Mi avevan detto che a Collodi mettevano su una gara dh speciale, che passa nel vecchio borgo della favola più famosa al mondo.
Ma io non faccio gare. Amo il freeride, e sono contrario al cronometro.
Spinto dai miei soliti compagni di avventure, mi faccio prendere anchio dal morbo discesistico.
Il giorno prima della gara, approfittando delle prove, mi corazzo dalla testa ai piedi con casco integrale, pettorina, armadillo, gomitiere, ginocchiere e mi mimetizzo tra i rider sul percorso race. Sembro Lucignolo nel paese dei balocchi.
Fin dai primi tratti di track, percepisco qualcosa di strano, ma non metto a fuoco e continuo a scendere. E una giornata speciale, mi sento in forte sintonia con la bike e spingo sempre di più. Il percorso è fantastico, gradoni naturali e artificiali droppeggiano a fondo corsa la mia JT fork. Ad ogni curva piego e derapo fino a sentir stritolare i tasselli delle mie gomme. Durante la discesa ingaggio anche un bel duello con la fata Turchina. Lei sembra che vola sopra ogni ostacolo ma io non son di meno. Vado forte, troppo forte. Mi giro e mi accorgo che dietro non cè più nessuno, la fata è svanita nel nulla prima dellultima curva.
Non riesco a fermarmi, i freni si spugnano ed invece di bloccare come al solito il mio posteriore, taglio dritto, esco fuori dal tracciato e dopo pochi metri finisco dentro ad un bosco fitto fitto. La pendenza diventa subito forte ed i freni sempre più spugna. Non riesco a bloccare. La velocità aumenta ancora. Non percepisco più suoni, ma solo un forte fruscio daria che investe la mia faccia. Anche la vista cambia, non riesco a mettere a fuoco tutto quello che mi circonda, ogni oggetto è contornato da un bagliore luccicante e da una scia mistica. La grande bocca della balena ha preso il posto della fata Turchina.
Il mio pensiero è solo uno: come fermarmi !!! Penso di buttarmi giù, ma potrebbe essere più rischioso. Aspetto ancora unpo, magari il pendio finisce
Ma purtroppo non è il pendio a finire ma la solita favola e così anche la discesa
Finalmente fermo Sbuff Cè lho fatta
Alzo su la testa e volgo il mio sguardo verso tutto quello che mi circonda. Non capisco dove sono. Il bagliore di prima è diventato un grigiore pacato immerso in una inquinata fitta nebbia padana, e delle strane voci tremolanti e affannose ripetono il mio nome:
Zok ZOk Zok, mi senti ???
ZoK, ZoK stringimi la mano !!!
Zok come stai ??? Ti fa male qualcosa ???
Minkia che botta .
Ma io non faccio gare. Amo il freeride, e sono contrario al cronometro.
Spinto dai miei soliti compagni di avventure, mi faccio prendere anchio dal morbo discesistico.
Il giorno prima della gara, approfittando delle prove, mi corazzo dalla testa ai piedi con casco integrale, pettorina, armadillo, gomitiere, ginocchiere e mi mimetizzo tra i rider sul percorso race. Sembro Lucignolo nel paese dei balocchi.
Fin dai primi tratti di track, percepisco qualcosa di strano, ma non metto a fuoco e continuo a scendere. E una giornata speciale, mi sento in forte sintonia con la bike e spingo sempre di più. Il percorso è fantastico, gradoni naturali e artificiali droppeggiano a fondo corsa la mia JT fork. Ad ogni curva piego e derapo fino a sentir stritolare i tasselli delle mie gomme. Durante la discesa ingaggio anche un bel duello con la fata Turchina. Lei sembra che vola sopra ogni ostacolo ma io non son di meno. Vado forte, troppo forte. Mi giro e mi accorgo che dietro non cè più nessuno, la fata è svanita nel nulla prima dellultima curva.
Non riesco a fermarmi, i freni si spugnano ed invece di bloccare come al solito il mio posteriore, taglio dritto, esco fuori dal tracciato e dopo pochi metri finisco dentro ad un bosco fitto fitto. La pendenza diventa subito forte ed i freni sempre più spugna. Non riesco a bloccare. La velocità aumenta ancora. Non percepisco più suoni, ma solo un forte fruscio daria che investe la mia faccia. Anche la vista cambia, non riesco a mettere a fuoco tutto quello che mi circonda, ogni oggetto è contornato da un bagliore luccicante e da una scia mistica. La grande bocca della balena ha preso il posto della fata Turchina.
Il mio pensiero è solo uno: come fermarmi !!! Penso di buttarmi giù, ma potrebbe essere più rischioso. Aspetto ancora unpo, magari il pendio finisce
Ma purtroppo non è il pendio a finire ma la solita favola e così anche la discesa
Finalmente fermo Sbuff Cè lho fatta
Alzo su la testa e volgo il mio sguardo verso tutto quello che mi circonda. Non capisco dove sono. Il bagliore di prima è diventato un grigiore pacato immerso in una inquinata fitta nebbia padana, e delle strane voci tremolanti e affannose ripetono il mio nome:
Zok ZOk Zok, mi senti ???
ZoK, ZoK stringimi la mano !!!
Zok come stai ??? Ti fa male qualcosa ???
Minkia che botta .