Giro Funes - Rif.Genova - P.so Erbe

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Lungoboy

Biker ciceronis
6/11/07
1.553
9
0
Prato
www.larokka.it
[FONT=Comic Sans MS, Arial, Helvetica]Val di Funes - Rifugio Genova e Passo delle Erbe.
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Km: 40 circa​
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Tempo: 4 - 6 ore​
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Pedalabilità: 90%​
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Itinerario dai grandi panorami dolomitici, impegnativo ma altamente gratificante.​
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Il bivio per la Val di Funes si trova subito dopo l'uscita di Chiusa Val Gardena dell'A32 del Brennero.​
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Cartografia: Tabacco foglio 030 - 1:25000​
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Perdersi è pressochè impossibile, data la quantità di cartelli e di segnali bianco-rossi del CAI. Inutile dire l'abbigliamento, che deve essere idoneo per l'alta montagna.....​
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[FONT=Comic Sans MS, Arial, Helvetica] Siamo nel centro di S.Pietro, il paese più importante della Val di Funes, piccola splendida valle dolomitica, così vicina all'autostrada ma così lontana dal caos e dalla confusione delle città, e anche delle altre valli vicini, più blasonate, più "sciistiche", più turistiche ma per questo più "finte". Qui il silenzio è la normalità, nei masi ci stanno ancora i contadini, quelli veri, quelli che lavorano nei campi dall'alba al tramonto, il tempo davvero sembra alla moviola. I turisti sono perlopiù famiglie in cerca di riposo (come noi). In alto dominano sempre, bellissime le Odle. Siamo, per chi non lo sapesse, nella patria di Reinhold Messner.
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[FONT=Comic Sans MS, Arial, Helvetica]Si parte da S.Pietro (1154 m.) con le nostre MTB, un alimentari, un paio di alberghi, la bella Chiesa, il Comune. Si scende in breve a Pizzago e al bivio si svolta a sinistra verso la frazione di S.Maddalena. Adesso siamo sulla strada principale della Val di Funes che percorre il fondovalle. La strada è ampia ma la salita si fa sentire, anche se su asfalto. Superato il paese di S.Maddalena la strada continuerebbe a salire verso la Zanser Alm e il parcheggio a pagamento alla fine di questa strada asfaltata. Noi però in corrispondenza di una netta curva a sinistra, giriamo verso destra verso la frazione Ranui, il bivio è chiaramente riconoscibile anche perchè vi si trova un ampio parcheggio e una fermata dell Bus. Appena imboccata la strada a destra potete scorgere, nel mezzo di un prato sempre a destra, la bellissima chiesetta di San Giovanni - St.Johannn in Ranui, famosa per i numerosi puzzles che la raffigurano (1346 m.). Si continua dritto, si entra nel bosco e finalmente la strada diventa sterrata. Seguiamo sempre questo segnavia 33 e i numerosi cartelli con la scritta Zanser Alm, non si può sbagliare. Si costeggia il rio di Funes, la pendenza è decisa e costante ma l'aria fresca del mattino e il rumore dell'acqua del fiume ci rilassano. Quando la strada finalmente decide di dare un po' di recupero ai vostri muscoli vuol dire che siete nelle vicinanze della Zanser Alm (1685 m.). Si sbocca direttamente nel grandissimo parcheggio a pagamento, dove già numerosi escursionisti partono verso le Odle. Imbocchiamo la sterrata in fondo al parcheggio e seguiamo le indicazioni per il rif.Genova. Subito c'è un bivio e si tiene la sinistra (indicazioni sul cartello per il rif.Genova) e si ricomincia a salire decisi. Il panorama adesso si fa più ampio e si cominciano a vedere le cime delle Odle. Si sale costanti in un ambiente bellissimo, senza neanche tanti escursionisti perchè naturalmente usano i sentieri e non questa bella sterrata. Finalmente finisce la vegetazione e giungiamo alla Gampen Alm (2062 m.) dopo 14 Km circa da S.Pietro.
