[INFO] --> Rif.Venini+strada militare+galleria ......

Sfrosatur, prima parte. C'è anche un articolo su TMB itinerari dello scorso anno.

Bughi ha scritto:

Dears, ma soprattutto "Garmin" Emanuele, ho una domanda da porvi ...
qualche giorno fa alcuni amici mi hanno parlato di una galleria su una vecchia mulattiera militare che dal rifugio Venini scende a Menaggio proprio in corrispondenza di quel costone di roccia che caratterizza il monte che sovrasta la cittadina.
Mentre li sentivo mi è venuto in mente un tuo vecchio post , dove ne accennavi anche tu ... mi sapresti dare qualche info in + tipo ciclabilità, difficolta ma soprattutto renderlo parte di qualche giro interessante ???
Ad August passerò ancora qualche giorno sul Lario e mi piacerebbe fare qualche giretto in bici e questo potrebbe essere uno dei papabili ...

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Quel tratto non l'ho mai fatto, quindi non saprei dirti come si presenta: francamente mi pare di capire che da quel lato ci sono solo mulattiere che scendono, quindi "oserei" dire che sono parecchio ripide ma forse non troppo tecniche.

Ad ogni modo, quando ho fatto il giro che tu hai linkato, siamo partiti da Argegno, siamo saliti fino a San Fedele d'Intelvi, da qui a Pigra e poi ai rifugi.
A parte la salita quasi tutta su asfalto, con la divagazione fino alla cima del Monte Galbiga, siamo arrivati al Venini che erano le 13.00 passate.
Questo non ci ha permesso di proseguire fino all'Alpe di Tremezzo ed al Monte Crocione (anche perché al Galbiga ci siamo fermati a mangiare (eppure bene)).
Quindi, se mai dovessi rifare questo giro, prenderei la funivia che da Argegno mi porta a Pigra e comincerei a pedalare da qui; così dovrei riuscire a portare a termine il giro anche scendendo per quella militare con galleria incorporata.
ANZI, se mi salta la mosca al naso... non si sa mai.
Ciao.
Emanuele

Consiglio per visitare la zona di munirsi della carta della comunità montana del Lario intelvese.
Nella zona della galleria la pedalabilità è intorno al 70% perché è tutto cosparso di massi; per l'esposizione credo che sia più opportuno frequentarla in periodi meno caldi.
Fino al Venini è tutto asfalto tranne gli ultimi 300 m (planimetrici).

Bughi ha scritto:

Dears, ma soprattutto "Garmin" Emanuele, ho una domanda da porvi ...
qualche giorno fa alcuni amici mi hanno parlato di una galleria su una vecchia mulattiera militare che dal rifugio Venini scende a Menaggio proprio in corrispondenza di quel costone di roccia che caratterizza il monte che sovrasta la cittadina.
Mentre li sentivo mi è venuto in mente un tuo vecchio post , dove ne accennavi anche tu ... mi sapresti dare qualche info in + tipo ciclabilità, difficolta ma soprattutto renderlo parte di qualche giro interessante ???
Ad August passerò ancora qualche giorno sul Lario e mi piacerebbe fare qualche giretto in bici e questo potrebbe essere uno dei papabili ...

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Allora, è un pezzo che ci volevo andare... e ci sono andato.
Sono partito nuovamente da Argegno, salito a San Fedele, imboccato la Via dei Monti Lariani (segnavia 2) fino al rifugio Boffalora (pedalabilità di questo tratto 90%); da qui salita al Venini, divagazione all'Alpe di Tremezzo ed al Monte Crocione ed infine discesa lungo la mulattiera militare di cui chiedevi (e che è stata fatta durante lo Sfrosa Tour).



- La parte iniziale della discesa (fino ai primi tornanti) è stata spianata con una ruspa, quindi la fai a quarantallora...
- I primi tornanti si fanno su una traccia quasi abbandonata ed in buona parte li devi fare a piedi, non tanto per la difficoltà, quanto perché la vegetazione ha preso il posto della strada.
- Poi diventa un divertente singletrack con diversi tornanti che scende velocemente nel bosco.
- Arrivi alla galleria (nella quale riesci a pedalare) ma, una volta uscito, hai un breve tratto a piedi (lungo una pietraia).


