VOLETE FARVI MALE?
Percorso per esperti bikers ed escursionisti estremi Penso che questo sia uno dei più duri percorsi che ho mai fatto. Il punto di partenza è il mio maso in Trentino, una vecchia casa fine '800 incastrata nelle valli finali della Valsugana.
Per arrivare bisogna salire fino a Strigno (Tn) direzione Castello Tesino, fino alla località Tomaselli. Dopo la curva a sin si svolta a destra e dopo un chilometro e mezzo di strada privata si arriva al Ranch dei Lupi, punto di partenza.
Si ripercorre la stradina in senso inverso e si arriva fino al centro del paese di Strigno, ci si tiene sulla destra e si sale ora verso Spera, e poi verso il Rifugio Crucolo (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)(mt. 1100) e ci si può già fermare a bere e mangiare, ci si fa una partita a carte poi si risale in sella, per arrivare al secondo rifugio, la strada asfaltata concede poco respiro, ma dopo i Carlettini si inizia a fare sul serio! Pendenza media dell'asfalto 16% poi sullo sterrato peggiora.
Intanto la quota è già 1300, lo scenario si sta aprendo e il traffico automobilistico, ormai, sta per finire. Dopo aver passato il Rifugio Carlettini è utile fare rifornimento di acqua dalla fontana sulla destra dopo il capitello, cercate di parlare il più possibile in dialetto perché in una delle case al di sotto della strada abita una feroce signora attivista della Lega, che ha assalito un mio amico romano dopo aver sentito il suo accento.
Si prosegue a salire, fino ad ora sono 15 km ma manca il grosso del lavoro. Dopo 2 km dall'ultimo rifugio si passa il ponte Conseria, il paesaggio inizia ad aver il giusto rendimento, il fiato ora, meno.
Sì è proprio lì che dovrai passare! In alto si intravede una malga in mezzo ad una forcella .. in alto a destra!!!!!!! Un altro po' di asfalto e poi inizia il rassicurante crepitio dei sassi. Ah dimenticavo sul ponte c'è scritto strada forestale per km 9,5, è meglio non illudersi, finita la strada forestale manca tutto il single track.
Si sale inesorabilmente e senza sosta per parecchio tempo, come al solito cambia lo scenario fino alla Dimensione Luna del Passo Cinque Croci. 2051 mt. Per tutta la salita fatta uno si aspetta delle signore croci ma rimane deluso. Comunque si può sempre prendere tempo facendo finta di cercarle. Sulla sin si può salire sul colle di S. Giovanni 2151mt. Incazzato come pochi e pieno di reperti della guerra compreso filo spinato.
Dopo le Cinque Croci inizia una simpatica salita sulla destra, che conduce al sentiero della Pace, utilizzato come mulattiera durante la Grande Guerra, farlo tutto in sella è molto difficile, comunque se ci si riesce è una soddisfazione immensa. Il sentiero sinceramente non so quanto sia lungo, comunque ci sono alcuni laghetti molto caratteristici che riflettono il cielo . Un po' si spinge un po' ci si incazza con quello che ti ha consigliato l'itinerario, fattostà che ci si trova sotto Cima d'Asta 2847 mt. Imponente Aspra Innevata sempre e cupissima. (ottima la ferrata che in sole 5 ore porta alla cima con passaggi 6 b!!!!!!!!!!!!).
Per non figurare come retorico non dico che il paesaggio è bello dico solo che è UNO DEI POCHI POSTI DI MONTAGNA DOVE NON CI SONO STRADE!!!!!!!!!!!!!! NON SE NE VEDONO!!! Si respira l'aria della grande avventura, una fatica porca per spingere ogni cento metri, ma ecco la fine: Forcella Magna. A sinistra si sale per la cima, se si è veramente fichissimi si lascia il rampichino nel bivacco a Dx e si sale a piedi altrimenti se si è discesisti si vede il film della propria vita: UN SENTIERO VERAMENTE INCASINATO PORTA Giù A VALLE COME UN VOLO IN DELTAPLANO. Petraia, rocce aguzze, sabbia, guadi, discese verticali, tornanti da guancia che tocca terra, un terreno così sconnesso che ti senti Tullio de Piscopo, e rettilinei, per la verità pochi che spingono oltre i 60, una MANNA DAL CIELO.
