I problemi dell'afa

Astragalo28

Biker extra
25/3/05
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Sicilia -PA-
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Caro GPA, vorrei il tuo sotegno in merito ad alcune considerazioni che ho fatto a proposito di alcune uscite in MTB con caldo afoso.
:pirletto:
Premetto che tali considerazioni sono fatte su me stesso. Età 43 anni

Uscite brevi (non più di 3 ore) con una temperatura esterna di circa 32°C e sopratutto con molta umidità.

Ho osservato durante tali uscite che:
a) I battiti cardiaci a riposo risultano più alti del normale circa 20% in più
b) affatticamento eccessivo durante la fase di salita.
c) Difficoltà di recupero e con mantenimento di frequenze elevate.
:bleah:
Infatti ho notano che in fase di recupero (dopo scollinamento) i battiti (da circa 175, con punte anche di 187) si assestano a circa 140- 145 e non vanno giù più di tanto (sosta di due minuti circa).

Allora provo a ripedalare e quel venticello anche se caldo mi fa avvertire una piacevole sensazione quasi di frescura e per "magia" consente ai battiti cardiaci di scendere scendere... sino alla normalità.
;-)
Considerazioni:
Credo che il fatto di ricominicare a pedalare in pianura consenta al corpo di smaltire il calore più facilmente.

A queto punto in condizioni gravose come queste al sangue ( e quindi al cuore) richiediamo qualcosa in più.
Cioè oltre a dare nutrimento al muscolo in fase di sforzo, è anche
richiesto di portasi quasi tutto in periferia al fine di sottrarre calore al corpo. Di conseguenza si abbassa anche il rendimento perchè ai muscoli arriva anche meno sangue in tali condizioni.

Alla fine abusare del proprio corpo in tali condizioni estreme, porterebbe per esempio ad avere come minimo un collasso.
Ciao
 

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