La gestione di sé tra risultati e stress

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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lilloxx75

Biker superis
Un altro tassello importante nella preparazione e nella gestione degli allenamenti e delle gare.
Se non ricordo male, dalla lettura di qualche testo specifico sulla psicologia nello sport, esistono molti esercizi semplici ed efficaci per sviluppare le capacità di concentrazione, autostima e rilassamento atte a favorire le prestazioni dell'atleta.
Sicuramente un argomento da approfondire.
 

maurizio74mm

Biker superis
17/11/12
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lombardia
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Hai perfettamente ragione sulla teoria della visualizzazione. Ecco un esempio: Da molti anni il gatto di mia zia sonnecchia su un pouf polveroso venti ore al giorno, in un vecchio appartamento milanese. A volte parte in viaggio nel suo cestino di vimini verso la campagna. Arrivato dalla zia che abita in campagna, esce dalla sua gabbia e sparisce nel giardino. Qualche minuto più tardi, ritorna orgoglioso con un sorriso tra i denti! Ma come fa a cacciare così bene se non si allena mai? Per sapere di più la zia l'ha portato via in modo discreto e l'ha affidato ad un laboratorio. é stato visto attraverso gli elettodi, che quando il suo sonno sembrava essere diventato più profondo con anticipato rilassamento muscolare, il suo encefalo ha fatto registrare un rinnovato iperattivismo!! Sognava ovviamente. é così che l'agile felino si allena intensamente sul suo pouf!! Ripete incessantemente i suoi schemi nella caccia al topo. Per questo quello che tu affermi è utile e veritiero per un biker che visualizzando una gara, si allena mentalmente per provare i suoi schemi
 

lo Sbabbaro

Biker superis
20/7/10
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Basel - CH
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Hai perfettamente ragione sulla teoria della visualizzazione. Ecco un esempio: Da molti anni il gatto di mia zia sonnecchia su un pouf polveroso venti ore al giorno, in un vecchio appartamento milanese. A volte parte in viaggio nel suo cestino di vimini verso la campagna. Arrivato dalla zia che abita in campagna, esce dalla sua gabbia e sparisce nel giardino. Qualche minuto più tardi, ritorna orgoglioso con un sorriso tra i denti! Ma come fa a cacciare così bene se non si allena mai? Per sapere di più la zia l'ha portato via in modo discreto e l'ha affidato ad un laboratorio. é stato visto attraverso gli elettodi, che quando il suo sonno sembrava essere diventato più profondo con anticipato rilassamento muscolare, il suo encefalo ha fatto registrare un rinnovato iperattivismo!! Sognava ovviamente. é così che l'agile felino si allena intensamente sul suo pouf!! Ripete incessantemente i suoi schemi nella caccia al topo. Per questo quello che tu affermi è utile e veritiero per un biker che visualizzando una gara, si allena mentalmente per provare i suoi schemi

Cioè fammi capire, tua zia ha chiesto aiuto alla NASA per capire perchè il suo gatto prendeva i topi?:smile:
Da oggi è il mio mito:smile:
 
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CONTERALLY

Biker novus
29/4/11
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Castenedolo BS
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Ossevazioni molto valide che permettono di non degenerare in un contesto che però può offrire equilibri ancora più accessibili ed appaganti se ci mettiamo a ragionare sul valore di una classifica, unico riscontro di una prestazione agosnistica. Nello sviluppo delle diverse discipline sportive, c'è sfuggita la consapevolezza, che la sua valutazione finale è affidata al primo criterio atto a darne una definizione, ma non adatto a considerarne i pesi, talchè il primato è l'unico valore ammesso ed ogni altro sforzo più o meno velatamente fallito. La confusione tra una lettura valida della competizione trovata nella classifica e la necessità di restituirne un giudizio di merito esauriente, non ci ha permesso di modulare l'approccio al punto da poter distinguere altri valori. Ci siamo dimenticati che in altri casi in cui l'economia riconosce comunque un valore, il primato non è l'unica legge effettiva. Rispetto a ciò che si misura in una competizione occorre apprezzare che ci si può riconoscere almeno per categorie, lasciando al primato il compito di chiuderne il computo. Cito l'esempio che mi è capitato su una nota piattaforma di guida simulata, in cui per correggere la despotica tirannide del primato ho promosso una osservazione per intervalli in cui chi si classifica con un ritardo compreso nel 5% del tempo del primato mondiale appartiene alla war class, chi tra il 5 ed il 10 alla top class e chi tra il 10 ed il 15 alla excellent class. E' una griglia di qualità/quantità che non si lascia ingannare dal numero dei concorrenti messi in fila e sa pesare le prestazioni secondo un criterio che anche voi potreste verificare il giorno che vi cimentate nelle sfide di Need for Speed Carbon. Questo approccio permette a tutti i concorrenti di guadagnare una posizione di prestigio proporzionata al valore assoluto, motivando un impegno ragionevole e non estremistico come quello che il semplice primato richiede. Per applicare questo approccio a diverse discipline bisogna valutarne le differenze in campo. Il beneficio sullo stress e sul rendimento è molto buono poichè l'impegno che l'agonismo richiede ottiene un riconoscimento proporzionato al rapporto sforzo risultato, una volta giunti ad un livello che si può accettare come maturità atletico-agonistica che è anche l'optimum morale che la disciplina in cui ci si impegna può offrire. Mi auguro che questo mio piccolo contributo possa convincere qualche atleta a convertire in secondi i tempi delle proprie performance per vedere quale sia la percentuale da applicare al miglior tempo della gara cui ha partecipato, per ottenerne la distinzione in classi.
 

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