Internazionali d'Italia XC e Marathon Tour

SIMAT69

Biker serius
29/10/08
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riporto articolo di solobike.it

Manca solo il comunicato stampa della Federazione, ma il calendario XCO XCM e Giovanile 2010 con le tappe di tutti i circuiti è finalmente disponibile. La scorsa settimana il Consiglio Federale lo ha ratificato e, di conseguenza, possiamo considerarlo definitivo.
Crescono in termini di prove i due circuiti principali del fuoristrada: gli Internazionali d'Italia XC ed il Marathon Tour. Il primo passa da 4 a 6 prove con le conferme di Montichiari, Nalles, Chies d'Alpago e Vermiglio, e l'inserimento d Massa Marittima che sarà prova di apertura, ed il ritorno di Lugagnano dopo un anno di stop.
Un circuito sicuramente consolidato e conosciuto con 6 prove C1, fiore all'occhiello della nostra mountain bike. Organizzatori esperti, capaci e che hanno saputo negli anni dimostrare tutto il loro valore con prove di altissimo livello molto vicine allo standard della Coppa del Mondo.
Il secondo circuito per eccellenza passa invece da 5 a 7 prove con una vera rivoluzione. Escono la Concadoro, la GF Costa degli Etruschi e la Val di Fassa Marathon, quest'anno valida per l'assegnazione delle maglie tricolori, ed entrano la Marathon San Pellegrino, la Marathon dei Colli Albani, la 100km. dei Forti, la Dolomiti Superbike e la Gibo Simoni Marathon. Uniche conferme rispetto al 2009 arrivano dal Tour dell'Assietta e dalla Adamello Bike.

Purtroppo non bisogna farsi ingannare da un calendario ampliato. La situazione non è delle più rosee nonostante l'impegno della Commissione Fuoristrada e del Referente Renato Riedmuller. I due circuiti principali avranno certamente uno standard qualitativo di alto livello, grazie soprattutto al lavoro dei singoli organizzatori. La situazione economica per il settore fuoristrada FCI non è certamente delle migliori, ed è inutile negare che i tagli vi saranno penalizzando di fatto gli organizzatori.
Gli Internazionali d'Italia XC verranno supportati dal punto di vista logistico con arco d'arrivo e retropalco, così come la Federazione sarà presente per il coordinamento logistico e di segreteria in loco, tuttavia sono stati completamente tagliati i contributi per gli organizzatori che venivano utilizzati per gli ingaggi dei team e dei singoli atleti. Gli ingaggi, che dal 2009 venivano riconosciuti in base ai punti del ranking UCI, permettevano agli organizzatori di avere starting list di altissimo livello con un effetto domino da non sottovalutare: crescita del valore della gara con nuovi atleti stranieri interessati a partecipare, e possibilità di mantenere la classe 1, cosa fondamentale se si vuole avere sulla linea di partenza atleti del calibro di Absalon, Sauser, Paulissen, tanto per citarne alcuni. Naturalmente non sarà 'vietato' ingaggiare gli atleti, ma i costi saranno totalmente a cairco degli organizzatori, così come l'ospitalità per gli atleti d'oltralpe. Tutti i C.O. hanno accettato il protocollo che richiede di ospitare gli stranieri, ma non vi è l'obbligo di applicarlo. È chiaro che gli organizzatori in molti casi saranno interessati a fornire l'ospitalità proprio per poter avere in lista di partenza il maggior numero di nazioni rappresentate ma rimane il fatto che non sia più una 'regola'.


Per il Marathon Tour è prevista, a carico della Federazione, la logistica ed il coordinamento di segreteria in loco, se richiesti. In questo caso non possiamo parlare di grandi tagli dal momento che già negli anni precedenti il circuito non aveva ricevuto sostanziali investimenti economici.


Altro capitolo è il montepremi. Il settore fuoristrada sta lavorando per l'inserimento di sponsor per i circuiti e, in alcuni casi, le trattative sembrano essere a buon punto. Al momento i montepremi non sono stati definiti ma è molto probabile che gli stessi verranno ufficializzati entro la fine di febbraio, in tempo utile per la prima tappa degli Internazionali d'Italia XC prevista per il 7 marzo.


Confermata anche la Coppa Italia Giovanile in 5 tappe, con i rimborsi previsti per i Comitati Regionali. In questo caso la Federazione sembra voler salvaguardare il settore giovanile facendosi carico, il più possibile, della crescita della nuove leve.


