INtegratore energetico (latte)

Marco82

Biker popularis
30/12/04
55
0
0
Cuneo
Visita sito
UNa domanda.E'un pò di tempo che vedo miei amici che nei giri in mtb portano con se degli integratori energetici a base di latte concentrato.I famosi stik di "Latte condensato".Ma mi chiedo:1.A base di che sono di preciso?Solo latte e zuchero?E che cavolo di energia ti dà?MOlto meglio una semplice barretta di cioccolato o altro!2.Ma il latte non è molto pesante da digerire?
Vi ringrazio
Ciauuuu
 

Il ciclista del mare

Biker superis
1/10/05
446
0
0
58
lecce
Visita sito
Lascia perdere il latte concentrato, zuccheri semplici che innalzano troppo velocemente la glicemia e di seguito la scarica insulinica crea un effetto rebound che ti porta la glicemia sotto i piedi. Poi il latte è troppo difficile da digerire, specie sotto sforzo.
Meglio una barretta energetica di quelle altamente proteiche con pochi zuccheri sostituiti meglio da fruttosio.
oppure un pò di pane con bresaola e un filo d'olio..
provare per credere.
Ciao.
 

KORKI

Moderatur
16/7/04
3.326
2
0
BERGAMO
Visita sito
Latte o proteine, è sempre la stessa cosa, difficilmente digeribili a causa dell'elevato ADS.

I meccanismi energetici vanno in parallelo, cioè si usano contemporaneamente carboidrati, grassi e proteine sebbene in percentuali diverse e le proteine sono "l'ultima spiaggia"; fondamentali i carboidrati che permettono di usare i grassi ( I grassi bruciano nel fuoco dei carboidrati").

L'uso del latte concentrato, probabilmente è la solita moda passeggera. Possibile che nonostante sia ormai assodato che l'energia fondamentale proviene dai carboidrati, maggiormente se si pratica attività ad alta intensità, si vada ancora allo sbaraglio assumndo di tutto? Molto meglio allora portarsi delle buste di miele, o barrette glicidiche.

L'indice glicemico potrà essere un problema per un sedentario convinto, ma non per uno sportivo. Infatti, cibi ad elevato IG favoriscono il recupero dei carboidrati in tempi brevi (visto che la penetrazione non è poi così veloce). Dopo una seduta di resistenza (magari dalla durata di ore) e ad alta intensità (le scorte di carboidrati nel corpo non sono poi molte), le riserve di carboidrati toccheranno il fondo, che possono essere ripristina velocemente con cibi ad alto indice glicemico. E' un errore madornale considerare nocivo l'indice glicemico.

Inutile assumere alimenti a basso IG se poi se ne assumono tanti, si otterrà un risultato peggiore rispetto a chi assume cibi ad alto IG ma in modica quantità. BIsogna dare un "peso" effettivo. La glicemia, tra l'altro, e condizionata dalla quantità di cibo assunto, e può variare notevolmente anche se è proteica (con tutti i rischi di un alimentazione iperproteica).

Bisogna conoscere il proprio fabbisogno energetico e alimentarsi di conseguenza.
 

Il ciclista del mare

Biker superis
1/10/05
446
0
0
58
lecce
Visita sito
KORKI ha scritto:
Latte o proteine, è sempre la stessa cosa, difficilmente digeribili a causa dell'elevato ADS.

I meccanismi energetici vanno in parallelo, cioè si usano contemporaneamente carboidrati, grassi e proteine sebbene in percentuali diverse e le proteine sono "l'ultima spiaggia"; fondamentali i carboidrati che permettono di usare i grassi ( I grassi bruciano nel fuoco dei carboidrati").

L'uso del latte concentrato, probabilmente è la solita moda passeggera. Possibile che nonostante sia ormai assodato che l'energia fondamentale proviene dai carboidrati, maggiormente se si pratica attività ad alta intensità, si vada ancora allo sbaraglio assumndo di tutto? Molto meglio allora portarsi delle buste di miele, o barrette glicidiche.

L'indice glicemico potrà essere un problema per un sedentario convinto, ma non per uno sportivo. Infatti, cibi ad elevato IG favoriscono il recupero dei carboidrati in tempi brevi (visto che la penetrazione non è poi così veloce). Dopo una seduta di resistenza (magari dalla durata di ore) e ad alta intensità (le scorte di carboidrati nel corpo non sono poi molte), le riserve di carboidrati toccheranno il fondo, che possono essere ripristina velocemente con cibi ad alto indice glicemico. E' un errore madornale considerare nocivo l'indice glicemico.

