freni a disco meccanici

Ser pecora

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Secondo me il limite dei freni meccanici è la potenza. Un freno a disco meccanico, pure il migliore, non raggiungrà mai la stessa potenza frenante di un buon impianto idraulico.

Perchè non dovrebbe?
Cos'è che intendi per "potenza"? Io su due bici diverse ho un impianto meccanico con dischi da 160mm ed un impianto idraulico con dischi da 180mm e riesco a far bloccare le ruote con tutti e due gli impianti in discesa...
 

Danybiker88

Redazione
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Perchè non dovrebbe?
Cos'è che intendi per "potenza"? Io su due bici diverse ho un impianto meccanico con dischi da 160mm ed un impianto idraulico con dischi da 180mm e riesco a far bloccare le ruote con tutti e due gli impianti in discesa...

Con "potenza frenante" intendo la forza massima che viene applicata dalle pastiglie sul disco (il che a parità di pastigle e diametro dei dischi corrisponde un minore spazio d'arresto). Avevo letto un interessante tabella in cui venivano riportate le pressioni esercitate sulle pastiglie con una frenata tipo (era un test di laboratorio, quindi si presume abbastanza realistico) in cui veniva quantificata quanta forza veniva effettivamente trasmessa alla frenata.
Da questo test (che comprendeva anche dischi meccanici) risultava che a parità di forza trasferita alla leva, i dischi idraulici hanno una resa maggiore (il carico sulle pastiglie è maggiore).
D'altronde il limite dei dischi meccanici è proprio un problema costruttivo. innanzitutto la guaina all'interno cui scorre il cavo è facilmente comprimibile, inoltre lo stesso cavetto, essendo di metallo intrecciato, ha una certa elasticità. Chiaramente tutto questo comporta una "dispersione" della forza esercitata sulla leva. Un buon impianto idraulico, seppur con tubi normali e non aeronautici, subisce molte meno deformazioni. Inoltre, essendo nettamente inferiore l'attrito dell'olio nel tubo rispetto a quello del cavo nella guaina, la potenza trasmessa alla pinza sarà maggiore anche nella prima fase della frenata (quella in cui si avvicinano le pastiglie).

D'altra parte questo è evidente semplicemente confrontando un impianto meccanico top di gamma e un impianto idraulico top di gamma con tubazioni aeronautiche. La potenza frenante sarà nettamente maggiore per l'impianto idraulico.

Ovviamente in questo ragionamento non ho preso in considerazione il rapporto prezzo-prestazioni.
 
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ang_82

Biker tremendus
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adesso come la mettiamo?
 

Quoto alla grande, non fa una piega!
 
Io non quoto tanto.. Intanto i test di laboratorio non sono MAI rappresentativi della realtà, e comunque sembra che nessuno abbia capito una cosa fondamentale sul funzionamento dei due sistemi (parlo per eserienza): l'impianto meccanico ha la caratteristica di trasmettere tramite il cavetto d'acciaio (le cui proprietà rimangono inalterate nel tempo e non è soggetto al calore, cosa che invece l'olio fa) la forza esercitata dalla leva, tutta sul pistoncino; ciò significha che se le prestazioni in frenata sono proporzionali al tuo impegno. I più "duri" otterranno prestazioni migliori. Per le mezze seghe, esistono gli idraulici (io sono tra questi con i miei oro k18.. ) nei quali l'incomprimibilità del liquido gioca un ruolo essenziale: quello di spostare le pastiglie molto più che proporzionalmente allo sforzo applicato alla leva. In poche parole, si genera una forza impressionante sul disco dato dai postoncini che vengono spinti senza scuse dal liquido che, compresso dal pompante a monte, sulla leva, non può andare altrove. Un escamotage tecnico. E questo è il "technical divide" tra i meccanici e gli idraulici.
 

Danybiker88

Redazione
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Quindi sei d'accordo nel dire che con i freni idraulici, per ottenere la stessa frenata, serve meno sforzo?
Perchè stiamo dicendo la stessa cosa!

Prima di far bollire l'olio di un freno idraulico ce ne vuole. Per carità succede, ma pure nei freni meccanici si possono vetrificare le pastiglie per l'eccessivo calore.

