Lunedì 11 luglio 2011 alle ore 18,30 si è conclusa la nostra MEGAvventura, iniziata in sordina a gennaio con liscrizione, taciuta per lunghi mesi, per motivi scaramantici, fino a pochi giorni prima della partenza, avvenuta il 6 luglio alle 17.30.
Ma andiamo con ordine, vediamo chi sono stati i partecipanti entrati a far parte di un gruppo ristretto di circa 40 italiani su un totale di 2000 iscritti!!
Qualcuno di noi aveva già partecipato negli anni passati, altri avevano dovuto rinunciare poco prima della partenza causa infortunio in bici (da qui la scaramanzia di cui sopra) e per gli altri si trattava dellinizio si una nuova avventura.
Siamo partiti in otto (e fortunatamente siamo anche tornati in otto ), lo zoccolo duro dellMtbikecassino più Lorenzo di Bikextreme. Questi i nomi in rigoroso ordine alfabetico:
Andrea aka Manitou aka Coyote, il veterano della Mega, alla sua terza partecipazione;
Claudio aka Il Nonno, infortunatosi qualche anno fa 1 mese prima della partenza questanno aveva detto che sarebbe andato a fare trekking ;
Luciano aka Big Luciano, in forse fino allultimo, ma sempre pronto, dategli una bici e dovete abbatterlo per fermarlo!!;
Mario aka MN2 (Marionoidue), anche lui infortunatosi lo stesso mese del Nonno prima di partire, qualche anno fa parte integrante del gruppo pedalata-cazzeggio-mangiata finale (in puro stile Mtbikecassino), poi convertitosi al freeride pur di non pedalare!!;
Natalino aka O presidente aka Simba, anima e cuore ( forse è meglio dire intestino) dellMtbikecassino, alla sua seconda partecipazione; una garanzia quando si tratta di raccontare aneddoti e barzellette, ma anche uno cui non riesci a stare dietro in discesa!!;
Lorenzo titolare del negozio Bikextreme, anche lui alla sua seconda partecipazione
Pietro aka Petrus aka Ser Petrus, ovvero il sottoscritto;
Severino, aka SeveriniX, luomo Xterra (per via della sua partecipazione a tale evento qualche anno fa).
Partenza da Cassino alle 17,30, la voglia è tanta ma lo sono altrettanto i km da fare (più di 1000!), siamo divisi in due gruppi, 5 nel furgone, 3 in auto. Pochi minuti dopo la partenza cominciano a spuntare nella macchina di Mario, aggeggi ipertecnologici, tra lui e il Nonno fanno a gara a chi tira fuori pi ammennicoli vari, alla fine si conteranno in ordine sparso radio di bordo con monitor TV e prese usb per vedere i film, due o più i-phone, i-pad, prese, cavi e telecomandi vari
Alla prima sosta in autogrill, alla vista di tutto ciò, il grande Presidente sentenzia: IN QUELLA MACCHINA E GIA DOMANI!! grande!!!
I km scorrono abbastanza velocemente tra sonnellini e cambi al volante, finalmente alle 8,00 arriviamo allAlpe dHuez. Ci guardiamo intorno e rimaniamo stupefatti, impianti di risalita dappertutto, passano anche tra gli alberghi, si perdono fin dove arriva la vista sulla cima delle montagne!
Giusto il tempo di sistemare i bagagli e rimontare le bici e poi via a prendere il numero di iscrizione e il pass per gli impianti. Ci cambiamo e andiamo a girare sulle piste. Lemozione è sempre più forte e aumenta ancora non appena attacchiamo la tabella con il numero e la scritta MEGAVALANCHE 2011!!
Cominciamo a salire, prima qualche giro sui percorsi più vicini e poi andiamo a provare il percorso delle qualifiche a quota 2200 m. Si inizia la discesa tra massi smossi, pietre taglienti, sponde e passaggi su rocce più o meno impegnativi, finite le rocce inizia la parte più scorrevole su prati, arrivati allaltezza dellimpianto di risalita si continua a scendere lungo un toboga infinito, una successione ininterrotta di spondoni su terra e panettoni, una vera figata!!
