Alla fine ce lho fatta. Prendi freddo ieri, prendi freddo oggi, spala la neve, pedala ,ciaspola (e perché no
lavora al freddo)linfluenza maligna mi ha assalito e ha vinto lei.
Dopo una notte passata in ginocchio davanti ad WC freddo ed insensibile ora sono qui nel mio candido lettino che guardo la neve che cade. Portatile sulle ginocchia, fazzoletto alla mia sinistra, lampada da comodino accesa, pesto sulla tastiera a lasciare parole a chi? Per chi?
Non ha importanza, a volte è sufficiente liberarsi dei pensieri, oppure è bello scriverli pensando di comunicarli e ci si accorge che essi si auto chiariscono.
Un modo come un altro per ragionare (o sragionare)
La neve scende lieve e silenziosa fuori dalla finestra, e la guardo con gli occhi curiosi e contenti del bambino
Fuori qualcuno spala, pulisce, lo spartineve inutilmente passa raschiando lasfalto. Il buio che cala mette in evidenze le scintille della pala metallica sullasfalto (nuova tecnica per sciogliere la neve dargli fuoco con lacciarino)
Osservo la neve che cade attraverso uno spiraglio lasciato dalla tenda e riflesso dallo specchio dellarmadio.
Il chiarore arancio dei lampioni mette in evidenza il luccicare malizioso dei fiocchi che scendono incuranti di tutto e di tutti.
Vorrei vestirmi, e, coi miei sci, andare a lasciar tracce sulle colline pochi passi dietro casa proprio quelle che percorro con la mtb . Che bello sarebbe!!
I muscoli e le ossa ancora doloranti mi sconsigliano vivamente performance di questo tipo.
E allora sto qui, godendo del mio piumone, nel mio lettone e guardo fuori dalla finestra
Ho tanto software da sistemare, ma le ore trascorrono veloci e inclementi del mio lento procedere.
ed è subito sera
Il tempo corre inesorabile come la sabbia che cade dentro una clessidra scende come la neve, dolce ed irrispettosa delle cose che un uomo ha da fare.
Scende la sabbia e sappiam bene che alla fine nessuno girerà la clessidra per un nuovo giro in giostra.
Il tempo è il tempo e chi me lo rende? Vorrei tornare indietro per riparare un errore, per fermare i momenti felici , per rivivere indimenticabili emozioni. Niente da fare!
Senza rumore a granello si somma granello a formare un ordinato e simmetrico cono.
Alzo lo sguardo e nello specchio davanti a me (vigliacco) vedo un viso che fatico a riconoscere.
Troppe rughe, pochi capelli, ormai grigi gli occhiali sul naso. Ma te chi sit? Non mi rispondo nemmeno
Borbotto una scusa qualsiasi: a sum malè!
E un modo come un altro per sfuggire alla realtà.
La realtà è che il tempo (sempre lui) passa e le forze calano, ed è necessario gestirle sempre con più attenzione e parsimonia (esperienza) . Mi sentirei, dentro, di fare e strafare, ma poi inventariando le forze mi rendo conto che è meglio ridimensionare gli obiettivi (non sono mica un manager).
E cè qualcuno che ha deciso di rubarmi anche quel poco tempo su cui avevo fatto i conti per togliermi le ultime soddisfazioni
Avevo pensato (il solito esagerato) di utilizzare quel qualche anno per consumare mtb, per lisciare suole di scarponi e scarpe da corsa
Illuso.
Qualcuno ha detto che le aspettative di vita sono aumentate .
Qualcuno ha detto che 40 anni di lavoro sono pochi (dice guardate me) (ma lui li lavora in fabbrica?)
Qualcuno ha detto che dobbiamo fare sacrifici e che dobbiamo sacrificare tempo e danaro .
Alt!
Passi (fino là) per il danaro ma il tempo? Il mio tempo? Perché dovete prendervi il mio tempo?
Lo sapete bene che non lo posso più avere indietro!!!
Al denaro in qualche modo si può anche rimediare ma il tempo ? no quello no la sabbia nella clessidra è li che continua a cadere, non aspetta mica che passi la crisi. Mi vien da dire che acceleri perfino.
Già a mio parere accelera.
In questi anni laspettativa di vita è aumentata proprio per laumentato benessere e il maggior tempo a disposizione della gente. Ora se ci tolgono tempo libero e benessere laspettativa di vita cosa fa?
La fatica di un lavoro accelera linvecchiamento .
Il nostro prof della Bocconi (che sono molti anni che lavora là fisso ma non ha detto che il lavoro fisso..) probabilmente ha un conflitto interiore con il suo cognome. Forse da piccolo lo prendevano in giro
Ma perché non mi vuol far fare il pensionato a girar per monti con la mia mtb o con i mie scarponi, intanto che ci riesco ancora?
Calma Ste Calma
Fare polemica politica è facile e sterile
Eppure mi rode dentro sento nella mia testolina il granello di sabbia che cade con fragore e non si ferma
Fuori della finestra continua a cadere la neve e calare la sera
Le pale dei lasson (il normale spartineve) continuano a martoriare un asfalto che pian piano diventa una pista di pattinaggio e non buttano sale e ghiaia
Dicono che non han soldi
Un tempo (e dai!!) ed ero bambino, quando nevicava era una festa. Tutto il paese era fuori a pulire strade e marciapiedi, noi bambini a fare a palle di neve e a costruire improbabili fortini di ghiaccio per difenderci dai nemici (quelli dellaltra banda che costruivano un altro fortino 20 metri più in là) . Gli uomini andavano a lavorare ugualmente, tanto il lavoro era a tiro di bicicletta (3 min) o di passeggiata (un bel quarto dora).
Macchine in giro: nessuna.
La piazza del paese era tutto uno schiamazzo per il vociare di bambini confusionari e di adulti sgridanti
A scuola ci andavamo a piedi senza la necessità della mamma col SUV.
E a scuola passavamo il tempo a guardare i fiocchi scendere
Il maestro benevolo lo sapeva e ci lasciava fare.
Ora 20 cm di neve mettono in ginocchio una nazione le strade sono un casino orrendo e non si sentono più bambini vociare se passa il pulmino bene altrimenti si sta in casa e si chiudono le scuole ma perché?
Ma non abbiamo migliorato in questi anni?
Noi che siamo forti con le nostre mtb andiamo in giro per strade e stradelli e ci sentiam forti (quando non ci ammaliamo); il mio babbo, e ancor prima il mio nonno, ci andavano a lavorare con la bici . E che bici..e non si sentivano forti, erano semplicemente normali
La neve scende enfatizzata dal buio e dalla luce innaturale dei lampioni.
Il freddo aumenta (non è vero ma fa poesia) ed è bene calare le tapparelle per mantenere meglio il calore.
Mi scappa da ridere
Ieri sera ho visto da DVD il sergente di Paolini dal libro di Mario Rigoni Stern .
Ciumbia! Mi sono commosso alle lacrime quello si che era freddo!!
Li si che era dura e noi ci lamentiamo?
Ma dai .
Ma il tempo è il tempo chi lo riprende, chi mi da indietro quelle stagioni
Dopo una notte passata in ginocchio davanti ad WC freddo ed insensibile ora sono qui nel mio candido lettino che guardo la neve che cade. Portatile sulle ginocchia, fazzoletto alla mia sinistra, lampada da comodino accesa, pesto sulla tastiera a lasciare parole a chi? Per chi?
Non ha importanza, a volte è sufficiente liberarsi dei pensieri, oppure è bello scriverli pensando di comunicarli e ci si accorge che essi si auto chiariscono.
Un modo come un altro per ragionare (o sragionare)
La neve scende lieve e silenziosa fuori dalla finestra, e la guardo con gli occhi curiosi e contenti del bambino
Fuori qualcuno spala, pulisce, lo spartineve inutilmente passa raschiando lasfalto. Il buio che cala mette in evidenze le scintille della pala metallica sullasfalto (nuova tecnica per sciogliere la neve dargli fuoco con lacciarino)
Osservo la neve che cade attraverso uno spiraglio lasciato dalla tenda e riflesso dallo specchio dellarmadio.
Il chiarore arancio dei lampioni mette in evidenza il luccicare malizioso dei fiocchi che scendono incuranti di tutto e di tutti.
Vorrei vestirmi, e, coi miei sci, andare a lasciar tracce sulle colline pochi passi dietro casa proprio quelle che percorro con la mtb . Che bello sarebbe!!
I muscoli e le ossa ancora doloranti mi sconsigliano vivamente performance di questo tipo.
E allora sto qui, godendo del mio piumone, nel mio lettone e guardo fuori dalla finestra
Ho tanto software da sistemare, ma le ore trascorrono veloci e inclementi del mio lento procedere.
ed è subito sera
Il tempo corre inesorabile come la sabbia che cade dentro una clessidra scende come la neve, dolce ed irrispettosa delle cose che un uomo ha da fare.
Scende la sabbia e sappiam bene che alla fine nessuno girerà la clessidra per un nuovo giro in giostra.
Il tempo è il tempo e chi me lo rende? Vorrei tornare indietro per riparare un errore, per fermare i momenti felici , per rivivere indimenticabili emozioni. Niente da fare!
Senza rumore a granello si somma granello a formare un ordinato e simmetrico cono.
