In caduta libera

[* Rò VI]

Emozioni emozioni ma che dire di quando si pesta un bel volo in bici, in moto, a piedi o si cozza in macchina? Nel momento da cui ci si accorge che ormai non c'è più nulla da fare si passa in uno stato trascendentale, diventiamo essrei irrazionali (per quanto possiamo esserlo :-? ...) e pensiamo a pararci il culo (o la faccia, dipende da come si cade ). Tutto finito, ci alziamo (se riusciamo ancora a camminare), osserviamo il nostro mezzo e tiriamo qualche madonna. Si riparte sprezzanti dei tagli che, come sempre, vengono annaffiati con un po' di acqua della borraccia. Purtroppo non sempre è così. Spesso non si riesce a ripartire per varie cause. A me ne sono capitate di tutte, dal non riuscire a stare in piedi perchè dopo una schienata non poetvo più respirare ( al rialzarmi quasi illeso :shock: (a parte la faccia) a raccogliere i pezzi di telaio del mio mezzo. Per fortuna tutte cose passate ma incise a fuoco nella mia memoria e sul mio corpo, emozioni forti come solo una bici può dare, ci ripenso e rido . Mi interrogo :?: su quanto sono c......e. Riuscirò ad esserlo per tutta la vita? Ancora una volta mi è andata bene!

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[pcortesi]

E quando dopo una caduta senza conseguenze pensi a cosa ti poteva succedere? (

Due anni fa sono ribaltato in una discesa veloce e a causa di un sasso preso con il posteriore sono stato disarcionato e senza rendermi conto, dopo aver sentito un TOC, mi sono ritrovato disteso sulla sterrata. Mi sono rialzato e ho visto che a parte qualche botta nonn avevo nulla di grave e che l'M6 aveva solo la gabbia in plastica del pedale rotta. L'emozione forte è stata quando ho tolto il casco e ho visto la calotta divisa in due pezzi. Il TOC era stato il mio casco che si fracassava contro una grossa roccia sul bordo (

 

[* Rò VI]

E quando dopo una caduta senza conseguenze pensi a cosa ti poteva succedere? (

Il concetto è proprio questo; dopo ci pensi....se iniziassimo a pensare prima a cosa potrebbe succedere saremmo persone amorfe. Lo so, servono dei limiti ma preferisco mi succeda qualcosa mentre pedalo divertendomi piuttosto che mentre cammino per strada. E' vero, in parte è andarsele a cercare.....

 

[* Rò VI]

Atterraggio, non so se fosse ancora intera o no in aria, so solo che mi sono stampato di faccia sul
freddo e indegno asfalto, non il mio quello modificato, un insulso asfalto da parcheggio.
Sono stati soffocati così i miei sogni di libertà, è stato messo così un freno alla mia pazzia.
Ogni giorno mi recavo in uffico sapendo che al ritorno il mio fedele cancello (ormai in confidenza rinominata canc)
sarebbe stato lì ad aspettarmi, anche se non potevo usarlo a causa del buio. Ora non è così. Mi reco in ufficio ed
esco con ancora il sole, tempo ideale per una pedalata. Ma lei non c'è più. se la sono portata via. Non so più quale sia
il suo destino. In sieme ne abbiamo passate tante, dalle prime pedalate in compagnia fino ad andare insieme a scuola e a
fare il bagno al lago attraverso quella bruttissima galleria del Moregallo (Brrrr...che paura!)
Insieme siamo andati a vedere se trovavamo il nostro socio, il Papa, per vedere se ci benediva per scongiurare spiacevoli
inconvenienti (come l'attuale). Abbiamo visto albe e tramonti, strade che sfociano su spazi infiniti in cui il mare si
confonde con il cielo. Insieme abbiamo conosciuto un sacco di persone e vissuto un sacco di avventure al limite dell'immaginazione.
Qualche volta abbiamo anche cercato di coinvolgere gli amici meno sportivi nelle nostre emozioni. Comunque raggiungere una vetta da soli
con la propria biga sulle spalle da soli in "mezzo alla natura", sopra a tutti è un'emozione impareggiabile.
Ora non c'è più. Non è più in garage accanto a sua cugina, è in un freddo obitorio vicino a Treviglio.
Mi sembra che quando mi sono lasciato con la morosa non ho fatto tutte queste storie...
Comunque non so se avete capito ma a stare fermo per un così "banale" motivo che a casa mia sarbbe già stato risolto,mi girano proprio e
soprattutto mi dispiace....