Inutile assumere alimenti a basso IG se poi se ne assumono tanti, si otterrà un risultato peggiore rispetto a chi assume cibi ad alto IG ma in modica quantità. BIsogna dare un "peso" effettivo. La glicemia, tra l'altro, e condizionata dalla quantità di cibo assunto, e può variare notevolmente anche se è proteica (con tutti i rischi di un alimentazione iperproteica).

Bisogna conoscere il proprio fabbisogno energetico e alimentarsi di
conseguenza.

L'uso delle proteine insieme ai carbo è per limitare innalzamento glicemico che si avrebbe dall'uso dei soli carbo. Infatti avere una glicemia eccessivamente alta anche duranrte un impegno fisico porta sempre ad una scarica insulinica che, se non influente dal punto di vista lipogenetico, determina comunque ipoglicemia e siccome il gesto atletico del ciclista dura parecchio anche diverse ore, ecco perchè è fondamentale mantenere un livello glicemico costante senza picchi.
Avere una dieta iperproteica per chi macina centinaia di km alla settimana è piuttosto difficile, ma comunque non ho parlato ancora di quante proteine vanno ingerite!...
 

KORKI

Moderatur
16/7/04
3.326
2
0
BERGAMO
Visita sito
E' compito di chi pratica un attività sportiva capire quando assumere i nutrienti per continuare uno sforzo ( sempre che si voglia continuare :pirletto: ).

Ci sono molti che assumono integratori appena prima di partire, convinti di andare + forte, ma le scorte energetiche vanno immagazzinate per tempo. Assumere ulteriori nutrienti quando le riserve sono piene è inutile e controproducente, ma questa è una colpa dell'atleta. Assumere integratori durante lo sforzo, "quando serve" è ben diverso, in quanto se ne presenta una reale necessità.

Durante uno sforzo, in base se questo è aerobico o anaerobico, varia la componente energetica. Si passa da un maggior consumo di grassi per sforzi/velocità/intensità bassa, ad un maggior consumo di carboidrati in caso di sforzi di notevole intensità in quanto il meccanismo diventa anaerobico, e proprio i carboidrati non necessitano di ossigeno per essere ossidati. QUindi sono la materia prima elettiva. E' stimato che in una maratona si arrivi ad un consumo di 80-85% di carbo e 10-15% di grassi (i grassi sono importanti ai fini energetici in quanto possono creare molte + moli di ATP rispetto ai carboidrati). Inoltre, per ossidare al meglio i grassi è sempre necessaria la presenza di carboidrati. Le proteine vengono consumate in quantità molto ridotte, che diventano elevate se non si reintegra (si consumano i muscoli). Ma questa è una condotta scriteriata da parte dell'atleta. In caso di carenza di glicogeno, questo viene prodotto smontando i grassi e le proteine tramite il processo di gluconeogenesi, con conseguente sovraccarico renale ed elevate scorie di urea.

Ripeto che il problema di IG è relativo a sedentari, ma per chi corre una maratona e si trova al cosidetto muro del maratoneta, carboidrati ad alto IG entreranno velocemente in circolo rendendo i nutrienti disponibili in modo veloce. Semmai il problema è trovare la giusta miscela di zuccheri. Energia a lunga durata, subito disponibile, o un misto? Quali zuccheri i migliori?

La glicemia è definita come la concentrazione di glucosio nel sangue, ed è regolata da una serie di meccanismi neuromuscolari che evitano forti variazioni in eccesso o in difetto. I diabetici avranno un'alta glicemia, viceversa si riduce in caso di digiuno. In carenza di carboidrati si arriva all'ipoglicemia (stanchezza, capogiri, ecc) e se si continua a non fornirne, il corpo attiverà la gluconeogenesi con eccessiva produzione di urea (sovraccarico renale) e accumulo di corpi chetonici (utilizzo elevato di acidi grassi). L'indice glicemico indica la la velocità con cui aumenta la concentrazione di 50gr di carboidrato preso in questione. Un valore di 50 significa che il tal carboidrato provocherà un aumento che è la metà di uno con valore 100 ( e quindi guardare solo l'IG è sbagliato, conta anche la quantità, attenzione a chi si abbuffa con alimenti a basso IG).

