Giusto o no che le mountain-bike siano bandite dai sentieri di montagna?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Biker tremendus
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Ossia, ogni categoria ritiene il suo sport quello meno impattante e maggiormente degno di rispetto. E' la base della guerra tutti contro tutti, vincerà il piu' forte, ossia divieto a tutti fuorchè i pedoni al 99% dei casi e se rompono le scatole ai propietari anche a quelli!

Quindi tu equipari l'uso della bici a quello delle moto, ho capito bene ?
Oppure l'impatto della bici a quello dei disboscamenti a tappeto o delle mandrie di cavalli..
Non fa una piega
 

Boro

Biker meravigliosus
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Io non equiparo nulla, ma vedo che il porti in modo conflittuale partendo dal piedistallo della certezza é congruente al tuo approccio di base. Anche se tu avessi ragione sui presupposti (biker uber alles) non é il modo più efficace per ottenere qualcosa.
 

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Biker tremendus
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Io non equiparo nulla, ma vedo che il porti in modo conflittuale partendo dal piedistallo della certezza é congruente al tuo approccio di base. Anche se tu avessi ragione sui presupposti (biker uber alles) non é il modo più efficace per ottenere qualcosa.

Mi sembri confuso.
Il "conflitto" per usare le tue parole, l'hanno iniziato altri, con reali provvedimenti che vanno in una direzione ben precisa. Il mio è soltanto uno sfogo che esordisce da costatazioni di fatto e non ha certo la pretesa di cambiare o ottenere qualcosa in questa situazione. Anche perchè, come spiegavo sopra, ci sono già passato in altri ambiti. Dare la colpa dell'impoverimento ittico alla canna da pesca, QUESTO E' IL VERO CONFLITTO
 

Boro

Biker meravigliosus
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Il vittimismo é una pratica molto diffusa quanto inutile alla discussione e al cambiamento.
Posso capire abbia una funzione consolatoria, tutti più o meno vi facciamo ricorso, ma non serve a na beata mazza.;-)
 

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Biker tremendus
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Il vittimismo é una pratica molto diffusa quanto inutile alla discussione e al cambiamento.
Posso capire abbia una funzione consolatoria, tutti più o meno vi facciamo ricorso, ma non serve a na beata mazza.;-)

Le vere vittime sono quelli che si addossano colpe che non hanno o che hanno in minima parte, a partire proprio dai bikers in questa situazione
 

Boro

Biker meravigliosus
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Non sta a me convincere nessuno, personalmente, dato che si tratta di far convivere diverse categorie di "fruitori" penso che se tutti fossero liberi da condizionamenti "ideologici", e si mettessero nei panni degli altri con rispetto facendo quadrato fra loro, soluzioni si troverebbero.

