I cibi NON VIOLENTI si vendicano di chi li mangi

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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gattonero

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Straquoto, d'altronde anche io fino a qualche anno fa mangiavo carne, mica sono nato vegetariano :mrgreen:

Il problema principale quindi è: "ci possiamo fidare?"
E questo vale anche per gli allevamenti "biologici"!
Non è una novità che ogni tanto spuntano fuori coltivazioni di mais "biologico" affiancate da discariche, o da altre coltivazioni non biologiche (ci metterà tanto il pesticida ad arrivare dall'altra parte della strada...!).
 

XANDER

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gattonero ha scritto:
Straquoto, d'altronde anche io fino a qualche anno fa mangiavo carne, mica sono nato vegetariano :mrgreen:

Il problema principale quindi è: "ci possiamo fidare?"
E questo vale anche per gli allevamenti "biologici"!
Non è una novità che ogni tanto spuntano fuori coltivazioni di mais "biologico" affiancate da discariche, o da altre coltivazioni non biologiche (ci metterà tanto il pesticida ad arrivare dall'altra parte della strada...!).

Beh, io mi fido e vedo che il numero delle persone che, nel mondo industrializzato, scelgono di alimentarsi nel modo più naturale possibile (e nel biologico sono inclusi carne, pesce e derivati animali, non solo vegetali) è in aumento, certo come in tutte le attività umane c'è sicuramente una percentuale di frodi e sofisticazioni ad opera di gente disonesta e delinquente e quindi una certa attenzione ci vuole.

Il discorso delle micotossine ( ammesso che esista e sia veramente pericoloso, cosa di cui dubito) mi sembra legato ad un problema di conservazione e distribuzione delle derrate alimentari, infatti oggi gli alimenti biologici freschi, vengono distribuiti con le modalità ed i tempi di quelli trattati che ovviamente sono meno soggetti ad attacchi fungini; a questo punto la scelta sembra essere questa:
- o ti mangi il prodotto biologico, che però è mal conservato e arriva già "vecchio" a casa tua, e alla fine non migliori niente..
- oppure continui a mangiarti quello bello chimico che nemmeno tra cent'anni ammuffirà tanta è la roba con la quale l'hanno trattato ( e con la quale finisci per trattare anche il tuo intestino) :???:

forse non sarebbe l'ora di cominciare a scegliere prodotti coltivati il più vicino possibile a noi, evitando lunghi tempi di trasporto e conservazione, che fanno lievitare i costi e peggiorare la qualità del cibo, oltre che intasare le autostrade di TIR inquinare il mondo?

A scanso di equivoci, questa è solo la mia personale opinione, senza voler insegnare nulla a nessuno, sono solo liberi pensieri non verità assolute :-o
 

veganrunner

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XANDER ha scritto:
...forse non sarebbe l'ora di cominciare a scegliere prodotti coltivati il più vicino possibile a noi, evitando lunghi tempi di trasporto e conservazione, che fanno lievitare i costi e peggiorare la qualità del cibo, oltre che intasare le autostrade di TIR inquinare il mondo?
Quando è possibile... in Svezia si è obbligati a mangiare diversi prodotti importati e la gente non vuole spendere.
Vincono i prodotti importati, come in Italia.
I prodotti ortofrutticoli di stagione sono ottimi, ma d'inverno non c'è scelta..o di serra o d'importazione.
La carne a prezzi stracciati importata dal brasile e dall'australia, il pesce da chissaddove, e i salmoni dalla norvegia.
 

