JAFFERAU
Km. 24 circa
dislivello 900m.
Tempo: 3,00 4.00 ore considerando soste ecc.
La location è appena sopra Bardonecchia. Itinerario effettuato nel Luglio 2006, giro dai panorami pazzeschi e dai grandi silenzi.
La partenza di questo bel giro che voglio raccontarvi è dai Bacini, località che si trova a nord di Bardonecchia, dove sono ubicati, appunto, gli impianti sciistici del Jafferau. Da bardonecchia seguire le indicazioni per Gleise. Dopo Gleise la strada diventa sterrata ma agevole anche per le macchine (noi avevamo addirittura un camper). Per chi ha più tempo e più gambe può salire direttamente da Bardonecchia, ci sono altri 5-600 metri di dislivello da effettuare. Noi siccome il giorno prima avevamo percorso il famoso e bellissimo tour dellAssietta sullitinerario dellomonima granfondo abbiamo deciso di salire col camper fino su ai Bacini, anche per problemi di tempo e di traffico per il ritorno in Toscana di Domenica pomeriggio in pieno Luglio.
Veniamo a noi:
Partenza: prendere la stradella a destra sul tornante 200 metri sotto i Bacini, dove si trova anche lalbergo Belvedere. La strada ben presto si inerpica nel bosco di conifere con numerosi tornanti e con pendenze veramente notevoli, che fanno imprecare quelli di noi meno allenati che hanno da smaltire ancora la fatica del giorno prima.
Si raggiunge, dopo circa 2,5 km una fontana del Corpo Forestale dello Stato. Qui, finalmente, il percorso spiana. Superata una frana il sentiero diventa un bel single trek, sempre il falsopiano,
poi una stradella. Lambiente è tipicamente alpino fra boschi e prati fioriti ed è molto piacevole da pedalare in questo tratto di pianura o quasi.
Si arriva così al FORTE FOENS (m2186 - Km. 5 circa), circondato da prati e con un panorama sulla valle di Susa mozzafiato.
Visitato i ruderi del Forte si continua a salire leggermente, ignorando una stradella in discesa che ci ricondurrebbe a valle, fino al bivio per il Pramand (10 km. circa). Qui bisogna tenere la sinistra (in netta salita) sempre per la nostra strada militare. Giù in basso da questo punto si possono ammirare le grotte dei Saraceni e la galleria sottostante, una vista anche questa bellissima.
Qui incomincia un altro duro pezzo di salita che ci fa sudare parecchio e forzare un po di più per staccare quelli che intanto dietro continuano ad imprecare contro di noi (censura)
Si arrivà così finalmente al COL BASSET (m.2569 km.12,5 circa).
La vista è da togliere il fiato, sotto di noi si apre la verdissima Val Fredda, dove ancora qualche nevaio fa da contrasto al verde dei prati e al rosso delle rocce. Dallaltra parte si domina la Val Susa e le vette sul confine francese.
Qualche foto di rito e si riparte, attraversiamo un po di neve (unico pezzo a piedi) e, dietro una curva ci appare, lassù in alto il Forte Jafferau, meta della nostra girata. Qui la pendenza si fa più dolce, si sale dal versante della Val Fredda, il panorama è sempre superbo, siamo stati veramente fortunati a trovare una giornata di sole così. La temperatura, nonostante laltezza, è ideale per il nostro sport e si continua a salire in maniche corte senza problemi. Una marmotta ci vede sbucare da una curva e subito scappa via
Si scende un po proprio al di sotto della piramide della vetta fino al baraccamento della COLLETTA JAFFERAU (15 Km. circa).
Qui inizia sicuramente il tratto più duro, vuoi per la fatica già accumulata, vuoi per il fondo sconnesso, vuoi per le pendenze veramente impegnative. La strada sale a tornanti verso il maestoso Forte ma ci sembra di non arrivare mai
finalmente dopo lultimo pezzo in single trek, arriviamo allingresso del FORTE JAFFERAU (m.2775 Km. 17,5). Descrivere il panorama da quassù in una giornata limpida di sole qualera è impossibile, bisogna solo esserci
Radunato il gruppo e fatto le foto di rito, si scende sul tornante sottostante e si prende sulla sx (scendendo) la stradella che scende dalla parte opposta da dove siamo saliti quelle che in inverno sono le piste di sci. Qui bisogna fare molta attenzione perché il fondo è costituito da sassi smossi e mette a dura prova le nostre braccia.
Poi la discesa si fa più agevole, qualcuno taglia la stradina per i prati Poi sempre per ripida stradella su pista di sci, tenendo indicativamente sempre la destra, si rientra nel bosco e, seguendo sempre la pista rossa si torna in breve allalbergo Belvedere e ai Bacini (24 KM. circa).
Ecco la cartina del nostro itinerario, quella evidenziata in verde ovviamente è il percorso effettuato:
Km. 24 circa
dislivello 900m.
