L'altro giorno avevo in programma unuscitina molto easy con un mio amico nella zona di Ispra in serata dopo il lavoro, allultimo vengo bidonato e la voglia di sudare in questo periodo non è molta, perdippiù da solo
Vabbè alle 5 esco mi cambio nel parcheggio ed inizio a pedalare molto tranquillo per il solito percorso stile cross country che mi sono costruito in questinverno per allenarmi. Niente di che: sentieri di campagna, un paio di salitelle tecniche, una discesa veloce e una con tornantini nel bosco in totale circa 9km che per allenarsi vanno più che bene.
Comunque sono qui che pedalo tranquillo bello bello sotto soglia, attento a non farmi venire neanche il fiatone quando vedo un cartello su un paletto in legno che non avevo mai visto decido se seguire questa indicazione, ma in senso contrario, sempre sul sentiero che già conoscevo e che mi porta in breve alla strada asfaltata che si ricollega al percorso verso Angera.
Con la coda dellocchio vedo un biker che esce dal bosco alle mie spalle e prende il sentiero che io avevo appena lasciato, focalizzo un attimo lattenzione e intravedo un altro cartello segnaletico triangolare, con la freccia in rosso disegnata di fresco, beh allora la cosa si fa interessante e via risalgo anche questo sentiero.
Questa salita risulta un po più impegnativa di quella precedente, ci sono radici e rocce di traverso e poi un bel toboga con dei bordi in terra battuta ben definiti. Incomincio a pensare che se io sto rifacendo questo tragitto allincontrario e sono in salita, allora farlo nel senso delle frecce deve essere una vera goduria!
Sentieri, single track, salite, discese, sassi, radici: non vedo asfalto da almeno 20km
Il divertimento diventa sempre più intenso e i pedali girano che è un piacere. Realizzo che sono sulla collina che vedo tutti i giorni dallufficio e che mai avrei pensato potesse riservare un simile lunapark.
Incomincio a ringraziare quelle brave persone che si sono dedicate con tanta passione a ripulire e segnare tutti questi sentieri.
In un tratto di bosco particolarmente fitto mi rendo conto che anche se indosso gli occhiali con lente trasparente, sono avvolto dalla penombra e allora butto locchio allorologio: segna le 18.45. Sono in ritardassimo e soprattutto ho completamente perso lorientamento!
Non ci pensare, non ci pensare, non ci pensare ci penso: cazzarola sono a pochi chilometri dai paeselli qui attorno, è possibile che non sto vedendo segni di civiltà da almeno unora? E via a pedalare seguendo lunica pista possibile: i cartelli di legno triangolari!
A questo punto mi sfiora un pensiero: sul cartello cè scritto Granfondo dei Laghi, ma una gara per essere definita granfondo non deve essere lunga almeno 40 o 50 km? Forse 30? Da qualche parte sul forum avevo letto qualcosa qui sto andando ad una media di 12km/h e ho fatto 20km se ne devo fare altrettanti finisco in nottata! Il pericolo non è tanto finire col buio, ma quello che mi attende a casa che so già essere ben più pericoloso di una discesa DH con la mia frontina da 80mm!!!!!
Pedala, pedala, pedala, svolta a destra, svolta a sinistra, salita, discesa, ma di qui non ero già passato? Boh pedala pedala!
Arrivo ad un campo da calcio, vedo auto parcheggiate e gente sugli spalti, tiro un sospiro di sollievo, mi immetto sulla strada asfaltata che esce dal centro sportivo, arrivo al primo cartello stradale: Capronno, Cadrezzate, Taino, ma sono a non più di 5 km dal parcheggio da cui sono partito! e tutti in discesa!!!!
Giungo allauto alle 8, ho passato gli ultimi 15 minuti a vagliare le varie ipotesi di scuse che potrò accampare, alla fine opto per un sopralluogo in un edificio tutto in cemento armato che per motivi di manutenzione non poteva essere visitato prima delle sei emmezza
ha funzionato.
Vabbè alle 5 esco mi cambio nel parcheggio ed inizio a pedalare molto tranquillo per il solito percorso stile cross country che mi sono costruito in questinverno per allenarmi. Niente di che: sentieri di campagna, un paio di salitelle tecniche, una discesa veloce e una con tornantini nel bosco in totale circa 9km che per allenarsi vanno più che bene.
Comunque sono qui che pedalo tranquillo bello bello sotto soglia, attento a non farmi venire neanche il fiatone quando vedo un cartello su un paletto in legno che non avevo mai visto decido se seguire questa indicazione, ma in senso contrario, sempre sul sentiero che già conoscevo e che mi porta in breve alla strada asfaltata che si ricollega al percorso verso Angera.
Con la coda dellocchio vedo un biker che esce dal bosco alle mie spalle e prende il sentiero che io avevo appena lasciato, focalizzo un attimo lattenzione e intravedo un altro cartello segnaletico triangolare, con la freccia in rosso disegnata di fresco, beh allora la cosa si fa interessante e via risalgo anche questo sentiero.
Questa salita risulta un po più impegnativa di quella precedente, ci sono radici e rocce di traverso e poi un bel toboga con dei bordi in terra battuta ben definiti. Incomincio a pensare che se io sto rifacendo questo tragitto allincontrario e sono in salita, allora farlo nel senso delle frecce deve essere una vera goduria!
Sentieri, single track, salite, discese, sassi, radici: non vedo asfalto da almeno 20km
Il divertimento diventa sempre più intenso e i pedali girano che è un piacere. Realizzo che sono sulla collina che vedo tutti i giorni dallufficio e che mai avrei pensato potesse riservare un simile lunapark.
Incomincio a ringraziare quelle brave persone che si sono dedicate con tanta passione a ripulire e segnare tutti questi sentieri.
In un tratto di bosco particolarmente fitto mi rendo conto che anche se indosso gli occhiali con lente trasparente, sono avvolto dalla penombra e allora butto locchio allorologio: segna le 18.45. Sono in ritardassimo e soprattutto ho completamente perso lorientamento!
Non ci pensare, non ci pensare, non ci pensare ci penso: cazzarola sono a pochi chilometri dai paeselli qui attorno, è possibile che non sto vedendo segni di civiltà da almeno unora? E via a pedalare seguendo lunica pista possibile: i cartelli di legno triangolari!
A questo punto mi sfiora un pensiero: sul cartello cè scritto Granfondo dei Laghi, ma una gara per essere definita granfondo non deve essere lunga almeno 40 o 50 km? Forse 30? Da qualche parte sul forum avevo letto qualcosa qui sto andando ad una media di 12km/h e ho fatto 20km se ne devo fare altrettanti finisco in nottata! Il pericolo non è tanto finire col buio, ma quello che mi attende a casa che so già essere ben più pericoloso di una discesa DH con la mia frontina da 80mm!!!!!
Pedala, pedala, pedala, svolta a destra, svolta a sinistra, salita, discesa, ma di qui non ero già passato? Boh pedala pedala!
Arrivo ad un campo da calcio, vedo auto parcheggiate e gente sugli spalti, tiro un sospiro di sollievo, mi immetto sulla strada asfaltata che esce dal centro sportivo, arrivo al primo cartello stradale: Capronno, Cadrezzate, Taino, ma sono a non più di 5 km dal parcheggio da cui sono partito! e tutti in discesa!!!!
Giungo allauto alle 8, ho passato gli ultimi 15 minuti a vagliare le varie ipotesi di scuse che potrò accampare, alla fine opto per un sopralluogo in un edificio tutto in cemento armato che per motivi di manutenzione non poteva essere visitato prima delle sei emmezza
ha funzionato.