Giusto o no che le mountain-bike siano bandite dai sentieri di montagna?

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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yayayaya

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ripeto, la famigerata delibera Mellarini è del 2005, "provocata' dall'enorme numero di bici in un solo luogo (il Garda Trentino) spesso portate in quota dalle navette.

Mi spiegate che cosa ci possono entrare le ebike, per favore?

io delle ebike penso tutto il male possibile, forse sbagliando chissà, ma qua siamo al livello del Lupo di Fedro.

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lo ripeto, l'ebike ha portato in montagna orde di rubagalline,non parlo di ebikers, ma di tutti quelli che fino al giorno prima stavano sul divano dalla mattina alla sera, poi vanno in vacanza in trentino, affittano l'ebike e così anzichè essere 2 muscolari e 3-4 ebikers , ti ritrovi altri 50 improvvisati motorizzati che non hanno la padronanza del mezzo e rispetto per gli altri e comunque ti ritrovi 56 mtb per i sentieri che diventano un problema
 

giorgiocat

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Comunque inutile fingere di non capire come siano entrate le ebike nel discorso: gli attuali divieti, come anche i futuri, dipendono principalmente dall'affollamento dei sentieri. E le ebike hanno enormemente aumentato questo fenomeno. Io stesso l'ultima vollta che sono stato in appennino ho visto molto più ebike che bici senza motore. Ma anche questo è facilmente spiegabile: è molto più facile affittare ebike a comitive di persone non atleticamente preparate e fare numero. Ed è questo il vero plus delle ebike , hanno aperto il mondo della montagna anche a chi non è in grado di affrontare salite al 20 o anche al 15 per cento. E per alcuni aspetti questo è un bene. Ma non per l'affollamento dei sentieri. Cioè sono diventate un fenomeno di massa. E' inutile negarlo. Poi è chiaro che ci sono tutti gli altri ciclisti e che il problema dei sentieri esistesse anche prima. Ma Secondo me con le ebike c'è stato un salto di qualità ( e di quantità)
 
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Metto i puntini sulle i. Io stesso sono stato lì per prendermi l'e-bike visto che non ho la possibilità di allenarmi come un tempo, ma ho voluto rimandare alla prossima. Io stesso sono andato in moto e mi son sempre limitato ai sentieri esistenti, anche vecchi e dimenticati. Non ho mai fatto prove di forza sgommando come un forsennato per dimostrare di riuscire ad arrivare chissà dove. Ho girato anche col fuoristrada, su mulattiere malconce ma esistenti e mai ho fatto caroselli e gimkane nei prati o arrampicate su rive ripide per mettere a prova le gomme ed il carburatore nuovi. Col GPS ho appena mappato su OSM un vecchissimo sentiero, anzi.. strada, interrotta da tempo immemore per uno smottamento (poi parzialmente ripristinato più recentemente per il passaggio a piedi), dacché era giovane la buonanima di mio padre che a malapena lo ricordava, appena ho tempo ne mapperò un altro, rigorosamente a piedi armato di falce, roncola e pure zappa visto che so cosa vado a trovare. Tutti presenti nelle vecchie mappe catastali ed una volta ripuliti. Percorribili senza troppe difficoltà tecniche in quanto realizzati a suo tempo per utilità, esbosco etc etc quindi con pendenze e tracciati razionali. La gente non li conosce piú perchè remoti ma erano un tempo le normali strade di bosco quando nel bosco si viveva e si lavorava. Non mi metto invece ad aggiungere scorciatoie varianti etc etc, in questi giorni ne ho percorse parecchie, alcune anche di discretamente pericolose, ed è una responsabilità morale incentivarne l'uso con tracce GPS e ponendo cartelli se poi la manutenzione e cura non esistono e mandi involontariamente la gente a rompersi le gambe per il tuo ego di dire "ho aperto una traccia". Non privatizzò nulla, sono lì da prima di me e ci rimarranno anche dopo, continuerò nella conservazione dell'esistente dimenticato ma non nella condivisione di qualsiasi cosa. Riguardo alle e-bike ed al modi di andare di certa gente. Ognuno è libero di andare come e dove preferisce, ma anche nei boschi ci sono regole su dove si può, dove è tollerato e dove invece non si dovrebbe,a appunto perchè c'è chi va per escursione e chi corre dietro al cronometro, in un momento di particolare sviluppo di queste discipline e di aumento delle interferenze tra utenti, è normale che prima o poi si porranno regole, distinzioni e finirà che per non sapersi accontentare e moderare ,limitare oggi, ci si troverà a girare sul circuito chiuso o fare la ciclabile per famiglie domani
 
