Stavolta e' toccata a me...
Domenica mattina 18 marzo, uscita con 2 amici, partito da gazzada (VA) direzione campo dei fiori (non quello della capitale...
), 24km di asfalto dei quali 14 di salita per guadagnarsi una bella discesa che dal forte di orino porta al sentiero numero 10. :-?
E' la terza uscita che faccio dopo 1 mese e mezzo di stop a causa dei problemi con la forcella mandata a riparare in garanzia, in salita non riesco a star dietro agli altri, al sacro monte mi mangio una barretta, arrivo in cima e sono veramente cotto, non da crampi ma veramente annebbiato.
Mi fermo per indossare le
ginocchiere e si inizia a scendere.
Primi 2 passaggi fuorisella e mi accorgo che qualcosa non va': ho le gambe talmente dure che mi sembra di scendere con la rigida, sono agile come un paracarro e la cosa mi spaventa.
Altro passaggino (ino-ino) tecnico dove sono letteralmente aggrappato al manubrio e mi faccio portare dalla bici, il sentiero diventa piu' tranquillo, tiro (ulteriormente) i
freni e torno centrale sulla bici per vedere di dar tregua alle gambe.
Sasso sotto il fogliame, nenache tanto grosso, ma sono talmente lento e centrale che il manubrio gira di 90 gradi, la bici si impunta e volo oltre il manubrio.
Sono talmente lesso che cado girato sul fianco sinstro e atterro di spalla-faccia (la mentoniera era nello
zaino...) tenendo stretti manubrio e i freni!
Gran dolore, non riesco a muovere il braccio in nessun modo, in passato mi sono fratturato parecchie volte un po' ovunque ed ho gia' lussato una rotula, capisco che stavolta e'
andata male. Chiamo gli altri mentre cerco di tirarmi in piedi, la spalla mi fa' male qualsiasi movimento cerchi di fare.
Risaliamo a piedi, mi portano la bici, passa il tempo ed aumenta la consapevolezza del danno: rotto la clavicola o lussato la spalla?
Uno dei due soci riparte in direzione varese per andare a prendere l'auto e venirmi a prendere, l'altro rimane con me.
Dobbiamo fare circa 40 minuti a piedi prima di raggiungere la strada asfaltata, naturalmente su tutto questo versante della montagna il cellulare non ha campo.
Arriviamo in prossimita' del piazzale dell'osservatorio, dove riprende la strada asfaltata e troviamo un gruppo di biker che si ferma a chiederci se abbiamo bisogno di aiuto, uno di loro ha la maglia dell'AMIBIKE ed e' una guida/istruttore di MTB, mi conferma che ho lussato la spalla, dice che a lui e' capitato molte volte e che se voglio possiamo provare a ridurla (mi pare si dica cosi'...).
So' che non si fa', ma la spalla piu' passa il tempo e piu' fa' male, cosi' gli dico ok.
Si mette di fronte a me, accosciato con un ginocchio a terra, mi fa abbasare e mi prende il polso, sono chinato verso di lui col braccio penzoloni, mi dice di raddrizzare piano piano la schiena, se sento dolore di fermarmi immediatamente, quando me lo dira' dovro' fare una piccola rotazione del busto verso sinistra.
Inizio a "tirare", cercando di stare rilassato, nessun dolore, a un certo punto "TLACK!", sorpresa, la spalla e' a posto, lui mi lascia il polso e ride:
"meglio ora, vero?",
"diobono!" rispondo ancora incredulo.
Tutto il male passato via cosi', dopo quel
tlack e muovo anche il braccio!
Naturalmente poco dopo il dolore e' tornato in forma diversa, meno intensa e localizzata in 2 punti precisi: la parte frontale della spalla ed il tricipite (dove effettivamente avevo preso la botta).
Non so' veramente come ringraziare questa persona, tant'e' che gli dico semplicemente
"grazie" mentre ci saluta e riparte coi suoi amici, ci ha detto di visitare il loro sito:
http://www.astrobike.it e che organizzano anche dei corsi di MTB se ci interessa la cosa.
Arriviamo alla strada asfaltata e vediamo la scenic del nostro amico salire gli ultimi tornanti, tempismo perfetto!
Carichiamo la bici e mi riporta a casa, so gia' che mi aspetta la parte piu' dolorosa, chiedere a mia moglie: "
cara, non e' che mi accompagneresti al pronto soccorso? Sai, credo di aver preso una botta... magari se mi faccio vedere..."
Lastre, nulla di rotto, il medico mi fa il cazziatone per essermi fatto ridurre la lussazione dal
primo che passava, 3 settimane di reggibraccio e poi visita dall'ortopedico.
Le 3 settimane terminano il giorno di Pasqua (dopodomani), fatte nel frattempo RMN (nessuna lacerazione della capsula), visita ortopedica (tutto ok, stavolta ti e' andata bene, niente chirurgo), tolto il reggibraccio 5 giorni fa' ed iniziata la riabilitazione dal fisioterapista, 2 volte la settimana per 3 settimane.
Mi sento abbastanza miracolato, dopo la seconda fisioterapia ho ripreso a guidare, distendo le braccia completamente verso l'alto sia frontalmente che lateralmente, martedi tornero' al lavoro (ok, mi fa' ancora un po' male ma cerchero' di stare attento). A detta del fisioterapista (e' un centro specializzato nel recupero degli sportivi) potrei anche tornare in sella per l'estate, ma aspetto un po' a sentire cosa dira' l'ortopedico al termine della fisioterapia.
Cosa ho imparato da questo?
1. quando si e' troppo stanchi e' meglio non voler strafare, meglio rinunciare ad una discesa che dover rinunciare alle uscite di N mesi successivi;
2. mai da solo su un sentiero di una certa difficolta' tecnica, se fossi stato solo non so' come sarebbe andata a finire, ma probabilmente avrei dovuto lasciare la bici dov'era e comunque poteva andare peggio;
3. per farsi male non c'e' bisogno di lanciarsi in imprese folli, basta veramente poco;
4. la mentoniera del casco era meglio metterla, almeno faccia e
occhiali sarebbero stati salvi, se avessi dato una facciata su uno dei tanti sassi ci avrei lasciato i denti;
5. quando serve il cellulare o non c'e' campo o e' scarico;
6. un minimo di kit per il pronto soccorso e' indispensabile quando si esce in MTB, anche se in questo caso non sarebbe servito a farsi male ci vuole davvero poco;
7. una barretta energetica potrebbe non bastare, per quanto ingombrano e pesano meglio abbondare, anche perche' potrebbe averne bisogno qualcuno che incontri.
Credo proprio sia tutto...
Saludos! o-o