Prendiamo ad es. i cacciatori. Personalmente ritengo insensata e aberrante la caccia intesa come sport, ma anche la pesca se per questo, è che i pesci non se li fila nessuno. Tuttavia penso che persone competenti in grado di cacciare e ben regolate sul territorio ci vogliano per questioni puramente inerenti alla gestione della fauna selvatica. Per cui, piu' che fare la crociata ai cacciatori perchè non fare quadrato in modo che se hanno spazio per muoversi LORO non lo si abbia anche NOI? Daltronde se so che sono in opera in una zona, cosa mi costa stare alla larga per non disturbarli e per preservare la mia incolumità?
E che dire dei cavalieri? Mi piace forse trovare i sentieri masticati dai cavalli? No, quando c'e' bagnato li riducono ad uno schifo e quando la terra secca è come girare sui campi arati. Incrociarli è sempre una preoccupazione perchè non sai mai come reagisce un animale di una stazza del genere anche se ti fermi e stai a lato. Dal loro punto di vista invece vedersi sbucare un biker lanciato su una mulattiera non deve essere rassicurante, sono in equilibrio precario su un grosso e alto animale facilmente spaventabile. Quindi anche loro farebbero a meno di noi e noi di loro.
E che dire dei famigerati motociclisti? Molti li hanno come fumo negli occhi ma sono in realtà molto simili ai biker, almeno a quei biker che usano la bici non come mero mezzo escursionistico, ma come strumento di divertimento nella guida. Suvvia molti di noi vanno in bici e vanno in moto oppure andavano in moto, il gusto e l'adrenalina che si provano sono simili.
Certo le moto fanno danni, fanno rumore, inquinano, ecc. e un incivile in moto vale come 10 biker incivili messi insieme, perchè il mezzo da potenzialità maggiori di far danni. Cosi' come basta una jeep per fare il danno di 100 moto. Di conseguenza l'approccio tipico è: vietiamo le moto tout court, noi bikers tanto siamo innocui e gireremo liberi!
Peccato che prima vietano le moto poi vietano le bici, questa è la dinamica che spesso si verifica nei fatti.
E non parlo poi di quelli che fanno lo stesso discorso contro gli e-bikers. Il problema o più propriamente il caprio espiatorio si trova sempre fuori dal proprio orticello. Ma quelli, ma gli altri, e bo e su, magari anche giustamente, ma cosa si risolve?
Se invece si pensasse alle esigenze degli uni e degli altri collaborando per dividere gli spazi civilmente e organizzandosi i risultati non sarebbero forse migliori?
Perchè in fin dei conti, chi è che proprio non vuole nessuno in giro nei boschi a prescindere? In primis i proprietari dei terreni, sia chi ci lavora e soprattutto quelli che si sono fatti la villetta o il rustico nel paesello e siccome ad ogni borgata arriva sempre un sentiero non si vuole nessuno che possa rompere le scatole, anche solo con la sua presenza e cercano sempre di chiudere lamentandosi in comune, alla provincia o prendendo iniziative unilaterali illegali.
Poi ci sono coloro che della montagna si pongono come gli eletti utilizzatori esclusivi, gli escursionisti e le loro associazioni, cai sat, ecc.
E infine i gestori di enti parchi et similia e le varie istituzioni territoriali responsbili della viabilità minore che vogliono meno grane possibili e sono preda delle pressioni delle loro lobby locali elettive.
E ovvio che "contro" costoro bisogna essere organizzati e cercare alleati piu' che fare la guerra (più che altro a parole) tutti contro tutti. Bisognerebbe avere una sorta di organo rappresentativo che porti avanti istanze e regoli i comportamenti della categoria almeno localmente. Motoclub, i circoli della caccia, associazioni ciclistiche, ippiche ecc. dovrebbero cercare di parlarsi, coordinarsi e collaborare. E' un'impresa disperata ma penso sia l'unica strada percorribile.
Altrimenti l'alternativa è fare i carbonari, cosa che in Italia non è poi tanto difficile, perchè tutto è vietato ma tutti fanno quel che gli pare lo stesso. E a quel punto poi non ci si può piu' lamentare degli "altri" più illegali di noi che fanno altrettanto.
 
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Biker tremendus
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Non sta a me convincere nessuno, personalmente, dato che si tratta di far convivere diverse categorie di "fruitori" penso che se tutti fossero liberi da condizionamenti "ideologici", e si mettessero nei panni degli altri con rispetto facendo quadrato fra loro, soluzioni si troverebbero.

