giro in Cadore tra Perarolo e Cibiana 13/10 - traccia GPS

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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ottomilainsu

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Girando a piedi nella zona di Perarolo e controllando sulla cartina Tabacco n°16 ho notato che si potrebbe fare un giretto ad anello con base a Perarolo di Cadore.
Sulla carta sembra impegnativo, grossomodo l'itinerario è il seguente:
Perarolo (quota 530) - Tai di Cadore - Valle - 495 che parte dalla diga di Valle, poi 496 che sale al colle Duoghe (quota 1500), 498 Pra de Duogo, 489 e giù verso Perarolo.
Oppure il 489 scende a Rivalgo, fuori dalla mappa, un po' più a sud.
In alternativa dalla Cavallera si può andare a Damos, prendere il 497 che porta a Valle di Cadore per non dover fare la "solita" ciclabile.
Dalla mappa si dovrebbe camminare su strada sterrata per la maggior parte, il resto sembrano sentieri facili.

mappa_perarolo.jpg


A qualcuno interessa?
Qualcuno ha già affrontato dei tratti e sa come sono?

Io sono disponibile il mercoledì (giorno libero) e nei pomeriggi escluso il giovedì, sabato anche solo il pomeriggio, ovviamente la domenica.
Credo sia fattibile anche con una front, ci andrei comunque con la bici da AM.
La qualità della foto della mappa è quella che è, ho fatto una foto alla svelta.
 

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Biker assatanatus
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ottomilainsù;4214008 ha scritto:
Girando a piedi nella zona di Perarolo e controllando sulla cartina Tabacco n°16 ho notato che si potrebbe fare un giretto ad anello con base a Perarolo di Cadore.
Sulla carta sembra impegnativo, grossomodo l'itinerario è il seguente:
Perarolo (quota 530) - Tai di Cadore - Valle - 495 che parte dalla diga di Valle, poi 496 che sale al colle Duoghe (quota 1500), 498 Pra de Duogo, 489 e giù verso Perarolo.
Oppure il 489 scende a Rivalgo, fuori dalla mappa, un po' più a sud.
In alternativa dalla Cavallera si può andare a Damos, prendere il 497 che porta a Valle di Cadore per non dover fare la "solita" ciclabile.
Dalla mappa si dovrebbe camminare su strada sterrata per la maggior parte, il resto sembrano sentieri facili.

mappa_perarolo.jpg



A qualcuno interessa?
Qualcuno ha già affrontato dei tratti e sa come sono?

Io sono disponibile il mercoledì (giorno libero) e nei pomeriggi escluso il giovedì, sabato anche solo il pomeriggio, ovviamente la domenica.
Credo sia fattibile anche con una front, ci andrei comunque con la bici da AM.
La qualità della foto della mappa è quella che è, ho fatto una foto alla svelta.

è da tempo che provo a chiudere un annello in zona, ma non c'è verso.

Dalle curve di livello si capisce benissimo che il 489 è probabilmente più una parete da fare in corda doppia che un pendio con cuis cendere in bici... e a vedere dal vivo quel versante della montagna è difficile immaginarsi un sentiero ciclabile che ne discenda.... però finchè non ci si prova non lo si saprà mai. io aspetto sempre qualcuno che lo testi e poi nel caso ci vado...:hahaha:

Il 497, invece, presenta la linea rossa a pallini... cioè sentiero difficile (a piedi, figuriamoci in bici...) e quindi mi sento di ipotizzare che non sia fattibile in MTB... o almeno in sella.
 

ottomilainsu

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Oggi ho fatto un sentiero "enel" (*) che secondo me scendeva con pendenze paragonabili a quelle del 489, dalle mie parti quei sentieri abbondano.
Alla peggio si fa a piedi, come un tratto di un altro sentiero che passa in cima alla parete della palestra di roccia della Val Gallina, sempre percorso oggi.
A piedi ho fatto solo il pezzo più incasinato, dove tra sassi e radici non c'è verso di passare stando in sella.

Il 497 è una variante ipotetica perchè da Perarolo c'è un altro tracciato che sale verso Valle di Cadore, solo che per raggiungerlo occorre guadare il Boite dato che il ponticello di servizio per un cantiere non esiste più.