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Comunque inutile fingere di non capire come siano entrate le ebike nel discorso: gli attuali divieti, come anche i futuri, dipendono principalmente dall'affollamento dei sentieri. E le ebike hanno enormemente aumentato questo fenomeno. Io stesso l'ultima vollta che sono stato in appennino ho visto molto più ebike che bici senza motore. Ma anche questo è facilmente spiegabile: è molto più facile affittare ebike a comitive di persone non atleticamente preparate e fare numero. Ed è questo il vero plus delle ebike , hanno aperto il mondo della montagna anche a chi non è in grado di affrontare salite al 20 o anche al 15 per cento. E per alcuni aspetti questo è un bene. Ma non per l'affollamento dei sentieri. Cioè sono diventate un fenomeno di massa. E' inutile negarlo. Poi è chiaro che ci sono tutti gli altri ciclisti e che il problema dei sentieri esistesse anche prima. Ma Secondo me con le ebike c'è stato un salto di qualità ( e di quantità)
Se ti riferisci a me, il senso del mio discorso è che se mai avremo una possibilità di salvarci dai divieti, secondo me questa potrebbe passare dal saperci differenziare in modo netto da chi ha un motore, come immagine e tipologia di sport.
Non mi sembra una cosa impossibile, a livello di percezione una persona comune capisce subito che se hai un motore hai un mezzo diverso, invece si continuano a fare attacchi come se fossero la stessa cosa, che se paga uno deve per forza rimetterci anche l'altro, per me non deve necessariamente essere così.
 
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Koroviev

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Un paio di giorni fa vedendo gli orari di apertura e relativi prezzi di un piccolo bikepark in Baviera, ho notato senza dispiacere che chi gira senza usare la risalita meccanizzata paga un prezzo, mentre chi usa la risalita meccanizzata e gli e-biker pagano un altro prezzo.
Io aumenterei ancora di più il prezzo per gli e-biker :-?:
 

tostarello

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Un paio di giorni fa vedendo gli orari di apertura e relativi prezzi di un piccolo bikepark in Baviera, ho notato senza dispiacere che chi gira senza usare la risalita meccanizzata paga un prezzo, mentre chi usa la risalita meccanizzata e gli e-biker pagano un altro prezzo.
Io aumenterei ancora di più il prezzo per gli e-biker :-?:
il bike park è qualcosa di privato, ed il gestore decide chi far pagare e quanto, però per me non va dato per scontato che qualcuno possa "appropriarsi" di un pezzo di natura per trarne vantaggio economico; non c'è paragone tra l'impatto ambientale di un impianto, che quando non rende viene abbandonato lì e tanti saluti, e l'impatto di chi gira in montagna a piedi, in mtb o in emtb

il problema dell'affollamento è inevitabile, un tempo in città si andava ovunque con l'auto, poi sono comparsi divieti via via più stringenti sino ad arrivare alle isole pedonali, è normale che sia così; non trovo giusto che l'accesso a determinate zone, in città o in montagna, sia consentito solo a chi possa permettersi di pagare, semmai si limita l'accessibilità in base ad altri criteri (stagione, giorno della settimana, orario etc.)
 

Elandur

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....non e vero che non li condivide....come faccio io dal resto non faccio più pubblicità sui giri che faccio e me lo godo in santa pace e relax dal resto basta che vai in esplorazione e li trovi....nom vedo perché dovrei dirti guarda quello e fantastico e quello fa schifo....dal resto la scoperta fa parte del gioco....

Inviato dal mio cessofono

E i SATtini condividono i loro territori, lasciandoti un sentierino sassoso riservato alle MTB magari. Del resto loro lavorano su sentieri storicamente pedonali e se li vogliono godere in santa pace e relax. Basta che vai a piedi e puoi farlo anche tu. Non vedo perchè dovrebbero fartelo percorrere in MTB poi, dato che poi sono loro a fare manutenzione. E, del resto, la manutenzione fa parte del gioco.

Direi che no fa una piega.
 

Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
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il bike park è qualcosa di privato, ed il gestore decide chi far pagare e quanto, però per me non va dato per scontato che qualcuno possa "appropriarsi" di un pezzo di natura per trarne vantaggio economico; non c'è paragone tra l'impatto ambientale di un impianto, che quando non rende viene abbandonato lì e tanti saluti, e l'impatto di chi gira in montagna a piedi, in mtb o in emtb

il problema dell'affollamento è inevitabile, un tempo in città si andava ovunque con l'auto, poi sono comparsi divieti via via più stringenti sino ad arrivare alle isole pedonali, è normale che sia così; non trovo giusto che l'accesso a determinate zone, in città o in montagna, sia consentito solo a chi possa permettersi di pagare, semmai si limita l'accessibilità in base ad altri criteri (stagione, giorno della settimana, orario etc.)

