heilà, son un biker amatoriale di 33 ann;i a metà aprile, quindi circa un mese fa, ho avuto un incidente al ginocchio: una macchina mi è venuta a dosso mentre scendevo una discesa con la bicicletta: portato al pronto soccorso mi sono state fatte delle lastre al ginocchio dove non si sono evidenziate fratture ossee, i medici del pronto soccorso mi hanno prescritto, un tutore e un'ecografia oltre al riposo dell'arto.
L'ecografia ha evidenziato un versamento piuttosto grande nel recesso sovrarotuleo del ginocchio.
In una successiva visita specialistica (15 giorni doopo l'incidente) mi sono stati tolti circa 70cc di liquido ematico, secondo lo specialista avredi dovuto riprende a camminare, mantenendo il piccolo tutore, comunque per una diagnosi più precisa mi ha suggerito di fare una tac.
La tac ha evidenziato le seguenti cose:
-Rotula in asse
-A livello di piatto tibiale c'è una stria iperdensa che decorre parallela alla superficie articolare e che "raddoppia" la linea di giunzione della cartilagine di accrescimento. Tale linea ha una ramificazione anteriore che arriva sino alla superficie articolare al davanti dell'ìnserzione distale del legamento crociato anteriore, dove si rileva un piccolo distacco della corticale ossea.
-No alterazioni morfo-strutturali dei condili femorali nè della rotula
-Legamenti ok.
Secondo l'ortopedico ci può essere una microfrattura <distacco> della spina tibiale, quindi mi ha consigliato il riposo e un tutore grande che mi blocchi la gamba tenendomela dritta, la frattura è composta quindi se non si stacca non va operata e dovrebbe ricalcificarsi da sola.
Sono in attesa di fare una risonanza magnetica per vedere se la frattura si sta ricalcificando.
Il problema è che in questi giorni ho camminato senza stampelle, con il solo tutore, <come mi aveva detto lo specialista nella prima visita> zoppicavo ma non ho avvertito particolari dolori alla tibia, tranne rarissime eccezioni.
Non vorrei aver complicato le cose.
E' passato un mese dall'incidente e non avverto dolori particolari, adesso ho l'arto completamente immobilizzato da un tutore rigido e l'operazione, se possibile, la vorrei evitare.
L'ecografia ha evidenziato un versamento piuttosto grande nel recesso sovrarotuleo del ginocchio.
In una successiva visita specialistica (15 giorni doopo l'incidente) mi sono stati tolti circa 70cc di liquido ematico, secondo lo specialista avredi dovuto riprende a camminare, mantenendo il piccolo tutore, comunque per una diagnosi più precisa mi ha suggerito di fare una tac.
La tac ha evidenziato le seguenti cose:
-Rotula in asse
-A livello di piatto tibiale c'è una stria iperdensa che decorre parallela alla superficie articolare e che "raddoppia" la linea di giunzione della cartilagine di accrescimento. Tale linea ha una ramificazione anteriore che arriva sino alla superficie articolare al davanti dell'ìnserzione distale del legamento crociato anteriore, dove si rileva un piccolo distacco della corticale ossea.
-No alterazioni morfo-strutturali dei condili femorali nè della rotula
-Legamenti ok.
Secondo l'ortopedico ci può essere una microfrattura <distacco> della spina tibiale, quindi mi ha consigliato il riposo e un tutore grande che mi blocchi la gamba tenendomela dritta, la frattura è composta quindi se non si stacca non va operata e dovrebbe ricalcificarsi da sola.
Sono in attesa di fare una risonanza magnetica per vedere se la frattura si sta ricalcificando.
Il problema è che in questi giorni ho camminato senza stampelle, con il solo tutore, <come mi aveva detto lo specialista nella prima visita> zoppicavo ma non ho avvertito particolari dolori alla tibia, tranne rarissime eccezioni.
Non vorrei aver complicato le cose.
E' passato un mese dall'incidente e non avverto dolori particolari, adesso ho l'arto completamente immobilizzato da un tutore rigido e l'operazione, se possibile, la vorrei evitare.