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[FONT=Comic Sans MS, Arial, Helvetica]Qui viene il bello, il rif. Genova è lassù, si vede benissimo, ma si vede bene anche la strada che dobbiamo fare. La pendenza dopo la Baita Gampen si fa subito proibitiva, in più il fondo è smosso, non mi vergogno a dire di essere sceso per tre volte prima di raggiungere il Rif. Genova. Se non ricordo male in 1 Km e 300 metri di fanno 230 m. di dislivello... Finalmente dietro una curva il Rifugio Genova (2297 m. - 15 Km circa). Che panorama! Colazione e si sale in breve al sovrastante Passo Poma (2340 m.), da cui si apre sotto di noi in tutto il suo splendore, la Val Badia, alla nostra sinistra i bastioni del Putia. Qualche decina di metri dopo il passo, in corrispondenza di un bivio, prendere il sentiero a destra (n.35), direzione Utia Vaciara - Passo di Goma. Qui comincia un divertentissimo single trek in discesa, completamente pedalabile, certamente la parte più spettacolare del percorso. Incontriamo anche diverse marmotte che fischiano e scappano al rumore dei freni a disco... Il single trek ci "scarica" in prossimità di una baita e diventa una strada sterrata (n.35), si prosegue fra campi e baite in un ambiente tipicamente alpino. In corrispondenza dell'Utia Vaciara si lascia questa sterrata e si prende a sx il sentiero (sempre n.35) per il Passo di Goma (2111) che raggiungiamo poco dopo. Dopo il passo si segue il sentiero 8b (evidenti cartelli per il Passo delle Erbe) e altra breve divertente discesa in Single Trek verso l'Utia de Goma (2030 m.). All'Utia lasciare la stradella e seguire a sinistra il sentiero 8b per il passo delle Erbe. a questo punto c'è da attraversare per un quarto d'ora circa un bosco e bisogna farlo quasi tutto a piedi a spinta, vuoi per le numerose radici, vuoi per i numerosi escursionisti che incontriamo.
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[FONT=Comic Sans MS, Arial, Helvetica]L'ambiente però è però veramente suggestivo. Quando ricomincia la sterrata siamo alla Baita Munt de Fornela (2067 m. sotto la parete nosrd del Putia) e in breve giungiamo al Passo delle Erbe (2006 m.), che congiunge la Val Badia con la Val d'Isarco. Al passo scendiamo a sinistra (direzione Bressanone - Val di Funes) per asfalto per qualche Km, la strada poi ricomincia a salire lievemente per il Passo Rodella (1867 m.) e poi riscende di nuovo verso la Val d'Isarco. Poco dopo troviamo il bivio per la Val di Funes (Russis Brucke 1735 m.), ovviamente seguiamo questa strada a sinistra. Dopo il primo tornante a destra vediamo, a sinistra, una sterrata segnata n.11. Lasciamo senza rimpianti l'asfalto e imbocchiamo senza indugio la stradella in decisa discesa, che poco dopo affianca un ruscello. Seguendo sempre la stradella, che poi diventa segnata n.32 sbocchiamo nei pressi di un maso nella frazione di S.Maddalena, di cui si può vedere a sinistra la bella e solitaria Parrocchiale, dominata dall'alto dalle Odle. Comincia l'asfalto ma subito, al primo incrocio, lo abbandoniamo girando a destra costeggiando un maso e seguendo sempre l'evidente segnavia 32 per S.Pietro. Con un divertente Single trek in quota tra masi, prati, mucche e galline si giunge, stanchi ma soddisfatti, in breve alla grande Chiesa di S. Pietro. Allego file kml - google earth




