Bene, dopo vari post, letture varie in giro e commenti degli amici, mi si presenta l occasione di provare l aliena
è la Gary Fisher Paragon arrivata tutta bella imbacuccata nella giornata di Venerdì, per la felicità del suo possessore ( mio fratello Gaetano, sul forum dragrock86 )
Purtroppo per problemi al ginocchio lui non potrà provarla, allora a me l infausto compito di provarla e metterla alla frusta..!!!!
Dopo il montaggio frenetico e regolazioni varie, Sabato sera è già pronta, e già il pensiero viaggia alla ricerca di eventuali percorsi per verificare se è vero quello che dicono sulle 29.
Mio malgrado, il reggisella è più basso di 8 cm rispetto alla posizione che dovrei avere, comunque questa cosa non mi fa desistere, tanta è la voglia di provare questo mostro da 10,4 chili!
La bike è così equipaggiata: cerchi ZTR 335 29er, raggi Sapim cx-ray, mozzi event e pneumatici Kenda Karma; conclude la chicca la guarnitura xtr e i freni elixir cr con dischi formula da 160. Nella fretta di provarla non faccio caso ad una cosa che poi è risultata fondamentale per avere un giudizio migliore, la cassetta pignoni è un 11-32 ( per tutta la durata dell uscita ero convinto di avere un 11-34 ) .
Ed ecco arrivati all uscita dal garage. Monto in sella, noto subito che sono seduto basso, un po è il reggisella ed un po comunque è il baricentro più basso. Bella la sensazione di equilibrio e quella di stare dentro la bike..è proprio vero quello che si legge sui forum. Arrivo all incontro, non vi dico gli sguardi attoniti dei miei compagni di uscite un amico addirittura pensava fosse una bici da freeride mah
Lo scetticismo dei 26isti cade subito quando, affrontando una bella salita ripida e scivolosa, supero tutti passando dalla parte sporca e piena di pietre, mentre loro sono in fila a cercare la traiettoria pulita..! Bella sensazione figuriamoci in una granfondo Arrivato sopra, noto che ho spinto davvero molto, le gambe mi fanno male un po pesantuccia in salita però. Ma dopo una salita cè sempre una discesa! Noto con piacere l effetto volano della ruote da 29, nonostante la pendenza in discesa non fosse eccessiva, con un minimo sforzo si riesce a raggiungere una bella velocità. Per non parlare poi della bella sensazione che si ha quando lo sterrato si fa pieno di ostacoli..si mangia tutto con semplicità e senza usare artefizi tipici della guida in 26, non cè bisogno di sollevare di poco la ruota anteriore ne di ammortizzare tanto i colpi con le braccia e le gambe, sembra quasi di stare su una full. Ed ecco il pezzo forte: arriviamo in un canale, dove la pioggia ha portato giù un sacco di pietre, tutte più o meno del diametro di 20 cm. La 26 richiede una guida quasi trial per superare questo tipo di ostacoli, e vedo il gruppo davanti a me intento a mantenere l equilibrio mi dico: vediamo un po, facciamo il test delle pietraie! Mi fiondo a tutta sul canale, spingendo come un dannato, e lo passo tutto con grande facilità! Alle mie spalle le urla di stupore degli amici, e in men che non si dica dopo 100 metri mi volto .e vedo il vuoto ! Ho tutto il tempo di scendere dalla bike e gustarmi una mela..
Si prosegue, le gambe mi fanno male ma non demordo. In pianura, quando non si va controvento, è facile condurre la bici. Controvento però si sente la maggior fatica a spingere, anche sulle salite asfaltate si fa una certa fatica. Sarà forse anche per via della posizione in sella che non mi permette di estendere come si deve la gamba. Il sentiero conduce ad un lungo salitone sterrato, dalle mie parti lo chiamiamo Montepizzuto, è una salita di 1,5 Km circa con una pendenza di poco inferiore alla salita del Lomaso, in Trentino, e con un terreno molto smosso e pieno di pietre. Qui la cosa si fa dura con mio dispiacere noto che devo subito passare al rampichino, mentre con la mia 26 faccio buona parte del percorso con il 32..però la trazione si sente, nonostante lo sforzo è facile mantenere l equilibrio e salire senza strappi, pedalando uniformemente.