Da-Franck

Biker ciceronis
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veganrunner ha scritto:
XANDER ha scritto:
...forse non sarebbe l'ora di cominciare a scegliere prodotti coltivati il più vicino possibile a noi, evitando lunghi tempi di trasporto e conservazione, che fanno lievitare i costi e peggiorare la qualità del cibo, oltre che intasare le autostrade di TIR inquinare il mondo?
Quando è possibile... in Svezia si è obbligati a mangiare diversi prodotti importati e la gente non vuole spendere.
Vincono i prodotti importati, come in Italia.
I prodotti ortofrutticoli di stagione sono ottimi, ma d'inverno non c'è scelta..o di serra o d'importazione.
La carne a prezzi stracciati importata dal brasile e dall'australia, il pesce da chissaddove, e i salmoni dalla norvegia.
non ci sono arinche e merluzzi???lì dovrebbero essere ottimi!!!
 

STRIKEAGLE

Biker urlandum
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veganrunner ha scritto:
XANDER ha scritto:
...forse non sarebbe l'ora di cominciare a scegliere prodotti coltivati il più vicino possibile a noi, evitando lunghi tempi di trasporto e conservazione, che fanno lievitare i costi e peggiorare la qualità del cibo, oltre che intasare le autostrade di TIR inquinare il mondo?
Quando è possibile... in Svezia si è obbligati a mangiare diversi prodotti importati e la gente non vuole spendere.
Vincono i prodotti importati, come in Italia.
I prodotti ortofrutticoli di stagione sono ottimi, ma d'inverno non c'è scelta..o di serra o d'importazione.
La carne a prezzi stracciati importata dal brasile e dall'australia, il pesce da chissaddove, e i salmoni dalla norvegia.

:-o ...che è esattamente quello che io dicevo, ovvero, per poter avere la scelta degli alimenti di cui nutrirsi si è costretti comunque a ricorrere a risorse a notevole impatto ambientale: non esiste luogo dove tutto cresca tutto l'anno per far si che sia possibile permettersi la dieta che ognuno preferisce.
Non mi pare nemmeno che i consumatori siano migliorati: la richiesta di prodotti fuori stagione è sempre più forte, così come di prodotti precucinati o di salumi.

Vorrei cmq ricordare che gli antiparassitari e i pesticidi non sono adiuvanti della conservazione...soprattutto per la frutta si usano celle con atmosfera modificata (si inibisce la respirazione cellulare ed i processi di maturazione con opportuni accorgimenti) che non comporta rischi di residui nelle derrate.

Il problema delle micotossine ( :-o Xander, non dubitare...guarda che esiste, se vuoi cerco qualche mio testo specifico che ne parli...) riveste sia vegetali coltivati normalmente sia "biologici", interessa cmq soprattutto determinate derrate/substrati come ho già accennato in precedenza.

La sintesi di quanto voglio dire è che cmq ogni cosa ha un costo/impatto ambientale, probabilmente anche con differenze sensibili tra una scelta od un'altra, ma cmq non è possibile teorizzare la possibilità di non aver (per noi occidentali) impatto ambientale nei confronti dell'ecosistema nel quale viviamo.

I paradossi che vegan ha male interpretato servivano proprio ad evidenziare che ognuno di noi, dipendentemente da dove vive, il lavoro che fa, le sue abitudini di vita, ha un impatto ambientale differente e composito, sul quale la scelta di esser vegetariano o onnivoro ha una rilevanza non essenziale (a prescindere ovviamente dalle motivazioni etiche) o comunque di valore non tale da motivarne l'adozione.

:-o Bye :-o
 

XANDER

Biker assatanatus
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Strikeagle ha scritto:
.. ognuno di noi... (omissis) ...ha un impatto ambientale differente e composito, sul quale la scelta di esser vegetariano o onnivoro ha una rilevanza non essenziale (a prescindere ovviamente dalle motivazioni etiche) o comunque di valore non tale da motivarne l'adozione.