Prendiamo ad es. i cacciatori. Personalmente ritengo insensata e aberrante la caccia intesa come sport, ma anche la pesca se per questo, è che i pesci non se li fila nessuno. Tuttavia penso che persone competenti in grado di cacciare e ben regolate sul territorio ci vogliano per questioni puramente inerenti alla gestione della fauna selvatica. Per cui, piu' che fare la crociata ai cacciatori perchè non fare quadrato in modo che se hanno spazio per muoversi LORO non lo si abbia anche NOI? Daltronde se so che sono in opera in una zona, cosa mi costa stare alla larga per non disturbarli e per preservare la mia incolumità?
E che dire dei cavalieri? Mi piace forse trovare i sentieri masticati dai cavalli? No, quando c'e' bagnato li riducono ad uno schifo e quando la terra secca è come girare sui campi arati. Incrociarli è sempre una preoccupazione perchè non sai mai come reagisce un animale di una stazza del genere anche se ti fermi e stai a lato. Dal loro punto di vista invece vedersi sbucare un biker lanciato su una mulattiera non deve essere rassicurante, sono in equilibrio precario su un grosso e alto animale facilmente spaventabile. Quindi anche loro farebbero a meno di noi e noi di loro.
E che dire dei famigerati motociclisti? Molti li hanno come fumo negli occhi ma sono in realtà molto simili ai biker, almeno a quei biker che usano la bici non come mero mezzo escursionistico, ma come strumento di divertimento nella guida. Suvvia molti di noi vanno in bici e vanno in moto oppure andavano in moto, il gusto e l'adrenalina che si provano sono simili.
Certo le moto fanno danni, fanno rumore, inquinano, ecc. e un incivile in moto vale come 10 biker incivili messi insieme, perchè il mezzo da potenzialità maggiori di far danni. Cosi' come basta una jeep per fare il danno di 100 moto. Di conseguenza l'approccio tipico è: vietiamo le moto tout court, noi bikers tanto siamo innocui e gireremo liberi!
Peccato che prima vietano le moto poi vietano le bici, questa è la dinamica che spesso si verifica nei fatti.
E non parlo poi di quelli che fanno lo stesso discorso contro gli e-bikers. Il problema o più propriamente il caprio espiatorio si trova sempre fuori dal proprio orticello. Ma quelli, ma gli altri, e bo e su, magari anche giustamente, ma cosa si risolve?
Se invece si pensasse alle esigenze degli uni e degli altri collaborando per dividere gli spazi civilmente e organizzandosi i risultati non sarebbero forse migliori?
Perchè in fin dei conti, chi è che proprio non vuole nessuno in giro nei boschi a prescindere? In primis i proprietari dei terreni, sia chi ci lavora e soprattutto quelli che si sono fatti la villetta o il rustico nel paesello e siccome ad ogni borgata arriva sempre un sentiero non si vuole nessuno che possa rompere le scatole, anche solo con la sua presenza e cercano sempre di chiudere lamentandosi in comune, alla provincia o prendendo iniziative unilaterali illegali.
Poi ci sono coloro che della montagna si pongono come gli eletti utilizzatori esclusivi, gli escursionisti e le loro associazioni, cai sat, ecc.
E infine i gestori di enti parchi et similia e le varie istituzioni territoriali responsbili della viabilità minore che vogliono meno grane possibili e sono preda delle pressioni delle loro lobby locali elettive.
E ovvio che "contro" costoro bisogna essere organizzati e cercare alleati piu' che fare la guerra (più che altro a parole) tutti contro tutti. Bisognerebbe avere una sorta di organo rappresentativo che porti avanti istanze e regoli i comportamenti della categoria almeno localmente. Motoclub, i circoli della caccia, associazioni ciclistiche, ippiche ecc. dovrebbero cercare di parlarsi, coordinarsi e collaborare. E' un'impresa disperata ma penso sia l'unica strada percorribile.
Altrimenti l'alternativa è fare i carbonari, cosa che in Italia non è poi tanto difficile, perchè tutto è vietato ma tutti fanno quel che gli pare lo stesso. E a quel punto poi non ci si può piu' lamentare degli "altri" più illegali di noi che fanno altrettanto.