Si scende in poco meno di mezz'ora senza mai tirare il fiato e affumicando gli escursionisti a piedi. Si arriva a Val Malene e si riprende l'asfalto fino a Pieve Tesino si continua con il registro del bosco: ogni curva può essere l'ultima, ma vuoi mettere la soddisfazione di finire il pneumatico post. In una uscita? Inizia un po' di traffico, si ritorna nella civiltà fino a Pradellano. Entrati in paese si sale per il Rifugio Monte Lefre, 6 km di strada strerrata, regolare molto allenante con qualche strappetto sospetto.
Arrivato al rifugio non è finita si sale ancora e si arriva a Malga Valle E SI SCENDE COME DEI PAZZI PER IL SASSO ROSSO : la discesa più bella del mondo!!!!!!!! Ogni 50 mt. Il tornante diam. 2mt. Tutto in bordata monte: come scendere in fuori pista con lo snow. Vario, tecnico, veloce ma non troppo, pericolosissimo (prova a sbagliare il tornante che da su uno strapiombo di 200 mt.), appagante.
Finito il Sasso Rosso si esce al Passo Forcella. Si prende la stradina di sassi subito prima della statale che poco prima si era percorsa e si scende fino a Bieno. Qui in centro ci si passa di solito con la post. Bloccata per farsi sentire. Alla fontana in centro si gira a sin e si va per il cimitero, si volta a destra e ancora discesa varia e incazzata. Fino alla grande quercia che incombe sulla destra. Li bisogna voltare a sin e prendere un po' di sotto bosco fino al punto di partenza.
LUNGO FATICOSO VARIO E MESCHINO. PIACIUTO???????
Tempo richiesto per farlo a tutta canna 3h e 20', 65 km, 2700mt di dislivello, e fegato sano.
Percorso per esperti bikers ed escursionisti estremi Penso che questo sia uno dei più duri percorsi che ho mai fatto. Il punto di partenza è il mio maso in Trentino, una vecchia casa fine '800 incastrata nelle valli finali della Valsugana.
Per arrivare bisogna salire fino a Strigno (Tn) direzione Castello Tesino, fino alla località Tomaselli. Dopo la curva a sin si svolta a destra e dopo un chilometro e mezzo di strada privata si arriva al Ranch dei Lupi, punto di partenza.
Si ripercorre la stradina in senso inverso e si arriva fino al centro del paese di Strigno, ci si tiene sulla destra e si sale ora verso Spera, e poi verso il Rifugio Crucolo (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)(mt. 1100) e ci si può già fermare a bere e mangiare, ci si fa una partita a carte poi si risale in sella, per arrivare al secondo rifugio, la strada asfaltata concede poco respiro, ma dopo i Carlettini si inizia a fare sul serio! Pendenza media dell'asfalto 16% poi sullo sterrato peggiora.
Intanto la quota è già 1300, lo scenario si sta aprendo e il traffico automobilistico, ormai, sta per finire. Dopo aver passato il Rifugio Carlettini è utile fare rifornimento di acqua dalla fontana sulla destra dopo il capitello, cercate di parlare il più possibile in dialetto perché in una delle case al di sotto della strada abita una feroce signora attivista della Lega, che ha assalito un mio amico romano dopo aver sentito il suo accento.
Si prosegue a salire, fino ad ora sono 15 km ma manca il grosso del lavoro. Dopo 2 km dall'ultimo rifugio si passa il ponte Conseria, il paesaggio inizia ad aver il giusto rendimento, il fiato ora, meno.
Sì è proprio lì che dovrai passare! In alto si intravede una malga in mezzo ad una forcella .. in alto a destra!!!!!!! Un altro po' di asfalto e poi inizia il rassicurante crepitio dei sassi. Ah dimenticavo sul ponte c'è scritto strada forestale per km 9,5, è meglio non illudersi, finita la strada forestale manca tutto il single track.
