mai e poi mai avrei pensato di poterlo dire. E' stata una via crucis per me che non ho gamba, l'ho spezzato su due giorni dormendo in rifugio, così anzichè limitarmi a un giorno di completa sofferenza ( con la quasi certezza che mai sarei arrivato in cima ) mi sono goduto un piacevolissimo weekend dal quale ne esco strafelice e nemmeno troppo stanco. E la notte d'acclimatamento all'aria d'altura nonchè la sostanziosa cena e il necessario riposo sono sicuro mi abbiano dato la marcia in più per arrivare in vetta.
E porca miseria, alla fine ho portato a casa il mio primo 3000 metri. 3009 per l'esattezza ( più un centinaio o forse qualcosa di più fatti a piedi una volta giunto in cima per scattare qualche foto da un punto favorevole )
Che soddisfazione! e che luoghi incredibili, ogni pedalata, ogni tornante svoltato, sono panorami nuovi e fiabeschi che ti si parano davanti, nell'ultimo tratto, entrati nell'ultima valletta, sembra di pedalare sulla luna, nemmeno l'erba ci vuole crescere lì.
Le percezioni cambiano, le distanze giocano con lo sguardo e con i sensi, a volte ti sembra di non andare avanti, poi ti volti scoraggiato e ti accorgi di aver guadagnato centinaia di metri di quota e ciò che poco prima era vicino ora è solo un puntino in lontananza e allora ti fai morale e continui a pedalare.
E poi il culo che oggi per puro caso la strada era chiusa per una manifestazione sportiva quindi me lo sono fatto tutto senza incrociare una macchina o una moto godendo dei silenzi e dei suoni delle valli senza il disturbo dei motori e ancor di più senza il fastidio di avere auto che ti si attaccano al culo, ti chiedono strada e poi ti tirano su tutta la polvere davanti mentre tu boccheggi a 3000 metri cercando un po' d'aria, tanto a loro che gli frega.
Se qualcuno ha pensato di farlo ma poi c'ha rinunciato perchè lo considera "troppo impegnativo" e al di fuori della propria portata sono disponibile per ogni tipo di informazione e consiglio, ribadisco se sono arrivato lì io con il giusto metodo e la giusta pazienza ci può arrivare chiunque e questo itinerario è qualcosa che rimane dentro e che poi si può raccontare con orgoglio e soddisfazione.
Sono andato pianissimo, c'ho messo tre ore per fare 12km, praticamente a passo d'uomo, in certi momenti mi han superato persino delle persone a piedi, ho messo il piede giù talmente tante volte che praticamente ho fatto un biathlon ma non m'importa, l'obiettivo era la cima e in cima ci sono arrivato e in allegato c'è quello che ho visto.
note sul percorso
Da Bardonecchia in un solo giorno sono 1800 metri di dislivello in costante salita, i passaggi più critici sono le zone dove si affrontano i tornanti, il resto della salita non è particolarmente impegnativo, dal rifugio se uno vuole salire in auto e partire da lì come ho visto fare a molti sono "solo" 900. La realtà è che le pendenze non sono mai eccessive o proibitive, a parte qualche strappo di pochi metri in cui ho sentito la ruota davanti alleggerirsi credo non si sia mai andati oltre l'otto per cento: le difficoltà arrivano dalla lunghezza della salita e dalla mancanza d'aria in quota, per contro il clima per pedalare è perfetto, la salita fino al rifugio è in gran parte riparata dalle piante mentre il percorso successivo è esposto al sole già di primo mattino, in una giornata ideale come quella che ho beccato, non fa mai freddo ne fa mai caldo, ne tira vento ( il vento si alza il pomeriggio verso le tre quando le pareti delle montagne si scaldano e fanno da tiraggio ) percui consiglio se possibile di farla al mattina, e si sta bene, io sono partito alle nove dal rifugio con indosso una maglia a maniche corte e una giacca termica, altri più avvezzi al fresco li vedevo pedalare direttamente in t-shirt.
note di colore:
- a un tizio che è arrivato in cima s'è spezzata la vite del reggisella a pochi tornanti dalla meta, è arrivato comunque in cima ma poi s'è dovuto fare tutta la strada del ritorno senza sellino ( chissà con che gambe è arrivato giù ). Lui l'ha presa con lodevole spirito, fosse capitato a me avrebbero ribattezzato la valle "valle delle bestemmie"
- ho incrociato una coppia che stava salendo con una mountain bike tandem, non sapevo nemmeno esistessero, era fighissima ma non so come diavolo si riesca a guidare, soprattutto visto quanto sia necessario spostare il peso per guidare una mtb.
- ho incrociato un tizio con una Fat, entusiasta del confort della sua bici.
