come ormai alcuni di voi possono avere notato è un periodaccio x il sottoscritto, che ha avuto e sta'avendo diversi guai in questo periodo e di vario tipo :di salute,lavoro,e ultimamente pure legali.
ma non è di questo che vi voglio parlare, come spesso ci ricorda il diretur questo è un sito di mtb e si parla di mtb.
ma sopra l'mtb ci sta un uomo(o donna)con tutta la complessita della sua vita,
eppure nonostante tutti i guai quando si sale su questo"mezzo"e ci si inoltra x i boschi,magicamente tutto scompare e si vive concentrati nell'immediatezza di cio'che stiamo facendo...lunedi scorso ero piuttosto triste con la testa piena di pensieri pesanti ed ho deciso di provare ad andare in bici,ho dovuto un po'forzarmi,sapete x nio milanesi andare in bici vuol dire fare un bel po' di strada prima di raggiungere un luogo adeguato,impensabile raggiungerli in bici.
comunque spinto da un pallido sole,raggiungo como,salgo in funicolare e vado su al bolettone,il sole qua' non c'è,fa freddino,9 gradi,ma in salita,si sa'il freddo dura poco e si inizia a sudare,i pensieri ancora non mi abbandonano,la sensazione di nodo alla gola neppure....continuo a salire ed arrivo allo sterro e la testa con l'aumentare della fatica comincia ad alleggerirsi mentre le gambe lavorano egregiamente,a mano a mano vengo sempre piu'attratto dalla bellezza dei boschi autunalli in una giornata che piu'autunalle non si puo'(ma quanto è bello andare in bici d'autunno?)non c'è nessuno...o..quasi.
arrivo al rifugio,entro al calduccio e mi mangio un risotto chiacchierando con gli altri 2 ospiti presenti,non ho fretta,si sta' bene quassu'.
quando esco pioviggina e tira vento ed è una giornata bellissima,faccio a piedi l'ultima rampetta,idosso le protezioni ed in men che non si dica sono sulla discesa che porta a taverniero,ormai è un po'che non penso piu'a nulla tanto sono concentrato sul terreno e sulla guida,consapevole di essere solo(e senza cell.)e di non stare andando affatto piano.
iniziano i curvoni, i salti e finalmnente si entra nel toboga che tanto ci fa'godere in questa discesa,improvvisamente mi sento cantare,si mi sento cantare come se fossi all'esterno di me stesso ,una sensazione incredibile!
sono felice....sono partito con la morte nel cuore e son tornato cantando....
grazie bici!questo è il mio canto d'amore per te!
un saluto a tutti silver
ma non è di questo che vi voglio parlare, come spesso ci ricorda il diretur questo è un sito di mtb e si parla di mtb.
ma sopra l'mtb ci sta un uomo(o donna)con tutta la complessita della sua vita,
eppure nonostante tutti i guai quando si sale su questo"mezzo"e ci si inoltra x i boschi,magicamente tutto scompare e si vive concentrati nell'immediatezza di cio'che stiamo facendo...lunedi scorso ero piuttosto triste con la testa piena di pensieri pesanti ed ho deciso di provare ad andare in bici,ho dovuto un po'forzarmi,sapete x nio milanesi andare in bici vuol dire fare un bel po' di strada prima di raggiungere un luogo adeguato,impensabile raggiungerli in bici.
comunque spinto da un pallido sole,raggiungo como,salgo in funicolare e vado su al bolettone,il sole qua' non c'è,fa freddino,9 gradi,ma in salita,si sa'il freddo dura poco e si inizia a sudare,i pensieri ancora non mi abbandonano,la sensazione di nodo alla gola neppure....continuo a salire ed arrivo allo sterro e la testa con l'aumentare della fatica comincia ad alleggerirsi mentre le gambe lavorano egregiamente,a mano a mano vengo sempre piu'attratto dalla bellezza dei boschi autunalli in una giornata che piu'autunalle non si puo'(ma quanto è bello andare in bici d'autunno?)non c'è nessuno...o..quasi.
arrivo al rifugio,entro al calduccio e mi mangio un risotto chiacchierando con gli altri 2 ospiti presenti,non ho fretta,si sta' bene quassu'.
quando esco pioviggina e tira vento ed è una giornata bellissima,faccio a piedi l'ultima rampetta,idosso le protezioni ed in men che non si dica sono sulla discesa che porta a taverniero,ormai è un po'che non penso piu'a nulla tanto sono concentrato sul terreno e sulla guida,consapevole di essere solo(e senza cell.)e di non stare andando affatto piano.
iniziano i curvoni, i salti e finalmnente si entra nel toboga che tanto ci fa'godere in questa discesa,improvvisamente mi sento cantare,si mi sento cantare come se fossi all'esterno di me stesso ,una sensazione incredibile!
sono felice....sono partito con la morte nel cuore e son tornato cantando....
grazie bici!questo è il mio canto d'amore per te!
un saluto a tutti silver