Si sale inesorabilmente e senza sosta per parecchio tempo, come al solito cambia lo scenario fino alla Dimensione Luna del Passo Cinque Croci. 2051 mt. Per tutta la salita fatta uno si aspetta delle signore croci ma rimane deluso. Comunque si può sempre prendere tempo facendo finta di cercarle. Sulla sin si può salire sul colle di S. Giovanni 2151mt. Incazzato come pochi e pieno di reperti della guerra compreso filo spinato.
Dopo le Cinque Croci inizia una simpatica salita sulla destra, che conduce al sentiero della Pace, utilizzato come mulattiera durante la Grande Guerra, farlo tutto in sella è molto difficile, comunque se ci si riesce è una soddisfazione immensa. Il sentiero sinceramente non so quanto sia lungo, comunque ci sono alcuni laghetti molto caratteristici che riflettono il cielo . Un po' si spinge un po' ci si incazza con quello che ti ha consigliato l'itinerario, fattostà che ci si trova sotto Cima d'Asta 2847 mt. Imponente Aspra Innevata sempre e cupissima. (ottima la ferrata che in sole 5 ore porta alla cima con passaggi 6 b!!!!!!!!!!!!).
Per non figurare come retorico non dico che il paesaggio è bello dico solo che è UNO DEI POCHI POSTI DI MONTAGNA DOVE NON CI SONO STRADE!!!!!!!!!!!!!! NON SE NE VEDONO!!! Si respira l'aria della grande avventura, una fatica porca per spingere ogni cento metri, ma ecco la fine: Forcella Magna. A sinistra si sale per la cima, se si è veramente fichissimi si lascia il rampichino nel bivacco a Dx e si sale a piedi altrimenti se si è discesisti si vede il film della propria vita: UN SENTIERO VERAMENTE INCASINATO PORTA Giù A VALLE COME UN VOLO IN DELTAPLANO. Petraia, rocce aguzze, sabbia, guadi, discese verticali, tornanti da guancia che tocca terra, un terreno così sconnesso che ti senti Tullio de Piscopo, e rettilinei, per la verità pochi che spingono oltre i 60, una MANNA DAL CIELO.
Si scende in poco meno di mezz'ora senza mai tirare il fiato e affumicando gli escursionisti a piedi. Si arriva a Val Malene e si riprende l'asfalto fino a Pieve Tesino si continua con il registro del bosco: ogni curva può essere l'ultima, ma vuoi mettere la soddisfazione di finire il pneumatico post. In una uscita? Inizia un po' di traffico, si ritorna nella civiltà fino a Pradellano. Entrati in paese si sale per il Rifugio Monte Lefre, 6 km di strada strerrata, regolare molto allenante con qualche strappetto sospetto.
Arrivato al rifugio non è finita si sale ancora e si arriva a Malga Valle E SI SCENDE COME DEI PAZZI PER IL SASSO ROSSO : la discesa più bella del mondo!!!!!!!! Ogni 50 mt. Il tornante diam. 2mt. Tutto in bordata monte: come scendere in fuori pista con lo snow. Vario, tecnico, veloce ma non troppo, pericolosissimo (prova a sbagliare il tornante che da su uno strapiombo di 200 mt.), appagante.
Finito il Sasso Rosso si esce al Passo Forcella. Si prende la stradina di sassi subito prima della statale che poco prima si era percorsa e si scende fino a Bieno. Qui in centro ci si passa di solito con la post. Bloccata per farsi sentire. Alla fontana in centro si gira a sin e si va per il cimitero, si volta a destra e ancora discesa varia e incazzata. Fino alla grande quercia che incombe sulla destra. Li bisogna voltare a sin e prendere un po' di sotto bosco fino al punto di partenza.
LUNGO FATICOSO VARIO E MESCHINO. PIACIUTO???????
Tempo richiesto per farlo a tutta canna 3h e 20', 65 km, 2700mt di dislivello, e fegato sano.