L'insulina controlla proprio questo livello di glucosio nel torrente ematico, riportando i valori entro i livelli normali (60mg-110mg/dl). Il lavoro dell'insulina e tanto più efficace quanto è l'aumento di glicemia nel sangue, riportando, ad operazione finita, i valori anche al di sotto di quelli iniziali. Ma il problema è la quantità di cibo assuno perché anche alimenti (combinazioni di aminoacidi) aumentano l'IG.

E' possibile stabilire l'andamento medio della glicemia tamite l'esame dell emoglobina glicosilata (valida per un periodo di otto settimane precedenti) o della fruttosamina ( 2 settimane).

L'errore è assumere carboidrati quando le riserve sono piene. Se una persona non conosce il suo fabbisogno (troppo difficile ovvio, devo studiare. Ecco allora soluzioni facili!) a pranzo mangia un primo di pasta che molto probabilmente sarà abbondante ( e già qui a rovinato il suo fabbisogno calorico per i carboidrati per quel pasto), aggiunge un panino di contorno ad ogni pietanza ( ovvio, bisogna fare la scarpetta ). Se poi mangia anche il dolce, caffe zuccherato, questa e cattiva condotta e scarsa cultura alimentare.

E' necessario assumere il corretto fabbisgono calorico, specifico per ogni persona seguendo le sue attività giornaliere e ripartendo correttamente i macronutrienti che appunto, cambieranno ogni giorno. Non si può far mangiare alla cieca delle persone facendole morire di fame ( bello sforzo, sono capace anche io di non mangiare e dimagrire) ed inventandosi strane teorie. E' ovvio che assumere pochi carboidrati causerà un dimagrimento rapido perché al fine del dimagrimento sono peggiori dei grassi. Purtroppo siamo stati convinti che i grassi siano assolutamente nocivi e siano l'unica causa dell'aumento di peso nonostante sia un fabbisogno calorico superiore alle necessità che faccia ingrassare ( tutti gli alimenti fanno ingrassare e allo stesso tempo nessuno), e quindi morte ai grassi rivolgendosi ai carboidrati (che danno energia). Ma i carboidrati hanno delle riserve relativamente basse max 500gr/2000kcal per una persona di 70kg. Se le riserve sono piene, ovvio che verranno convertiti in grassi (conversione tra macronutrienti) aumentando di peso, ma questo non viene detto, perché è troppo da secchione, ci sono interessi ecc. Si preferisce farlo in modo indiretto sottacendo il tutto, ma facendo mangiare una scarsa quantità di carboidrati, prendendosi dei meriti per delle informazioni che fanno parte del mondo scentifico da anni e di pubblico dominio.

Se io parto da 900 mt e vado di corsa a 2500 mt (vero) me ne frego altamente dell ig, anzi conoscendo il consumo calorico dello sforzo, so benissimo quando integrare. Una barretta con tutti i nutrienti è corretta nel senso che vengono comunque usati tutti i nutrienti nello sforzo.

E bene anche valutare le vere cause di un'alta glicemia come:
  • Acromegalia
  • cirrosi epatica Bevete? Senza arrivare alla distruzione del fegato, pensate a chi consuma abitualmente alcolici ai pasti, si fa presto a berne una tazza.
  • Diabete mellito
  • Epatopatie
  • Farmaci (diuretici, glucocorticoidi, analgesici, ipertensivi, contraccettivi, antineoplastici, antipiretici, somatotropina, ormoni tiroidei ecc.
  • Glaucoma
  • Gravidanza
  • Ictus
  • Obesità
  • Stress
Come pure una diminuzione dei valori:
  1. Epatiti croniche
  2. Farmaci
  3. Galattosemia
  4. Insufficienza epatica, surrenale
  5. Intolleranza al fruttosio
  6. Ipertermia
  7. Ipotiroidismo
  8. Malassorbimento
  9. Beoplasie del pancreal
Come si vede non è così semplice. Secondo me bisognerebbe provare la glicemia personalmente, tramite gli strumenti che si trovano in farmacia e che possono provare quali combinazioni siano migliori a livello glicemico (sicuri che un pasto proteico sia migliore??), si valutano eventuali terapie in atto o malattie croniche, si modifica lo stile di vita e poi si decide.