(*) Dicesi sentiero "enel" una traccia di percorso utilizzato per le ispezioni agli elettrodotti :smile:
 

gaspa83

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Il 497 è uno dei classici sentierini scorrevoli e divertenti per le uscite brevi attorno casa, merita sicuramente! E' stato rimodernato una decina d'anni fa e non corrisponde a quanto indicato sulla mappa. Quindi la cavallera va fatta comunque, e si prende il 497 dall'inizio, dove è segnato bianco, poi si procede in quota, non c'è il saliscendi segnato sulla carta.
Da Valle si può poi seguire la traccia nera che porta esattamente sopra la diga.
Qui inizia la salita, subito ripida, su asfalto, poi sterrata e le pendenze aumentano. Il fondo non buono non aiuta e specie nella parte finale alcuni tratti (non troppi) molto ripidi andranno fatti a piedi. In alternativa si possono fare i sentieri 495-496, anche qui qualche tratto a piedi per superare dei gradini.
Dalla cima in poi attenzione all'orientamento, ci sono un sacco di strade boschive e niente cartelli, merita sicuramente una visita la casera dell'Aga. Quando ho fatto la discesa sono sceso per il rosso tratteggiato, che in realtà è diventato una strada boschiva, e sembrava anche essere la principale.
Da qui per la discesa a Perarolo non saprei cosa consigliarti, il 489 tratteggiato che scende nel bosco l'ho fatto praticamente tutto a piedi, ma era qualche anno fa e ora la mia tecnica è migliorata, comunque mi verrebbe da dire lo stesso che è ben poco ciclabile. Ho invece sentito dire che forse una di quelle tracce che scendono dalle parti della stazione sono migliori, ma non ho più avuto occasione di andare a vedere.. boh
 

ottomilainsu

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Ottimo per il 497, grazie.
Poi il 489... vedremo, se mercoledì il tempo è bello un pensierino lo faccio.
Altrimenti se c'è qualche temerario che si vuole aggregare potrei domenica, questa settimana nel resto dei pomeriggi sono piuttosto impegnato.
 

gaspa83

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ottomilainsù;4214439 ha scritto:
Ottimo per il 497, grazie.
Poi il 489... vedremo, se mercoledì il tempo è bello un pensierino lo faccio.
Altrimenti se c'è qualche temerario che si vuole aggregare potrei domenica, questa settimana nel resto dei pomeriggi sono piuttosto impegnato.

magari anche mi aggrego per mercoledì..
non mi spiace l'idea di far di nuovo un salto da quelle parti
 

Petek

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il 497 è l'antica strada romana, poi strada regia, si passa anche sull'unico ponte coperto del Cadore,: il ponte di Rualan.
Ho guardato spesso anch'io quel giro, però l'ultimo tratto di discesa sarà da fare a piedi, ogni volta che passo per di lì guardo se vedo uno dei sentiero, ma non ho mai scorto neppure un tornante.
In ogni caso, do forfait sia per mercoledì che per domenica (a meno di improvvisi cambi di programma)

@ottomilainsu: In giugno avevo fatto la salita Paiane-Arsiè-Paradiso-rif. Carota con discesa fino a Soccher. Dove si prende il sentiero sopra la parete dei falchi? si torna dalla stessa o si scende verso la centrale Soverzene?
 

ottomilainsu

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Per mercoledì sarò incerto fino all'ultimo, ho degli impegni importanti giovedì e se domani riesco a terminare i preparativi allora mercoledì vado su, altrimenti slitta tutto a domenica.


@ Petek
Da Arsiè sali per la strada cementata, troverai un bivio che a sinistra conduce subito alla tagliafuoco.
Per imboccare il sentiero dei Fortini devi fare attenzione quando la strada tagliafuoco per Soccher comincia a scendere, vedrai che sulla destra incontrerai un primo bivio da cui si stacca una strada in salita, poi un secondo bivio appena prima dell'inizio del primo tratto cementato.
Quella strada scende verso un piccolo pianoro, c'è una casera e proprio in fondo, prima del precipizio, c'è il cartello che indica il sentiero dei Fortini per Soccher.
Occhio che dopo la prima parte di discesa c'è un altro bivio, vai a destra perchè se vai dritto finisci su delle roccette per nulla simpatiche con sotto una decina di metri di salto.
Dal bivio scende rapidamente fino al capitello di S. Antonio (quello che vedi su da Soccher, proprio in cima allo strapiombo della parete), poi scende ancora un po' (se guardi giù vedi 2 - 3 metri di pendio prima dello strapiombo :paur:), sale con una rampa da fare a piedi in un brevissimo tratto, si ricongiunge all'altro sentiero e va per un po' in piano con delle rocce che che non sono proprio banali da fare al primo colpo, poi giù con dei passaggi su scale intagliate nella roccia fino ad una "S" (sarebbe una Z a dire il vero :smile:) molto stretta.
Qui io scendo a piedi per una decina di metri, ci sono troppe rocce a gradini e sotto è troppo dirupato, non ho abbastanza pelo sullo stomaco per rischiare di fare un salto di 50 metri :paur:, poi fino in fondo è tuttosommato elementare e arrivi al castello di S. Giorgio a Soccher.