Venerdi, giorno delle qualifiche: in base ai numeri di iscrizione ci troviamo divisi in tre gruppi che partiranno ad orari diversi, prima io, Natalino e Andrea, poi Claudio, Severino, Mario e Luciano ed infine Lorenzo.
Partiamo relativamente presto, poca fila al primo impianto di risalita, poi lungo tratto a spinta fino alla cabinovia, dove troviamo una fila infinita!
Cavolo e adesso faremo in tempo ad arrivare su? Fortunatamente il personale addetto fa passare avanti le persone in base al numero di tabella, arriviamo a quota 2500 circa 10 minuti prima della partenza.
Panorama fantastico, ma lemozione è tanta, ci chiamano in griglia, batteria da circa 180 persone divise in file da 20, inizia il conto alla rovescia e la musica si fa sempre più forte, lemozione è tantissima. Partenza, scattano tutti in avanti in un attimo cercando di prendere la traiettoria migliore, qualcuno cade alla prima curva e non so quanti cadono con lui, decido di lasciarli andare un poco avanti tanto il mio obiettivo è arrivare alla fine!! Dopo i primi metri comincia a passare lemozione e mi concentro alla guida, pochi tornanti ed inizia il tratto sulla neve e sui roccioni. Proprio come visto nei filati in rete, una marea di gente che passa chi a destra chi a sinistra, chi si butta da qualche roccione, chi si spalma sulla neve, chi rimane in bici, chi la porta in spalla, fantastico!!! Man mano che si scende la mandria si disperde, i più forti avanti, gli altri seguono. Scendo lungo il percorso provato il girono prima, lo ricordo abbastanza bene, tengo il mio ritmo, la gara è lunga e la fatica si fa sentire, non bisogna distrarsi un attimo altrimenti si finisce spalmati per terra o peggio sulle rocce. Larrivo sembra sempre lontanissimo, ma finalmente arrivo, soddisfazione enorme, danni zero (tutte le ossa sono al loro posto) così come zero problemi tecnici (mentre scendevo avrò trovato sul terreno non meno di 6-7 catene!!). Simba e Coyote ovviamente mi hanno preceduto, aspettiamo che anche gli altri arrivino e poi ritorniamo in albergo stanchi ma soddisfattissimi.
Escono le classifiche e iniziano gli sfottò e le sfide per il giorno della gara.
In base alle nostre posizioni in qualifica, ci troviamo a partire tutti nella mattinata di sabato.
Anche il sabato al partenza è fissata molto presto, nuova fila lunghissima alla funivia.
Giusto in tempo arriviamo a quota 3300 m dove è fissata la partenza della MEGAVALANCHE, foto di rito
sguardo dallalto a cosa ci aspetta e partenza!!!
Primo discesone (cui seguiranno altri 3) in 30 cm di neve, è unimpresa rimanere in piedi.
Finito il tratto innevato inizia il ghiacciaio, stranamente le ruote tengono molto meglio sui lastroni di ghiaccio che non sulla neve. Finito il ghiacciaio, ci riuniamo per continuare la discesa in gruppo, daltronde la nostra non è una gara ma unavventura!! Inizia il tratto secondo me più difficile e pericoloso, singletrack largo 40 cm su rocce affilate e pietre smosse, con burrone di non so quante centinaia di metri sulla sinistra, meglio non guardarlo e concentrarsi sulla guida!! Ci raggruppiamo 2-3 volte il percorso è abbastanza impegnativo. Dopo circa 7 km inizia la parte più scorrevole del tracciato, si passa su prati e rocce, si pedala anche. Dopo una risalita di una decina di minuti ci raggruppiamo per lultima volta e iniziamo la discesa finale, bellissima, tutta nel bosco, tra abeti e radici, sponde e muri!! La discesa sembra non finire mai o meglio quando finisce è perché cè un tratto pedalato che ti sfianca ancora di più. Si continua a scendere, ogni tanto qualcuno mi supera o io supero altri. Ultima discesa, si vede un fiume ed una passerella che lo attraversa, sono ormai a valle, è fatta, rettilineo finale curva secca a sinistra e come dincanto spunta il traguardo, è finita!!! Gioia immensa. Vedo gli altri che mi vengono incontro tutti con il sorriso da un orecchio allaltro!! Riposo meritato, paninozzo offerto dallorganizzazione. Dopo il riposo inizia poi unaltra fila per prendere il pulmann che ci riporterà al più vicino impianto di rislaita..