Nel libro La zona italiana di Gigliola Braga (ed. Sperling & Kupfer) a pag 148 si dice che "I pasti non possono essere costituiti da più di sei blocchi, altrimenti l'eccesso di cibo stimolerebbe comunque l'insulina". In pratica si ammette che come detto prima, è fondamentale anche la quantità di alimento.

Pag 125 "Se si ha voglia di un gelato si può aspettare l'orario della merenda e abbinarlo a una fonte proteica come formaggio o prosciutto". Buono! Mi sembra il dottor Lemme che per attirare attenzione ha detto che con il suo metodo si può mangiare fino a 10 kg per pasto, per poi scoprire piatti di pasta con fragole e cozze . In pratica uno non mangia perché fa schifo e muore di fame (se non trova altro).
 

KORKI

Moderatur
16/7/04
3.326
2
0
BERGAMO
Visita sito
bruno23 ha scritto:
io che ero colitico.. e non digerivo il latte.. se facevo come i tuoi amici, dovevo portarmi molti fazzolettini in bici :-)

Se faccio colazione con il latte, mi purga (intolleranza agli zuccheri del latte??), ma questo è vero solo a stomaco vuoto. Con lo yogurt assolutamente.

sempredecorsa ha scritto:
mi piace molto bere il latte, e anche se non me lo porto in giro in bici, al ritorno, prima della doccia, ne bevo subito uno o due bicchieri. Faccio bene
o ci sono controindicazioni?

Volendo guardare bene, il latte è un alimento completo, guarda questi dati che ho trovato

Latte di vacca intero Carboidrati: 5; proteine: 3,2; grassi: 3,7; acqua: 87; calorie: 66.
Latte di pecora Carboidrati: 5,2; proteine: 5,3; grassi: 6,9; acqua: 82,7; calorie: 103.
Latte di capra Carboidrati: 4,7; proteine: 3,9; grassi: 4,3; acqua: 86,3; calorie: 72.
Latte di vacca parzialmente scremato Carboidrati: 5; proteine: 3,5; grassi: 1,8; acqua: 88,5; calorie: 49.
Latte di vacca scremato Carboidrati: 5,3; proteine: 3,6; grassi: 0,2; acqua: 90,5; calorie: 36.

Il latte praticamente è anche molto ricco di carboidrati, nonostante l'opinione comune sia che è proteico. Vero, ma non solo.

Se non ti da problemi intestinali, perché no? E' anche una fonte di calcio.
 

Marco82

Biker popularis
30/12/04
55
0
0
Cuneo
Visita sito
Ehm...Tutte risposte esaustive e complete...Ma la mia domanda era.Perchè vengono commercializzati questi stik di latte condensato?Visto che il fine è solamente avere un prodotto con molti zuccheri (quindi carboidrati) perchè si è scelto proprio il latte?Non penso abbia la proprietà di averne più di alimenti come la cioccolata e poi appunto è di difficile digeribilità.
 

Marco82

Biker popularis
30/12/04
55
0
0
Cuneo
Visita sito
Ah..E poi mi chiedevo una cosa.KORKI diceva che sarebbe meglio portarsi delle buste di miele.Ma non sarebbe meglio della classica cioccolata o biscotti o altro del genere?Perchè il miele non ha Kcal nella media,quindi non moltissime,e penso abbia meno carboidrati dei suddetti alimenti no?
 

cowboyone

Biker serius
20/1/04
238
0
0
53
Siracusa
Visita sito
Il ciclista del mare ha scritto:
Lascia perdere il latte concentrato, zuccheri semplici che innalzano troppo velocemente la glicemia e di seguito la scarica insulinica crea un effetto rebound che ti porta la glicemia sotto i piedi. Poi il latte è troppo difficile da digerire, specie sotto sforzo.
Meglio una barretta energetica di quelle altamente proteiche con pochi zuccheri sostituiti meglio da fruttosio.
oppure un pò di pane con bresaola e un filo d'olio..
provare per credere.
Ciao.

... io aggiungerei una perla di omega 3 ... Tu mi capisci ..:-o
 

Il ciclista del mare

Biker superis
1/10/05
446
0
0
58
lecce
Visita sito
KORKI ha scritto:
E' compito di chi pratica un attività sportiva capire quando assumere i nutrienti per continuare uno sforzo ( sempre che si voglia continuare :pirletto: ).