No, su questo non sono d'accordo, tu sai meglio di me che un ettaro di terreno se coltivato a per esempio a Mais permette di sfamare un certo numero di animali che a sua volta sfameranno tot persone, lo stesso ettaro di terreno se viene coltivato a Mais o altri cereali per sfamare direttamente l'uomo permette il sostentamento di un maggior numero di persone, quindi la scelta su come alimentarsi non è inifluente, tutt'altro ( potrei andare avanti con esempi di serre che non esisterebbero se mangiassimo solo verdure di stagione e/o locali, e le serre consumano molta acqua ed energia etc. etc.), poi c'è il discorso dell'erosione e del terreno e della perdita di suolo dovuta a certe coltivazioni...

E' vero quello che dici, noi un "impatto ambientale" lo abbiamo solamente per il semplice fatto di esistere....

però a me non piace parlare di "Impatto" , l'impatto è quello del meteorite che cade dal cielo, dà comunque l'idea di un qualcosa di esterno ed estraneo che entra in contatto violento con l'ambiente, e se questo può essere vero per certe realizzazioni umane ( tipo edifici, strade, dighe etc.) la sfera dell'alimentazione individuale resta invece il modo principale con il quale l'individuo entra in contatto con il resto dell'ecosistema, quando mangiamo parte di esso entra a far parte di noi e noi entriamo a far parte del sistema, la famosa "catena alimentare" nella quale ogni anello influenza ed è influenzato dagli altri livelli, sia superiori che inferiori.

Mentre prima il raggio entro il quale agivano le modificazioni dell'uomo indotte dal suo modo di alimentarsi era limitato ai dintorni del villaggio, o al massimo della vallata dove viveva, nel ventunesimo secolo le nostre scelte alimentari, quando riempiamo il carrello della spesa, si ripercuotono su tutto il pianeta e non solo oggi ma anche e soprattutto domani.

Secondo il mio modo di vedere scegliere di acquistare e consumare alimenti biologici ( o almeno da produzioni a lotta integrata) vuol dire scoraggiare l'immissione di sostanze tossiche nell'ambiente e nel corpo umano, così come acquistare prodotti "equi e solidali" vuol dire scoraggiare lo sfruttamento delle persone, non sono scelte che cambieranno il mondo, ma un segnale lo danno.

Insomma conosco sempre più persone che guardano sempre meno a come un prodotto si presenta ( aspetto, confezione, pubblicità) e danno sempre maggiore importanza a ciò che un prodotto E' e a come è stato fatto, a me sembra una cosa sensata e nel mio piccolo cerco di fare così anche io, ridetene pure... però pensateci su un attimo anche voi :prost:
 

veganrunner

Biker superioris
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STRIKEAGLE ha scritto:
...sul quale la scelta di esser vegetariano o onnivoro ha una rilevanza non essenziale (a prescindere ovviamente dalle motivazioni etiche) o comunque di valore non tale da motivarne l'adozione.

:-o Bye :-o
Sono contento di controbattere che questo che tu dici non fa una importante considerazione.
E' vero solo se i vegetariani rimanessero una minoranza.
Ma col crescere del numero dei veg (e fortunatamente è quello che sta accadendo, raddoppiato in un paio d'anni) , sempre meno animali verranno al mondo (forzatamente), i campi si convertirebbero in colture per sfamare direttamente l'uomo.

Come ha ricordato anche Xander la produzione vegetale (a parità di estensione) dà circa venti volte più cibo di quanto ne dà un'area dedicata ad allevamento animale.
Si potrebbero rimboschire vastissime aree, visto che non ci sarebbero più milioni e milioni di animali da sfamare, per ridare posto a flora fauna selvatica. Tutto questo avverrebbe in modo graduale.

Si avrebbero molti più parchi e aree verdi per il tempo libero e non ci sarebbe più la necessità di tirar giù alberi per farne campi di cibo per animali, inutili dal punto di vista ecologico.
Il disboscamento globale è direttamente legato al consumo di carne globale.

S.E. sai che questo è uno dei motivi per cui sempre più persone cambiano le proprie abitudini alimentari?
Quindi non solo etico (contro la schiavitù animale) e salutare (prodotti animali infilati dappertutto, anche nel pane).
Ma anche per il nostro futuro e quello dei nostri figli.

