- 16/7/12
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- Bike
- Cube Stereo 120 HPA SL, Trek X-Caliber 29er e il Cancello Giallo
Durante l'uscita di ieri mi sono trovato nella prima situazione "limite" da quando ho ripreso la biga (due mesi circa).
Discesa veloce, fondo misto tra ghiaia, pietraie, saltelli e sconnesso vario. Importante dire che la strada corre al fianco di un fiumiciattolo.
Tutto bene fino all'ultimissima curva, dove arrivo troppo forte e troppo esterno.
La mia traiettoria naturale mi sta portando verso una pozzanghera asciugata e rimasta piena di fango limaccioso, che abbraccia tutto l'esterno curva. Ci sto arrivando veloce, in curva, e soprattutto con lo biga non in verticale... se ci finisco sopra sono morto.
Il fondo è troppo ghiaioso per tentare improbabili cambi di direzione verso l'interno, sono già abbastanza piegato e farlo di più vorrebbe dire andare in scivolata sulla ghiaia, forse finendo nel fiume.
Toccare i freni a questo punto non si può, è cappottone assicurato. Bloccare il solo posteriore è fuori discussione, sarebbe il fiume anche in questo caso.
C'è una possibilità sola che intravedo quando sto perdendo le speranze di restare in piedi: tra il ciglio della scarpata che scende al fiume e la pozza fangosa c'è un passaggio asciutto, sarà mezzo metro scarso.
Perso per perso, fiume per fiume, tanto vale mantenere la calma, allargare la curva ancora di più e tentare di passare lì...
Con uno sforzo mentale notevole riesco a non toccare i freni, raddrizzo la biga, sguardo oltre l'ostacolo... PASSATO!
La salitella finale mi accoglie e mi frena, sono arrivato in fondo .
E' stata la prima vera situazione di pericolo affrontata da quando sono risalito in sella, la prima prova per vedere se la paura che mi ha preso dopo l'incidente, a distanza di dieci anni se ne sia finalmente andata...
Sono felicissimo e fiero, e non solo per aver superato l'ostacolo "da manuale", ma soprattutto perché PRIMA non ho avuto paura e sono stato freddo, e DOPO non ho sentito nelle gambe e nello stomaco quella sensazione di scampato pericolo, la scarica di adrenalina tipica di quando ce l'hai fatta, sì, ma sai che è stato solo culo.
Evviva o-o .
Nota OT: tutto quello che ho raccontato l'ho ricostruito dopo in forma "poetica", ma il mio cervello lo ha pensato tutto insieme in un millisecondo, facendo ogni valutazione e optando per la scelta finale... che macchina incredibile abbiamo in testa.
Discesa veloce, fondo misto tra ghiaia, pietraie, saltelli e sconnesso vario. Importante dire che la strada corre al fianco di un fiumiciattolo.
Tutto bene fino all'ultimissima curva, dove arrivo troppo forte e troppo esterno.
La mia traiettoria naturale mi sta portando verso una pozzanghera asciugata e rimasta piena di fango limaccioso, che abbraccia tutto l'esterno curva. Ci sto arrivando veloce, in curva, e soprattutto con lo biga non in verticale... se ci finisco sopra sono morto.
Il fondo è troppo ghiaioso per tentare improbabili cambi di direzione verso l'interno, sono già abbastanza piegato e farlo di più vorrebbe dire andare in scivolata sulla ghiaia, forse finendo nel fiume.
Toccare i freni a questo punto non si può, è cappottone assicurato. Bloccare il solo posteriore è fuori discussione, sarebbe il fiume anche in questo caso.
C'è una possibilità sola che intravedo quando sto perdendo le speranze di restare in piedi: tra il ciglio della scarpata che scende al fiume e la pozza fangosa c'è un passaggio asciutto, sarà mezzo metro scarso.
Perso per perso, fiume per fiume, tanto vale mantenere la calma, allargare la curva ancora di più e tentare di passare lì...
Con uno sforzo mentale notevole riesco a non toccare i freni, raddrizzo la biga, sguardo oltre l'ostacolo... PASSATO!
La salitella finale mi accoglie e mi frena, sono arrivato in fondo .
E' stata la prima vera situazione di pericolo affrontata da quando sono risalito in sella, la prima prova per vedere se la paura che mi ha preso dopo l'incidente, a distanza di dieci anni se ne sia finalmente andata...
Sono felicissimo e fiero, e non solo per aver superato l'ostacolo "da manuale", ma soprattutto perché PRIMA non ho avuto paura e sono stato freddo, e DOPO non ho sentito nelle gambe e nello stomaco quella sensazione di scampato pericolo, la scarica di adrenalina tipica di quando ce l'hai fatta, sì, ma sai che è stato solo culo.
Evviva o-o .
Nota OT: tutto quello che ho raccontato l'ho ricostruito dopo in forma "poetica", ma il mio cervello lo ha pensato tutto insieme in un millisecondo, facendo ogni valutazione e optando per la scelta finale... che macchina incredibile abbiamo in testa.