Arrivo in cima quasi in coda al gruppo, con i soliti dolori alle gambe ma mi rinfranca l idea che adesso potrò davvero mettere alla frusta il telaio fisher..il sentiero prosegue con un bel singletrack tecnicissimo nel bosco, seguito da una discesa spaventosa. I miei compagni notano leuforia che si è impadronita di me, e lasciano spazio per farmi passare per non essere tamponati ! Nei single track comunque si deve adottare una guida motociclistica, guidando di corpo la bike per spostarla dove si vuole. La cosa mi fa piacere, provengo dalle moto ed è una cosa che so fare.
Data la maggiore velocità ( ed il diametro dei dischi che secondo me per essere più efficaci dovrebbero essere almeno da 180 ), si affrontano i singletrack con traiettorie diverse rispetto ad una 26, molte volte si va a finire anche fuori, ma le ruotone non fanno temere ostacoli ne dislivelli.
Ed ora la discesa..500 metri di adrenalina che non finisce mai..sembra di stare su una full, la stabilità di questa bike è incredibile! Basta indirizzare la ruota dove si vuole e lei va..ho raggiunto una velocità impressionante, senza nemmeno sforzarmi per assecondare i movimenti della bike allucinante! Con la mia 26 lavoravo molto di braccia e gambe, qui sembra quasi di avere sotto il cu.. un telaio da downhill
Bè, devo dire che tutto sommato mi sento soddisfatto ma l avrò messa alla frusta o mi avrà messo lei ??
Arrivato a casa, il mio fratellino è pronto a farmi l interrogatorio di 2° grado hai goduto?? Almeno puliscimela!! .OK TE LO MERITI!!!
Resoconto: la prova poteva andar meglio se avessi avuto un reggisella più alto. A mio parere poi, ci sarebbero da mettere dischi da 180 e pacco pignoni 12-36 ( oppure corone 40-30-20 ), in salita è davvero dura..I punti a favore li prende tutti in discesa, in percorrenza di curva, e nel superamento degli ostacoli.
Posso affermare che una 29 colma le lacune di chi con la 26 non ha molta tecnica. E per questo che credo che i pro non la usano. Avendo un ottima tecnica in 26, i pro preferiscono le ruotine per via dei rilanci, che con la 29 sono comunque più lenti. La gary fisher di Gaetano, così come è montata, a mio parere è un ottima bike da granfondo e per le lunghe escursioni, per il crosscountry ci vorrebbe magari un rapporto diverso per le corone e i pignoni.
Ma sono cose che comunque si possono migliorare, quindi aspetterò il cambio dei rapporti ed il cambio del reggisella per fare un altro test comunque 29 Vs 26, vince 29..
Spero di non avervi annoiato!!
Dopo il montaggio frenetico e regolazioni varie, Sabato sera è già pronta, e già il pensiero viaggia alla ricerca di eventuali percorsi per verificare se è vero quello che dicono sulle 29.
Mio malgrado, il reggisella è più basso di 8 cm rispetto alla posizione che dovrei avere, comunque questa cosa non mi fa desistere, tanta è la voglia di provare questo mostro da 10,4 chili!
La bike è così equipaggiata: cerchi ZTR 335 29er, raggi Sapim cx-ray, mozzi event e pneumatici Kenda Karma; conclude la chicca la guarnitura xtr e i freni elixir cr con dischi formula da 160. Nella fretta di provarla non faccio caso ad una cosa che poi è risultata fondamentale per avere un giudizio migliore, la cassetta pignoni è un 11-32 ( per tutta la durata dell uscita ero convinto di avere un 11-34 ) .
Ed ecco arrivati all uscita dal garage. Monto in sella, noto subito che sono seduto basso, un po è il reggisella ed un po comunque è il baricentro più basso. Bella la sensazione di equilibrio e quella di stare dentro la bike..è proprio vero quello che si legge sui forum. Arrivo all incontro, non vi dico gli sguardi attoniti dei miei compagni di uscite un amico addirittura pensava fosse una bici da freeride mah
Lo scetticismo dei 26isti cade subito quando, affrontando una bella salita ripida e scivolosa, supero tutti passando dalla parte sporca e piena di pietre, mentre loro sono in fila a cercare la traiettoria pulita..! Bella sensazione figuriamoci in una granfondo Arrivato sopra, noto che ho spinto davvero molto, le gambe mi fanno male un po pesantuccia in salita però. Ma dopo una salita cè sempre una discesa! Noto con piacere l effetto volano della ruote da 29, nonostante la pendenza in discesa non fosse eccessiva, con un minimo sforzo si riesce a raggiungere una bella velocità. Per non parlare poi della bella sensazione che si ha quando lo sterrato si fa pieno di ostacoli..si mangia tutto con semplicità e senza usare artefizi tipici della guida in 26, non cè bisogno di sollevare di poco la ruota anteriore ne di ammortizzare tanto i colpi con le braccia e le gambe, sembra quasi di stare su una full. Ed ecco il pezzo forte: arriviamo in un canale, dove la pioggia ha portato giù un sacco di pietre, tutte più o meno del diametro di 20 cm. La 26 richiede una guida quasi trial per superare questo tipo di ostacoli, e vedo il gruppo davanti a me intento a mantenere l equilibrio mi dico: vediamo un po, facciamo il test delle pietraie! Mi fiondo a tutta sul canale, spingendo come un dannato, e lo passo tutto con grande facilità! Alle mie spalle le urla di stupore degli amici, e in men che non si dica dopo 100 metri mi volto .e vedo il vuoto ! Ho tutto il tempo di scendere dalla bike e gustarmi una mela..