Rimane il rammarico per una situazione economica che appare particolarmente ingessata. Il vistoso tagli di fondi per gli Internazionali d'Italia XC rischia di compromettere non tanto questa stagione ma quelle successive. È logico pensare che la Federazione non possa essere considerata un 'pozzo senza fondo', ma è altrettanto intuitivo pensare che i team, anche quelli più blasonati, non navigano nell'oro. Il timore è che si rompa un giocattolo che in questi anni ha dimostrato di funzionare piuttosto bene. Soprattutto le ultime tappe rischiano di non avere al via atleti di valore che, per una serie di motivi, potrebbero essere irrimediabilmente fuori classifica e non incentivati ad essere presenti. Per usare una metafora possiamo dire che un bel film si fa con un ottimo regista ed attori importanti. Gli uni sono importanti come gli altri.
Ora più che mai sembrano mancare coloro che in un periodo di crisi dovrebbero investire per salvaguardare quanto fatto in questi anni. Mi riferisco alle aziende di settore che dopo aver raccolto nel 2009 con gli incentivi, avrebbero dovuto intuire che il rilancio del fuoristrada passava proprio da loro; ed alla Federazione che, se pur in assenza di denaro da mettere sul piatto, avrebbe dovuto rilanciare giocando quelle che sono le sue carte migliori, ossia la possibilità di aprire le porte della televisione, vera panacea per uno sport minore. Per riprendere e concludere la metafora, un bel film va anche fatto vedere e nulla più della televisione permetterebbe il rilancio con il successivo l'intervento degli sponsor extrasettore, da molti anni latitanti nel fuoristrada.
 
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Crescono in termini di prove i due circuiti principali del fuoristrada: gli Internazionali d'Italia XC ed il Marathon Tour. Il primo passa da 4 a 6 prove con le conferme di Montichiari, Nalles, Chies d'Alpago e Vermiglio, e l'inserimento d Massa Marittima che sarà prova di apertura, ed il ritorno di Lugagnano dopo un anno di stop.

Il secondo circuito per eccellenza passa invece da 5 a 7 prove con una vera rivoluzione.

Purtroppo non bisogna farsi ingannare da un calendario ampliato. La situazione non è delle più rosee nonostante l'impegno della Commissione Fuoristrada e del Referente Renato Riedmuller. I due circuiti principali avranno certamente uno standard qualitativo di alto livello, grazie soprattutto al lavoro dei singoli organizzatori.

Gli Internazionali d'Italia XC verranno supportati dal punto di vista logistico con arco d'arrivo e retropalco, così come la Federazione sarà presente per il coordinamento logistico e di segreteria in loco (con spese a carco degli organizzatori, ndr ), tuttavia sono stati completamente tagliati i contributi per gli organizzatori che venivano utilizzati per gli ingaggi dei team e dei singoli atleti. Gli ingaggi, che dal 2009 venivano riconosciuti in base ai punti del ranking UCI, permettevano agli organizzatori di avere starting list di altissimo livello con un effetto domino da non sottovalutare: crescita del valore della gara con nuovi atleti stranieri interessati a partecipare, e possibilità di mantenere la classe 1, cosa fondamentale se si vuole avere sulla linea di partenza atleti del calibro di Absalon, Sauser, Paulissen

Naturalmente non sarà 'vietato' ingaggiare gli atleti, ma i costi saranno totalmente a cairco degli organizzatori, così come l'ospitalità per gli atleti d'oltralpe.

Al momento i montepremi non sono stati definiti ma è molto probabile che gli stessi verranno ufficializzati entro la fine di febbraio

Il vistoso tagli di fondi per gli Internazionali d'Italia XC rischia di compromettere non tanto questa stagione ma quelle successive. È logico pensare che la Federazione non possa essere considerata un 'pozzo senza fondo', (però è anche vero che per la pista li trovano i soldi Cannondale e FSA, per un solo velodromo coperto e per una "ventina" di praticanti ).

Per usare una metafora possiamo dire che un bel film si fa con un ottimo regista ed attori importanti.

E Di Rocco e la Federazione passeranno per grandi registi, grazie al lavoro sporco e gratuito dei C.O.

Ma che fine hanno fatto i soldi derivanti dall'aumento della quota di affiliazione per atleti e società??????

Diciamo la verità ... siamo stati deimenticati !!!
 

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