Ci sono molti che assumono integratori appena prima di partire, convinti di andare + forte, ma le scorte energetiche vanno immagazzinate per tempo. Assumere ulteriori nutrienti quando le riserve sono piene è inutile e controproducente, ma questa è una colpa dell'atleta. Assumere integratori durante lo sforzo, "quando serve" è ben diverso, in quanto se ne presenta una reale necessità.

Durante uno sforzo, in base se questo è aerobico o anaerobico, varia la componente energetica. Si passa da un maggior consumo di grassi per sforzi/velocità/intensità bassa, ad un maggior consumo di carboidrati in caso di sforzi di notevole intensità in quanto il meccanismo diventa anaerobico, e proprio i carboidrati non necessitano di ossigeno per essere ossidati. QUindi sono la materia prima elettiva. E' stimato che in una maratona si arrivi ad un consumo di 80-85% di carbo e 10-15% di grassi (i grassi sono importanti ai fini energetici in quanto possono creare molte + moli di ATP rispetto ai carboidrati). Inoltre, per ossidare al meglio i grassi è sempre necessaria la presenza di carboidrati. Le proteine vengono consumate in quantità molto ridotte, che diventano elevate se non si reintegra (si consumano i muscoli). Ma questa è una condotta scriteriata da parte dell'atleta. In caso di carenza di glicogeno, questo viene prodotto smontando i grassi e le proteine tramite il processo di gluconeogenesi, con conseguente sovraccarico renale ed elevate scorie di urea.

Ripeto che il problema di IG è relativo a sedentari, ma per chi corre una maratona e si trova al cosidetto muro del maratoneta, carboidrati ad alto IG entreranno velocemente in circolo rendendo i nutrienti disponibili in modo veloce. Semmai il problema è trovare la giusta miscela di zuccheri. Energia a lunga durata, subito disponibile, o un misto? Quali zuccheri i migliori?

La glicemia è definita come la concentrazione di glucosio nel sangue, ed è regolata da una serie di meccanismi neuromuscolari che evitano forti variazioni in eccesso o in difetto. I diabetici avranno un'alta glicemia, viceversa si riduce in caso di digiuno. In carenza di carboidrati si arriva all'ipoglicemia (stanchezza, capogiri, ecc) e se si continua a non fornirne, il corpo attiverà la gluconeogenesi con eccessiva produzione di urea (sovraccarico renale) e accumulo di corpi chetonici (utilizzo elevato di acidi grassi). L'indice glicemico indica la la velocità con cui aumenta la concentrazione di 50gr di carboidrato preso in questione. Un valore di 50 significa che il tal carboidrato provocherà un aumento che è la metà di uno con valore 100 ( e quindi guardare solo l'IG è sbagliato, conta anche la quantità, attenzione a chi si abbuffa con alimenti a basso IG).

L'insulina controlla proprio questo livello di glucosio nel torrente ematico, riportando i valori entro i livelli normali (60mg-110mg/dl). Il lavoro dell'insulina e tanto più efficace quanto è l'aumento di glicemia nel sangue, riportando, ad operazione finita, i valori anche al di sotto di quelli iniziali. Ma il problema è la quantità di cibo assuno perché anche alimenti (combinazioni di aminoacidi) aumentano l'IG.

E' possibile stabilire l'andamento medio della glicemia tamite l'esame dell emoglobina glicosilata (valida per un periodo di otto settimane precedenti) o della fruttosamina ( 2 settimane).

L'errore è assumere carboidrati quando le riserve sono piene. Se una persona non conosce il suo fabbisogno (troppo difficile ovvio, devo studiare. Ecco allora soluzioni facili!) a pranzo mangia un primo di pasta che molto probabilmente sarà abbondante ( e già qui a rovinato il suo fabbisogno calorico per i carboidrati per quel pasto), aggiunge un panino di contorno ad ogni pietanza ( ovvio, bisogna fare la scarpetta ). Se poi mangia anche il dolce, caffe zuccherato, questa e cattiva condotta e scarsa cultura alimentare.

