io ieri stavo venendo giù da ospizio bernina lato svizzero. Per chi non la conoscesse c'è proprio un percorso ciclopedonale molto bello, per alcuni senz'altro fin troppo semplice perchè tecnicamente non presenta assolutamente difficoltà, ma comunque piacevole da fare per i panorami fiabeschi e il relax dell'esperienza. Si parte da un lago alpino a 2300 metri e si scende passando dai panorami brulli dei 2000 metri alle pinete, incrociando cascate e torrenti, assolutamente da sogno.
morale, ero partito da poco, ancora attorno ai 2000 metri, c'è un tratto larghissimo, con fondo compatto e ben battuto, bello ritmico e con una certa pendenza che invogliava a lasciar correre la bici. Seguo il flusso delle curve e controcurve, ogni tanto butto l'occhio al computerino, si viaggiava sui 40 all'ora, vuoi per i panorami, la velocità, il senso di sicurezza del sentierone ( non sono decisamente uno spericolato ) mi sentivo in paradiso.
A un certo punto mi compare davanti una curva verso sinistra veramente non so da dove, con all'esterno un paio di pietroni di quelli grossi come automobili che si trovano in alta montagna. Momento di panico m'attacco duro ai
freni al limite del ribaltone e nnostante tutto sento la bicicletta leggera rendendomi conto che non stava frenando quanto avrei voluto, in quel momento, tanto per metterci il carico, incrocio persino una di quelle canaline per scolo dell'acqua che tagliano i sentieri che è un po' in rilievo che mi fa effetto dosso di velocità facendomi fare un saltino che mi ruba metri preziosi per la frenata.
la bici riatterra sento la ruota dietro che sbanda prima a sinistra poi a destra quasi bloccata, io sempre più pronto al botto, poi di puro istinto in pratica, con la bici che aveva rallentato a sufficienza, riesco a seguire il profilo della curva approfittando della sbandata facendo letteralmente il pelo ai pietroni e a salvarmi fermandomi poi completamente qualche metro dopo lungo il sentiero. Tecnicamente sono scarsissimo, non c'è stata nessuna "abilità" coinvolta è stato un puro mix di culo e istinto di sopravvivenza.
Mi sono voltato a guardare quel pietrone minaccioso sono stato subito pervaso da uno scarico di adrenalina, mi è venuto da ridere e da urlare poi dopo una trentina di secondi hanno iniziato a tremarmi le gambe e a sentire freddo, poi dopo una decina di minuti è tornato tutto normale.
Nella testa avevo pensieri confusi che andavano dal rifarsi il film di ciò che era appena successo per capire come diavolo avessi fatto a evitare quel botto ormai scritto, al pensare a cosa sarebbe successo se mi fossi piantato contro quei massi visto che ero da solo e non c'era in giro nessuno in quel momento al pensare "mio dio è stato assolutamente fighissimo" voglio rifarlo.