i fondamentali per chi inizia

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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albatros79

Biker urlandum
21/10/13
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sicilia
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Ciao a tutti.. Oggi facendo un ripasso ho trovato molto interessante un articolo su una nota rivista (life cycling professional) e ho pensato a tutti gli utenti del forum che si stanno approcciando a questo bellissimo mondo delle MTB. Così ho deciso di copiare una serie di articoli sui fondamentali. Buona lettura.
Comprendere fino in fondo i fondamentali della MTB consente di sviluppare le proprie abilità in modo totalmente nuovo. Non si tratta soltanto di imparare manovre nuove, ma piuttosto di rispettare sempre e comunque dei fondamentali tecnici che ci faranno pedalare più veloci, più fluidi e più sicuri sin da subito. Le forze che governano il movimento della bici e del corpo che la cavalca sono enormi. Da quella centrifuga percepibile nelle curve veloci all'accelerazione del corpo in avanti rispetto alla bici in caso di frenata: conoscere e gestire queste forze impatta in modo determinante sulla qualità della vostra azione. In questo senso visto che le gambe sono molto più potenti delle braccia, la forza da esse sprigionata deve essere incanalata nel modo giusto, sia per portarvi in cima alla montagna che per aiutare a fermarvi ai piedi di essa.
Iniziamo parlando delle frenate in scarico:
Quando tirate le leve dei freni le ruote della bici cominciano a rallentare la loro rotazione, rallentando il movimento lineare della mtb, mentre il vostro corpo segue l'inerzia e tende a scappare in avanti, con solo le mani e i piedi a contrastare questo movimento relativo. Se i piedi sono orizzontali, la pressione del corpo si eserciterà soprattutto attraverso le mani schiacciate contro il manubrio, con diverse spiacevoli conseguenze.
Primo: una minore stabilità, visto l'improvviso e poderoso spostamento di carico sull'anteriore.
Secondo: una posizione del corpo scorretta e troppo avanzata.
Terzo: il peso inerziale che incide quasi esclusivamente sul manubrio attraverso le vostre braccia rende più difficile e faticoso sterzare e controllare la bici. La soluzione a tutti questi problemi è semplice: specialmente in discesa, abbassate i talloni, alzate leggermente il busto ed indietreggiate il fondoschiena rispetto alla sella. Quando frenate abbassate ulteriormente i talloni, in modo che la forza inerziale si scarichi attraverso i vostri piedi.
Il prossimo articolo sarà : discese controllate.
 

faberphoto

Biker novus
5/8/14
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E' lo stesso che avviene in moto. se quando freni usi le mani per scaricare il peso, sbagli. Non puoi sterzare e carichi male l'avantreno.
In moto c'è un serbatoio attorno al quale stringere le gambe, in bici ci sono i pedali.

Bel consiglio, bravo!
 

albatros79

Biker urlandum
21/10/13
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Discese controllate:
Mentre correte giù da una discesa, dovete essere sempre preparati ad affrontare cunette, avvallamenti, rocce e radici affioranti. Minore è il loro impatto sul bilanciamento e sul controllo del mezzo, e più in fretta potrete lasciarveli alle spalle. In tale situazione i talloni abbassati sono di grande aiuto. Ogni volta che la bici salta o colpisce un ostacolo tende a decelerare, spingendo (relativamente) in avanti il peso del vostro corpo. mantenendo i talloni verso il basso assorbirete la spinta inerziale aiutandovi anche grazie alle ginocchia flesse, così che la posizione del corpo rimanga inalterata, così come il controllo del mezzo. Stesso discorso per cunette, radici e quant'altro: talloni in giù caviglie e ginocchia che assorbono gli impatti, e piede che scappa molto di meno anche se utilizzate dei padali flat. E non è finita qui. Considerando il vostro sistema locomotore-in questo caso "bicimotore"- ogni alterazione nell'assetto di un suo componente si tira dietro più o meno lievi modifiche nel bilanciamento di tutti gli altri. I talloni verso il basso agevolano una posizione più arretrata del bacino, una rotazione verso l'alto delle leve dei freni e un conseguente innalzamento del torso e della testa, che ora tende naturalmente a guardare molto più in avanti che verso il basso.
Il prossimo articolo sarà salite fluide.
 

ThePain

Biker novus
14/1/12
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Brindisi
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Grazie mille, ieri è stato il mio primo giorno in un bikepark e sono andato praticamente all'avventura. ho sperimentato un po di roba e devo dire che hai ragione! aspetto qualche bella guida sui drop, curve strette che tendono al wallride e sulla tenuta su tracciati fatti di pietre.
 

freesby

Biker velocissimus
14/9/12
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Pinerolo
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Giant trance 1 29
Discese controllate:
Mentre correte giù da una discesa, dovete essere sempre preparati ad affrontare cunette, avvallamenti, rocce e radici affioranti. Minore è il loro impatto sul bilanciamento e sul controllo del mezzo, e più in fretta potrete lasciarveli alle spalle. In tale situazione i talloni abbassati sono di grande aiuto. Ogni volta che la bici salta o colpisce un ostacolo tende a decelerare, spingendo (relativamente) in avanti il peso del vostro corpo. mantenendo i talloni verso il basso assorbirete la spinta inerziale aiutandovi anche grazie alle ginocchia flesse, così che la posizione del corpo rimanga inalterata, così come il controllo del mezzo. Stesso discorso per cunette, radici e quant'altro: talloni in giù caviglie e ginocchia che assorbono gli impatti, e piede che scappa molto di meno anche se utilizzate dei padali flat. E non è finita qui. Considerando il vostro sistema locomotore-in questo caso "bicimotore"- ogni alterazione nell'assetto di un suo componente si tira dietro più o meno lievi modifiche nel bilanciamento di tutti gli altri. I talloni verso il basso agevolano una posizione più arretrata del bacino, una rotazione verso l'alto delle leve dei freni e un conseguente innalzamento del torso e della testa, che ora tende naturalmente a guardare molto più in avanti che verso il basso.
Il prossimo articolo sarà salite fluide.