E' necessario assumere il corretto fabbisgono calorico, specifico per ogni persona seguendo le sue attività giornaliere e ripartendo correttamente i macronutrienti che appunto, cambieranno ogni giorno. Non si può far mangiare alla cieca delle persone facendole morire di fame ( bello sforzo, sono capace anche io di non mangiare e dimagrire) ed inventandosi strane teorie. E' ovvio che assumere pochi carboidrati causerà un dimagrimento rapido perché al fine del dimagrimento sono peggiori dei grassi. Purtroppo siamo stati convinti che i grassi siano assolutamente nocivi e siano l'unica causa dell'aumento di peso nonostante sia un fabbisogno calorico superiore alle necessità che faccia ingrassare ( tutti gli alimenti fanno ingrassare e allo stesso tempo nessuno), e quindi morte ai grassi rivolgendosi ai carboidrati (che danno energia). Ma i carboidrati hanno delle riserve relativamente basse max 500gr/2000kcal per una persona di 70kg. Se le riserve sono piene, ovvio che verranno convertiti in grassi (conversione tra macronutrienti) aumentando di peso, ma questo non viene detto, perché è troppo da secchione, ci sono interessi ecc. Si preferisce farlo in modo indiretto sottacendo il tutto, ma facendo mangiare una scarsa quantità di carboidrati, prendendosi dei meriti per delle informazioni che fanno parte del mondo scentifico da anni e di pubblico dominio.

Se io parto da 900 mt e vado di corsa a 2500 mt (vero) me ne frego altamente dell ig, anzi conoscendo il consumo calorico dello sforzo, so benissimo quando integrare. Una barretta con tutti i nutrienti è corretta nel senso che vengono comunque usati tutti i nutrienti nello sforzo.

E bene anche valutare le vere cause di un'alta glicemia come:
  • Acromegalia
  • cirrosi epatica Bevete? Senza arrivare alla distruzione del fegato, pensate a chi consuma abitualmente alcolici ai pasti, si fa presto a berne una tazza.
  • Diabete mellito
  • Epatopatie
  • Farmaci (diuretici, glucocorticoidi, analgesici, ipertensivi, contraccettivi, antineoplastici, antipiretici, somatotropina, ormoni tiroidei ecc.
  • Glaucoma
  • Gravidanza
  • Ictus
  • Obesità
  • Stress
Come pure una diminuzione dei valori:
  1. Epatiti croniche
  2. Farmaci
  3. Galattosemia
  4. Insufficienza epatica, surrenale
  5. Intolleranza al fruttosio
  6. Ipertermia
  7. Ipotiroidismo
  8. Malassorbimento
  9. Beoplasie del pancreal
Come si vede non è così semplice. Secondo me bisognerebbe provare la glicemia personalmente, tramite gli strumenti che si trovano in farmacia e che possono provare quali combinazioni siano migliori a livello glicemico (sicuri che un pasto proteico sia migliore??), si valutano eventuali terapie in atto o malattie croniche, si modifica lo stile di vita e poi si decide.


Nel libro La zona italiana di Gigliola Braga (ed. Sperling & Kupfer) a pag 148 si dice che "I pasti non possono essere costituiti da più di sei blocchi, altrimenti l'eccesso di cibo stimolerebbe comunque l'insulina". In pratica si ammette che come detto prima, è fondamentale anche la quantità di alimento.

Pag 125 "Se si ha voglia di un gelato si può aspettare l'orario della merenda e abbinarlo a una fonte proteica come formaggio o prosciutto". Buono! Mi sembra il dottor Lemme che per attirare attenzione ha detto che con il suo metodo si può mangiare fino a 10 kg per pasto, per poi scoprire piatti di pasta con fragole e cozze . In pratica uno non mangia perché fa schifo e muore di fame (se non trova altro).


Da come parli credo che tu sia un medico, io sono un farmacista/nutrizionista-zone consultant, quindi se ci mettiamo a discutere con termini tecnici non la finiamo più e alla fine credo che non interessi nessuno. Delle cose che dici per alcune solo assolutamente d'accordo, ma d'altra parte sono ormai sono accettate dalla comunità scientifica.(ma la zona ne parlava già da anni quando la medicina era ancora ferma alle calorie e basta) Per quanto riguarda la zona nello specifico, la scienza "ufficiale" ne accetta praticamente tutti gli aspetti presi singolarmente ma non il loro complesso organizzato in nuovo modo di approcciarsi al cibo. Quindi è inutile discutere nessuno mai convincerà l'altro. Quindi diciamo la mia religione è la zona la tua non so come la vuoi chiamare. Pace!
Agli utenti ciclisti una scelta ( se vi interessa).
Ciao.
 

