Guida single track con burrone di lato

[bgcarlo]

Ciao a tutti, ho cercato senza successo altre discussioni sul tema, così ho aperto questa nuova discussione.
Sto prendendo una certa confidenza con certi sentieri che fino a qualche mese fa non prendevo in considerazione perché sopra alle mie possibilità. Però poco per volta vedo che qualche soddisfazione riesco a prendermela. Oggi ho fatto per la seconda volta un single track che da un lato ha per gran parte un dirupo ed in alcuni tratti addirittura un burrone, sono sceso di sella più volte, questa cosa del vuoto di lato mi paralizza di paura ma mi attira anche tantissimo. Tra l’altro il sentiero in questione ha anche numerosissime contropendenze e molte rocce e radici che affiorano e rendono così più difficile il percorso. Per inciso, burrone a parte, sarei in grado di fare tranquillamente il percorso, ma come detto la paura mi paralizza e scendo di sella più volte. So perfettamente che non bisogna guardar giù e che bisogna stare concentrati sul sentiero ma proprio non ce la faccio. A parte il consiglio scontato di lasciar perdere, c’è qualche trucco, qualche dritta che qualcuno può darmi per superare questa paura? Grazie a tutti.


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[franchi]

Per me se hai paura ti conviene scendere; basta una volta e sei fritto...
Il segreto e' proprio quello di sapere che lo si potrebbe fare tranquillamente se il burrone non ci fosse e di conseguenza fregarsene totalmente. Se inizi a pensare che potresti volar giu', ti conviene fermarti ed appunto scendere.

Comunque ti puoi allenare a questo tipo di situazioni provando a percorrere traiettorie obbligate su sentieri che tali obblighi non hanno.
Vai su un sentiero in contropendenza, con radici, dossi ed altre difficolta' a parte il burrone e provi a tenere una traiettoria determinata senza spostarti di non piu' di 10 centimetri per lato. Vedrai che in questo modo in un po' di tempo acquisti molto piu' equilibrio e capacita' di mettere la bici dove vuoi e non dove vuole andare lei.

 

[bgcarlo]

Altre esperienze? Devo convincermi a pensare: se non hai il fisico stai a casa? [emoji23][emoji23][emoji23]


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[franchi]

Assolutamente no!
Non pensare che per il solo motivo di aver paura a fare un passaggio tu non possa farti comunque tutto il giro divertendoti un sacco!
Dove e' oltre le tue possibilita', scendi portando la bici in spalla od a fianco e poi torni in sella e via. Per me questo e' il senso della bici da montagna, non si puo' andare dappertutto stando in sella ;)

La mia raccomandazione era solo quella di stare cauto in una situazione dove se sbagli ci resti secco.
Lo dico per esperienza mia personale (alpinismo, arrampicata sportiva, MTB) se non ti senti sicuro di fare un passaggio dove se sbagli voli 30 metri, non farlo; allenati di piu' (equilibrio, tecnica) e poi, quando ti senti pronto lo affronti.
Se rischi in una situazione a possibile esito mortale, ti puo' andar bene anche piu' volte ma, ripeto, ne basta una in cui ti sbilanci un po' e cosa pensi poi mentre stai volando giu', prima di toccare il suolo?

 

[sembola]

L'unico consiglio che posso darti è di affinare la tecnica in modo da fidarti di più delle tue capacità e superare le (giuste) paure.

Per dire, la tecnica corretta è di tenere il peso a valle (un po come si fa nello sci) che però è una manovra antiistintiva. Se sai, per aver provato a sufficienza in sicurezza, che quella è la manovra corretta e sicura, poi alla fine riesci a farla anche in situazioni più difficili.

Ci vuole un minimo di applicazione, come in tutte le cose

 

[Elandur]

La MTB, come tanti altri sport, è in parte tecnica e in (gran) parte testa.
Come dice sembola, lavora sulla tecnica così al contempo da affinare la testa.
Io ci sono dei posti dove vado ad allenarmi che adesso faccio in scioltezza ma che all'inizio mi terrorizzavano. Però ho sempre avuto l'accortezza di fare le cose gradatamente.