Il tuo discorso sarebbe anche sensato se fosse a "monte". Il problema è che ormai siamo a "valle". I divieti sono già stati attivati da un pezzo.
E poi si parlava di chi recava danni ai sentieri e ai boschi. Le moto recano danni, i cavalli idem, le biciclette fanno ridere a confronto
 

scratera

Biker nirvanensus
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rovereto TN
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...
Il tuo discorso sarebbe anche sensato se fosse a "monte". Il problema è che ormai siamo a "valle". I divieti sono già stati attivati da un pezzo.
E poi si parlava di chi recava danni ai sentieri e ai boschi. Le moto recano danni, i cavalli idem, le biciclette fanno ridere a confronto
..sul fanno ridere ne possiamo parlare all'infinito potrei portarti esempi in cui hanno fatto veramente disastri cambiando fondamentalmente la morfologia del sentiero....modificando proprio anche l'andamento dello steso tagliando e modificando curve e passaggi...
...eccone un esempio <iframe src="https://www.facebook.com/plugins/po....pizzini.18/posts/10214595168219011&width=500" width="500" height="309" style="border:none;overflow:hidden" scrolling="no" frameborder="0" allowTransparency="true" allow="encrypted-media"></iframe>
 
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..sul fanno ridere ne possiamo parlare all'infinito potrei portarti esempi in cui hanno fatto veramente disastri cambiando fondamentalmente la morfologia del sentiero....modificando proprio anche l'andamento dello steso tagliando e modificando curve e passaggi...
...eccone un esempio <iframe src="https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https://www.facebook.com/paolo.pizzini.18/posts/10214595168219011&width=500" width="500" height="309" style="border:none;overflow:hidden" scrolling="no" frameborder="0" allowTransparency="true" allow="encrypted-media"></iframe>


Non parte il filmato. Per rovinare un sentiero ci vogliono centinaia di bici o biker poco civili muniti di macete che vanno a tagliare la vegetazione per creare varianti. Di moto ne basta una soltanto per creare sconquassi
 

scratera

Biker nirvanensus
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Non parte il filmato. Per rovinare un sentiero ci vogliono centinaia di bici o biker poco civili muniti di macete che vanno a tagliare la vegetazione per creare varianti. Di moto ne basta una soltanto per creare sconquassi
...non è un filamto ma una discussione faccialibro....ti faccio un esempio..mentre salivo pedalando nel giro di 2 ore sono stato passato da 5 pulmini da 25 persone con relativo carrello porta bici...:prost:
..e non era un giorno festivo ma un mercoledi da leoni
 
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RR 560
Ho letto molte invocazioni al buonsenso, in questa discussione come del resto in tante altre. Ma se è vero che, fino a prova contraria qua sopra siamo tutte persone di buon senso, là fuori non è affatto così.
Quando la MTB era uno sport di nicchia non c'erano problemi, eravamo talmente pochi che la nostra presenza e il nostro impatto sul paesaggio erano irrilevanti.
Ma ormai (e qui mi sembra di dire una banalità ma evidentemente ce n'è bisogno), non è più così.
 
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Picola ma carattarastica...
Ho letto molte invocazioni al buonsenso, in questa discussione come del resto in tante altre. Ma se è vero che, fino a prova contraria qua sopra siamo tutte persone di buon senso, là fuori non è affatto così.
Quando la MTB era uno sport di nicchia non c'erano problemi, eravamo talmente pochi che la nostra presenza e il nostro impatto sul paesaggio erano irrilevanti.
Ma ormai (e qui mi sembra di dire una banalità ma evidentemente ce n'è bisogno), non è più così.


Ed anche se non piace sentirla,sostanzialmente è cosi o perlomeno molto vicino la realtà...
 

Boro

Biker meravigliosus
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Il punto é sempre quello, il numero di passaggi e la tendenza a concentrarsi delle persone. Chessò una vallata é critica quella accanto semideserta.
Ci sono posti dove girano centinaia di bici al giorno sempre nei soliti 3/4 sentieri. Hai voglia a non avere problemi.
 
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Burìk

Biker prudens
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Fat+xc+full
..sul fanno ridere ne possiamo parlare all'infinito potrei portarti esempi in cui hanno fatto veramente disastri cambiando fondamentalmente la morfologia del sentiero....modificando proprio anche l'andamento dello steso tagliando e modificando curve e passaggi...
...eccone un esempio <iframe src="https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https://www.facebook.com/paolo.pizzini.18/posts/10214595168219011&width=500" width="500" height="309" style="border:none;overflow:hidden" scrolling="no" frameborder="0" allowTransparency="true" allow="encrypted-media"></iframe>

Letto tutto, dalle opinioni estasiate di chi l'aveva percorso nelle condizioni ottimali fino al disastro totale dopo il passaggio dei furgonati.. pazzesco, da non credersi. Capisco perché ora sei restio a condividere i percorsi, se questi sono i risultati non ti si può biasimare.
 