Comunque se vuoi (e chi volesse è il benvenuto) ci si può trovare per fare un giro, c'è anche il sentiero che dal rif. Carota va al Col Spuntic e poi scende a Casan che è bello e impegnativo, dato che in alcuni punti è largo non più di 20 centimetri. :paur:
 

enry

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scusate, visto che siete locals esperti, mi inserisco nella vostra discussione per chiedervi se sapete come sono i sentieri n. 268, 27, 275 (con le possibili varianti sfruttando il 2, il 54, il 12 e il 14) che scendono sul versante Sud Est del Col Cervera - Col Vidal, sopra Lozzo di Cadore
 

Petek

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Petek

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ottomilainsù;4216599 ha scritto:
@ Petek
Da Arsiè sali per la strada cementata, troverai un bivio che a sinistra conduce subito alla tagliafuoco.
Per imboccare il sentiero dei Fortini devi fare attenzione quando la strada tagliafuoco per Soccher comincia a scendere, vedrai che sulla destra incontrerai un primo bivio da cui si stacca una strada in salita, poi un secondo bivio appena prima dell'inizio del primo tratto cementato.
Quella strada scende verso un piccolo pianoro, c'è una casera e proprio in fondo, prima del precipizio, c'è il cartello che indica il sentiero dei Fortini per Soccher.
Occhio che dopo la prima parte di discesa c'è un altro bivio, vai a destra perchè se vai dritto finisci su delle roccette per nulla simpatiche con sotto una decina di metri di salto.
Dal bivio scende rapidamente fino al capitello di S. Antonio (quello che vedi su da Soccher, proprio in cima allo strapiombo della parete), poi scende ancora un po' (se guardi giù vedi 2 - 3 metri di pendio prima dello strapiombo :paur:), sale con una rampa da fare a piedi in un brevissimo tratto, si ricongiunge all'altro sentiero e va per un po' in piano con delle rocce che che non sono proprio banali da fare al primo colpo, poi giù con dei passaggi su scale intagliate nella roccia fino ad una "S" (sarebbe una Z a dire il vero :smile:) molto stretta.
Qui io scendo a piedi per una decina di metri, ci sono troppe rocce a gradini e sotto è troppo dirupato, non ho abbastanza pelo sullo stomaco per rischiare di fare un salto di 50 metri :paur:, poi fino in fondo è tuttosommato elementare e arrivi al castello di S. Giorgio a Soccher.
picture.php

Vista ieri vicino al fruttivendolo di Longarone e trovata qui: http://www.cailongarone.it/home.htmlhttp://www.cailongarone.it/home.html
Io ero arrivato dalla tagliafuoco e sceso per la rampa cementata (quella in bianco) invece avrei dovuto continuare per la traccia bianca fino alla casera e scendere per il sentiero azzurro più basso. Giusto?


ottomilainsù;4216599 ha scritto:
Comunque se vuoi (e chi volesse è il benvenuto) ci si può trovare per fare un giro, c'è anche il sentiero che dal rif. Carota va al Col Spuntic e poi scende a Casan che è bello e impegnativo, dato che in alcuni punti è largo non più di 20 centimetri. :paur:

Intendi il sentiero (quello rosso in foto) che sale al bivacco? vicino alla tagliafuoco sembrava uno scivolo di terra sulla massima pendenza!
Se dici che non si fa a piedi vengo volentieri! Questa settimana non posso, ma per la prossima ci si può organizzare (se non piove / nevica)
 

ottomilainsu

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No, quello è sostanzialmente impraticabile dato che in un bel tratto vien giù per un ghiaione con macigni instabili, qualche anno fa mi sono tirato giù una mezza frana... però scendere lungo il ghiaione nel tratto terminale e fare 10 metri ogni passo è un bel divertimento, a patto che dietro non si metta a rotolare qualche bel macigno.
C'è pure un cartello che recita "caduta sassi, pericolo, transitare velocemente" :smile:

In bici si può arrivare pedalando fino al gradone, nella cosiddetta "busa dei trevisani" o Larch, oltre è impraticabile, per arrivare al bivacco c'è un tratto attrezzato con cordino.
Ce n'è un altro che scende più o meno parallelamente a quello e si trova più ad est, è fattibile anche se ripidissimo, si stacca da quello segnato in giallo un po' prima del gradone sulla montagna, quello a metà tra le indicazioni del Bivacco e del rifugio Carota.
Il Col Spuntic permette una splendida visione panoramica su tutta la Valbelluna, se l'aria è limpida dalla sella del Fadalto si intravede la pianura.