- ho fatto quasi ammazzare dal ridere una coppia che stava già scendendo, a un tornante dalla cima, quando incrociandolo tipo cento metri prima del traguardo, e non so nemmeno io perchè l'ho fatto, d'impulso fermo la bici, lo fisso e urlo con fare serissimo "porca miseria! ho dimenticato la macchina fotografica a valle, aspetta che torno indietro a prenderla" facendo poi il gesto di girare la bici.
- il cellulare dal rifugio in avanti non prende.
E porca miseria, alla fine ho portato a casa il mio primo 3000 metri. 3009 per l'esattezza ( più un centinaio o forse qualcosa di più fatti a piedi una volta giunto in cima per scattare qualche foto da un punto favorevole )
Che soddisfazione! e che luoghi incredibili, ogni pedalata, ogni tornante svoltato, sono panorami nuovi e fiabeschi che ti si parano davanti, nell'ultimo tratto, entrati nell'ultima valletta, sembra di pedalare sulla luna, nemmeno l'erba ci vuole crescere lì.
Le percezioni cambiano, le distanze giocano con lo sguardo e con i sensi, a volte ti sembra di non andare avanti, poi ti volti scoraggiato e ti accorgi di aver guadagnato centinaia di metri di quota e ciò che poco prima era vicino ora è solo un puntino in lontananza e allora ti fai morale e continui a pedalare.
E poi il culo che oggi per puro caso la strada era chiusa per una manifestazione sportiva quindi me lo sono fatto tutto senza incrociare una macchina o una moto godendo dei silenzi e dei suoni delle valli senza il disturbo dei motori e ancor di più senza il fastidio di avere auto che ti si attaccano al culo, ti chiedono strada e poi ti tirano su tutta la polvere davanti mentre tu boccheggi a 3000 metri cercando un po' d'aria, tanto a loro che gli frega.
Se qualcuno ha pensato di farlo ma poi c'ha rinunciato perchè lo considera "troppo impegnativo" e al di fuori della propria portata sono disponibile per ogni tipo di informazione e consiglio, ribadisco se sono arrivato lì io con il giusto metodo e la giusta pazienza ci può arrivare chiunque e questo itinerario è qualcosa che rimane dentro e che poi si può raccontare con orgoglio e soddisfazione.
Sono andato pianissimo, c'ho messo tre ore per fare 12km, praticamente a passo d'uomo, in certi momenti mi han superato persino delle persone a piedi, ho messo il piede giù talmente tante volte che praticamente ho fatto un biathlon ma non m'importa, l'obiettivo era la cima e in cima ci sono arrivato e in allegato c'è quello che ho visto.
note sul percorso
Da Bardonecchia in un solo giorno sono 1800 metri di dislivello in costante salita, i passaggi più critici sono le zone dove si affrontano i tornanti, il resto della salita non è particolarmente impegnativo, dal rifugio se uno vuole salire in auto e partire da lì come ho visto fare a molti sono "solo" 900. La realtà è che le pendenze non sono mai eccessive o proibitive, a parte qualche strappo di pochi metri in cui ho sentito la ruota davanti alleggerirsi credo non si sia mai andati oltre l'otto per cento: le difficoltà arrivano dalla lunghezza della salita e dalla mancanza d'aria in quota, per contro il clima per pedalare è perfetto, la salita fino al rifugio è in gran parte riparata dalle piante mentre il percorso successivo è esposto al sole già di primo mattino, in una giornata ideale come quella che ho beccato, non fa mai freddo ne fa mai caldo, ne tira vento ( il vento si alza il pomeriggio verso le tre quando le pareti delle montagne si scaldano e fanno da tiraggio ) percui consiglio se possibile di farla al mattina, e si sta bene, io sono partito alle nove dal rifugio con indosso una maglia a maniche corte e una giacca termica, altri più avvezzi al fresco li vedevo pedalare direttamente in t-shirt.
note di colore:
- a un tizio che è arrivato in cima s'è spezzata la vite del reggisella a pochi tornanti dalla meta, è arrivato comunque in cima ma poi s'è dovuto fare tutta la strada del ritorno senza sellino ( chissà con che gambe è arrivato giù ). Lui l'ha presa con lodevole spirito, fosse capitato a me avrebbero ribattezzato la valle "valle delle bestemmie"
- ho incrociato una coppia che stava salendo con una mountain bike tandem, non sapevo nemmeno esistessero, era fighissima ma non so come diavolo si riesca a guidare, soprattutto visto quanto sia necessario spostare il peso per guidare una mtb.
- ho incrociato un tizio con una Fat, entusiasta del confort della sua bici.
- ho fatto quasi ammazzare dal ridere una coppia che stava già scendendo, a un tornante dalla cima, quando incrociandolo tipo cento metri prima del traguardo, e non so nemmeno io perchè l'ho fatto, d'impulso fermo la bici, lo fisso e urlo con fare serissimo "porca miseria! ho dimenticato la macchina fotografica a valle, aspetta che torno indietro a prenderla" facendo poi il gesto di girare la bici.
- il cellulare dal rifugio in avanti non prende.