LucaJones

Biker serius
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Niner - Santa Cruz
Il problema non sono bike e-bike escursionisti ecc.ecc. ma è il numero.
Oggi ovunque si vada c'è un mucchio di gente e l'impatto di tutto ciò sull'ambiente è fortissimo e quindi si pensa a regolamentazioni.
Tanto per capirci personalmente sono molto attento a non rovinare i sentieri con frenate e derapate, ma qualche volta capita, si sbaglia si arriva troppo veloci, ci si trova in difficoltà ecc., è ovvio che se su quel sentiero passo solo io l'impatto di una derapata è minimo e trascurabile, ma se passano 100 biker la cosa inizia ad avere un peso.
Stesso discorso vale sulle precedenze ai pedoni, sono molto attento a non creare disturbo ma capita a volte che fermarsi risulta difficile (tratto impegnativo, errori di valutazione ecc), ovvio se capita una volta al pedone non frega molto ma se capita 100 volte la cosa è sicuramente fastidiosa.
Così per noi biker sono fastidiosi cani senza guinzaglio che ti tagliano la strada, beoti che camminano come la vispa Teresa che correva nell'erbetta e ovvio che se capita ogni tanto non succede niente ma se in una discesa ti tocca fermarti 10 volte la cosa inizia ad infastidirti.

Imho il problema non sono le ebike quanto l'inciviltà dell'italianucolo (e sono magnanimo), che sia ciclista o un semplice escursionista. E' la (stronza) ignoranza di certa gentaglia che (ove possibile) dovrebbe venir redarguita con severità dagli tutti altri fruitori dei sentieri, così che l'idiota di turno si vergogni (ed abbia timore) di perpetrare certi comportamenti.

Infatti... gli italiani non brillano per senso civico ed in ogni caso l'impatto del singolo si puo' limitare ma non puo' essere nullo.

Ogni tanto compaiono articoli di giornale che annunciano allarmati il calo delle nascite o una decrescita demografica. Ma sono sicuri che sia un male?
Ogni tanto compaiono anche articoli di giornale che annunciano allarmati la cementificazione di aree rurali e costiere. Ma la crescita demografica, non implica la costruzione di nuove abitazioni?
O si vorrebbe eliminare seconde e terze case? Quindi dovremmo essere di piu' ma piu' poveri dal punto di vista immobiliare? Allora non dovrebbero parlare di crisi edilizia quando si costruiscono meno immobili, ne diminuisce il prezzo o i lavoratori edili rimangono disoccupati. Dovrebbero chiamarla in un altro modo; qualcosa come "armonia edilizia".
 
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LucaJones

Biker serius
8/3/15
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Niner - Santa Cruz
Qualcuno dovrebbe spiegarmi sul serio come possono le gomme delle biciclette rovinare i sentieri.
Se esiste un mezzo che dovrebbe essere promosso ovunque per la sua ecosostenibilità, silenziosità e relativa econonomicità, quello è la bici.
Dalle mie parti, mi riferisco al patrimonio forestale dei Castelli Romani, circolano clandestinamente moto da cross e da enduro che scavano solchi pazzesci nel terreno. E nessuno li ferma. Tante persone a cavallo i cui zoccoli lasciano nel terreno delle tracce indelebili e profonde. Nell'ultimo anno si è assistito ad un disboscamento a tappeto dell'area dovuto a non si sa bene quali concessioni rilasciate con una strana facilità. Cumuli di mondezza abbandonati qua e là, frigoriferi, televisori, divani..ecc..
A chi si addossano le colpe ?? Ai bikers
Sono andato a pesca dalla riva con la canna per 20 anni, ho visto il mare depauperarsi anno dopo anno, fino ad arrivare oggi ad un livello da non ritorno. Colpa essenzialmente della pesca professionale con reti vietate dalla comunità europea (le reti a strascico) e dell'inquinamento. A chi hanno addossato le colpe ?? Ai pescatori con la canna da riva (non scherzo) che vanno censiti e muniti di apposita licenza (a pagamento ovviamente). Siamo ad un tale livello di istupidimento collettivo e cieca avidità che se arriva King Kong a distruggere la città si daranno le colpe ai gabbiani che cagano sui palazzi