- Passato questo tratto, il resto della strada è completamente pedalabile.

Arrivato ad un certo punto, ho preferito abbandonare la Via (perché mi avrebbe portato troppo ad est) ed ho imboccato una vertiginosa mulattiera che mi ha fiondato giù fino all'abitato di Tremezzo (ma che razza di ricchi sfondati ci vivono in questo paese?... ci sono certe villazze spaventose!).

Ad ogni modo, mia personale considerazione: la discesa non è granché... tornassi al Venini, non so se la ripeterei.

Ciao.
Emanuele

Emanuele_ ha scritto:

Allora, è un pezzo che ci volevo andare... e ci sono andato.
Sono partito nuovamente da Argegno, salito a San Fedele, imboccato la Via dei Monti Lariani (segnavia 2) fino al rifugio Boffalora (pedalabilità di questo tratto 90%); da qui salita al Venini, divagazione all'Alpe di Tremezzo ed al Monte Crocione ed infine discesa lungo la mulattiera militare di cui chiedevi (e che è stata fatta durante lo Sfrosa Tour).



- La parte iniziale della discesa (fino ai primi tornanti) è stata spianata con una ruspa, quindi la fai a quarantallora...
- I primi tornanti si fanno su una traccia quasi abbandonata ed in buona parte li devi fare a piedi, non tanto per la difficoltà, quanto perché la vegetazione ha preso il posto della strada.
- Poi diventa un divertente singletrack con diversi tornanti che scende velocemente nel bosco.
- Arrivi alla galleria (nella quale riesci a pedalare) ma, una volta uscito, hai un breve tratto a piedi (lungo una pietraia).


- Passato questo tratto, il resto della strada è completamente pedalabile.

Arrivato ad un certo punto, ho preferito abbandonare la Via (perché mi avrebbe portato troppo ad est) ed ho imboccato una vertiginosa mulattiera che mi ha fiondato giù fino all'abitato di Tremezzo (ma che razza di ricchi sfondati ci vivono in questo paese?... ci sono certe villazze spaventose!).

Ad ogni modo, mia personale considerazione: la discesa non è granché... tornassi al Venini, non so se la ripeterei.

Ciao.
Emanuele

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Bella lì lele!!! allora sei andato avanti in exploration...quindi niente discese divertenti?

Dall'Alpe di Tremezzo puoi solo proseguire sulla Via dei Monti Lariani fino alla località "La Goggia": il primo tratto è una sterrata spianata da non molto, quindi la fai in velocità; poi devi affrontare qualche tornante nascosto nell'erba ed un po' rognoso (cioè da fare a piedi).

Da questa località, partono due strade: una (quella che scende verso Pra del Tacco) non l'ho mai fatta, l'altra (quella che passa sotto i Monti di Brente) l'ho seguita per un pezzo ma, a parte alcuni tratti in single-track scorrevoli nel bosco, presenta alcune pietraie da attraversare; non mi esprimo sulla fattibilità di quest'ultime: io le ho fatte a piedi.

Quando ci sono stato era abbastanza tardi e, una volta arrivato sotto i Monti di Brente) ho imboccato una delle numerose mulattiere che picchia verso il lago, sbucando a Viano e poi a Tremezzo. In questo caso si tratta di mulattiere di servizio in gran parte cementate, molto ripide ma assolutamente non tecniche.

Fin qui, nulla di nuovo...
Ti posso dire che qualche anno fa ilGatto ha fatto un tour da quelle parti (rinominato SfrosaTour (recensito anche su TMB)) ed ha seguito tutta la dicesa della VdML dal Monte Tremezzo fino a Menaggio, passando per la Bocchetta di Nava; il primo tratto era comune al mio (anche perché ho seguito in parte la loro traccia), poi loro sono andati più verso nord-est ma non saprei dirti le condizioni di ciclabilità di questo tratto.

