Ciao ragazzi,
io la Gunn Rita Marathon la conosco (conoscevo) molto bene, perchè
dal 2007 cero dentro fino al collo.
Contribuire a organizzarla è stato un piacere un divertimento, e con il crescendo finale del trittico Italiano-Europeo-Mondiale si è trasformata in unesperienza fantastica. Mi ha dato la possibilità di conoscere tantissima gente, di stringere nuove amicizie, di entrare in contatto con personaggi inarrivabili, di capire molto sul mondo della MTB e delle tante dinamiche più o meno positive che girano attorno a un evento del genere. Ed è stata anche occasione e pretesto per viaggiare e scoprire nuovi eventi e nuovi modi di concepire una manifestazione di MTB.
Il gruppo dei volontari, Pedali di Marca, ha fatto un lavoro grandioso ma estenuante, talvolta contro tutto e tutti, lottando contro interessi (o disinteressi) più grandi trovando tanti appoggi ma anche tanti ostacoli. Alla fine limpresa che sembrava impossibile è stata compiuta: un gruppo di persone qualunque, volontarie e non retribuite, sono riuscite nellintento di organizzare la massima rassegna mondiale con standard di altissimo livello, cosa mai riuscita prima, acquisendo al contempo unesperienza e delle capacità che hanno portato a organizzare secondo atleti e media stranieri - uno degli eventi top in Europa, e non solo.
Per 10 anni il Montello ha avuto la possibilità di rilanciarsi grazie alla MTB
ma ogni volta non ha saputo sfruttarla. Dopo 10 anni ci siamo presi un anno di pausa, per riprendere fiato a riflettere sul futuro.
Un futuro che non si sa bene cosa preveda: i ragazzi del gruppo che abitano sul Montello e dintorni vorrebbero fortemente creare qualcosa di nuovo, ma non più da soli.
Personalmente, considerando che abito a Venezia e con la collina trevigiana non ho quindi un legame forte, reputo che il Montello non si meriti più di tanto limpegno, il lavoro e gli sforzi messi in campo in questi anni: se si continuerà a lavorare per fare qualcosa, lo si farà per pura e sola soddisfazione personale, non certo per guadagnarci (utopia pura) ma neanche per realizzare qualcosa di stabile o permanente.
Qualche contatto per creare qualcosa di nuovo altrove comunque cè stato e cè ancora, ma a oggi comunque non si è ancora arrivato a nulla di concreto e serio. Difficilmente ci sarà unaltra GRM nel 2013.
Purtroppo chi ci perde da tutto questo è la MTB e i suoi praticanti. Dal canto nostro, però, non abbiamo nulla da perdere, anzi
molti di noi hanno riscoperto il piacere di pedalare dopo che per anni avevano dedicato anima e corpo a GRM.
Quanto alla situazione dei sentieri sul Montello, se fino allanno scorso ceravamo noi che in un modo o nellaltro contribuivamo in modo significativo a pulire periodicamente alcuni dei passaggi più frequentati (e a tenere "buoni" i proprietari), oggi paradossalmente bisogna sperare che ad aprire i sentieri siano cavalli, moto e quad
altrimenti si rischia di trovare rovi, vegetazione e rami. Per non parlare di proprietà private, sbarre, chiodi, filo spinato e proprietari incazzati.
Io mi sono fatto lidea che il Montello, seppur l'ambiente ideale per la MTB, non ne sia per nulla amico. E pertanto ho trovato una soluzione: anche se con un bel po di malinconia
. vado a pedalare altrove.