Mica potevano non tassare qualcuno!

Dal "libero mercato" a "i mercati insegneranno agli italiani come votare", sembra che la finanza si possa o debba auto-regolamentare.
Broker, finanzieri e affini si', pescatori e tutti gli altri no. Pescheranno ed inquineranno fino all'estinzione dei pesci o sfrutteranno le risorse naturali fino alla loro completa scomparsa compromettendo irreversibilmente la possibilita' che si "autorigenerino".
 
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Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Infatti... gli italiani non brillano per senso civico ed in ogni caso l'impatto del singolo si puo' limitare ma non puo' essere nullo.

Ogni tanto compaiono articoli di giornale che annunciano allarmati il calo delle nascite o una decrescita demografica. Ma sono sicuri che sia un male?
E' un male in un sistema in cui il lavoro dei giovani deve mantenere le generose pensioni dei tanti vecchi presenti, calcolate con sistemi per lo piu' svincolati dalla effettiva contribuzione e l'assitenza sanitaria agli stessi:mrgreen: :mrgreen:
Ma questo non c'entra nulla col problema divieti.
 

valium64

Biker superioris
30/5/16
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Io in tutta sincerità a quel sondaggio ho votato NO ma per farlo mi son dovuto veramente turare il naso, ovvio che sono contrario al SI, vietare a priori la montagna a qualcuno ma anche solo dargli la possibilità in limitate zone di accesso esclusivamente a pagamento lo trovo arrogante e iniquo, però anche il NO con quella frase "la montagna è per tutti e di tutti" se mi troverebbe d'accordo se idealmente tutti amassero e rispettassero la montagna e tutte le forme di vita, senziente e non, però purtroppo in un mondo ed ancor più in un paese dove il senso civico e l'amore vero e profondo per ciò che ci circonda sono ai minimi storici per non dire quasi totalmente spariti, dove l'egocentrismo e l'individualismo la fanno da padrona e tutti sono bravi a fare i moralisti e i critici nel guardare e giudicare gli altri senza però farlo in primis con se stessi la risposta giusta sarebbe stata SO o NI, ovvero giusto tenere la montagna aperta a tutti ma con regole, controlli e possibilità di segnalazione da parte di tutti con conseguente garanzia di controllo.
Purtroppo oltre alla civiltà di tutti i suoi fruitori nasce comunque un altro problema, ovvero l'affollamento, ed anche qui è inutile raccontarcela, da biker, ebiker, trekker, camminatore, passeggiatore e fungaiolo che la frequenta sotto molti suoi aspetti non posso ne me la sento di negare che tutti quelli strumenti che hanno facilitato l'accesso a zone altrimenti da pochi raggiungibili o allo svolgimento di attività che prima riuscivano a fare in molti meno ha creato maggior attrito tra le varie categorie di fruitori ma ancor peggio determinato un maggior impianto sul ecosistema stesso, perché se prima si saliva solo a piedi e ora tra impianti, SUV, quad e via dicendo si arriva in quota e alle baite con facilità significa che se prima l'afflusso era di 10 ora è di 50 se non anche 100 e oltre, e lo stesso vale per le MTB rispetto ad oggi con l'aggiunta di eMTB, furgonati e meccanizzati, questo a prescindere dalle capacità e livello di preparazione tecnica, perché magari quelli che salgono con SUV o impianti sono ex escursionisti con la famiglia al seguito o ex pedalatori e rider convertiti a mezzi alternativi per mille mila diversi motivi ma che hanno una forte base tecnica e la trasmettono anche a chi li accompagna, ma il problema permane, se prima c'erano 3 sentieri frequentati quotidianamente da 5 camminatori 5 biker e ora i sentieri sono gli stessi ma ci passano 50 pedoni a scendere, 50 biker a scendere e 25 ebiker a salire e scendere l'affluenza, il traffico e l'impatto sul sentiero stesso è ben diverso!
Le soluzioni purtroppo sono solo 2:
a) O veramente il più forte e radicato predomina e banna tutti gli altri dalla montagna, ma poi se non impieghi veramente tutta la popolazione a controllare che tali divieti vengano rispettati la cosa non serve a nulla e creerà anzi solo più e più problemi a tutti.
B) O una volta per tutte le storiche associazioni e club che si sono "impadronite" della montagna con legittimazione essendo le uniche attive che per anni hanno fatto per lei qualcosa si rendono conto che abbarbicarsi sulla posizione di esclusività è sbagliato e anacronistico e si estendono quindi ad abbracciare anche le altre attività, magari dando una bella svegliata anche agli enti pubblici locali e turistici per fargli capire che un lavoro congiunto per dar vita a una rete sentieristica più ampia, strutturata e curata, in parte condivisa ed in parte selettiva, sfruttando per altro il lavoro della grande quantità di volontari che si potrebbero reperire se non ci fosse tutto questo ostruzionismo, e poi imponendo si delle regole ben precise ma anche ferree con tanto cdi controllo random ma massicci così da far capire a tutti che il rischio di esser beccati se si sgarra è concreto e la pena garantita e severa.
 