Riguardo al test di laboratorio non si può certo dire che un test di questo tipo non sia realistico. La misura della pressione delle pastiglie sul disco è un parametro che oggettivamente influenza la spazio di arresto.
Su questo il freno a disco è superiore, che poi sia effettivamente necessaria tutta quella potenza si può discutere... Diciamo che dipende dall'uso che se ne vuole fare e dai pripri gusti.
 

Marmuz

Biker immensus
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Riporto la mia umile esperienza personale... ho avuto una front della Giant (atx 860) con una coppia di BB7 meccanici.. che una volta regolati bene funzionavano molto meglio degli Hayes Sole idraulici che ho invece su una Kona Scab da dirt... più modulabili ed efficaci.. però in confronto a dei Juicy three (che monto ora su una Merida tfs 900) sono già nettamente inferiori.. ma ho superato i pregiudizi dei freni a disco meccanici, anche se ad es. non li userei mai per fare freeride e non supererei i 160mm di diametro dei dischi.. bisogna sempre vedere il campo di utilizzo e la fascia di prezzo.. rimanendo nei 500 euro è l'ideale, come diceva Ser Pecora come qualità/prezzo/facilità manutenzione/prestazioni..
 

ang_82

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perchè??
 

lot_rak

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Io ho i BB7 e sulla bike della mia morosa i BB5.
Non li cambierei mai e poi mai. Manutenzione rapida, economica, semplice, potenza ottima e frenata che nemmeno io credevo (vengo da v-brake).
Mi ci trovo benissimo e dovessi cambiare bici li compro sicuramente.
I BB7 li ho pagati 97€ spediti.
Ero scettico anche io una volta, uno dei tipici "ma questi non andranno bene, costano poco, frenano poco". Invece, informandomi qui suil forum e leggendo vari post mi sono ricreduto e li ho presi.
Consigliati!!
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Secondo me c'è un po' di confusione: un conto è lo sforzo alla leva, un conto è la pressione esercitata dalle pastiglie sui dischi un conto è la "potenza" (frenante). Un qualunque impianto, idraulico, meccanico o v-brake che riesca in condizioni limite a bloccare le ruote ha "potenza" sufficiente.
Io non ho mani da scaricatore e riesco a far bloccare le ruote agevolmente anche con gli avid meccanici con dischi da 160mm.

Io il paragone lo faccio spesso visto che ho 2 bici con i seguenti impianti:

-Formula 24k 180/180mm
-Avid bb7 con guaine in tubo di metallo, 160/160mm (braking)

Se dicessi che noto delle differenze abissali direi una balla. Se non quelle relative all'"affaticamento" dell'impianto che nei formula è evidentemente minore. Anche se in discese lunghe e veloci capita che l'olio si scaldi e la leva si indurisca.
Casomai il problema è proprio quello di dover dosare meglio ("modulare") la pressione sulle leve coi meccanici proprio per non incorrere più facilmente nel bloccaggio delle ruote.

ps
nei vari raduni e bici provate qua e là, l'impianto provato che mi ha dato la maggior sensazione di "potenza" era un BB5 con dischi braking da 203mm.
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Riguardo al test di laboratorio non si può certo dire che un test di questo tipo non sia realistico. La misura della pressione delle pastiglie sul disco è un parametro che oggettivamente influenza la spazio di arresto.

Mica tanto. Se per bloccare la ruota serve una pressione minima di 15kg/cm^2, una pressione di 1500kg/cm^2 non fa bloccare la ruota "meglio", anzi diventa solo fondamentale il poterla modulare più accuratamente.
Casomai è da considerare la pressione in rapporto alla superfice delle pastiglie, etc. etc..
In sostanza sulla carta con gli idraulici puoi moltiplicare le forze all'infinito, ma nella realta' alla pista del disco non puo' arrivare una potenza infinita per mille motivi legati al dimensionamento dei freni da mtb: ad un certo punto qualcosa flettera'; puo' essere la leva, il tubo/il cavo, la pinza o piu' semplicemente pastiglie con un coefficiente di attrito basso o con una resistenza a taglio del supporto metallico che tiene la mescola della pastiglia non sufficiente.
Imho, con i dimensionamenti degli impianti da mtb le differenze non possono essere così eclatanti. E così (per ora) mi dice la mia esperienza pratica.
 