In linea generale sono d'accordo con te e non solo per la montagna ma anche per le spiagge ....
Trovo comunque giusto che gli e-biker paghino lo stesso prezzo di chi usa la risalita meccanizzata e cioè di più di chi invece decide di risalire solo con le proprie gambe per il semplice motivo che possono scendere anche più volte e ciò ha un impatto maggiore non sulla natura ma sulla manutenzione dei vari trail. Ovvio che si tratta di un modo per incassare qualche € in più ma che ritengo tuttavia non sbagliato.
Tanto io la e-bike non ce l'ho :-|
 

giorgiocat

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Se ti riferisci a me, il senso del mio discorso è che se mai avremo una possibilità di salvarci dai divieti, secondo me questa potrebbe passare dal saperci differenziare in modo netto da chi ha un motore, come immagine e tipologia di sport.
Non mi sembra una cosa impossibile, a livello di percezione una persona comune capisce subito che se hai un motore hai un mezzo diverso, invece si continuano a fare attacchi come se fossero la stessa cosa, che se paga uno deve per forza rimetterci anche l'altro, per me non deve necessariamente essere così.
no , no non avevo in mente nessuno in particolare... mi sembrava da diversi interventi che si volesse prevenire l' "attacco alle Ebike". Io non voglio attaccarle assolutamente, come invece magari farei con i mezzi a benzina o diesel nei boschi (moto da cross, quad, etc...), ma negare che abbiano aumentato l'affollamento dei sentieri di montagna, con conseguente aumento dei conflitti, vuol dire negare l'evidenza
 

One_1

Biker perfektus
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1) I divieti devono corrispondere a reali criticità del terreno (esempio scalinate ripide fatte con traversi di legno) o di fruizione (sentiero panoramico per famiglie dietro al rifugio). Nella montagna "vera" così come nei boschi.. un divieto generico non regge.

2) Le e-bike hanno portato maggiormente alla luce un problema di convivenza che esiste da sempre. Portano molte più persone sui sentieri.. capaci o incapaci non mi interessa. Più presenza = più visibilità e fastidio. Vietarle...? Sarebbe un palliativo, sarei anche d'accordo per un divieto selettivo. Magari funziona ma non è questo il punto.

3) L'erosione dei sentieri è un effetto concreto.. ma non sempre un male. Meglio un sentiero un po' scavato che si modifica nel tempo ma percorribile piuttosto che quei sentieri dimenticati, chiusi dalla vegetazione, pieni di zecche.. perché la montagna ormai è solo turismo e fuori dalle tracce famose non ci va più nessuno. W le e-bike se aiutano a tenere aperti i sentieri.

4) Tenere i sentieri segreti è una cavolata e l'effetto è esattamente l'opposto del voluto. Ognuno di noi ha goduto nel percorrere un bel Trail di cui aveva letto una recensione..
Non pubblicizzare sentieri poco conosciuti significa concentrare ancora più bike sulle solite tracce, quindi più traffico, più fastidio e erosione, altri Trail mangiati dalla vegetazione.

L'unica soluzione è il rispetto reciproco e dare al passaggio delle MTB un valore economico. Basta barrette e fermatevi a mangiare ai rifugi...

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francescoMTB1

Biker meravigliosus
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Una casetta di Legno nel Bosco
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Io sarei favorevole ad un sistema a permessi: vuoi girare in una data zona? ti compri il permesso. E con i soldi raccolti si finanzia la manutenzione dei sentieri.
Bandite dai Boschi NO!
Pero' :Vista la conclamata verita' di una incivilta' collettiva ai danni del nostro patrimonio montano ,arrecata da escursionisti ,banchettari da pic-nic della domenica che sversano immondizie e rifiuti , varie categorie di biker (oggetto di questo thread)e quanti altri, sarei a questo punto anche io favorevole ad una Legge regolamentata alla salvaguardia ,ma che non diventi il solito introito per l'Erario !
Se i nostri Parlamentari mangia gettoni di presenze ,includessero tra di loro una figura che salvaguardi il patrimonio Naturale con Passione e rifletterebbero sulla attuale situazione in cui versano i nostri boschi potrebbero accorgersi che un mero impegno potrebbe non solo salvarlo ma anche riqualificarlo.
Una tassa di transito giornaliera , di modesta entita' ,un controllo assiduo su tutto il territorio montano della Divisione Forestale dei Carabinieri e l'impiego dei milioni di beneficiari a cui il nostro Governo ha iniziato ad elargire il Reddito di Cittadinanza ,rivisto per quantificazione ,proporzionalmente all'impegno che andrebbe ad assumere dando una prestazione di opera lavorativa a Beneficio della Collettivita' .
"Utopia di una Chimera " ............:-((:
 
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sembola

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una nera e l'altra pure
"comprare il permesso" significa monetizzare il "consumo" dell'ambiente, ma se fosse per tutti... ma qua si parla di libertà assoluta per qualcuno e divieti per altri.