Anche se non ne hai intenzione di farlo tu, non puoi negare che chi prende questa decisione non sia una parte della soluzione.
 

Sushi

Biker ultra
Mangio carne e pesce ma anche una quantità industriale di verdure e un topic come questo mi ha scombussolato non poco in tutti i sensi, non ultimo l'incazzatura. Se fosse vero che i vegetali producono per autodifesa più sostanze cancerogene di quelle che l'uomo generalmente utilizza per irrorarle, non si capisce perchè il tumore sia una malattia in continua crescita e soprattuto dei nostri tempi. Chiedete ai vostri genitori/nonni, magari contadini, che di antiparassitari utilizzavano solo il verderame e la calce (solo quelli c'erano), chiedete a loro quanti casi di tumore si registravano una volta e paragonateli a quelli registrati oggigiorno.
 

gattonero

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giogiò ha scritto:
Mangio carne e pesce ma anche una quantità industriale di verdure e un topic come questo mi ha scombussolato non poco in tutti i sensi, non ultimo l'incazzatura. Se fosse vero che i vegetali producono per autodifesa più sostanze cancerogene di quelle che l'uomo generalmente utilizza per irrorarle, non si capisce perchè il tumore sia una malattia in continua crescita e soprattuto dei nostri tempi. Chiedete ai vostri genitori/nonni, magari contadini, che di antiparassitari utilizzavano solo il verderame e la calce (solo quelli c'erano), chiedete a loro quanti casi di tumore si registravano una volta e paragonateli a quelli registrati oggigiorno.

Per par condicio, occhio che prima un sacco di cose "non si sapevano"...

E cmq, lo sanno anche i muri che se ti fai una minestra con dentro due mazzi di prezzemolo ci vai intossicato! %$))
 

Sushi

Biker ultra
gattonero ha scritto:
giogiò ha scritto:
Mangio carne e pesce ma anche una quantità industriale di verdure e un topic come questo mi ha scombussolato non poco in tutti i sensi, non ultimo l'incazzatura. Se fosse vero che i vegetali producono per autodifesa più sostanze cancerogene di quelle che l'uomo generalmente utilizza per irrorarle, non si capisce perchè il tumore sia una malattia in continua crescita e soprattuto dei nostri tempi. Chiedete ai vostri genitori/nonni, magari contadini, che di antiparassitari utilizzavano solo il verderame e la calce (solo quelli c'erano), chiedete a loro quanti casi di tumore si registravano una volta e paragonateli a quelli registrati oggigiorno.

Per par condicio, occhio che prima un sacco di cose "non si sapevano"...

E cmq, lo sanno anche i muri che se ti fai una minestra con dentro due mazzi di prezzemolo ci vai intossicato! %$))

Sostanze tossiche in natura ce ne sono tante ma quando si parla di cancerogeno è un altro discorso, vuol dire che una sostanza ha la proprietà di modificare le cellule
 

blu

Biker infernalis
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veganrunner ha scritto:
Il disboscamento globale è direttamente legato al consumo di carne globale. .

Questa frase a me risulta essere errata.

Se mi parli di DISBOSCAMENTO GLOBALE ti devo informare che non E' DIRETTAMENTE COLLEGATO AL CONSUMO DI CARNE.
spiego meglio: da quello che scrivi tu, sembra che sia il MOTIVO PRINCIPALE per cui avviene il disboscamento globale.
attenzione nell'usare termini e frasi.grazie
 

gattonero

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blu ha scritto:
Questa frase a me risulta essere errata.

Se mi parli di DISBOSCAMENTO GLOBALE ti devo informare che non E' DIRETTAMENTE COLLEGATO AL CONSUMO DI CARNE.
spiego meglio: da quello che scrivi tu, sembra che sia il MOTIVO PRINCIPALE per cui avviene il disboscamento globale.
attenzione nell'usare termini e frasi.grazie

beh, trovami una motivazione... :-o
 

blu

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gattonero ha scritto:
blu ha scritto:
Questa frase a me risulta essere errata.

