Dopo un periodo di cattivi rapporti con il mio "cancello" durante il quale, lo confesso, l'avevo anche lasciata, invano, in garage senza catena (cara... ehm... mi hanno rubato la bici... sono costretto a comperare una canyon da 29 in fibra di carbonio), ieri giornata di grazia.
Con il mio socio abbiamo affrontato la mitica salita del tritone, 500m di dislivello in soluzione unica, che per me sono tanti. La mia rockrider da 299 euro sembrava fatta di riflessi di luce e petali di rosa, ed era come se pesasse 5 kg invece dei 15 effettivi: andava su da sola. Quasi in cima, nell'unico pezzo di falsopiano, mi sono anche tolto lo sfizio di mettere un rapporto lungo e fare una minivolata sui pedali: il mio socio mi ha detto che sembravo uno scalatore colombiano
Eppure garantisco che non ho assunto nessuna sostanza il cui nome finisce per "-ina"
In cima, a soli 600 m, complici le nuvole basse, il vento, l'aria frizzantina, il cielo minaccioso, sembrava di essere in uno scenario alpino da mitologia del ciclismo.
Poi la discesa che non finiva piu', e il mio socio che con il suo mezzo di categoria superiore (e anche maggiore manico) mi sverniciava.
Io pero' sono rientrato al lavoro felice come una pasqua e i colleghi che incontravo mi dicevano "cos'e' quel sorriso ebete che hai stampato sulla faccia? che ti e' successo?"
So gia' che la stessa salita, con la stessa bicicletta, la prossima volta mi fara' soffrire e imprecare, ma oggi no, e' andato tutto come doveva andare.
Lunga vita al MTB, lunga vita alle salite!
Con il mio socio abbiamo affrontato la mitica salita del tritone, 500m di dislivello in soluzione unica, che per me sono tanti. La mia rockrider da 299 euro sembrava fatta di riflessi di luce e petali di rosa, ed era come se pesasse 5 kg invece dei 15 effettivi: andava su da sola. Quasi in cima, nell'unico pezzo di falsopiano, mi sono anche tolto lo sfizio di mettere un rapporto lungo e fare una minivolata sui pedali: il mio socio mi ha detto che sembravo uno scalatore colombiano
Eppure garantisco che non ho assunto nessuna sostanza il cui nome finisce per "-ina"
In cima, a soli 600 m, complici le nuvole basse, il vento, l'aria frizzantina, il cielo minaccioso, sembrava di essere in uno scenario alpino da mitologia del ciclismo.
Poi la discesa che non finiva piu', e il mio socio che con il suo mezzo di categoria superiore (e anche maggiore manico) mi sverniciava.
Io pero' sono rientrato al lavoro felice come una pasqua e i colleghi che incontravo mi dicevano "cos'e' quel sorriso ebete che hai stampato sulla faccia? che ti e' successo?"
So gia' che la stessa salita, con la stessa bicicletta, la prossima volta mi fara' soffrire e imprecare, ma oggi no, e' andato tutto come doveva andare.
Lunga vita al MTB, lunga vita alle salite!