Ho notato che questo articolo è stato pubblicato sia su mtb che su BDC-MAG. Le reazioni sono entusiaste per le
ruote grasse mentre (per me giustamente) sono criticate per le ruote magre. Cercando un equilibrio sui due punti mi riesce difficile trovare una giustificazione ciclistica o un valido contributo allo sviluppo della bici. È una cazzata e basta. C'è da prendere atto solo che ha un grande equilibrio ma non mi insegna niente.
Da possessore di mtb capisco come possa essere divertente la mtb quasi da far diventare bambini ma vedo spesso qui articoli di personaggi da non imitare e spesso da ignorare.
Mi spiace parlare così, forse è l'età, ma avrei preferito un articolo più interessante a questo. Forse siamo a ferragosto ed è normale.
Ognuno è libero di esprimere un suo parere,concordare su certi punti,ma non condividerlo del tutto...altrimenti si denigra anche chi il Gavia lo ha fatto con la Graziella,lasciando dietro fior fior di ciclisti o il Brumotti lungo le strade di tutta italia,credo che se si dovessi averlo come maestro,forse qualcosa impariamo tutti,te compreso,non e' una cazzata farsi 17km in salita in ''penna'' senza manubrio...non si tratta ora di uscire ad imitare,si tratta di riconoscerne la bravura di queste persone le quali dietro la facciata hanno sulle spalle un lavoro non da poco,sono atleti che cosi manifestano il loro potenziale,quello san fare e quello mostrano,ma non si può dir che fanno cazzate...di articoli interessanti,ne leggiamo quanti ne vogliamo,a volte anche 'pallosi'...ogni tanto leggere anche di questi più 'leggeri' certo male non fa...il ciclismo è bello,piace,ultimamente va anche molto di moda e va vissuto in ogni sua sfaccettatura...dai via un tuffo al mare ora...