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Ho mantenuto la calma e sono fiero di me!

Sciuscia

Biker immensus
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Durante l'uscita di ieri mi sono trovato nella prima situazione "limite" da quando ho ripreso la biga (due mesi circa).

Discesa veloce, fondo misto tra ghiaia, pietraie, saltelli e sconnesso vario. Importante dire che la strada corre al fianco di un fiumiciattolo.

Tutto bene fino all'ultimissima curva, dove arrivo troppo forte e troppo esterno.

La mia traiettoria naturale mi sta portando verso una pozzanghera asciugata e rimasta piena di fango limaccioso, che abbraccia tutto l'esterno curva. Ci sto arrivando veloce, in curva, e soprattutto con lo biga non in verticale... se ci finisco sopra sono morto.

Il fondo è troppo ghiaioso per tentare improbabili cambi di direzione verso l'interno, sono già abbastanza piegato e farlo di più vorrebbe dire andare in scivolata sulla ghiaia, forse finendo nel fiume.

Toccare i freni a questo punto non si può, è cappottone assicurato. Bloccare il solo posteriore è fuori discussione, sarebbe il fiume anche in questo caso.

C'è una possibilità sola che intravedo quando sto perdendo le speranze di restare in piedi: tra il ciglio della scarpata che scende al fiume e la pozza fangosa c'è un passaggio asciutto, sarà mezzo metro scarso.

Perso per perso, fiume per fiume, tanto vale mantenere la calma, allargare la curva ancora di più e tentare di passare lì...

Con uno sforzo mentale notevole riesco a non toccare i freni, raddrizzo la biga, sguardo oltre l'ostacolo... PASSATO!
La salitella finale mi accoglie e mi frena, sono arrivato in fondo .


E' stata la prima vera situazione di pericolo affrontata da quando sono risalito in sella, la prima prova per vedere se la paura che mi ha preso dopo l'incidente, a distanza di dieci anni se ne sia finalmente andata...

Sono felicissimo e fiero, e non solo per aver superato l'ostacolo "da manuale", ma soprattutto perché PRIMA non ho avuto paura e sono stato freddo, e DOPO non ho sentito nelle gambe e nello stomaco quella sensazione di scampato pericolo, la scarica di adrenalina tipica di quando ce l'hai fatta, sì, ma sai che è stato solo culo.


Evviva o-o .



Nota OT: tutto quello che ho raccontato l'ho ricostruito dopo in forma "poetica", ma il mio cervello lo ha pensato tutto insieme in un millisecondo, facendo ogni valutazione e optando per la scelta finale... che macchina incredibile abbiamo in testa.
 

spiri

Biker celestialis
17/4/10
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liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
Nota OT: tutto quello che ho raccontato l'ho ricostruito dopo in forma "poetica", ma il mio cervello lo ha pensato tutto insieme in un millisecondo, facendo ogni valutazione e optando per la scelta finale... che macchina incredibile abbiamo in testa.

verissimo! la nostra testa simula e valuta una serie di alternative ed attua quella piu favorevole al momento. in fondo l'esperienza e l'allenamento permette di fare scelte sempre piu' veloci e corrette.
bene dai!
 

fanaticmtb

Biker serius
27/8/10
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sanmarino
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sai mi è successa una cosa simile anche a me: dicesa umida con radici curva lunghissima e ghiaia smossa, arrivo forte lungo, tutto sbagliato. in quel secondo mi passa in testa raida come mangi e tutte le spiegazioni del forum. guardo la curva e come un ultimo desiderio mollo i freni guardo avanti passo sulle radici ma essendo bagnate sono viscidissime l'anteriore parte, non penso neanche di cadere ma spingo con forza la forcella e... miracolo!!!!!!!!!!! sono impiedi!!!!
 
Sei stato in gamba.
Non so che tipo di incidente tu abbia avuto ma, quando è capitato a me io non ho
avuto il tempo di abbozzare una minima reazione.
Mi dai speranza, vuol dire che, tra un po' di tempo e con le dovute
cautele, forse anch'io potrò riprovarci.
Enrico
 

Sciuscia

Biker immensus
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Cube Stereo 120 HPA SL, Trek X-Caliber 29er e il Cancello Giallo

Nemmeno io ho avuto il tempo di reagire, all'epoca: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=5776320&postcount=653






La vita è UNA sola. bisogna vivere senza rimpianti senza dire forse ci sarei riuscito.

Ok, ma bisogna anche restare vivi, peggio che morire non c'è niente [Schopeanauer parafrasato].
 

calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
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Salento
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BiXs Sauvage 100
.........Ok, ma bisogna anche restare vivi, peggio che morire non c'è niente [Schopeanauer parafrasato].

Concordo al 100%.

E sottolineo che spesso andando in bici per evitare il peggio non basta solo essere prudenti, serve anche restere attenti e concentrati.

I miei brutti incidenti in MTB, quello per cui ho rotto una vertebra e gli altri 2 per i quali ho rotto una costola per volta, sono stati dovuti ad attimi di disattenzione.

Attualmente mi piace andare forte calcolando bene i rischi, ma continuo ad evitare accuratamente le rocce e le pietraie umide dove preferisco andare a piedi e risparmiare la pelle.
 

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