Quindi direi mtb e emtb fuori dalle balle dalle montagne e non ci sono più discussioni.Aggiungo solo che a me quest'idea che i sentieri son di tutti, sottintendendo che la montagna sia di tutti, ha sempre fatto girare le @@ a mille. La montagna non è di tutti, la montagna è dei montanari, che delle sue risorse e dei suoi sentieri ci vivono da ben prima che esistesse l'mtb, e chiunque non sia proprietario di fondi o usufruttuario è un ospite e si deve comportare come tale. Ad una mucca in transito verso gli alpeggi non può fregar di meno del sentiero flow, hanno bisogno di fondo saldo e semiroccioso, e se precipita a valle perché il sentiero è stato spianato e lei scivola sul fango sono a seconda della razza fino a 5mila € che al montanaro non rifonde nessuno. Chi con tanto zelo si preoccupa di "sistemare" i sentieri per l'mtb non entra mai, o raramente, nell'ottica di chi su quei sentieri ci vive e li percorre per ben altri scopi.
Comunque concordo abbastanza, se si deve dare dei diritti a qualcuno questi sono quelli che su quella montagna ci vivono e per generazioni l'hanno mantenuta. Ognuno per la propria montagna...
Ma in realtà mi sembra che non siano loro che si lamentano ma coloro che sono arrivati dopo.
Gli escursionisti: la montagna va percorsa a piedi nel massimo rispetto, fuori dalle balle le mtb.
Poi i mtbikers: la montagna va guadagnata, fuori dalle balle le emtb.
In futuro saranno gli emtbikers: la montagna boh, fuori dalle balle i boh.
Come dei novelli colonizzatori, arrivano per ultimi e vogliono imporre le loro regole.
Ma in fin dei conti si torna alla realtà, ciò che è di proprietà dello stato è di tutti i cittadini che vi appartengono i quali stabiliscono regole e modi.
Di questo si dovrebbe discutere, è giusto rendere facili alcuni sentieri (mica tutti) per promuovere il turismo e l'economia locale?
Ma niente, si comincia subito con le accuse a destra e manca, infangando categorie e colpevolizzandole, arrogandosi il diritto di chi e come.
Meglio lasciar perdere...