Quindi, se hai paura, scendi e spingi.
Magari la prossima volta scenderai un metro più in là, quella dopo due metri più in là, e così via.

Solo, non rinunciare, altrimenti non progredisci. Ma fai al contempo le cose con la testa!

 

[bgcarlo]

Assolutamente no!
Non pensare che per il solo motivo di aver paura a fare un passaggio tu non possa farti comunque tutto il giro divertendoti un sacco!
Dove e' oltre le tue possibilita', scendi portando la bici in spalla od a fianco e poi torni in sella e via. Per me questo e' il senso della bici da montagna, non si puo' andare dappertutto stando in sella ;)

La mia raccomandazione era solo quella di stare cauto in una situazione dove se sbagli ci resti secco.
Lo dico per esperienza mia personale (alpinismo, arrampicata sportiva, MTB) se non ti senti sicuro di fare un passaggio dove se sbagli voli 30 metri, non farlo; allenati di piu' (equilibrio, tecnica) e poi, quando ti senti pronto lo affronti.
Se rischi in una situazione a possibile esito mortale, ti puo' andar bene anche piu' volte ma, ripeto, ne basta una in cui ti sbilanci un po' e cosa pensi poi mentre stai volando giu', prima di toccare il suolo?

Eh si certo, hai assoluta ragione! Non rischio e scendo, ci mancherebbe. Però mi fa rosicare perché penso che riuscirei a fare quel percorso ma la paura del vuoto mi paralizza. Poi, come dici tu, non si può fare tutto in sella ed il giro rimane comunque bellissimo... rosico ancora di più quando vedo quelli che lo fanno come se bevessero un bicchiere d’acqua [emoji23][emoji23][emoji23]


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[bgcarlo]

L'unico consiglio che posso darti è di affinare la tecnica in modo da fidarti di più delle tue capacità e superare le (giuste) paure.

Per dire, la tecnica corretta è di tenere il peso a valle (un po come si fa nello sci) che però è una manovra antiistintiva. Se sai, per aver provato a sufficienza in sicurezza, che quella è la manovra corretta e sicura, poi alla fine riesci a farla anche in situazioni più difficili.

Ci vuole un minimo di applicazione, come in tutte le cose

...ecco, a questo non avevo pensato, anzi... faccio l’esatto contrario. In effetti questa potrebbe essere una cosa su cui lavorare, ma in condizioni di sicurezza, come dice Franchi nel suo primo intervento.


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[bgcarlo]

La MTB, come tanti altri sport, è in parte tecnica e in (gran) parte testa.
Come dice sembola, lavora sulla tecnica così al contempo da affinare la testa.
Io ci sono dei posti dove vado ad allenarmi che adesso faccio in scioltezza ma che all'inizio mi terrorizzavano. Però ho sempre avuto l'accortezza di fare le cose gradatamente.

Quindi, se hai paura, scendi e spingi.
Magari la prossima volta scenderai un metro più in là, quella dopo due metri più in là, e così via.

Solo, non rinunciare, altrimenti non progredisci. Ma fai al contempo le cose con la testa!

...si, verissimo. Di questo me ne sono reso conto... hai usato l’esempio giusto, metro dopo metro, poco per volta sono riuscito a fare passaggi che davvero, le prime volte mi terrorizzano...


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[sembola]

...ecco, a questo non avevo pensato, anzi... faccio l’esatto contrario. In effetti questa potrebbe essere una cosa su cui lavorare, ma in condizioni di sicurezza, come dice Franchi nel suo primo intervento.

Fai l'esatto contrario, cioè buttarti a monte, perchè è istintivo spostarsi verso la zona apparentemente meno pericolosa. Ma come con gli sci, in questo modo si perde il grip sotto le ruote e sarà più facile scivolare. Mentre se si tiene il peso a valle i tasselli delle ruote mantengono più grip e si passa con maggior sicurezza.

Il trucco è di provare in sicurezza, in modo da prendere confidenza.

