allora... dividerei l'enduro in light free ride e in escursionismo. Durante un giro enduro, che poi è freeride escursionistico... si può essere più free e andare a cercarsi tutti gli spunti per godere stilisticamente, con salti, drop o altro... oppure più escursionisti, evitando di ritornare indietro per rifare un salto che si è notato in riardo, o di tirare un wallride con table top su una roccia sul fianco del sentiero... tanto per dire...
Tutto dipende dalle proprie abilità... se uno è capace di droppare, non si tira indietro.. anzi, l'occhio cerca automaticamente il giusto ostacolo che lo stimoli...
Un altro esempio, riportando il "caso" front weeling per i tornantini... ecco... quando i miei giri enduro erano più escursionistici -diciamo più XC- anch'io andavo di finezze col scodate aeree per girare la bici su un gomito stretto. Ora che sono più "aperto" vedo che il sentiero è stretto e fa una curva strettissima... ma.. eheh se il sentiero è stretto e la curva pure, li si allarga o li si taglia! Il sentiero è solo una vaga indicazione della direzione in cui bisogna andare... poi si passa dove capita... sassi, radici, muri... con un TIR con rimorchio come l'SX-trail... mi viene più spontaneo inventarmi una traiettoria alternativa, piuttosto che stare sul sentiero e "far manovra"... così già che ci sono mi sparo un bel ripidone, o drop o curvetta in appoggio... e godo...
Mi son perso un po' il lato trialistico dell'enduro, a favore dell'equilibrio northshore e del "macino tutto"... ma non ho ragione di rimpianger nulla... e godo.