In sostanza:
- La Comunità Montana del Lario Intelvese ha fatto un'ottima mappa della zona, conviene procurarsela, così almeno ti fai un'idea più precisa.
- Leggendo questa mappa, dal Monte Tremezzo hai solo due possibilità di discesa verso il lago; salvo ripiegare su qualche mulattiera non segnata (come quella che ho fatto io alla fine) ma verosimilmente molto noiosa.
- Conosco un'altra strada per scendere a Lago, ma prevede di tornare sui propri passi fino al Rifugio Boffalora e comunque sbucheresti ad Ossuccio: discesa abbastanza banale, che faccio sempre con la bici da XC.
- Se ti interessa, ho in archivio la traccia del giro che ho fatto io.
Altrimenti puoi chiedere quella dello SfrosaTour al Gatto e/o Walter.

My 2 cents.
Ciao.
Emanuele

Dimenticavo: lungi da me lo smorzare gli entusiasmi.
Quello che ho appena scritto sopra è ciò che io conosco; ma non sono un local e non escludo che possa esistere una discesa spaziale...
Attendiamo (mi ci metto anch'io) notizie...
Ciao.
Emanuele

Ok, riesco a seguire i vostri passi (sulla mappa); purtroppo non conosco questo versante.
Ma al Venini (o all'Alpe Bene di Sopra) da che parte siete saliti?

Confermo le parole di Emanuele sulla bontà della carta del Lario intelvese.

Dal rifugio Venini ho fatto un bel sentiero che conduce verso il lago di Como però adesso non ho sottomano la carta e a memoria potrei sbagliare parecchi nomi.
Ad ogni modo il tracciato che ho seguito io parte costeggiando la recinzione da subito sotto il casolare che si incontra prima del venini arrivando da Pigra. Si attraversano alcuni alpeggi ormai divenuti disabitati (solo case di vacanza) e si scendeverso il lago a tratti su mulattiera con alcuni sentieri interessanti ma poco identificabili.
L'ultima volta che ci sono stato mi sono ripromesso che avrei esplorato un sentiero che è segnato sulla carta ma poco evidente sul territorio: prima o poi ci andrò.
Se ti servono news più dettagliate fammi sapere.

marco ha scritto:

sono già stato in giro con LA marzia in quelle zone. Chi più di lei se ne intende di comunità montane?
Siamo finiti su un sentiero interminabile a mezza costa che dall'alpe bene di sopra ci ha portati all'alpe di porlezza, poi a quella di claino, a quella di loggio ed infine a ponna, praticamente tutto in piano ma sporchissimo. Dovevamo tornare sul lago di lugano e il sentiero che portava a benelario era appena stato trasformato in una carrareccia violentatrice dei boschi.

Da qui la mia domanda su discese belle che portano sul lago di como.

Certo che se si pulisse il sentiero che abbiamo fatto noi si avrebbero più di 15 km di sentiero strepitoso. Il contadino dell'alpe di claino aveva giá pulito il pezzo fino a Ponna, infatti lì abbiamo pedalato. Si prende dal Venini.

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non mi ricordare quell'incubo di sentiero..................


per quanto riguarda le info da verificare, qualcuno ha provato a scendere a grona (sul versante di bene lario)?
sulla compass (al momento ho solo questa) mi sembra pressochè l'unica alternativa di discesa verso porlezza. in pratica si tratterebbe di scendere dall'alpe di tremezzo per l'alpe di grona. la parte terminale dovrebbe essere una strada o una mulattiera.......
emmmmanuel ne sa qualcosa?

segnalo carte escursionistiche aggiornate nel 1999/2000
edite da IVS Inventario delle Vie di Comunicazione Storiche "Strade di Pietra"
IVS Italia http://www.vasentiero.it/guidami.htm
mi sembrano di facile consultazione,
io le ho reperite alla Libreria dello Sport a Milano
http://www.vasentiero

marzia ha scritto:

non mi ricordare quell'incubo di sentiero..................


per quanto riguarda le info da verificare, qualcuno ha provato a scendere a grona (sul versante di bene lario)?
sulla compass (al momento ho solo questa) mi sembra pressochè l'unica alternativa di discesa verso porlezza. in pratica si tratterebbe di scendere dall'alpe di tremezzo per l'alpe di grona. la parte terminale dovrebbe essere una strada o una mulattiera.......
emmmmanuel ne sa qualcosa?