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LucaJones

Biker serius
8/3/15
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Niner - Santa Cruz
E' un male in un sistema in cui il lavoro dei giovani deve mantenere le generose pensioni dei tanti vecchi presenti, calcolate con sistemi per lo piu' svincolati dalla effettiva contribuzione e l'assitenza sanitaria agli stessi:mrgreen: :mrgreen:
Ma questo non c'entra nulla col problema divieti.

Allora la decrescita demografica e' un male per un sistema (pensionistico e assistenziale) che potrebbe essere sbagliato.
Questo non vuol dire che sia un bene, ma vuole almeno dire che e' un elemento rivelatore di un possibile errore del sistema.
Sembra invece che si voglia perseverare nell'errore.


... delle regole ben precise ma anche ferree con tanto cdi controllo random ma massicci così da far capire a tutti che il rischio di esser beccati se si sgarra è concreto e la pena garantita e severa.

Insomma bisogna far precedere il tutto da un cambio della mentalita' di buona parte della popolazione, tale da rendere possibile prima che le regole siano scritte in maniera precisa e comprensibile, poi che siano facilmente applicabili e le infrazioni rilevabili e punite.

Io sto diventando un po' dubbioso circa la possibilita' di migliorare una societa' civile tramite regole e pene.
Vedo magistrati che indagano magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine ed esponenti politici ed dell'avvocatura, con le forze dell'ordine impegnate nelle indagini sulle forze dell'ordine e sui magistrati e ed esponenti politici ed dell'avvocatura... e cosi' via.
Aumenta la giustizia sociale tutto questo?
Il beneficio economico di questo sistema e' paragonabile alla spesa sua e di quello carcerario?
 

bgcarlo

Biker ciceronis
9/11/13
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...alcuni concetti di fondo però sono corretti...io ho smesso di fare pubblicità ai miei percorsi proprio perche sono stati devastati dai troppi passagi trasformandone l'aspetto...

Io dalle mie parti più che altro vedo percorsi devastati dalle moto. Infatti ogni tanto quando mi trovo a passare su certi percorsi che sono davvero letteralmente devastati ed impercettibili con fossi scavati dalle gomme delle moto anche di 30 e passa centimetri, mi viene sempre in mente cosa scrivete qua. Ma le moto da voi non passano?


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