Tempo: 3,00 4.00 ore considerando soste ecc.
La location è appena sopra Bardonecchia. Itinerario effettuato nel Luglio 2006, giro dai panorami pazzeschi e dai grandi silenzi.
La partenza di questo bel giro che voglio raccontarvi è dai Bacini, località che si trova a nord di Bardonecchia, dove sono ubicati, appunto, gli impianti sciistici del Jafferau. Da bardonecchia seguire le indicazioni per Gleise. Dopo Gleise la strada diventa sterrata ma agevole anche per le macchine (noi avevamo addirittura un camper). Per chi ha più tempo e più gambe può salire direttamente da Bardonecchia, ci sono altri 5-600 metri di dislivello da effettuare. Noi siccome il giorno prima avevamo percorso il famoso e bellissimo tour dellAssietta sullitinerario dellomonima granfondo abbiamo deciso di salire col camper fino su ai Bacini, anche per problemi di tempo e di traffico per il ritorno in Toscana di Domenica pomeriggio in pieno Luglio.
Veniamo a noi:
Partenza: prendere la stradella a destra sul tornante 200 metri sotto i Bacini, dove si trova anche lalbergo Belvedere. La strada ben presto si inerpica nel bosco di conifere con numerosi tornanti e con pendenze veramente notevoli, che fanno imprecare quelli di noi meno allenati che hanno da smaltire ancora la fatica del giorno prima.
Si raggiunge, dopo circa 2,5 km una fontana del Corpo Forestale dello Stato. Qui, finalmente, il percorso spiana. Superata una frana il sentiero diventa un bel single trek, sempre il falsopiano,
poi una stradella. Lambiente è tipicamente alpino fra boschi e prati fioriti ed è molto piacevole da pedalare in questo tratto di pianura o quasi.
Si arriva così al FORTE FOENS (m2186 - Km. 5 circa), circondato da prati e con un panorama sulla valle di Susa mozzafiato.
Visitato i ruderi del Forte si continua a salire leggermente, ignorando una stradella in discesa che ci ricondurrebbe a valle, fino al bivio per il Pramand (10 km. circa). Qui bisogna tenere la sinistra (in netta salita) sempre per la nostra strada militare. Giù in basso da questo punto si possono ammirare le grotte dei Saraceni e la galleria sottostante, una vista anche questa bellissima.
Qui incomincia un altro duro pezzo di salita che ci fa sudare parecchio e forzare un po di più per staccare quelli che intanto dietro continuano ad imprecare contro di noi (censura)
Si arrivà così finalmente al COL BASSET (m.2569 km.12,5 circa).
La vista è da togliere il fiato, sotto di noi si apre la verdissima Val Fredda, dove ancora qualche nevaio fa da contrasto al verde dei prati e al rosso delle rocce. Dallaltra parte si domina la Val Susa e le vette sul confine francese.
Qualche foto di rito e si riparte, attraversiamo un po di neve (unico pezzo a piedi) e, dietro una curva ci appare, lassù in alto il Forte Jafferau, meta della nostra girata. Qui la pendenza si fa più dolce, si sale dal versante della Val Fredda, il panorama è sempre superbo, siamo stati veramente fortunati a trovare una giornata di sole così. La temperatura, nonostante laltezza, è ideale per il nostro sport e si continua a salire in maniche corte senza problemi. Una marmotta ci vede sbucare da una curva e subito scappa via
Si scende un po proprio al di sotto della piramide della vetta fino al baraccamento della COLLETTA JAFFERAU (15 Km. circa).
Qui inizia sicuramente il tratto più duro, vuoi per la fatica già accumulata, vuoi per il fondo sconnesso, vuoi per le pendenze veramente impegnative. La strada sale a tornanti verso il maestoso Forte ma ci sembra di non arrivare mai
finalmente dopo lultimo pezzo in single trek, arriviamo allingresso del FORTE JAFFERAU (m.2775 Km. 17,5). Descrivere il panorama da quassù in una giornata limpida di sole qualera è impossibile, bisogna solo esserci
Radunato il gruppo e fatto le foto di rito, si scende sul tornante sottostante e si prende sulla sx (scendendo) la stradella che scende dalla parte opposta da dove siamo saliti quelle che in inverno sono le piste di sci. Qui bisogna fare molta attenzione perché il fondo è costituito da sassi smossi e mette a dura prova le nostre braccia.
Poi la discesa si fa più agevole, qualcuno taglia la stradina per i prati Poi sempre per ripida stradella su pista di sci, tenendo indicativamente sempre la destra, si rientra nel bosco e, seguendo sempre la pista rossa si torna in breve allalbergo Belvedere e ai Bacini (24 KM. circa).
Ecco la cartina del nostro itinerario, quella evidenziata in verde ovviamente è il percorso effettuato: