Il team Australiano vince il primo Red Bull Giants of Rio
Una nuova sfida a squadre ha messo alla prova i migliori atleti del mondo.
Veni, vidi, vinci i quattro Australiani hanno superato le onde oceaniche, le salite in mountain bike, le correnti termiche e infine la sabbia delle favolose spiagge di Rio de Janeiro per diventare i primi Giganti di Rio davanti al team Brasiliano e Austriaco in una competizione estrema, che ha emozionato dallinizio alla fine.
Lo lancio di questo nuovo format di gara è stato a dir poco mozzafiato, quando il B.A.S.E. jumper Austriaco Felix Baumgartner è saltato da un elicottero che si librava a 1000 m. daltezza per poi aprire il paracadute a soli 50 m. dalla sabbia, togliendo il respiro alle migliaia di persone presenti, come fece cinque anni fa quando si lanciò clandestinamente dalla mano del Cristo Redentore.
Più di 300 atleti di livello internazionale hanno preso parte a questo evento, dove i partecipanti hanno dovuto affrontare le imprevedibili onde oceaniche di Copacabana, 37 Km in mountain bike tra strade tortuose e giungla urbana, il volo a tutto speed da Pedra Bonita a Ipanema e i faticosissimi 20 km di corsa su sabbia e asfalto. La start list brillava di medaglie Olimpiche, Campioni Mondiali e recordman delle quattro discipline.
Gli Australiani si sono imposti nelle prime tre frazioni ma la gara sembrava essersi riaperta quando il triatleta Australiano Courtney Atkinson, già auto-dichiaratosi lanello debole della catena, ha affrontato i 20 Km di durissima corsa, 60% della quale su sabbia. Atkinson è riuscito a partire con circa 8 minuti di vantaggio grazie alla superba prestazione del nuotatore Ky Hurst, del mountain biker Sid Taberlay e del deltaplanista John Durand.
I team più forte della rappresentanza Brasiliana, ricco sia di grandi talenti che di grande conoscenza del percorso, ha terminato la gara con lincredibile prestazione Raimundo Nonato, sostenuto da migliaia di fan Brasiliani, che lo hanno accompagnato nella corsa lungo le spiagge di Ipanema e Copacabana. . Il pubblico ha trattenuto il respiro quando Nonato, aumentando il passo, ha raggiunto Atkinson a pochi metri dalla fine. LAustraliano, che correva a piedi nudi sulla sabbia, ha spinto al massimo riuscendo a tagliare la linea del traguardo 30 secondi prima delleroe locale.
Il team Austriaco, totalmente alieno a questo tipo di competizione, ha concluso con un prestigioso terzo posto. Il mountain biker Michi Weiss ha riportato il team in competizione passando dalla 19^ alla 8^ posizione, prima di passare la mano a Seppi Salvenmoser uno dei miglio deltaplanisti Europei, infine al maratoneta Olimpico Michi Buchleitner, che ha terminato solo 1 minuto e 10 secondi dietro il vincitore, conquistando anche il titolo nella disciplina.
Dei 32 team Brasiliani, cinque hanno concluso la gara nei primi 10.
E gli Italiani?
Per il team pro la frazione di nuoto è stata affrontata da Silvia Gemignani, la nostra triatleta Olimpica, prima donna ad uscire dallacqua lasciando dietro di sé decine di uomini. Silvia passa il testimone a Roland Stauder, vice-campione europeo marathon, che è protagonista indiscusso della sezione di mountain bike: Roland si impone autorevolmente col tempo di 1:30:41, battendo di 10 secondi il campione olimpico e del mondo Julien Absalon, e passando dalla 39° alla 12° posizione.
A questo punto è la volta del nostro Campione del Mondo di Deltaplano ad Ala rigida Christian Ciech. Christian affronta il volo in modo perfetto ma arriva troppo veloce e va lungo. Purtroppo non riesce a mirare il bersaglio e subisce la penalità della corsa di 600 m. sulla spiaggia, ma riesce comunque la mantenere a posizione in classifica. La mano passa alla triatleta Beatrice Lanza, che deve affrontare forse la parte più dura del
percorso: la corsa. Per Bea è veramente una sfida, il tracciato, lungo quanto una mezza maratona, è al 60% su sabbia soffice. La nostra Bea riesce coraggiosamente ad concludere in 29° posizione.
I team Amatori, i diciannovenni Peter Viana, Alan Beggin, Thomas Mayr e Mattia Roppolo hanno combattuto fino in fondo ottenendo il 64° piazzamento.
Le sfide affrontate nel Giants sono state tuttaltro che ordinarie: una frazione di nuoto di 4,5 km partendo con uno sprint di 300 mt dalla spiaggia di Copacabana verso il mare aperto, lungo il percorso i nuotatori hanno affrontato un tuffo da una piattaforma di 5 m. La mano è passata ai montain bikers che hanno dovuto affrontare 37 km tra città e giungla, salendo sul Corcovado e facendo un giro introno alla famosa statua del Cristo. I deltaplanisti partiti da Pedra Bonita, dovevano atterrare su un bersaglio sulla spiaggia di Ipanema, per chi non centrava il bersaglio la 600 m di corsa sulla spiaggia come penalità, prima di poter passare la mano ai corridori.
La competizione, prima del suo genere, si è svolta in uno degli scenari più affascinanti al mondo, tra cieli blu e paesaggi da cartolina. Levento è stato trasmesso in diretta Web.
Copyright foto:
dg.... ©danielgrund.com
cp... ©Christian Pondella
pc... ©Pedro Cury
fh... ©flohagena.de
js... ©Jürgen Skarwan
rw... ©Rick Werneck
Una nuova sfida a squadre ha messo alla prova i migliori atleti del mondo.
