Giubbotto retroriflettente obbligatorio

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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Dato che, malgrado la legge sia in vigore da più di un mese, molti ancora non ne sono al corrente, ricordiamo che dal 12 Ottobre 2010 è obbligatorio, in determinate situazioni, indossare un giubbotto rifrangente analogo a quello che si tiene in macchina conformemente all'articolo 162 del cds.
L' articolo 182 comma 9 bis del codice della strada recita:

Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, di cui al comma 4-ter dell'articolo 162. (1)

(1) Comma inserito dala legge 29 luglio 2010 n.120. Le disposizioni del comma 9-bis si applicano a decorrere dal 12 ottobre 2010 (sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge 29 luglio 2010 n.120, avvenuta il 13 agosto 2010)


Per quanto riguarda noi bikers (che di asfalto, purtroppo, ci tocca spesso farne un po') bisogna però considerare che quasi sempre abbiamo uno zaino.
Sarà quindi sufficiente applicare delle fasce rifrangenti sullo zaino?
Probabilmente no, ma un giubbotto convenzionale verrebbe inevitabilmente coperto e perderebbe il proprio senso.
Quindi, se da una parte basterebbe mettersi il giubbino sotto lo zaino per essere a posto dal punto di vista legale, questo sarebbe un controsenso, e d'altra parte non è detto che la soluzione più sensata come l'applicazione di fasce rifrangenti allo zaino ci metta al riparo dalle multe (il giubbotto ci renderebbe visibili anche a chi ci viene incontro).
L'articolo 162 comma 4-ter parla di giubbotti o bretelle retroriflettenti ma non specifica eventuali omologazioni richieste.
La mia modesta opinione è che in questo caso la cosa migliore da fare sia rimettersi semplicemente alle regole del buon senso.

Fonti: www.mit.gov.it e www.aci.it
 

Alex_22-11

Biker perfektus
già.....riporto anche questa bella discussione del forum in cui sono state discusse molte valide solluzioni per la visibilità notturna.....certo, ovviamente non si parla di soluzioni, "a norma di legge", ma ottime per la reale visibilità nella circolazione notturna....
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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già.....riporto anche questa bella discussione del forum in cui sono state discusse molte valide solluzioni per la visibilità notturna.....certo, ovviamente non si parla di soluzioni, "a norma di legge", ma ottime per la reale visibilità nella circolazione notturna....
Si, bisogna dire che, per poter circolare su strada, sarebbe obbligatorio anche un segnalatore acustico ed i catarifrangenti sui raggi.
Eppure (quasi) nessuno di noi li ha.
Però per la nostra stessa sicurezza, ci sarebbe da farci più di un pensiero.
Fortunatamente molti produttori di zaini inseriscono queste fasce nei loro prodotti.
 

dtaam

Biker novus
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Duino
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vabbe ke è per la sicurezza pero per ogni stupidaggine bisogna comprare qualcosa!!
secondo voi basta anke un giubotto ke danno quando compri un'auto o deve essere proprio omologato per bici?!
 

ZiK

Biker novus
21/4/09
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Ortonovo (SP)
www.unisux.org
Già prima che uscisse la norma, io ho sempre usato:

  1. il giubbotto (NOTA: essendo XXL, riesco a mettermelo con lo zaino sotto; certo, è una rottura ogni volta che devo accedere allo zaino ma pazienza);
  2. i catarifrangenti anteriore e posteriore che la Specialized mi aveva dato in dotazione (pesano una scemata!);
  3. luci a LED stroboscopiche a tubo sella, piega e casco.
Video molto interessante che testa la visibilità a seconda delle soluzioni:

YouTube - Bici-Film: Di notte, luci sempre accese! (versione italiana)

In particolare vorrei far notare quanto siano efficaci i catarifrangenti sui raggi nel caso di incroci (forse tra le situazioni più pericolose).

__________________
Mio album MTB (Alpi Apuane e dintorni):
http://www.facebook.com/album.php?aid=164928&id=749102313&l=6a743a782dhttp://www.facebook.com/album.php?aid=164928&id=749102313&l=6a743a782d
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erminiottone

Biker popularis
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coli
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il giubbotto o le bretelle non sono omologate in se, è il tessuto rifrangente che deve essere omologato: ergo, quelle di Decathlon o quelle che ho trovato da Bicimania (ma sicuramente altri ne hanno disponibili) dovrebbero andare bene, visto che c'è il certificato di omologazione (siamo in italia, il condizionale è d'obbligo :omertà:).