ang_82

Biker tremendus
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alby.to

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22/5/07
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Concordo con Ser Pecora in tutto e per tutto.
Il miglioramento dello spazio d'arresto con "un impianto più potente" è leggenda sulla bici (salvo soluzioni "criminali" dal punto di vista delle leve come i cantilever) così come sulle auto, è impensabile andare a migliorare con l'impianto quando il punto debole è un'interfaccia ruota-terreno che se arriva a un mu di 0.5 è già tanto.
Questo, naturalmente, parlando di singola frenata senza problemi di riscaldamento. Quando si va in fading, il rapporto di leva apparente degli idraulici (rapporto tra superficie dello stantuffo della pompa e dei pistoncini) aiuta a mantenere la frenata efficiente più a lungo dei meccanici, con meno sforzo necessario alla leva. Poi, però, l'idraulico va in vapour-lock e il meccanico no.

Anche le soluzioni a più pistoncini c'entrano poco con lo spazio d'arresto, finchè la coppia sviluppata sul disco supera il prodotto di forza verticale per mu "statico" per raggio di rotolamento.
Più pistoncini, oltre ad aumentare (teoricamente, perchè va vista la pompa) il rapporto di leva apparente, rendono più uniforme il profilo di pressione specifica alla pastiglia, che normalmente ha un gradiente che decresce allontanandosi dal pistone (per la deformabilità della pastiglia). In ogni caso, se questo artificio è utile su impianti auto/moto, con pastiglie lunghe tranquillamente 20 cm, sulle pastigliette degli impianti bike ha una potenza impressionante in fatto di... marketing... Un sistema a un pistoncino per parte ben dimensionato è altrettanto efficiente, più economico e necessita di meno manutenzione. Quello che non c'è non si rompe/blocca, e quello che c'è senza servire, è uno specchietto per le allodole.

Riguardo alla forza al banco prova, non significa quasi nulla, perchè superata la forza necessaria al bloccaggio in situazioni normali, simula una situazione irrealistica: non ci sarà mai quell'attrito alla ruota, quindi in uso l'impianto non svilupperà mai quella potenza (forza per velocità, che c'è solo se la ruota non blocca, appena blocca la POTENZA va a zero). E' un bel dato, significativo per una valutazione del progetto fine a se stessa, che con l'uso effettivo non ha praticamente nulla a che fare. Tutt'altro discorso se la prova è rivolta a valutare il comportamento termico.
 

Che avevo detto? I test di laboratorio non sono MAI rappresentativi della realtà.. Ci voleva qualcuno che ne ha fatti di benchmark e che ha studiato meccanica per sfatare il mito! bella alby
 

alby.to

Biker urlandum
22/5/07
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Questo però non risolve il problema posto inizialmente:

"a parita di prezzo, meglio freni v brake o dichi meccanici?"

... ....

La Aspect 55 monta gli shimano 415, quindi del gruppo alivio... Che non è certo da corsa ma è un gradino sotto il deore ed è già considerato un gruppo da mtbiking "vero". Da queste premesse (parlo senza averlo provato quindi non posso che azzardare) dovrebbe essere cmq adeguato all'uso, robusto e affidabile, senza magari le finezze di un avid BB7, ma alla fine son sempre le tue dita che tirano un filo, che fa avvicinare le stesse pastiglie del gruppo deore a un disco uguale al 90% della gamma shimano (salvo magari qualche g di peso), la pinza non è fatta di burro percui non fletterà molto diversamente dalle altre, percui difficilmente finirai giù dai bricchi per una carenza dei freni...
Non farti influenzare troppo dalle manie dei forumendoli, troppo spesso c'è gente disposta a giurare che il cambio Xmille cambia molto meglio del cambio Xcento, o i freni Juicy8000 ti fermano 10m prima dei 7000, quando magari quello che cambia sono un paio di componenti in carbonio per risparmiare peso e la meccanica è identica sputata (ed è quella che determina il funzionamento, non il peso nè tantomeno la sigla stampigliata sopra).
Non è in ogni caso una cineseria da quattro soldi, vai tranquillo se ti piace la biga!
 

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