Casomai fosse sfuggito a qualcuno, la gestione ambientale è di totale ed esclusiva competenza delle regioni e delle province autonome, per cui i mitici "parlamentari", oggetto di infinite contumelie (nonostante non siano stati patacadutati dagli alieni, ma eletti...) non c'entrano assolutamente nulla.

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mcpelo68

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"comprare il permesso" significa monetizzare il "consumo" dell'ambiente, ma se fosse per tutti... ma qua si parla di libertà assoluta per qualcuno e divieti per altri.

Casomai fosse sfuggito a qualcuno, la gestione ambientale è di totale ed esclusiva competenza delle regioni e delle province autonome, per cui i mitici "parlamentari", oggetto di infinite contumelie (nonostante non siano stati patacadutati dagli alieni, ma eletti...) non c'entrano assolutamente nulla.

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concordo pienamente..anche se però MAGARI sarebbe forse meglio che anche chi ha competenza di controllo (queste entità misteriose) fossero un po' più presenti.. (non sò se pure loro debbano aver il consenso regionale o provinciale.. x controllare o se son autonome) ma... visto che è più facile avvistare na pantera.... che avvistare na guardia forestale...x boschi!!!magari beccherebbero pure qualche incivile mentre scarica..se x sbaglio fossero in giro!!! io l'ultime (3 guardie tutte insieme) le ho viste 3 anni fà ad una fontana , intente a riempire l'auto di taniche d'acqua ... invece di :maremmac: (evidentemente avevano mangiato salato):smile:
da allora BHò...forse si saran estinte!!
 

yayayaya

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il problema c'è, l'e-bike ha fatto crescere i numeri in maniera esponenziale, ma non credo sia fattibile e giusta una tassa per chi va con il motore e soprattutto penalizzare questo business sarebbe controproducente pure a loro.
immagino fioriranno sempre più percorsi dedicati alle bici.
lo scorso hanno a Kronplaz (3 o 4 percorsi dedicati alle bici)ho visto intere famiglie scendere il Gassl trail abbardati di tutte le protezioni, poi sempre con le scarpe da ginnastica tipo running, poi il giorno che l'ho fatto io, lungo il percorso ad ogni passaggio un pò ripido andavano a piedi .
percorsi dedicati, funivia, noleggio bici, qualche ciclista al rifugio , poca roba rispetto ai numeri dei trekker, ma pur sempre un bel giro di soldi
 

p84

Biker tremendus
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Qualcuno dovrebbe spiegarmi sul serio come possono le gomme delle biciclette rovinare i sentieri.
Se esiste un mezzo che dovrebbe essere promosso ovunque per la sua ecosostenibilità, silenziosità e relativa econonomicità, quello è la bici.
Dalle mie parti, mi riferisco al patrimonio forestale dei Castelli Romani, circolano clandestinamente moto da cross e da enduro che scavano solchi pazzesci nel terreno. E nessuno li ferma. Tante persone a cavallo i cui zoccoli lasciano nel terreno delle tracce indelebili e profonde. Nell'ultimo anno si è assistito ad un disboscamento a tappeto dell'area dovuto a non si sa bene quali concessioni rilasciate con una strana facilità. Cumuli di mondezza abbandonati qua e là, frigoriferi, televisori, divani..ecc..
A chi si addossano le colpe ?? Ai bikers
Sono andato a pesca dalla riva con la canna per 20 anni, ho visto il mare depauperarsi anno dopo anno, fino ad arrivare oggi ad un livello da non ritorno. Colpa essenzialmente della pesca professionale con reti vietate dalla comunità europea (le reti a strascico) e dell'inquinamento. A chi hanno addossato le colpe ?? Ai pescatori con la canna da riva (non scherzo) che vanno censiti e muniti di apposita licenza (a pagamento ovviamente). Siamo ad un tale livello di istupidimento collettivo e cieca avidità che se arriva King Kong a distruggere la città si daranno le colpe ai gabbiani che cagano sui palazzi
 

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