Veni, vidi, vinci i quattro Australiani hanno superato le onde oceaniche, le salite in mountain bike, le correnti termiche e infine la sabbia delle favolose spiagge di Rio de Janeiro per diventare i primi Giganti di Rio davanti al team Brasiliano e Austriaco in una competizione estrema, che ha emozionato dallinizio alla fine.
Lo lancio di questo nuovo format di gara è stato a dir poco mozzafiato, quando il B.A.S.E. jumper Austriaco Felix Baumgartner è saltato da un elicottero che si librava a 1000 m. daltezza per poi aprire il paracadute a soli 50 m. dalla sabbia, togliendo il respiro alle migliaia di persone presenti, come fece cinque anni fa quando si lanciò clandestinamente dalla mano del Cristo Redentore.
Più di 300 atleti di livello internazionale hanno preso parte a questo evento, dove i partecipanti hanno dovuto affrontare le imprevedibili onde oceaniche di Copacabana, 37 Km in mountain bike tra strade tortuose e giungla urbana, il volo a tutto speed da Pedra Bonita a Ipanema e i faticosissimi 20 km di corsa su sabbia e asfalto. La start list brillava di medaglie Olimpiche, Campioni Mondiali e recordman delle quattro discipline.
Gli Australiani si sono imposti nelle prime tre frazioni ma la gara sembrava essersi riaperta quando il triatleta Australiano Courtney Atkinson, già auto-dichiaratosi lanello debole della catena, ha affrontato i 20 Km di durissima corsa, 60% della quale su sabbia. Atkinson è riuscito a partire con circa 8 minuti di vantaggio grazie alla superba prestazione del nuotatore Ky Hurst, del mountain biker Sid Taberlay e del deltaplanista John Durand.
I team più forte della rappresentanza Brasiliana, ricco sia di grandi talenti che di grande conoscenza del percorso, ha terminato la gara con lincredibile prestazione Raimundo Nonato, sostenuto da migliaia di fan Brasiliani, che lo hanno accompagnato nella corsa lungo le spiagge di Ipanema e Copacabana. . Il pubblico ha trattenuto il respiro quando Nonato, aumentando il passo, ha raggiunto Atkinson a pochi metri dalla fine. LAustraliano, che correva a piedi nudi sulla sabbia, ha spinto al massimo riuscendo a tagliare la linea del traguardo 30 secondi prima delleroe locale.
Il team Austriaco, totalmente alieno a questo tipo di competizione, ha concluso con un prestigioso terzo posto. Il mountain biker Michi Weiss ha riportato il team in competizione passando dalla 19^ alla 8^ posizione, prima di passare la mano a Seppi Salvenmoser uno dei miglio deltaplanisti Europei, infine al maratoneta Olimpico Michi Buchleitner, che ha terminato solo 1 minuto e 10 secondi dietro il vincitore, conquistando anche il titolo nella disciplina.
Dei 32 team Brasiliani, cinque hanno concluso la gara nei primi 10.
E gli Italiani?
Per il team pro la frazione di nuoto è stata affrontata da Silvia Gemignani, la nostra triatleta Olimpica, prima donna ad uscire dallacqua lasciando dietro di sé decine di uomini. Silvia passa il testimone a Roland Stauder, vice-campione europeo marathon, che è protagonista indiscusso della sezione di mountain bike: Roland si impone autorevolmente col tempo di 1:30:41, battendo di 10 secondi il campione olimpico e del mondo Julien Absalon, e passando dalla 39° alla 12° posizione.
A questo punto è la volta del nostro Campione del Mondo di Deltaplano ad Ala rigida Christian Ciech. Christian affronta il volo in modo perfetto ma arriva troppo veloce e va lungo. Purtroppo non riesce a mirare il bersaglio e subisce la penalità della corsa di 600 m. sulla spiaggia, ma riesce comunque la mantenere a posizione in classifica. La mano passa alla triatleta Beatrice Lanza, che deve affrontare forse la parte più dura del
percorso: la corsa. Per Bea è veramente una sfida, il tracciato, lungo quanto una mezza maratona, è al 60% su sabbia soffice. La nostra Bea riesce coraggiosamente ad concludere in 29° posizione.
I team Amatori, i diciannovenni Peter Viana, Alan Beggin, Thomas Mayr e Mattia Roppolo hanno combattuto fino in fondo ottenendo il 64° piazzamento.
Le sfide affrontate nel Giants sono state tuttaltro che ordinarie: una frazione di nuoto di 4,5 km partendo con uno sprint di 300 mt dalla spiaggia di Copacabana verso il mare aperto, lungo il percorso i nuotatori hanno affrontato un tuffo da una piattaforma di 5 m. La mano è passata ai montain bikers che hanno dovuto affrontare 37 km tra città e giungla, salendo sul Corcovado e facendo un giro introno alla famosa statua del Cristo. I deltaplanisti partiti da Pedra Bonita, dovevano atterrare su un bersaglio sulla spiaggia di Ipanema, per chi non centrava il bersaglio la 600 m di corsa sulla spiaggia come penalità, prima di poter passare la mano ai corridori.
La competizione, prima del suo genere, si è svolta in uno degli scenari più affascinanti al mondo, tra cieli blu e paesaggi da cartolina. Levento è stato trasmesso in diretta Web.
Copyright foto:
dg.... ©danielgrund.com
cp... ©Christian Pondella
pc... ©Pedro Cury
fh... ©flohagena.de
js... ©Jürgen Skarwan
rw... ©Rick Werneck