La 1ª granfondo

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huponz

Biker superioris
La 1ª granfondo

Nella vita capita sempre di provare esperienze nuove, belle o brutte che siano e lasciano dentro di noi un ricordo, un’emozione, un segno profondo che difficilmente scompare nel tempo.
Era un giorno di inizio settembre, il caldo afoso cominciava ad allentare la morsa ma la pioggia era ancora un lontano ricordo. Sono le 5 del pomeriggio, decido di chiamare il mio amico Prando per chiedergli se esce con me a farsi qualche single-track sugli Euganei, lui non può lavora fino a tardi per cui esco da solo. Prendo su tutto il necessario per riparazioni, scorta d’acqua da raid e mi lancio alla traversata. Dopo venti minuti di asfalto arrivo alla prima salita, fondo di ghiaia bianca resa polverosa dalla siccità e dal continuo passare di mezzi meccanici, arrivato in cima completamente sudato mi rendo conto della torrida temperatura dell’aria e mi lancio per il sentiero che entra nella fitta vegetazione alla ricerca di un po’ di refrigerio. Il percorso è stupendo, i continui saliscendi fra gli alberi mi fanno divertire incredibilmente e la mia bike sembra fatta apposta per attraversarli senza nessuna difficoltà.
Dopo qualche chilometro, in un bivio spunta a 50 metri davanti a me un altro biker e proseguiamo il sentiero abbastanza spediti. Io cerco di diminuire il distacco in salita ma nelle discese tecniche non sono abbastanza veloce e lui recupera il terreno perso. Ad un tratto in una rampa il mio rivale lancia un urlo, scivola, si sbilancia ma non cade e si ferma; io mi avvicino e lo sento borbottare numerosi insulti non so a chi, e vedo che ha forato. Allora gli chiedo se ha bisogno di aiuto, non ha un’altra camera di riserva, perché era già successo…Naturalmente gli do la mia , ci presentiamo si chiama Lucio e abita in provincia di Vicenza, mi ringrazia infinitamente e insiste che vuole restituirmela. Continuiamo il tracciato e arrivati alla strada asfaltata mentre ci salutiamo mi propone di partecipare alla granfondo “La via dei Berici” dicendomi che è una bella gara e che sarebbe stata l’occasione giusta per restituirmi il materiale, io che non ho mai fatto una granfondo, ho pensato che mi sarebbe piaciuto un sacco provare l’esperienza e ho accettato.
Le settimane successive furono all’insegna di lunghe escursioni ad un passo sempre più veloce, ero felicissimo e speravo di concludere la gara con un risultato decente. Finalmente arrivo’ il giorno precedente alla gara, ero tesissimo, preparai lo stretto necessario in auto e andai a dormire un pò tardi. Fu una notte difficile da passare fuori pioveva, continuavo a girarmi, avevo i battiti a mille non riuscivo a stare fermo, continuavo a chiedermi ma perché sono cosi’ teso? Dopo qualche ora di sonno mi sono svegliato alle 5 e mezza e visto che col letto ci litigavo mi sono alzato e ho fatto un’abbondante colazione.
La partenza era alle 9 per cui me la presi comoda visto che avevo solo un’ora di strada, sono partito alle 7 e mezza. Arrivato quasi a Vicenza presi una strada secondaria che mi avrebbe portato a destinazione via monti, sfortunatamente durante il tragitto trovai un albero caduto sulla carreggiata durante la notte a causa del temporale cosi’ dovetti tornare indietro e prendere l’altra strada. Arrivai nel punto della partenza che mancavano solo 10 minuti!!! Erano tutti pronti (1400 biker) mancavo solo io. Fu una partenza entusiasmante mi infilai fra i primi (non sono andato dietro a tutti hehe..) e presi subito il rimo veloce della gara. Il tracciato era stato reso viscido dalla pioggia e si presentava molto impegnativo, per cui durante il percorso rischiai più volte lo sfracellamento a terra in parte anche per colpa della velocità imposta dagli altri bikers. Fu bellissimo, il ritmo frenetico mi impediva di distogliere lo sguardo dal tracciato, sentivo gli altri biker col fiatone che provavano a aprire la strada lateralmente e urlavano ma porcaput*** muovetevi! La stanchezza si faceva sentire già a metà gara e mi accompagnò fino alla fine. Nella salita intemedia dopo una trentina di km mi accostai ad una donna biker che aveva un ritmo accettabile e molti qui rallentarono e persero molte posizioni. Ad un certo punto cominciò a piovere, ma eravamo quasi alla fine dei 42 km di percorso e arrivati ad una curva a gomito su asfalto in tre frettolosi siamo caduti(V-brake) lasciando sull'asfalto tracce della nostra delicata pèlle tipo il grana sulle nostre tavole. Rialzati, abbiamo concluso storditi l’ultimo chilometro della gara. All’arrivo c’era poca gente, ci avevo messo 2 ore e 10 minuti ero molto soddisfatto ma mi faceva male un braccio, presero nota del numero che portavo e dopo 5 minuti misero fuori la classifica parziale ero 276°!!!
Cercai Lucio ma non lo trovai, portai la bici in macchina ma mentre la alzavo sentii un forte dolore al gomito, che ben presto si trasformò in fitte sempre più potenti….Andato a casa dopo un controllo medico mi diagnosticarono frattura composta al capitello radiale, 20 giorni di gesso: ma chi se ne frega….

...fu un’esperienza unica.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo