...va stabilito innanzitutto se per la società o associazione che incassa il corrispettivo si tratta di attività commerciale oppure no.potrebbe ad esempio non esserlo nei confronti dei propri soci od associati e nei confronti dei soci od associati di enti con le medesime finalità istituzionali.
ma potrebbe esserlo nei confronti di tutti gli altri richiedendo pertanto l'emissione del documento fiscale.
in tal caso il corrispettivo incassato va assoggettato ad iva poichè assimilabile a prestazione di servizi nei confronti di soggetti terzi.
Esempio del primo caso: ASD affiliata ad una Federazione o Ente di Promozione Sportiva aderente alla Consulta (e quindi riconosciuta dal CONI etc.) che organizza una manifestazione sportiva e riceve l'iscrizione di un tesserato di società in posizione analoga. Attività istituzionale non soggetta ad IVA.
Esempio del secondo caso: manifestazione organizzata da una ASD ma senza l'adesione alla consulta (perchè estranea ad essa o per scelta dell' Associazione stessa *) nel caso di tesserati di altro Ente. Attività istituzionale per i tesserati dell'ente cui aderisce l'associazione, attività commerciale per gli altri.
* in questo caso (ASD aderente a FCI o EPS che organizza una gara senza copertura della COnsulta) l'associazione si espone al rischio di sanzioni da parte della FCI o EPS di adesione.
...nel momento in cui la societa' mi dice che rilascia la fattura, secondo te e' giustificabile il fatto che chieda i soldi dell'iva in piu (siccome non e' soggetta ad iva direi di no...)?
Il punto è proprio questo, occorre capire con precisione la natura dell'organizzatore e la sua posizione rispetto al sistema della Consulta. Nel caso 1 spiegato sopra non è soggetta all'IVA e quindi non deve chiederla, nel caso 2 sì e a quel punto mi sembra ovvio che la chieda.