La domenica ce la prendiamo con più comodo, ormai la nostra gara è finita, non ci rimane che divertirci senza pensare ad altro. Durante la risalita meccanizzata di fine gara avevamo intravisto dallalto dei percorsi che sembravano veramente interessanti, decidiamo quindi di andare a provarli.
Mai scelta fu più azzeccata, il primo è un serpentone che si snoda tra rocce, erba, terra, fiumiciattoli, poi bosco e radici, bellissimo. Risaliamo e decidiamo di fare la pista DH che si snoda proprio sotto limpianto di risalita, cè un poco di timore perché nessuno di noi lha mai fatta, vado avanti io così ne approfitto per fare qualche foto,
la pista è bellissima, forse il più bel tracciato mai fatto in vita mia, terra e rocce compatte, una serie infinita di paraboliche in successione, qualche muro impegnativo (è pur sempre una DH), ma si scende che è un piacere. Arrivati giù consenso unanime e risaliamo subito per farla di nuovo!
La mattinata volge al termine alcuni decidono di fermarsi, altri fanno qualche ulteriore giro. La nostra avventura in terra francese giunge al termine.
Lunedi mattina partiamo molto presto, ore 6,30. Ci aspettano (se tutto va bene) 12 ore di macchina. Sentimenti che si alternano tra la voglia di tornare e la tristezza di lasciare quei posti bellissimi.
Lavventura è stata veramente entusiasmante e un grandissimo ringraziamento va a tutti i miei amici poiché senza di loro di sicuro non mi sarei divertito così.
Alla prossima avventura!!
Ma andiamo con ordine, vediamo chi sono stati i partecipanti entrati a far parte di un gruppo ristretto di circa 40 italiani su un totale di 2000 iscritti!!
Qualcuno di noi aveva già partecipato negli anni passati, altri avevano dovuto rinunciare poco prima della partenza causa infortunio in bici (da qui la scaramanzia di cui sopra) e per gli altri si trattava dellinizio si una nuova avventura.
Siamo partiti in otto (e fortunatamente siamo anche tornati in otto ), lo zoccolo duro dellMtbikecassino più Lorenzo di Bikextreme. Questi i nomi in rigoroso ordine alfabetico:
Andrea aka Manitou aka Coyote, il veterano della Mega, alla sua terza partecipazione;
Claudio aka Il Nonno, infortunatosi qualche anno fa 1 mese prima della partenza questanno aveva detto che sarebbe andato a fare trekking ;
Luciano aka Big Luciano, in forse fino allultimo, ma sempre pronto, dategli una bici e dovete abbatterlo per fermarlo!!;
Mario aka MN2 (Marionoidue), anche lui infortunatosi lo stesso mese del Nonno prima di partire, qualche anno fa parte integrante del gruppo pedalata-cazzeggio-mangiata finale (in puro stile Mtbikecassino), poi convertitosi al freeride pur di non pedalare!!;
Natalino aka O presidente aka Simba, anima e cuore ( forse è meglio dire intestino) dellMtbikecassino, alla sua seconda partecipazione; una garanzia quando si tratta di raccontare aneddoti e barzellette, ma anche uno cui non riesci a stare dietro in discesa!!;
Lorenzo titolare del negozio Bikextreme, anche lui alla sua seconda partecipazione
Pietro aka Petrus aka Ser Petrus, ovvero il sottoscritto;
Severino, aka SeveriniX, luomo Xterra (per via della sua partecipazione a tale evento qualche anno fa).
Partenza da Cassino alle 17,30, la voglia è tanta ma lo sono altrettanto i km da fare (più di 1000!), siamo divisi in due gruppi, 5 nel furgone, 3 in auto. Pochi minuti dopo la partenza cominciano a spuntare nella macchina di Mario, aggeggi ipertecnologici, tra lui e il Nonno fanno a gara a chi tira fuori pi ammennicoli vari, alla fine si conteranno in ordine sparso radio di bordo con monitor TV e prese usb per vedere i film, due o più i-phone, i-pad, prese, cavi e telecomandi vari
Alla prima sosta in autogrill, alla vista di tutto ciò, il grande Presidente sentenzia: IN QUELLA MACCHINA E GIA DOMANI!! grande!!!
I km scorrono abbastanza velocemente tra sonnellini e cambi al volante, finalmente alle 8,00 arriviamo allAlpe dHuez. Ci guardiamo intorno e rimaniamo stupefatti, impianti di risalita dappertutto, passano anche tra gli alberghi, si perdono fin dove arriva la vista sulla cima delle montagne!
Giusto il tempo di sistemare i bagagli e rimontare le bici e poi via a prendere il numero di iscrizione e il pass per gli impianti. Ci cambiamo e andiamo a girare sulle piste. Lemozione è sempre più forte e aumenta ancora non appena attacchiamo la tabella con il numero e la scritta MEGAVALANCHE 2011!!
Cominciamo a salire, prima qualche giro sui percorsi più vicini e poi andiamo a provare il percorso delle qualifiche a quota 2200 m. Si inizia la discesa tra massi smossi, pietre taglienti, sponde e passaggi su rocce più o meno impegnativi, finite le rocce inizia la parte più scorrevole su prati, arrivati allaltezza dellimpianto di risalita si continua a scendere lungo un toboga infinito, una successione ininterrotta di spondoni su terra e panettoni, una vera figata!!
Venerdi, giorno delle qualifiche: in base ai numeri di iscrizione ci troviamo divisi in tre gruppi che partiranno ad orari diversi, prima io, Natalino e Andrea, poi Claudio, Severino, Mario e Luciano ed infine Lorenzo.
Partiamo relativamente presto, poca fila al primo impianto di risalita, poi lungo tratto a spinta fino alla cabinovia, dove troviamo una fila infinita!
Cavolo e adesso faremo in tempo ad arrivare su? Fortunatamente il personale addetto fa passare avanti le persone in base al numero di tabella, arriviamo a quota 2500 circa 10 minuti prima della partenza.
Panorama fantastico, ma lemozione è tanta, ci chiamano in griglia, batteria da circa 180 persone divise in file da 20, inizia il conto alla rovescia e la musica si fa sempre più forte, lemozione è tantissima. Partenza, scattano tutti in avanti in un attimo cercando di prendere la traiettoria migliore, qualcuno cade alla prima curva e non so quanti cadono con lui, decido di lasciarli andare un poco avanti tanto il mio obiettivo è arrivare alla fine!! Dopo i primi metri comincia a passare lemozione e mi concentro alla guida, pochi tornanti ed inizia il tratto sulla neve e sui roccioni. Proprio come visto nei filati in rete, una marea di gente che passa chi a destra chi a sinistra, chi si butta da qualche roccione, chi si spalma sulla neve, chi rimane in bici, chi la porta in spalla, fantastico!!! Man mano che si scende la mandria si disperde, i più forti avanti, gli altri seguono. Scendo lungo il percorso provato il girono prima, lo ricordo abbastanza bene, tengo il mio ritmo, la gara è lunga e la fatica si fa sentire, non bisogna distrarsi un attimo altrimenti si finisce spalmati per terra o peggio sulle rocce. Larrivo sembra sempre lontanissimo, ma finalmente arrivo, soddisfazione enorme, danni zero (tutte le ossa sono al loro posto) così come zero problemi tecnici (mentre scendevo avrò trovato sul terreno non meno di 6-7 catene!!). Simba e Coyote ovviamente mi hanno preceduto, aspettiamo che anche gli altri arrivino e poi ritorniamo in albergo stanchi ma soddisfattissimi.
Escono le classifiche e iniziano gli sfottò e le sfide per il giorno della gara.
In base alle nostre posizioni in qualifica, ci troviamo a partire tutti nella mattinata di sabato.
Anche il sabato al partenza è fissata molto presto, nuova fila lunghissima alla funivia.
Giusto in tempo arriviamo a quota 3300 m dove è fissata la partenza della MEGAVALANCHE, foto di rito
sguardo dallalto a cosa ci aspetta e partenza!!!
Primo discesone (cui seguiranno altri 3) in 30 cm di neve, è unimpresa rimanere in piedi.
Finito il tratto innevato inizia il ghiacciaio, stranamente le ruote tengono molto meglio sui lastroni di ghiaccio che non sulla neve. Finito il ghiacciaio, ci riuniamo per continuare la discesa in gruppo, daltronde la nostra non è una gara ma unavventura!! Inizia il tratto secondo me più difficile e pericoloso, singletrack largo 40 cm su rocce affilate e pietre smosse, con burrone di non so quante centinaia di metri sulla sinistra, meglio non guardarlo e concentrarsi sulla guida!! Ci raggruppiamo 2-3 volte il percorso è abbastanza impegnativo. Dopo circa 7 km inizia la parte più scorrevole del tracciato, si passa su prati e rocce, si pedala anche. Dopo una risalita di una decina di minuti ci raggruppiamo per lultima volta e iniziamo la discesa finale, bellissima, tutta nel bosco, tra abeti e radici, sponde e muri!! La discesa sembra non finire mai o meglio quando finisce è perché cè un tratto pedalato che ti sfianca ancora di più. Si continua a scendere, ogni tanto qualcuno mi supera o io supero altri. Ultima discesa, si vede un fiume ed una passerella che lo attraversa, sono ormai a valle, è fatta, rettilineo finale curva secca a sinistra e come dincanto spunta il traguardo, è finita!!! Gioia immensa. Vedo gli altri che mi vengono incontro tutti con il sorriso da un orecchio allaltro!! Riposo meritato, paninozzo offerto dallorganizzazione. Dopo il riposo inizia poi unaltra fila per prendere il pulmann che ci riporterà al più vicino impianto di rislaita..
La domenica ce la prendiamo con più comodo, ormai la nostra gara è finita, non ci rimane che divertirci senza pensare ad altro. Durante la risalita meccanizzata di fine gara avevamo intravisto dallalto dei percorsi che sembravano veramente interessanti, decidiamo quindi di andare a provarli.
Mai scelta fu più azzeccata, il primo è un serpentone che si snoda tra rocce, erba, terra, fiumiciattoli, poi bosco e radici, bellissimo. Risaliamo e decidiamo di fare la pista DH che si snoda proprio sotto limpianto di risalita, cè un poco di timore perché nessuno di noi lha mai fatta, vado avanti io così ne approfitto per fare qualche foto,
la pista è bellissima, forse il più bel tracciato mai fatto in vita mia, terra e rocce compatte, una serie infinita di paraboliche in successione, qualche muro impegnativo (è pur sempre una DH), ma si scende che è un piacere. Arrivati giù consenso unanime e risaliamo subito per farla di nuovo!
La mattinata volge al termine alcuni decidono di fermarsi, altri fanno qualche ulteriore giro. La nostra avventura in terra francese giunge al termine.
Lunedi mattina partiamo molto presto, ore 6,30. Ci aspettano (se tutto va bene) 12 ore di macchina. Sentimenti che si alternano tra la voglia di tornare e la tristezza di lasciare quei posti bellissimi.
Lavventura è stata veramente entusiasmante e un grandissimo ringraziamento va a tutti i miei amici poiché senza di loro di sicuro non mi sarei divertito così.
Alla prossima avventura!!