Con la Force sono sceso per di là, è fattibile ma serve parecchio impegno, io lo conosco bene perchè lo percorro a piedi qualche volta all'anno, so dove ci sono le insidie.



Invece, c'è qualcuno per domani?
Sono libero, partirei verso le 12 per non trovarmi con sorprese al ritorno.
 

ottomilainsu

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Rientrati dal giro, direi che è stato migliore delle aspettative.
La salita al colle Duoghe è terrificante, se vi dico che a quota 1000 m il contachilometri segnava 9,9 e a quota 1500 eravamo a 11,7 km... rampe sterrate al 40% e più, fondo compatto ma da sputare l'anima.
Tranne due tratti di circa 150 metri abbiamo fatto la salita in sella, anche se non è stato facile bilanciare la tendenza ad impennare con quella di avere peso sulla ruota posteriore per non perdere aderenza.
Poi su lo spettacolo dei monti ci ha ripagato della faticata, a nord-ovest si spaziava per la valle del Boite con Pelmo e Antelao a far da padroni, con il "maledetto" monte Zucco a chiudere a nord; a est il gruppo del Duranno e parte della valle del Piave, da Lorenzago in giù.
Siamo passati poi per il piano di Dubiea, una delle poche zone libere dai boschi, giù da una discesa che forse i cingolati riescono ad affrontare, dove vive un "eremita" in una baita di tronchi di legno, in compagnia di un cane, gatti, cavalli e bufali al pascolo.
Poi la discesa verso Perarolo è per gente con il pelo sulo stomaco, è fattibile tutta in sella per chi ha buona tecnica, ci sono gradini da mezzo metro, salti, rocce che spuntano, tornanti strettissimi, con una sistematina ad alcuni punti troppo stretti dove ci si incastra (basterebbe spostare qualche macigno che ostruisce il percorso) credo che diventerebbe perfetta.
Unico neo, per affrontarla o si porta su la bici a mano o si fa il salitone da Valle di Cadore.

E io devo imparare ad andare in bici, gaspa83 con il suo frontino sui tratti tecnici del sentiero per Perarolo è venuto giù per certi passaggi... mentre io con la Force sul discesone disastrato andavo indubbiamente meglio, ma dove ci sono gradini e rocce sono un po' titubante.

Totale del giro: 22 km circa, 1200 metri di dislivello, 4h15' comprensive delle soste.

A breve conto di mettere le foto, portate pazienza.
 

gaspa83

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Non posso che quotare tutto!

La salita è sicuramente una delle più dure della zona tra quelle che ha senso affrontare, e quelle rampe ripidissime ti costringono per forza a scendere di sella.. di buono almeno non sono troppo lunghe.
Una citazione anche da parte mia per l'eremita, un personaggio un po' inquietante :maremmac:
Ah, come dicevo sopra, la cartina è sbagliata, abbiamo controllato con attenzione, e zero cartelli! bisogna stare un po' attenti.
Il sentiero finale invece era molto meglio di come me lo ricordassi, si vede che la mia tecnica è migliorata :-) così sono riuscito a farlo inaspettatamente quasi tutto!!
Anche ottomilainsù è venuto giù bene, non fare il modesto!

Alla fine sono stato proprio contento del giro :prost:
 

Petek

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Ottimo, la metto in programma! Certo che con neve prevista a 1200 m bisognerà vedere quando si riuscirà a passare!
Ieri ho fatto il giro dei fortini sopra la parete dei falchi, sempre in sella tranne il pezzetto in salita dopo il capitello di S. Antonio.
Purtroppo il buio incombente non mi ha permesso di esplorare qualcosa di più, dove la tagliafuoco inizia a scendere la strada che sale dove porta? Sulle tabacco è indicato anche un sentiero verso Soverzene, altrimenti la traccia che è indicata in blu sulla fotografia (Fortino Pian Martin - Forino Fagher - Casera Fornaz) si riesce a fare?
ciauz
 

ottomilainsu

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Hai fatto in sella anche il tratto in cima allo strapiombo dopo la "Z"?

L'altra strada sale un bel po' e termina su un sentiero che sale in quota, non ho idea dove passi la traccia che chiude ad anello, ne avevo affrontato un primo tratto ma la ciclabilità è scarsa.

Quanto al giro di ieri il problema è l'orientamento in discesa, ci son tantissime tracce e trovare quella giusta potrebbe far perdere non poco tempo.
Il sentiero per Perarolo passa accanto alla casa dell'eremita, quando lo abbiamo incontrato aveva un grosso machete in mano e il suo cagnolone ci è venuto incontro, diciamo che in un primo momento l'impressione non è stata delle migliori... :maremmac:
Vediamo come evolverà il meteo, se mettono neve a 1200m sarà dura.
 

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