Ovviamente ho preferito le bretelle per motivi climatici: il giubbotto fa sudare da fermi, figurarsi in bici...

per la bici che uso su bitume, ho trovato (a caro prezzo) degli spezzoni di nastro rifrangente 3M (quello per gli ingombri degli autocarri) e l'ho resa più visibile sia anteriormente (colore bianco) che lateralmente (arancione), poi catarinfrangente posteriore, luce sul casco e luce anteriore: sicuramente non sono a norma, ma se mi cattano su vanno sicuramente mandati dall'oculista!!!!!

sualla mtb i catarinfrangenti alle ruote son durati poco, ci vorrebbero copertoni con la banda stile Schwalbe Marathon Plus, assolutamente visibili se colpite da fari.

statemi bene
Erminio
 

rider12

Biker urlandum
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genova
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giant trance 27,5 con pike
premesso che ho sempre usato i lampeggianti , ho trovato da decathlon un foglio con una ventina di adesivi di varie forme catarifrangenti e ne ho utilizzati per i pedali ed in alcuni punti della bici laterali,sto parlando però della bici che utilizzo per andare al lavoro ,sulla mtb solo i lampeggianti.cercherò i cerchi di luce di cui sopra,in effetti negli incroci danno molta visibilità e sono esteticamente meglio dei catadiotri nei raggi.comunque mi sembra la solita legge a metà,non capisco perche giubbotto o bretelle non in città ma solo nelle gallerie o fuori porta,potevano fare obbligatorio ovunque.
 

Risiul

Biker extra
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Il Codice della Strada italiano è un'accozzaglia di leggi e norme, a volte senza senso e che vanno in contraddizione tra loro in modo comico: una di queste norme, la conosciamo tutti, prevede che ogni bici per poter circolare sulle strade (qualsiasi strada, anche quelle sterrate nei boschi se non chiuse al traffico) abbiano luci, catarifrangenti e campanello. Pochi sanno che però, nell'articolo che elenca i veicoli sottoposti all'obbligo dell'uso delle luci, le biciclette non sono comprese... Ciò significa che un utente ciclista che gira di notte ha sì l'obbligo di avere le luci ma non di accenderle... :pirletto:

Ho usato a lungo i "cerchi di luce retroriflettente" della 3M, un'ottima alternativa ai catarifrangenti perché hanno il vantaggio di riflettere la luce dei fari indipendentemente dall'angolo di incidenza del fascio luminoso

Penso che la soluzione migliore sia perciò il buon senso, quello del ciclista e quello delle forze dell'ordine che devono controllare l'applicazione del codice della strada
 

david_jcd

Redazione
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Fortezza (BZ)
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premesso che ho sempre usato i lampeggianti , ho trovato da decathlon un foglio con una ventina di adesivi di varie forme catarifrangenti e ne ho utilizzati per i pedali ed in alcuni punti della bici laterali,sto parlando però della bici che utilizzo per andare al lavoro ,sulla mtb solo i lampeggianti.cercherò i cerchi di luce di cui sopra,in effetti negli incroci danno molta visibilità e sono esteticamente meglio dei catadiotri nei raggi.comunque mi sembra la solita legge a metà,non capisco perche giubbotto o bretelle non in città ma solo nelle gallerie o fuori porta,potevano fare obbligatorio ovunque.
Secondo me perchè si suppone che la città sia sufficientemente illuminata da lampioni ed altro, inoltre in città c'è il limite dei 50 mentre fuori sono 90.
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
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Paperopoli
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...anche a piedi!:smile:

Ovviamente mi riferivo al fatto che fuori città le macchine vanno più veloce e sono più pericoloso, soprattutto se il ciclista non è ben visibile.
Dunque uso la bici solo di giorno per cui mi limito a tenere SEMPRE il caschetto e ad usare la solita prudenza. Ma se la utilizzassi di notte metterei (e parlo da automobilista):
- lmapeggianti anteriori e posteriori
- catarifrangenti sui pedali (non fa niente se sono brutti)
- adesivi vari sempre catarifrangenti
- abbigliamento possibilmente dotato di elementi rifrangenti (scarpette, giubbino, maglia, caschetto, zaino, etc.)
ma sinceramente non troverei il modo di garantire anche il famoso giubbino o fasce che dice la legge!
L'importante è essere ben visibili, ne va della pelle. La legge qui mi pare solo una rottura di scatole. Però il problema è che in caso di incidente ci mette in difficoltà...
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Milano
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...anche a piedi!:smile:

Ovviamente mi riferivo al fatto che fuori città le macchine vanno più veloce e sono più pericoloso, soprattutto se il ciclista non è ben visibile.
Logico che si stava scherzando... :pirletto:
Però i maggiori pericoli per i ciclisti si riscontrano in città, dove sono più numerosi gli ostacoli visivi.
Io utilizzo da un paio di mesi la bici per recarmi al lavoro (15 km andata e altrettanti al ritorno, attraverso quasi tutta la città).
In città non ti vedono. :taxi-dri: Un ciclista è del tutto "trasparente" :fantasm:
Precedenza? Mai avuta. Del resto, Milano è il "Far West": chi primo arriva all'incrocio, primo passa.
Siccome percorro anche una piccola parte della SP103 (Cassanese), dove vige il limite dei 70 km/h (dev'essere il limite minimo, perchè più piano dei 70 km/h non ho mai visto andare nessuno), benchè le auto sfreccino a velocità elevata, mi sento molto più sicuro, perchè a parte le rotonde che ultimamente sorgono ovunque come funghi, il resto della strada è privo di incroci, se non quelli regolati da semaforo in prossimità dei centri abitati.
 

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