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Allegati

  • Funes - Rif.Genova.zip
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nonnocarb

Redazione
11/11/03
14.404
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Merano
www.meranobike.it
Allego anche qui il giro in versione un pò più hard, 60 km e 2800 di dislivello:

(Partecipanti Mirko, Roberto e Carb)
Partenza ore 9 da S. Maddalena, per fortuna è appena uscito il sole ma ci sono 3°, pazienza, in salita ci si scalda, forestale 34 fino alla malga Casnago (bellissima), dove prendiamo il sentiero 35 in leggera discesa, bellissimo e abbastanza pedalabile in questo senso (attenzione, sentiero vietato alle bike, troppi escursionisti in alta stagione)




Finito il sentiero si prende la forestale che sale al Genova, con rampe micidiali alla fine, ma ce l'abbiamo fatta a farla tutta in sella!




Dal genova si arriva subito in ripida salita al passo poma




Qui comincia il bellisimo (scusate la ripetizione, ma è tutto bellissimo:medita:)
sentiero 35 verso il passo goma, intanto per fortuna il sole comincia a scaldare





Al passo goma incontriamo enry, lachilliuk, luke con Elena e dopo una breve sosta per cambiarci e rifocillarci si parte alla scoperta del 9 verso s. martino





Un bel sentiero, stretto e d esposto nella parte alta (si spinge per 10 min.) poi nel bosco fino in val badia, anche se quando siamo arrivati sulla forestale non abbiamo più trovato l'ultimo pezzo, pazienza.
Arrivati in fondo ci cambiamo, adesso si sta bene e si può salire in maglietta, primo tratto asfaltato, poi su forestale sempre più ripida ma con panorami spettacolari verso malga medalges




Le ultime centianaia di metri sono durissime, l'acido lattico di quasi 2500 m fatti si fa sentire e dobbiamo fare qualche sosta ma finalmente si arriva alla malga per un meritato Kaiserschmarn verso le 16




Dopo aver salutato gli amici Enry e lakilliuk che se la prendono più comoda,
ripartiamo sul sentiero 3 (avd) verso il Genova. la prima parte 10 m. a spinta, poi in falsopiano e discesa (fantastico il sentiero e superlativi i panorami)








Questo è veramente il clou del giro, i panorami si sprecano




come anche la soddisfazione per alcuni passaggi




Ripassiamo sopra al genova e dal passo poma prendiamo il sentiero 4, quasi tutto pedalabile, fino alla forcella di putia, dove comincia un sentiero molto tecnico, con vari tratti a piedi e una sorpresa, qualche cm di neve, che con la dovuta attezione aumente il nostro divertimento




Incrociamo il sentiero per malga fornella, era nostra intenzione arrivare fino a li e poi al passo delle erbe, ma il tempo è tiranno, manca solo un'ora al tramonto e la temperatura e già calata a 2°, cosi sul sentiero che ora è più ciclabile, arriviamo direttamente alla strada asfaltata verso il col rodella in leggera salita, le gambe sono di legno, ma sono solo 100 m. di dislivello, in confronto ai 2800 totali cosa volete che siano....
Dopo il primo tornante in discesa si prende la sterrata 11 poi 32 a sx verso S. Maddalena e finalmente si arriva sopra al paese con un paesaggio da cartolina




Con l'ultimo single track dei tantissimi percorsi, alle 19 siamo al tramonto anche questa magnifica avventura, in assoluto una delle più belle per panorami e sentieri!




Grazie naturalmente anche ad Orma per le preziose info ;-) :prost:
 
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Gingig

Biker marathonensis
17/6/07
4.292
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Provincia Milano
Visita sito
Incredibilmente bello!!!
Bravissimi !!! Quest'estate siamo stai fino al Genova a piedi.
Non pensavo che lì intorno ci fosse tanto da pedalare!!!
Peccato che dovremmo attendere un'anno per farlo......
:cry:
 

nippo

Biker superis
Ho passato questo weekend in Val di Funes non per la bici ma per lo speckfest... che posti! Secondo me fanno bene a non aprire troppo al turismo di massa questo angolino di paradiso.
L' anno prossimo ci torno sicuramente in bike per fare il giro da 40km (l' altro per me è troppo).
@ carb e amici: avete scelto il weekend giusto perchè ieri mattina alla malga zannes c' era tanta neve e -2 gradi alle 11 di mattina....
 

