120 e alla bici da enduro/freeride. L'idea iniziale era quella di avere una mtb molto veloce nei trasferimenti su asfalto o strade bianche, adatta ad allenamenti dopo il lavoro senza nessuna pretesa per quanto riguarda le performances sui singletrack liguri che percorro abitualmente. L'assenza di sospensioni e del deragliatore limita quasi al minimo la manutenzione necessaria; su questo fronte il modello singlespeed sarebbe ancora migliore, ma nè la mia gamba nè i terreni della mia zona sarebbero adatti.
Dalle prime uscite direi che le attese non sono state deluse; a queste aggiungo la piacevole sorpresa che in discesa (e per discesa intendo i singletrack tecnici, non certo le strade bianche) la bici va molto meglio di quanto immaginassi: rimane certamente molto inferiore alla mia full da 26 da 120, ma con un pò di manico e qualche giochetto trialistico si va quasi dappertutto divertendosi. Si trae meno divertimento dalla velocità e dal flow, ma la guida curata al massimo e la percezione molto diretta degli ostacoli inducono una tecnica totalmente diversa e nuova che non delude per niente in quanto a soddisfazione. Saranno i ricordi degli albori della mia attività mtb iniziata con una rigida, saranno le linee semplici e pulite della Fortitude, sarà la possibilità di bruciare decine e decine di km in poco tempo senza tante regolazioni o complicazioni (non che non le gradisca, anzi chi mi conosce sa quanto sia appassionato di questi aspetti soprattutto nell'ambito enduro/allmountain), ma questa mtb ha un qualcosa di magico che veramente mi attrae.
Allego qualche foto scattata da BazOOka che mi sollevato dall'onere di scattare degli obrobri con le mie mani.