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il primo fine settimana con la bici

astrid

Biker serius
1/9/10
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como lake
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Non mi sembra vero, alla “tenera età” di 28 anni ho finalmente assaporato il malsano gusto di caricare in maniera inverosimile la macchina con tutto l'occorrente per un bel week-end cicloescursionistico in quel di Livigno.
Ero incredula nel constatare che sulla mia fantastica Clio ci potessero stare valigie, zaini, e ovviamente le nostre 2 bellissime biciclette!!!
E’ magia!!!!
Arriviamo a Livigno Venerdì tardo pomeriggio, e un freddo cane, 13° gradi scarsi, ventaccio e un cielo grigio/nero ci danno un non proprio caloroso benvenuto.
Cominciamo con le preghiere propiziatorie ma purtroppo anche il Sabato mattina si presenta freddo ed uggioso...che palle!
Cosa si fa a Livigno se il tempo non ti aiuta...shopping!!!!
Così eccoci a fare qualche giro nei tre negozi che ci sono lì, e davanti alla magica combinazione scarpe/pedali non sono proprio riuscita a resistere...strisciata di bancomat e via!!!
Dopo aver fatto po’ di show nel negozio per imparare a bloccare e sbloccare le scarpe sui pedali, e dopo aver approfittato della simpatia e della gentilezza del proprietario che mi ha sistemato la forcella (come detto da 2 amici, narratore e marco_23, era troppo rigida per me, era giusta per una persona di 70 kg…) siamo andati a fare pratica sulla ciclabile dove un po’ di sane risate non sono mancate!
Giacca pesante, pantaloni lunghi, guanti invernali e tanto entusiasmo, accompagnano i miei primi colpi di pedale in assetto non più da "io speriamo che me la cavo".
Tutto un altro mondo, la sintonia che adesso ho con la mia biciletta, alla quale ora sono legata anche fisicamente è difficile da spiegare a parole.
Domenica mattina ci svegliamo e come d'incanto tutte le nostre preghiere sono state esaudite.
27°...caldo...cielo azzurro...figata!!!
E' per godere di giornate così che si viene in posti come questo!
Ore 10 (lo so Pes per te è un orario improponibile ma per me andava più che bene) sono già sulla mia fantastica “cletta”, con la mia fantastica “car fotografica” nuova a fare i miei esperimenti.
con ritmo lento ci lasciamo trasportare dalla brezza montana fuori dal paese, senza una meta precisa, solo per puro godimento.
I nomi delle montagne, delle valli e dei fiumi non li ho imparati a memoria...sono alle prime armi non chiedete miracoli.
Raggiunto il laghetto e il ristoro in Val Alpisella (se non erro), iniziamo a salire su una strada ghiaiosa che dovrebbe condurci alle sorgenti dell'Adda.
Purtroppo il mio allenamento e la mia fiducia nei miei mezzi non mi permette di andare oltre al 3° tornante... sbuff!
Resta il fatto che per me è più che una conquista e quindi molto orgogliosa del risultato ottenuto, giro la bici e comincio a scendere lungo una splendida strada bianca scoprendo che non è poi così difficile scendere.
Una volta raggiunto rifugio costeggiato all'andata, una doverosa sosta ad ammirare il fantastico paesaggio, era d'obbligo.
Che pace… che c’era!!!
L’immensità che ti regalano certi paesaggi è davvero unica.
Parlando con un po’ di turisti ho scoperto che se fossi arrivata al 4° tornante poi la strada sarebbe spianata via un pochino e saremmo arrivati a un ponte da dove si sarebbe potuto andare fino alle sorgenti dell’Adda...peccato, mancava così poco (almeno al ponte per le sorgenti ci pensiamo l’anno prossimo né!)!
Ripresa la ciclabile siamo andati verso il Mottolino e pedalato oltre, non so dire di preciso dove siamo arrivati però io ero contentissima.
Al Mottolino mi sono fermata a guardare quei pazzi che scendono… quelli son davvero matti!!!
Mah!
I km fatti in questi due giorni sono stati poco meno di 50 ma avevo il sorriso stampato, anche se per voi sono noccioline, per me sono soddisfazioni.
Questa esperienza ha fatto nascere in me la voglia di vacanze diverse dalle solite che ho sempre fatto, nel limite del possibile nei miei viaggetti la bici sarà con me.
Ogni volta che pedalavo pensavo a quanto bello sarebbe avere anche da noi delle ciclabili così ben organizzate. La signora che ci ha affittato l’appartamento ci raccontava che all’inizio le ciclabili gli abitanti di Livigno non le avevano prese bene visto che per realizzarli il comune ha espropriato parecchi terreni ma ora sono orgogliosi del risultato e del sindaco che ha visto più lontano di loro in questo progetto.
I nostri comuni capiranno mai che sarebbe un gran bell’investimento????
Tornare a casa dopo giorni così, è sempre un pò triste...ma adesso che ho capito cosa vuol dire godersi le montagne in bicicletta, è solo l’inizio!

grazie a tutti voi per avermi regalato la voglia di sperimentare questa passione!!!!
grazie pess per tutto!!!









 

... bravissima ... sei solo all'inizio ... vedrai che le "strisciate" di bancomat saranno sempre più frequenti (dicesi malattia detta "scimmia" !!!) ... bel racconto e gran bei panorami ...
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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56
Tra Latina e Quartu S.Elena
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Forse ti sembrerà strano quello che dico, ma i momenti più belli e divertenti vissuti andando sulla MTB, sono proprio quelli delle "prime pedalate".

Ricordo ancora l'emozione, incredulità nel vedere intorno a me paesaggi che pensavo esistessero solo nelle menti degli scrittori di favole. Ricordo il cuore che batteva a mille quando mi trovavo innanzi all'imprevisto e la gioia quando finalmente riuscivo a fare qualcosa che fino a poco prima non avevo mai avuto il coraggio di provare.

Dal tuo racconto emerge questa gioia e ti auguro di imparare con tutta la calma possibile.

Buone pedalate.
 
Reactions: Pes de Lac

niubii

Biker extra
21/9/08
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Cerignola
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beh, 28 anni è veramente una "tenera età".
La mtb ti apre tutto un mondo da scoprire ed esplorare.
Il tuo entusiasmo è coinvolgente, mi fai tornare in mente le mie prime esplorazioni.
Mi raccomando: non cambiare.
 

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