Se mi parli di DISBOSCAMENTO GLOBALE ti devo informare che non E' DIRETTAMENTE COLLEGATO AL CONSUMO DI CARNE.
spiego meglio: da quello che scrivi tu, sembra che sia il MOTIVO PRINCIPALE per cui avviene il disboscamento globale.
attenzione nell'usare termini e frasi.grazie

beh, trovami una motivazione... :-o

beh, eccotela..

"UNA" fra le motivazioni...la puoi trovare qui
http://www.greenpeace.it/progettoforeste/

;-)


ah...e informo VEGAN che in BRASILE (E PARLIAMO DEL BRASILE...non so se rendo.... no parliamo di emilia romagna, ma di BRASILE)....
la minaccia maggiore per le foreste e la savana (22 milioni di ETTARI entro il 2020 solo della SAVANA) è LA COLTIVAZIONE indiscriminata di SOIA, CANNA DA ZUCCHERO E CAFFE'. NON ALLEVAMENTI!!!

quindi...per favore...non diciamo frasi campate per aria.

;-)

(sinceramente gatto non mi aspettavo questa domanda, perchè da noi queste cose le spiegano alle elementari.. DAVVERO!! )
 

blu

Biker infernalis
22/11/02
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PER CHIARIRE....(di modo che non mi mettiate in bocca frasi che non ho detto) io NON STO DICENDO che gli allevamenti e pascolo non siano una delle cause della deforestazione, ma che questa non è LA MOTIVAZIONE PRINCIPALE, ma è una fra le cause insieme a:
-prelievo intensivo di legname
-gli incendi
-le coltivazioni
-la costruzione di strade
-l'estrazione MINERARIA.

..@gattonero: sono sufficienti le motivazioni? o ne vuoi altre??

quindi: prima di sparare certe frasi.....non pensate solamente al vostro obiettivo finale. ci sono anche altri a questo mondo..
 

XANDER

Biker assatanatus
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blu ha scritto:
veganrunner ha scritto:
Il disboscamento globale è direttamente legato al consumo di carne globale. .

Questa frase a me risulta essere errata.

Se mi parli di DISBOSCAMENTO GLOBALE ti devo informare che non E' DIRETTAMENTE COLLEGATO AL CONSUMO DI CARNE.
spiego meglio: da quello che scrivi tu, sembra che sia il MOTIVO PRINCIPALE per cui avviene il disboscamento globale.
attenzione nell'usare termini e frasi.grazie

A me non sembra... IMHO le foreste vengono abbattute, il legname venduto, il suolo "liberato" (sic) dagli alberi viene coltivato a pascolo o altre attività agricole intensive parimenti distruttive tipo Canna da Zucchero, caffè, mais etc. e poi a pascolo, finchè il suolo non perde le proprie capacità produttive e i fenomeni erosivi rendono il terreno improduttivo, fine del guadagno.

Il legame mi sembra DIRETTO, che nella frase di Gattonero sia indicato come motivo principale mi sembra più una tua interpretazione, secondo me il motivo principale è LO SFRUTTAMENTO indiscriminato e distruttivo a fini speculativi, cioè il denaro e cmq alla fine il risultato non cambia!
 

blu

Biker infernalis
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XANDER ha scritto:
secondo me il motivo principale è LO SFRUTTAMENTO indiscriminato e distruttivo a fini speculativi, cioè il denaro


è quello che ho detto 600 pagine prima...ma visto che siete intenti solo ad "attaccare" non ve ne siete nemmeno resi conto...
:smile:


ps: ma xander l'hai letto il messaggio che ho scritto DOPO quello che hai riportato?? si direbbe di no... :-o :-o
 
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