Si prosegue, le gambe mi fanno male ma non demordo. In pianura, quando non si va controvento, è facile condurre la bici. Controvento però si sente la maggior fatica a spingere, anche sulle salite asfaltate si fa una certa fatica. Sarà forse anche per via della posizione in sella che non mi permette di estendere come si deve la gamba. Il sentiero conduce ad un lungo salitone sterrato, dalle mie parti lo chiamiamo Montepizzuto, è una salita di 1,5 Km circa con una pendenza di poco inferiore alla salita del Lomaso, in Trentino, e con un terreno molto smosso e pieno di pietre. Qui la cosa si fa dura con mio dispiacere noto che devo subito passare al rampichino, mentre con la mia 26 faccio buona parte del percorso con il 32..però la trazione si sente, nonostante lo sforzo è facile mantenere l equilibrio e salire senza strappi, pedalando uniformemente.
Arrivo in cima quasi in coda al gruppo, con i soliti dolori alle gambe ma mi rinfranca l idea che adesso potrò davvero mettere alla frusta il telaio fisher..il sentiero prosegue con un bel singletrack tecnicissimo nel bosco, seguito da una discesa spaventosa. I miei compagni notano leuforia che si è impadronita di me, e lasciano spazio per farmi passare per non essere tamponati ! Nei single track comunque si deve adottare una guida motociclistica, guidando di corpo la bike per spostarla dove si vuole. La cosa mi fa piacere, provengo dalle moto ed è una cosa che so fare.
Data la maggiore velocità ( ed il diametro dei dischi che secondo me per essere più efficaci dovrebbero essere almeno da 180 ), si affrontano i singletrack con traiettorie diverse rispetto ad una 26, molte volte si va a finire anche fuori, ma le ruotone non fanno temere ostacoli ne dislivelli.
Ed ora la discesa..500 metri di adrenalina che non finisce mai..sembra di stare su una full, la stabilità di questa bike è incredibile! Basta indirizzare la ruota dove si vuole e lei va..ho raggiunto una velocità impressionante, senza nemmeno sforzarmi per assecondare i movimenti della bike allucinante! Con la mia 26 lavoravo molto di braccia e gambe, qui sembra quasi di avere sotto il cu.. un telaio da downhill
Bè, devo dire che tutto sommato mi sento soddisfatto ma l avrò messa alla frusta o mi avrà messo lei ??
Arrivato a casa, il mio fratellino è pronto a farmi l interrogatorio di 2° grado hai goduto?? Almeno puliscimela!! .OK TE LO MERITI!!!
Resoconto: la prova poteva andar meglio se avessi avuto un reggisella più alto. A mio parere poi, ci sarebbero da mettere dischi da 180 e pacco pignoni 12-36 ( oppure corone 40-30-20 ), in salita è davvero dura..I punti a favore li prende tutti in discesa, in percorrenza di curva, e nel superamento degli ostacoli.
Posso affermare che una 29 colma le lacune di chi con la 26 non ha molta tecnica. E per questo che credo che i pro non la usano. Avendo un ottima tecnica in 26, i pro preferiscono le ruotine per via dei rilanci, che con la 29 sono comunque più lenti. La gary fisher di Gaetano, così come è montata, a mio parere è un ottima bike da granfondo e per le lunghe escursioni, per il crosscountry ci vorrebbe magari un rapporto diverso per le corone e i pignoni.
Ma sono cose che comunque si possono migliorare, quindi aspetterò il cambio dei rapporti ed il cambio del reggisella per fare un altro test comunque 29 Vs 26, vince 29..
Spero di non avervi annoiato!!