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No, non sono mai sceso da quel versante, quindi non saprei.
La mappa della CM lo identifica come "sentiero segnalato" ma può voler dir tutto e niente...
Ciao.
Emanuele

Riesumo questo topic per chiedere se alla fine qualcuno ha trovato una discesa dal Tremezzo (o dal Crocione) verso la Bocchetta di Nava su singletrack e non su mulattiera, o se magari ne conosce l'esistenza.
La Kompass riporta inoltre due sentieri che, partendo entrambi dalla Bolla di Mezzegra, scendono rispettivamente su Narro (costone sud del Tremezzo) e su Ossino (costone Sudest). Da entrambe le località sarebbe poi possibile tornare verso la Bocchetta di Nava seguendo la Via dei Monti Lariani, che però non so se sia o meno pedalabile in questo tratto. Qualcuno ha mai provato questi sentieri?

Tks

Edit:
ho dato un'occhiata alla cartina postata da Emanuele, ed il sentiero che scende su Ossino è riportato anche lì, mentre manca quello che scende su Narro (si tratterà della solita invenzione Kompass? ).

muldox ha scritto:

Riesumo questo topic per chiedere se alla fine qualcuno ha trovato una discesa dal Tremezzo (o dal Crocione) verso la Bocchetta di Nava su singletrack e non su mulattiera, o se magari ne conosce l'esistenza....

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Mi rispondo da solo, visto che ieri abbiamo sfruttato la conoscenza della zona del local YOKO per un bel girone sul Tremezzo.
La discesa c'è, e consiste in una militare ormai ridotta a singletrack. Dalla Bocchetta di Nava si scende poi su Griante passando a ridosso del Sasso di S.Martino per un singletrack con vista spaziale sul lago (attenzione a non prendere la mulattiera che scende più a dx, da quel che mi hanno detto di nessun interesse dal punto di vista tecnico). Sentiero ed ambiente non hanno proprio nulla da invidiare ai più famosi percorsi del Garda e la discesa è molto lunga, essendo mediamente poco pendente.
A breve posterò comunque l'intero itinerario con traccia GPS nell'apposita sezione.

Un po' di aggiornamenti rispetto alle condizioni trovate da Emanuele a suo tempo:

Emanuele_ ha scritto:

- La parte iniziale della discesa (fino ai primi tornanti) è stata spianata con una ruspa, quindi la fai a quarantallora...

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Credo tu intenda il primo traversone a mezzacosta. Ora la traccia si è un po' ristretta, ma soprattutto vi sono diversi massi lungo il sentiero che non costringono mai a scendere di sella ma che suggeriscono di evitare i 40km/h se non si vuole rischiare un bel ruzzolone lungo il pendio sulla dx. Il tratto è comunque divertente, perchè per i motivi detti richiede di esser "guidato".

Emanuele_ ha scritto:

- I primi tornanti si fanno su una traccia quasi abbandonata ed in buona parte li devi fare a piedi, non tanto per la difficoltà, quanto perché la vegetazione ha preso il posto della strada.

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Ora si fanno tutti in sella (alcuni sono comunque stretti). La vegetazione c'è ma nulla di drammatico, forse hanno pulito.

Emanuele_ ha scritto:

- Poi diventa un divertente singletrack con diversi tornanti che scende velocemente nel bosco.

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Qui invece si trovano alcune piante cadute sul sentiero, comunque aggirabili senza troppe difficoltà. Si tratta certamente di un ricordo dell'ultimo inverno, visto che la stessa situazione è presente su quasi tutti i sentieri.

Emanuele_ ha scritto:

- Arrivi alla galleria (nella quale riesci a pedalare) ma, una volta uscito, hai un breve tratto a piedi (lungo una pietraia).

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Qua non è cambiato nulla, anche se per onor di cronaca bisogna dire che il tratto a sarà lungo sì e no cinque metri.

Emanuele_ ha scritto:

Arrivato ad un certo punto, ho preferito abbandonare la Via (perché mi avrebbe portato troppo ad est) ed ho imboccato una vertiginosa mulattiera che mi ha fiondato giù fino all'abitato di Tremezzo

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Credo che tu abbia preso la mulattiera di cui parlo nel post precedente invece del singletrack che scende su Griante. Non mi spiegherei altrimenti il giudizio finale sulla discesa, che invece noi abbiamo trovato molto bella.