Giro delle tre regioni

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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FABRIZIOCASTELLI

Biker serius
GIRO DELLE TRE REGIONI
Marche – Umbria - Lazio

Verso la fine di agosto è ormai consuetudine organizzare con gli amici un bel giro sui Sibillini, in modo da chiudere degnamente le ferie estive e ritornare al lavoro senza rimpianti.
Passato ferragosto e rientrati dalle vacanze si da inizio alle prime frenetiche consultazioni telefoniche.

Era da tempo che Luca stava mettendo a punto quello che poi avremmo chiamato “Giro delle tre Regioni”, un giro di una novantina di km a cavallo tra Marche, Umbria e Lazio.
Un giro lunghissimo per il quale avevamo messo in preventivo svariate ore da trascorrere in sella.

Visso, 23/8/2012
La sveglia suona presto la mattina del 23 agosto. Velocemente mi preparo perché fuori casa c’è Diego che, con due colpetti di clacson, mi fa capire che si sta facendo troppo tardi.
Infilo bici e zaino nella sua vecchia camionetta e subito partiamo per Visso.

Ultimi come al solito, arriviamo a Visso dove incontriamo Luca, Walter, Consuelo e Cinzia.
Velocemente ci prepariamo per la partenza e, dopo aver fatto scorta d’acqua, imbocchiamo la bella forestale che poco fuori dal paese (mt 620) sale verso il Monte Cardosa.
La salita è piacevole e, tornante dopo tornante, prendiamo quota

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In circa un’ora raggiungiamo Costa Cavolese (mt 1495), una piccola sella pianeggiante alle pendici del Monte Cardosa.
Qui abbandoniamo la comoda forestale e imbocchiamo un’antica via di transumanza che prosegue sulle creste in direzione sud.

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Ora la traccia si fa più impegnativa, le pendenze crescono alternando tratti su pietrisco a tratti su prato.

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Sulle creste l’orizzonte è a 360 gradi.
A destra il paesaggio dolce e collinare della verde Umbria

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A sinistra il paesaggio marchigiano, più aspro e montuoso, con le principali vette dei Monti Sibillini che fanno da sfondo

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La pista prosegue costantemente in salita per svariati km.
Le sagome del Monte Patino e del Monte delle Rose indicano la giusta direzione di marcia

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Superata la ripida cresta del Monte delle Rose (mt 1800) la traccia scorre velocemente fino a Poggio della Croce, un bellissimo balcone panoramico sopra Castelluccio.
Siamo a fine agosto e la magia della fioritura delle Piane è ormai finita.
I pascoli iniziano ad imbrunire e l’ambiente si sta lentamente preparando all’autunno.

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Siamo a quota 1750 e fino a questo punto abbiamo percorso oltre 20 km quasi interamente in salita.
Imbocchiamo il Sentiero Italia che ci consente di aggirare il Pian Grande in direzione del Rifugio Perugia.

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Dal Rifugio Perugia proseguiamo aggirando su sentiero il Monte Cappelletta in direzione Forca Canepine (mt 1540)

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Birra, coca (cola!!!) e tanta norcineria per la sosta al Rifugio....

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Con lo stomaco pieno tutto diventa più facile. Saliamo di nuovo in sella e proseguiamo fino ai Pantani di Accumoli (mt 1610).

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Siamo lontano da tutto e da tutti. Gli spazi sono aperti e la visuale arriva a scoprire fino ai vicini Monti della Laga.
I cavalli sono allo stato brado e i puledri sono liberi di crescere secondo le antiche leggi della natura.
Qui la natura è davvero incontaminata!

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Riprendiamo la marcia in direzione sud

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Si prosegue in salita all’interno di una bella faggeta

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In prossimità del Monte dei Cancelli (mt 1781) ci lasciamo alle spalle la regione Marche per entrare nel territorio Laziale.
Dopo tanta salita (circa 30 km) è ora di compensare con un pò di discesa.
Davanti a noi un lunghissimo sentiero che ci farà scendere di quota ed arrivare fino a Norcia.
Scendiamo per una pista di confine a cavallo del Lazio e dell’Umbria

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Scendiamo ininterrottamente per circa 15 km. Luca conosce a memoria questi sentieri e con lui davanti tutto diventa più semplice

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Bellissimi sono gli scorci su tutte le Piane di Santa Scolastrica

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Siamo ormai alle porte di Norcia (mt 610)

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Attraversiamo le strette vie della città vecchia facendoci largo tra i turisti che passeggiano tra tipiche botteghe

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Sono le 3 del pomeriggio e la temperatura è da bollino rosso!
Una vecchia fontana consente a qualcuno di ritrovare se stesso

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A Norcia ci lasciamo alle spalle i primi 55 km (circa 2000 mt di dislivello).
Da qui in poi la parte più faticosa della giornata con ancora due grandi dislivelli da superare.
Fuori Norcia prendiamo uno sterrato che ci riporta in quota. Con un balzo di 400 mt saliamo fino a Forca d’Ancarano.
Nella prima parte la salita è facile e piacevole

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Poi lo sterrato si fa sentiero. Entrati nel bosco il fondo si fa sempre più difficile e la pendenza aumenta notevolmente.
Procediamo un po’ in sella e un po’ con la bici in spalla.
A Forca d’Ancarano inizia il bellissimo Sentiero Francescano che taglia tutto il fianco della montagna in direzione Preci.
Il sentiero è un lungo saliscendi che alterna tratti nel bosco a tratti scoperti. Bellissimi sono gli scorci sulla Valle Castoriana.
Attraversiamo alcuni caratteristici borghi medievali

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A S. Eutizio abbandoniamo il Sentiero Francescano e iniziamo la risalita fino ai Colli dell’Acquaro

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Si tratta di superare l’ultimo grande dislivello della giornata, un tratto durissimo che in meno di 3 km ci farà recuperare 450 mt di dislivello!!!!
Stiamo affrontando questo tratto con oltre 75 km di montagna sulle gambe.
Lo sterrato parte subito con forte pendenza. L’allegria che ci aveva accompagnato fino a quel momento lascia il posto ad un sofferto silenzio.
Pedaliamo a testa bassa, ognuno per la propria strada.
Guadagniamo faticosamente metro dopo metro fino a quando, in prossimità del valico, iniziamo a percepire la dolce sensazione di avercela fatta.
Arriviamo in cima ad una sella che di nuovo segna il confine tra l’Umbria e le Marche.
La soddisfazione è tanta, da qui in poi non c’è più nulla da salire.

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L’ombra delle montagne inizia a far imbrunire il fondovalle e a noi rimane ancora una decina di km per terminare la giornata.
Con la certezza di avercela ormai fatta ci caliamo dai Colli dell’Acquaro lungo la valle di Visso che raggiungiamo quando ormai è notte.

Entriamo a Visso dopo oltre 10 ore trascorse in sella quando il navigatore registra l’inizio dell’ottantasettesimo chilometro.

Bikers:
Luca Damiani, Consuelo Noè, Diego Vagni, Walter Verdini, Cinzia Frascarelli, Fabrizio Castelli

Foto e testi:
Fabrizio Castelli

Maggiori info:

MTB CACCAMOSERRA
MTB ADVENTURE
[URL]http://www.facebook.com/groups/mtbcaccamoserra[/URL]


Itinerario
 
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FABRIZIOCASTELLI

Biker serius
ma in che razza di posto vivi fabrizio, pure i cavalli selvaggi !!!
Semplicemente fantastico !!
Come avrei voluto essere li con voi.
Enrico
p.s. Tanti auguri di un buon natale

ciao enrico,
non lo sapevo...ma mi hanno detto che a primavera aprono le stalle a norcia e i cavalli piu' vecchi conducono i piu' giovani fino ai pascoli d'alta quota; stanno allo stato brado per tutta l'estate e poi a fine autunno fanno il contrario....tutto da soli! Incredibile!!!

Buone feste anche a te e famiglia
fabrizio
 

FABRIZIOCASTELLI

Biker serius
Veramente bello , pensi si possa fare a fine gennaio calcolando le ore di luce? e alla fine quanto fà di dislivello totale
grazie

ciao Fox60, il giro è davvero molto bello. Tu considera che sono circa 90km (un sellaronda direi in versione nostrana) quasi interamente su sterrato. La percorrenza su asfalto non supera in totale 3/4km.
Tecnicamente non è impegnativo. Ci sono vari tratti molto ripidi ma si fa tutto in sella.
Il dislivello in salita è di circa 3000 mt.

Il giro però si puo' fare solo da maggio in poi quando le ore di luce a disposizione ti lasciano un certo margine per goderti la giornata e, soprattutto, per via della neve (parecchi km sono tra i 1400 e i 1800 mt slm).
Se lo fai a fine giugno/inizi di luglio potrai assistere alla fioritura delle piane di Castelluccio che è uno spettacolo unico

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Altre info e la traccia la puoi trovare qui: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8953

Fabrizio
 

fox60

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ciao Fox60, il giro è davvero molto bello. Tu considera che sono circa 90km (un sellaronda direi in versione nostrana) quasi interamente su sterrato. La percorrenza su asfalto non supera in totale 3/4km.
Tecnicamente non è impegnativo. Ci sono vari tratti molto ripidi ma si fa tutto in sella.
Il dislivello in salita è di circa 3000 mt.

Il giro però si puo' fare solo da maggio in poi quando le ore di luce a disposizione ti lasciano un certo margine per goderti la giornata e, soprattutto, per via della neve (parecchi km sono tra i 1400 e i 1800 mt slm).
Se lo fai a fine giugno/inizi di luglio potrai assistere alla fioritura delle piane di Castelluccio che è uno spettacolo unico

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Altre info e la traccia la puoi trovare qui: [url]http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8953[/URL]

Fabrizio
ti ringrazio delle info terrò presente ciao
 

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