Arno

Biker serius



che FOTO, fantastica!

Dato che questo topic è ormai chiuso, scrivo qui il mio contributo di una 2 giorni passata alla Gampen Alm

Sabato: partenza dalla Val di Funes: S.Pietro - S.Maddalena (Ranui) - Malga Zannes - Malga Glatsh - Sentiero delle Odle - Sterrata 35 x Malga Gampen
Da S.Pietro arriviamo a S.Maddalena fino ad imboccare la sterrata per Zannes. Appena imboccata la strada a destra potete scorgere la bellissima chiesetta di San Giovanni - St.Johannn in Ranui, (1346 m.). Si continua dritto, si entra nel bosco e finalmente la strada diventa sterrata. Seguiamo sempre questo segnavia 33 e i numerosi cartelli con la scritta Zanser Alm, non si può sbagliare. Si costeggia il Rio di Funes, la pendenza è decisa e costante. Quando la strada finalmente spiana un po’, siamo nelle vicinanze della Zanser Alm (1685 m.). Si sbocca direttamente nel grandissimo parcheggio a pagamento. Imbocchiamo la sterrata in fondo al parcheggio e seguiamo le indicazioni per il Rif.Genova. Subito c'è un bivio e si tiene la destra e si arriva alla Malga Glatsh in un ambiente spettacolare con uno dei più bei panorami sulle Odle. Dalla Malga si sale in single track (tenere la sx, tratti a spinta) e si arriva sul sentiero delle Odle (Adolf Munkel Weg) segnato 35 e si percorre a sx verso la Malga Gampen. Il single termina e ci re-immettiamo nella sterrata proveniente da Zannes nei pressi di un ponte e la seguiamo fino alla Malga Gampen mt 2062

Domenica:
Rif Genova - Sentiero 35 - Utia Vaciara - Passo Goma - Sentiero 9 - San Martino in Badia - Rio Longiarù - Longiarù - Sterrata 9 - Utia Vaciara - Rifugio Genova - Malga Medalghes - TchantchenonAlm - Malga Gampen
La pendenza dopo la partenza da Baita Gampen si fa subito proibitiva, in più il fondo è smosso, difficile farla tutta in sella prima di raggiungere in 1300 metri e 230 m. di dislivello il Rifugio Genova (2297 m. ). Pausa e si sale in breve al sovrastante Passo Poma (2340 m.), da cui si apre sotto di noi in tutto il suo splendore, la Val Badia, alla nostra sinistra i bastioni del Putia. Qualche decina di metri dopo il passo, in corrispondenza di un bivio, prendere il sentiero a destra (n.35), direzione Utia Vaciara - Passo di Goma. Qui comincia un divertentissimo single trek in discesa, completamente pedalabile, certamente la parte più spettacolare del percorso. Il single trek ci "scarica" in prossimità di una baita e diventa una strada sterrata (n.35), si prosegue fra campi e baite in un ambiente tipicamente alpino. In corrispondenza dell'Utia Vaciara si lascia questa sterrata e si prende a sx il sentiero (sempre n.35) per il Passo di Goma (2111) che raggiungiamo poco dopo. Al passo imbocchiamo in discesa il sentiero 9, all'inizio stretto ed esposto nella parte alta (si spinge per 10 min.) poi bellissimo nel bosco fino a San Martino in Val Badia. Dobbiamo fare attenzione verso la fine ad individuare il proseguimento del single track anzichè seguire la sterrata. Scendiamo fino in centro a San Martino, dove c'è la Cassa Rurale prendere la strada che va a destra. Seguirla per circa 300 metri ed arrivi all'ospizio da dove inizia il sentiero che porta giú al fiume. Arrivati al fiume si troverà subito la strada forestale che costeggia poisulla dx il fiume che scende da Longiarú che puoi seguire e che a circa metá si immette nuovamente nella strada asfaltata. Da Longiarù individuare la sterrata nr 9 che riporta a Utia Vaciara e comincia una lunga e pedalabile salita. Da Utia Vaciara a Rif Genova si segue per un breve tratto il percorso fatto all'andata, poi all’altezza della sterrata che proviene da dx da Forcella Putia. Si imbocca a sx una sterrata che all’inizio sale (4b), poi scende, poi si immette nel segnato 4 e risale decisamente con tratti a spinta. Dal Rif Genova imbocchiamo il sentiero 3 che dopo alcuni tratti bici in spalla ci conduce su un bellissimo crinale e poi alla Malga Medalghes. La discesa in Val di Funes è divertente, purtroppo ci sono molti cancelletti per il bestiame che rompono il ritmo. Arrivati alla TchantchenonAlm si riprende a dx la breve salita che ci riporta alla GampenAlm