KORKI

Moderatur
16/7/04
3.326
2
0
BERGAMO
Visita sito
Marco82 ha scritto:
Ah..E poi mi chiedevo una cosa.KORKI diceva che sarebbe meglio portarsi delle buste di miele.Ma non sarebbe meglio della classica cioccolata o biscotti o altro del genere?Perchè il miele non ha Kcal nella media,quindi non moltissime,e penso abbia meno carboidrati dei suddetti alimenti no?

Meglio no! Diverso, il miele è uno misto di zuccheri a basso ed alto ig glicemico e solo quello. Anche io a volte mi porto ciccolati, nutella+biscotti+thermos soprattutto adesso che arriva il freddo :yeah!: .

Alla fine, se non siamo professonisti va tutto bene, l'importante è continuare ad alimentarsi. Forse è anche una questione psicologica, un bicchiere di tè caldo e biscotti quando sei in mezzo alla neve fa il suo effetto.
 

KORKI

Moderatur
16/7/04
3.326
2
0
BERGAMO
Visita sito
Il ciclista del mare ha scritto:
Da come parli credo che tu sia un medico, io sono un farmacista/nutrizionista-zone consultant, quindi se ci mettiamo a discutere con termini tecnici non la finiamo più e alla fine credo che non interessi nessuno. Delle cose che dici per alcune solo assolutamente d'accordo, ma d'altra parte sono ormai sono accettate dalla comunità scientifica.(ma la zona ne parlava già da anni quando la medicina era ancora ferma alle calorie e basta) Per quanto riguarda la zona nello specifico, la scienza "ufficiale" ne accetta praticamente tutti gli aspetti presi singolarmente ma non il loro complesso organizzato in nuovo modo di approcciarsi al cibo. Quindi è inutile discutere nessuno mai convincerà l'altro. Quindi diciamo la mia religione è la zona la tua non so come la vuoi chiamare. Pace!
Agli utenti ciclisti una scelta ( se vi interessa).
Ciao.

Ciao Ciclista del Mare ( o CDM che è + pratico :-) ), ti ringrazio di avermi dato del farmacista piuttosto che dell'altro o-o , anche se non lo sono. Sono un semplice appassionato della materia che cerca di informarsi piano piano e diatribe del genere :sad: sono ancora capitate (nel senso buono). Mitica la discussione sugli integratori intavolata con Sepica!!! Non so se è rimasta dopo l'aggiornamento del forum. :nunsacci:

E' vero, se ci mettiamo a discutere può darsi che non la smettiamo più, infatti mi sono (ero promesso), di imparare per me questa materia e di non rompere le balle a nessuno, se uno è disposto ad ascoltare bene, se uno non vuole ascoltare, lo stesso. Lui va avanti con le sue idee, io con le mie.

I fatti citati sicuramente sono ben noti al mondo scientifico ed anche da molti anni, addirittura le vicende relative ai grassi trans si trascinano dagli anni '50, cercando di nasconderne la nocività (Multinazionali). Così come molti altri fatti. Non essendo ricercatore, se volessi creare una dieta/piano alimentare o come lo si voglia chiamare, posso solo prendere atto delle ricerche fatte fino ad ora ed accertate e comportarmi di conseguenza. In pratica non invento niente, mi limito ad unire teorie varie.

Il problema è ancora una volta il commercio che propone le notizie come vuole. Mitico il caso del vino che fa bene a causa del rasveratrolo, quando ormai si sa che la quantità contenuta in un litro è scarsa e che servirebbe berne una damigiana :-P . Se il vino fa bene da una parte, sicuramente l'alcol spacca il fegato. Da quanto ne so, "gli effetti miracolosi del resveratrolo in vitro non sono riproducibili in vivo". Non a caso l'Italia è anche il primo produttore di vino al mondo...va bene un bicchiere, ma bevuto perché il vino è buono e fa piacere associato a certi cibi.

Probabilmente un po' di colpa è anche di chi non si informa, ma si limita ad applicare senza sapere i motivi su cui si basano certe affermazioni. Con il beneficio del dubbbio: la letteratura scientifica è enorme!!

Poi sicuramente sbaglierò anche io.

Ciao
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo