ormai le aziende che costruiscono bici di qualità sono tantissime, e tuttosommato, apparte modelli paticolarmente fortunati per via della qualità, immagine o rapporto qualità/prezzo, è difficile parlare di vendite grandiose per un particolare modello in un mercato particolarmente ristretto come il nostro.
Ok, se uno passa una giornata in un bike park può ammirare diversi ferri tutti insieme ma bisogna considerare che ovviamente il bike park concentra tutti i bikers di una provincia e a volte di una intera regione.
Per le bici c'è poi il problema delle taglie, delle personalizzazioni (vedi il colore), prima si parlava di marchi di nicchia come Yeti, io ne posseggo una presa ad occhi chiusi (niente test e soddisfatto al 110%, quando si dice un nome una garanzia...) ma quante se ne vedono in giro??
Mi metto nei panni dell'importatore: Yeti (che ripeto in Italia si incontra nei boschi con le stesse probabilità di incontrare un orso marsicano) propone 11 modelli, facciamo in 5 colori (non sò quanti ne faccia Yeti, facciamo solo un ipotesi), per 4 taglie.
Vuol dire che se l'importatore volesse avere in casa almeno 1 pezzo per ciascun modello/colore/taglia dovrebbe comprare in un solo colpo 220 telai (per altri marchi si parla di bici complete, e magari di molti più modelli).
Ci sono 50 rivenditori in Italia?
Se Yeti ha 5 modelli che vanno per la maggiore l'importatore dovrebbe dare almeno a ciascun rivenditore 1 esemplare di queste 5 bici in prova, taglia M per stare nel mezzo (5x50=250 bici da distribuire in prova).
Se poi si volessero accontentare tutti i clienti in fretta bisognerebbe fare un pò di magazzino...ma quanto?
Quante taglie di quanti modelli in quanti colori?
Insomma, alla fine viene fuori che per vendere in Italia 500 Yeti ne hai dovute importare 1500 Chissà, magari i prodotti di nicchia costano così tanto proprio perchè ci si crea un indennità di invenduto, ma molto più probabilmente gli importatori preferiscono lavorare sul venduto, generando purtroppo grandi ritardi e disagi alla clientela giustamente impaziente ma contenendo i rischi e alimentando collateralmente il "mito" di certi prodotti, l'attesa, che anche se è frutto di un meccanismo commerciale crea sempre un pò di magia su un prodotto costoso che non arriva mai, tarda ancora, deve arrivare da lontano solo per te ecc ecc...
Certo, lavorare sul venduto viene sempre considerata una pratica "vigliacca", però quando uno si scotta con analisi e volumi di acquisti azzardati, l'anno dopo ci pensa più di due volte prima di comprare 1000 costosissimi telai di un marchio di nicchia...