Alzo lo sguardo e nello specchio davanti a me (vigliacco) vedo un viso che fatico a riconoscere.
Troppe rughe, pochi capelli, ormai grigi gli occhiali sul naso. Ma te chi sit? Non mi rispondo nemmeno
Borbotto una scusa qualsiasi: a sum malè!
E un modo come un altro per sfuggire alla realtà.
La realtà è che il tempo (sempre lui) passa e le forze calano, ed è necessario gestirle sempre con più attenzione e parsimonia (esperienza) . Mi sentirei, dentro, di fare e strafare, ma poi inventariando le forze mi rendo conto che è meglio ridimensionare gli obiettivi (non sono mica un manager).
E cè qualcuno che ha deciso di rubarmi anche quel poco tempo su cui avevo fatto i conti per togliermi le ultime soddisfazioni
Avevo pensato (il solito esagerato) di utilizzare quel qualche anno per consumare mtb, per lisciare suole di scarponi e scarpe da corsa
Illuso.
Qualcuno ha detto che le aspettative di vita sono aumentate .
Qualcuno ha detto che 40 anni di lavoro sono pochi (dice guardate me) (ma lui li lavora in fabbrica?)
Qualcuno ha detto che dobbiamo fare sacrifici e che dobbiamo sacrificare tempo e danaro .
Alt!
Passi (fino là) per il danaro ma il tempo? Il mio tempo? Perché dovete prendervi il mio tempo?
Lo sapete bene che non lo posso più avere indietro!!!
Al denaro in qualche modo si può anche rimediare ma il tempo ? no quello no la sabbia nella clessidra è li che continua a cadere, non aspetta mica che passi la crisi. Mi vien da dire che acceleri perfino.
Già a mio parere accelera.
In questi anni laspettativa di vita è aumentata proprio per laumentato benessere e il maggior tempo a disposizione della gente. Ora se ci tolgono tempo libero e benessere laspettativa di vita cosa fa?
La fatica di un lavoro accelera linvecchiamento .
Il nostro prof della Bocconi (che sono molti anni che lavora là fisso ma non ha detto che il lavoro fisso..) probabilmente ha un conflitto interiore con il suo cognome. Forse da piccolo lo prendevano in giro
Ma perché non mi vuol far fare il pensionato a girar per monti con la mia mtb o con i mie scarponi, intanto che ci riesco ancora?
Calma Ste Calma
Fare polemica politica è facile e sterile
Eppure mi rode dentro sento nella mia testolina il granello di sabbia che cade con fragore e non si ferma
Fuori della finestra continua a cadere la neve e calare la sera
Le pale dei lasson (il normale spartineve) continuano a martoriare un asfalto che pian piano diventa una pista di pattinaggio e non buttano sale e ghiaia
Dicono che non han soldi
Un tempo (e dai!!) ed ero bambino, quando nevicava era una festa. Tutto il paese era fuori a pulire strade e marciapiedi, noi bambini a fare a palle di neve e a costruire improbabili fortini di ghiaccio per difenderci dai nemici (quelli dellaltra banda che costruivano un altro fortino 20 metri più in là) . Gli uomini andavano a lavorare ugualmente, tanto il lavoro era a tiro di bicicletta (3 min) o di passeggiata (un bel quarto dora).
Macchine in giro: nessuna.
La piazza del paese era tutto uno schiamazzo per il vociare di bambini confusionari e di adulti sgridanti
A scuola ci andavamo a piedi senza la necessità della mamma col SUV.
E a scuola passavamo il tempo a guardare i fiocchi scendere
Il maestro benevolo lo sapeva e ci lasciava fare.
Ora 20 cm di neve mettono in ginocchio una nazione le strade sono un casino orrendo e non si sentono più bambini vociare se passa il pulmino bene altrimenti si sta in casa e si chiudono le scuole ma perché?
Ma non abbiamo migliorato in questi anni?
Noi che siamo forti con le nostre mtb andiamo in giro per strade e stradelli e ci sentiam forti (quando non ci ammaliamo); il mio babbo, e ancor prima il mio nonno, ci andavano a lavorare con la bici . E che bici..e non si sentivano forti, erano semplicemente normali
La neve scende enfatizzata dal buio e dalla luce innaturale dei lampioni.
Il freddo aumenta (non è vero ma fa poesia) ed è bene calare le tapparelle per mantenere meglio il calore.
Mi scappa da ridere
Ieri sera ho visto da DVD il sergente di Paolini dal libro di Mario Rigoni Stern .
Ciumbia! Mi sono commosso alle lacrime quello si che era freddo!!
Li si che era dura e noi ci lamentiamo?
Ma dai .
Ma il tempo è il tempo chi lo riprende, chi mi da indietro quelle stagioni