Sul sito segnalato ho trovato quest'itinerario, credo che in parte sia quello che mi consigliate.
Ho visto anche madonna della guardia con la Guidovia e da genova a Monte Ratti.....qual è meglio (panorama + difficoltà e percorrenza media)??
9 - Traversata Righi - Crocetta d'Orero
Aggiornamento: 1/2008
Approccio: Righi località panoramica sulle alture genovesi. Oltre che con la funicolare è accessibile con la viabilità urbana.
Descrizione:
Dalla stazione di arrivo della funicolare del Righi saliamo su asfalto.
Agli incroci seguiamo la strada che sale; superiamo le mura del forte Castellaccio attraversando l'ex ponte levatoio e proseguiamo finché la strada spiana.
Dopo poco si apre a destra uno spiazzo panoramico; dietro agli alberi si diparte una stradina (km 1.4, indicazioni per osteria Le Baracche) che scende costeggiando le mura del Forte Sperone. Dopo qualche metro in salita scendiamo ad incrociare la mulattiera pedonale che arriva dalla funicolare e proseguiamo a sinistra.
Seguiamo la stradina fino ad un bivio dove andiamo a destra, in piano (km 2,2; la strada a sinistra sale all'osteria e, proseguendo, si ricongiungerebbe con l´itinerario 7; variante possibile, più difficile).
La strada diviene sterrata e prosegue tagliando tutto il versante della montagna con andamento pianeggiante.
Arriviamo così all´asfalto al valico di Trensasco (km 6,2).
Svoltiamo a destra, percorriamo qualche decina di metri sull'asfalto e svoltiamo a sinistra prendendo la sterrata Via dell'Acquedotto.
L'ampia sterrata, prive di difficoltà, raggiunge un quadrivio nei pressi di una cappella e della stazione di Pino (km 7,3).
La sterrata prosegue in leggera salita e la percorriamo lungamente fino ad un punto in cui a sinistra si stacca un ripido sentiero in salita (km 10,7, segnavia FIE
e
).
Prestiamo attenzione a questo punto perché la strada prosegue invitante e dobbiamo lasciarla.
La salita è subito ripida e non ciclabile, ma conduce in breve ad una radura dove possiamo tornare in sella.
Proseguiamo sul sentiero ben marcato alternando tratti ciclabili ad altri ripidi, superiamo molto faticosamente una erta paretina rocciosa e continuiamo con molti tratti non ciclabili uscendo sul crinale ad una ampia sella (km 11,7).
Lasciamo a destra il segnavia
ed affrontiamo una lunga salita non ciclabile ma meno faticosa. Quando la pendenza lo permette saliamo in sella seguendo il sentiero che attraversa il versante della montagna con un andamento ascendente e qualche tratto non ciclabile.
Arriviamo ad incrociare il sentiero dell'Alta Via
(km 13,3) che seguiamo a sinistra salendo al crinale.
Scendiamo sull'opposto versante e seguiamo il buon sentiero che raggiunge una chiesetta nei pressi delle case di Sella, raggiunte da una strada asfaltata (km 14,3).
Saliamo su asfalto per qualche decina di metri e svoltiamo a sinistra sul sentiero segnato che sale non troppo ripido. Trascuriamo il segnavia
che condurrebbe ad Avosso (
itinerario 52 della Valle Scrivia) e proseguiamo a sinistra.
Il sentiero sale al crinale e prosegue con moderati saliscendi. Ad un bivio (km 15,3) svoltiamo a sinistra, in discesa. Il sentiero prosegue quasi pianeggiante, ma è stretto ed attraversa pendii ripidi e richiede qualche attenzione.
Affrontiamo una ripida discesa col fondo dissestato a cui segue un breve tratto pianeggiante che ci porta ad un selletta dove cambiamo versante (km 16,2; da destra sentierino da Assereto).
Scendiamo sul sentiero molto largo ma ripido e difficile.
Il sentiero termina su di una stradina (km 16,6) che seguiamo a sinistra arrivando in breve alla chiesa Madonna della Guardia dove incontriamo l´asfalto (km 16,8).
Seguiamo la strada asfaltata fino ad un tornante a sinistra (km 17,2) dove andiamo a destra in un sentiero dove corrono anche i segnavia.
Il sentiero non è molto ripido ma stretto e rovinato. Al suo termine usciamo sull'asfalto (km 17,4) che seguiamo a destra scendendo velocemente al Valico di Crocetta d'Orero (km 17,7).
Dislivello: in salita 630 m, in discesa 360 m.
Ciclabilità: 92%
Asfalto: 13%
Osservazioni: La prima parte presenta difficoltà turistiche mentre, da quando si lascia la strada per salire sul sentiero, le difficoltà aumentano nettamente con faticose salite e discesa difficile.