Lunedi: Gampen - Rif Genova - Forcella Putia - Passo Goma - Utia de Goma - Munt de Forcela - Passo Erbe - Passo Rodella - S. Maddalena - S.Pietro in Funes
Oggi ri-viene il bello, il rif. Genova è sempre lassù, (2297 m. ) Si sale in breve al sovrastante Passo Poma (2340 m.), alla sella rimanendo a sinistra, al passo andare a sinistra per la Forcela Putia, sentiero Gunther Messner nr 4, al passo a destra in decisa discesa fino ad una malga, ora su sterrata nr 35 a sinistra fino a malga Vaciara (ottimo ristoro) In corrispondenza dell'Utia Vaciara si lascia questa sterrata e si prende a sx il sentiero (sempre n.35) per il Passo di Goma (2111) che raggiungiamo poco dopo. Dopo il passo si segue il sentiero 8b (evidenti cartelli per il Passo delle Erbe) e altra breve divertente discesa in Single Trek verso l'Utia de Goma (2030 m.). All'Utia lasciare la stradella e seguire a sinistra il sentiero 8b per il Passo delle Erbe, a questo punto c'è da attraversare per un quarto d'ora circa un bosco e bisogna farlo quasi tutto a piedi a spinta, vuoi per le numerose radici, vuoi per i numerosi escursionisti che incontriamo.
L'ambiente però è però veramente suggestivo. Quando ricomincia la sterrata siamo alla Baita Munt de Fornela (2067 m. sotto la parete nord del Putia) e in breve giungiamo al Passo delle Erbe (2006 m.), che congiunge la Val Badia con la Val d'Isarco. Al passo scendiamo a sinistra (direzione Bressanone - Val di Funes) per asfalto per qualche centinaio di metri per poi deviare a sx su segnato 8 che taglia l’asfalto con un divertente single track. Rientrati su asfalto arriviamo al bivio per Luson e giriamo a dx su stradina asfaltata molto stretta, fino a ritrovare il segnato 8 che scende ad attraversare il greto di un fiume, per imboccare di nuovo il segnato 8 che poi si trasforma in una forestale e ci conduce sull’asfalto presso varie malghe (ristori) scendendo di nuovo verso la Val d'Isarco. Poco dopo troviamo il bivio per la Val di Funes (Russis Brucke 1735 m.), ovviamente seguiamo questa strada a sinistra. Dopo il primo tornante a destra vediamo, a sinistra, una sterrata segnata n.11. Lasciamo senza rimpianti l'asfalto e imbocchiamo senza indugio la stradella in decisa discesa, che poco dopo affianca un ruscello. Seguendo sempre la stradella,(al bivio tenere la sx) che poi diventa segnata n.32 sbocchiamo nei pressi di un maso nella frazione di S.Maddalena, di cui si può vedere a sinistra la bella e solitaria Parrocchiale, dominata dall'alto dalle Odle. Comincia l'asfalto ma subito, al primo incrocio, lo abbandoniamo girando a destra costeggiando un maso e seguendo sempre l'evidente segnavia 32 per S.Pietro. Con un divertente Single trek in quota tra masi, prati, mucche e galline si giunge, stanchi ma soddisfatti, in breve alla grande Chiesa di S. Pietro.
 

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