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Ipotizziamo una forcella con una camera pneumatica lunga 20 cm, e gonfiamola a 3.4 bar (50 psi) ipotizzando un sag di 4 cm. Per semplicità ipotizziamo che gli steli abbiano un diametro interno di 30mm, quindi la camera a riposo ha un volume interno di 1.5x1.5x3.14x20= 141.37 cm^3.


La legge di Boyle prevede che il prodotto tra volume e pressione sia costante: quindi moltiplicando volume della camera e pressione dovremo sempre ottenere 3.4 x 141.37 = 480.66.


Ad affondamento 40mm (sag) il volume della camera diminuisce in quanto l'altezza passa da 20 cm a 20-4= 16cm, pari a 113.10 cm^3: per la legge di Boyle la pressione sale a 480.66/113.10= 4.3 bar.


A questo punto sistemiamo l'altra ipotetica forcella con un sag di 20mm: dovremo pompare più aria a riposo, diciamo intorno a 3.9 bar: quindi il prodotto pressione per volume passa a 3.9 x 141.37 = 551.35.

Ad affondamento pari a 20mm (sag) il volume della camera pneumatica è di 127.23 cm^3, e la pressione sale a  551.35/127.23 = 4.3 bar.


Sag diversi, ma a pressione uguale, come è logico che sia in quanto il sag bilancia il peso del complesso biker+bici.


Se prendo un urto che comporta il punto di equilibrio a (poniamo) 7,5 bar, con la forcella "morbida" arriverò ad un volume pari a 480.66/7.5=64.09 cm^3, cioè 10,9 cm di corsa totale ( 64.09/(1.5*1.5*3.14)=9.1; 20-9.1 = 10.9). Quindi per la forcella morbida abbiamo 4 cm di sag + 6.9 di corsa effettiva.


Nella forcella "dura", il volume della camera sarà di 551.35/7.5 = 73.51 cm^3, quindi la corsa totale sarà di 9.6 cm ( 73.51 / (1.5*1.5*3.14) = 10.4 ; 20-10.4 = 9.6 ). Quindi nella forcella dura abbiamo 2 cm di sag e 7.6 di corsa effettiva.


Tutto questo ipotizzando che non esistano attriti dovuti all' idraulica (verosimilmente, anche se leggermente, diversi nei due casi) e che sia applicabile la legge di Boyle che è valida solo se la temperatura rimane costante.