Complimenti bella biga!
Dai buone notizie per la distribuzione Giant in Italia, so che hanno aperto un centro Giant a Varese...Ottimo anche per quanto riguarda eventuali richieste di ricambi vari del sistema Maestro.
Be, finalmente hanno centrato meglio la destinazione d uso della bike montando un ottima fox 34 e spostandola quindi in ambito allmountain.
Qualche impressione più approfondita, dopo un paio di uscite con qualche salita/discesa di medio impegno, tra cui una discesa dal sentiero 11 del S. Genesio sul Monte di Brianza, che qualche gradone all'inizio ce l'ha, fra l'altro in genere coperto da un bello strato di foglie autunnali.
Nel complesso, la "allmountainizzazione" delle Trance di alta gamma è pienamente confermata: oltre alla forca con steli da 34, direi che un altro sintomo è la scelta dei rapporti, e soprattutto della strana (e per certi versi discutibile) dentatura delle corone.
Mi chiedo infatti se c'è qualche motivo tecnico alla base della scalatura 36/26 dell'anteriore, in luogo della tradizionale 38/24. Per caso c'è qualche problema legato all'introduzione del 40 posteriore?
Però mi pare che un 24x40 non sarebbe in teoria di difficile gestione da parte dell'
XT (o invece sì?
), e avrebbe conferito alla Trance una risorsa ulteriore di "scalatrice" assoluta.
Tutto sommato però, la cosa più strana rimane il 36. Ora, non dico che mi viene da usare il 36x11 anche in un trail pianeggiante, ma siamo lì. Ad esempio ieri, in una discesa asfaltata, mi sono trovato subito senza rapporti, con le gambe che frullavano. (E mi sono limitato a superare, ma non a doppia velocità come avrei voluto, un gruppo di filippini stradisti...
)
Tornando seri, veniamo alle note di valore: confermo che la Float 34 va tenuta un pelo più morbida, almeno per quelli che sono i miei gusti, rispetto alla Talas. Infatti, alla fine della discesa tosta coi gradoni, l'escursione non era andata oltre i 90/100 mm.
E pure con questa taratura, e con gli pneumatici tenuti piuttosto duri in vista del ritorno su asfalto, la bici se l'è cavata alla grandissima: docile, sincera, guidabilissima anche senza usare lo Switch-R, che ho utilizzato solo nei passaggi lentissimi e pieni di foglie intorno ai gradoni più alti.
Inoltre, nella salita precedente, nonostante uno
zaino da 38 kg, ho ricevuto la stessa sensazione di relativa leggerezza che mi trasmetteva la 1 del 2014. Insieme alla conferma della sostanziale inutilità dell'escursione variabile: al massimo si può dire che intorno al 20% con la 140 si ha una leggerissima tendenza all'innalzamento della ruota anteriore, ma solo spingendo molto sul posteriore. Fra l'altro, non ricordo se succedeva lo stesso con la 2014 tenuta a 120, ma a naso siamo lì.
Due parole sugli pneumatici: i Nobby Nic di serie sono un ottimo compromesso, ma forse sono l'aspetto su cui si può maggiormente intervenire per far fare al mezzo un ulteriore step. Senza arrivare alle Kenda Nevegal (bisognerebbe dire addio al sorpasso sui filippini...
), forse per orientare maggiormente la bici all'all-mountain, può valere la pena mettere la classica accoppiata High Roller II/
Ardent?
In sintesi, soddisfazione max, direi al 99% (mi rimane qualche dubbio sulla questione corone anteriori). Solo una leggerissima curiosità residua su come si comporta la 1 con monocorona e Kashima, ma per circa 1.000 in più è una curiosità che mi tengo, o al massimo rimando a tra qualche anno. In più la 1 2016 ha una colorazione che non mi piace.
Direi che il problema maggiore, con questa nuova 1.5, sarà il non farsela ciulare anche lei...