Meglio ancora in compagnia di qualcuno che domina la tecnica e sa insegnarla

 

[silverloren1]

Poi tieni presente sempre che:
Un po di timore è sano
Abbiamo sensibilità diverse al pericolo
Alcuni scendono a rotta di collo rischiando ogni discesa (fin che gli va bene !!)


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[bgcarlo]

Poi tieni presente sempre che:
Un po di timore è sano
Abbiamo sensibilità diverse al pericolo
Alcuni scendono a rotta di collo rischiando ogni discesa (fin che gli va bene !!)


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Eh si... anche questo è vero


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[tostarello]

se il sentiero è in discesa... è conveniente abbassare la sella, tenere il pedale lato a valle posizionato in basso e "caricato", guardare in direzione del percorso (non guardare il dirupo)

 

[AlBike72]

se il sentiero è in discesa... è conveniente abbassare la sella, tenere il pedale lato a valle posizionato in basso e "caricato", guardare in direzione del percorso (non guardare il dirupo)

Facile dirlo ma difficile farlo. Un passaggio con un burrone l'ho fatto 3 - 4 volte in estate e la vegetazione lo nascondeva al occhio. La prima volta fatto l'inverno mi sono bloccato, non potevo togliere lo sguardo. Ho detto banzai tratenendo il respiro guardando il più avanti del solito e l'ho fatto in sella.
Secondo me la tecnica deve sorpassare la paura se e il contrario ... beh ... credo che non ce tecnica che aiuta.

 

[Hot]

Andare a piedi potrebbe essere un'alternativa...

 

[D-Lock]

A scuola di tecnica l'istruttore mi ha fatto fare mezz'ora a fila a passare sul fianco di una piccola collinetta di 5-6 m di altezza, affrontandola per traverso in lieve pendenza; prima su una linea completamente dritta, poi pian piano variando di qualche cm la traiettoria su o giu. Dopo qualche passaggio inizi a capire perfettamente la questione del peso a valle, anche perchè se metti il peso a monte, come hanno detto altri la gomma non fa presa, ma oltretutto il pedale urta la collina stessa. Basta che cerchi una montagnetta del genere e ci passi qualche ora sopra, in tutta sicurezza.

 

[drmale]

Giusto volere superare le proprie paure... però, quanto si rischia su quel sentiero: un errore, e max qualche osso rotto, oppure .

In quest'ultimo caso mi limiterei a non forzare, se un giorno smetterai di vedere l'orrido, passerai senza farti questioni; se invece sentirai nei tendini quella gelida vibrazione che si chiama terrore, allora continua a scendere a piedi.
La paura, purtroppo riduce le proprie capacità, carenza che aggiungeresti al pericolo già oggettivamente presente.

 

[bgcarlo]

Andare a piedi potrebbe essere un'alternativa...

Ho eseguito il passaggio con disinvoltura, a piedi infatti!! [emoji23][emoji23][emoji23]


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[bgcarlo]

se il sentiero è in discesa... è conveniente abbassare la sella, tenere il pedale lato a valle posizionato in basso e "caricato", guardare in direzione del percorso (non guardare il dirupo)

Se fosse solo in discesa forse sarebbe più facile e fare come dici è senz’altro utile, però il sentiero di cui parlo ha degli ostacoli, pietre o rocce che spuntano qua e la da dribblare e poi alberi e radici da schivare e salite e discese contrapposte e posso garantirti che il sentiero intero non è più largo di tre palmi, ...non credo che ci arrivi. Il margine di errore è minimo... se lo stesso sentiero avesse due metri di spazio da un lato e due dall’altro, non mi darebbe problemi... il punto è che da un lato c’è il terrapieno in pendenza e dall’altro c’è il dirupo molto scosceso tutta terra e qualche roccia che affiora, che se cadi rotoli fino a non so dove e poi in un altro punto c’è per qualche decina di metri un burrone profondo 30 metri tutta roccia. Sono sceso più volte perché guardavo più di lato che avanti ahimè


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[Zufolo]

Io ho famiglia :)
In situazioni del genere é la mia testa e non la paura a farmi scendere dalla bici ed andare a piedi.
Poi ognuno fa come si sente ovviamente...