Secondo me tenere in discesa i talloni bassi peggiorano solo la situazione! La caviglia nn lavora nulla ed in caso di buco "improvviso" e successivo impatto contro il bordo esterno della buca vedi come i.flat ti saltano via e ti colpiscono le tibie... le caviglie, soprattutto con i flat, devono lavorare continuamente x tenere i piedi incollati ai.pedali.. x quello é così difficile saper usare i flat soprattutto con una front che nn ha ammortizzatore post! Ed é proprio x il movimento che.bisogna fare con le caviglie che molti istruttori di mtb raccomandano i flat come esecizio utile x il controllo della bicicletta
 

coloxim

Biker perfektus
17/9/12
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Bologna
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Ibis
Non so... Se da una parte è vero.. Tenere i talloni bassi mi fa scaricare un po troppo l'anteriore... Però riesco anche ad arretrare meglio... Non saprei...
 

gl98

Biker ciceronis
30/8/13
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monza&brianza
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Secondo me tenere in discesa i talloni bassi peggiorano solo la situazione! La caviglia nn lavora nulla ed in caso di buco "improvviso" e successivo impatto contro il bordo esterno della buca vedi come i.flat ti saltano via e ti colpiscono le tibie... le caviglie, soprattutto con i flat, devono lavorare continuamente x tenere i piedi incollati ai.pedali.. x quello é così difficile saper usare i flat soprattutto con una front che nn ha ammortizzatore post! Ed é proprio x il movimento che.bisogna fare con le caviglie che molti istruttori di mtb raccomandano i flat come esecizio utile x il controllo della bicicletta

la caviglia deve fungere da ammortizzatore, ovvero il tallone va verso il basso e la caviglia flette
la teoria è questa, difatti se vedi i prof fanno così, la caviglia funge da ammortizzatore
se hai però poca flessibilità non riuscirai mai a farlo, perché la caviglia è ferma (se ti sei rotto la caviglia capisci di che parlo)
 

freesby

Biker velocissimus
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Pinerolo
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Giant trance 1 29
la caviglia deve fungere da ammortizzatore, ovvero il tallone va verso il basso e la caviglia flette
la teoria è questa, difatti se vedi i prof fanno così, la caviglia funge da ammortizzatore
se hai però poca flessibilità non riuscirai mai a farlo, perché la caviglia è ferma (se ti sei rotto la caviglia capisci di che parlo)

Se tieni il tallone basso la caviglia é a fondo corsa e non può lavorare... flette un pochino ma di certo non lavora...
 

albatros79

Biker urlandum
21/10/13
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sicilia
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Sono felice che queste guide possano essere utili e motivo di discussione.. Già sul forum ci stanno tantissimi post utilissimi e simili ma incrementare la mole di materiale da leggere può solo migliorare la nostra guida ed il nostro forum. Oggi parleremo delle salite fluide.
Un corretto posizionamento di piedi incide molto anche in salita, sia in termini di fluidità di pedalata che di efficacia nella trazione. La prima cosa da fare è azzeccare la cadenza giusta, ovvero la frequenza di pedalata più adatta alla vostra potenza e alla morfologia della salita da affrontare. La maggior parte dei ciclisti professionisti su strada tendono a stare in un range tra le 90 e 110 pedalate al minuto (rpm), imitando la tecnica tutta agilità resa popolare dal grande Lance Armstrong. L'idea è evitare di affaticarsi e andare in acido lattico minimizzando il lavoro delle fibre muscolari bianche veloci (che si stancano presto) e massimizzando quello delle fibre rosse a contrazione più lenta (più resistenti a patto di alimentarle con sufficiente ossigeno). La maggior parte di noi ha più o meno lo stesso numero di fibre bianche e rosse, quindi il segreto sta in una pedalata quanto più possibile agile, fluida e regolare, con limitate azioni di potenza per evitare l'affaticamento muscolare. Cosa che per i mountain biker, può risultare più difficile vista la sconnessa e imprevedibile natura dei tracciati. Spesso non c'è tempo per cambiare marcia , e bisogna accelerare in anticipo per superare un ostacolo improvviso. Per questo è buona norma allenarsi a mantenere una cadenza di 70 80 rpm, così da lasciarsi un po di margine e potere salire a 100 rpm in caso di necessità senza rischiare di andare fuori giri. In caso di salite scivolose o sdrucciolevoli , poi, i talloni verso il basso permettono di caricare di più e in modo più costante la ruota posteriore, migliorando notevolmente la trazione della stessa.
Ovviamente questi sono i fondamentali per capire quei piccolissimi errori che in certe situazioni risulteranno determinanti ... Più in la sempre se lo riterrete utile anche se già ben trattato potremo approfondire il bilanciamento per discese, roll-off drop-off, curve e salite. Il prossimo argomento sarà i fondamentali per fare le curve bilanciate, ed a seguire radici e rocce tecnica base ed avanzata.
 

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