freerider di febbraio

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Mau

Biker infernalis
30/10/02
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Comperato .....
RAGAZZI TUTTI A COMPERARE FREERIDER
C'è UN SUPERBO ARTICOLO DEL DIRETUR
CHE ASPETTATE CORRETE IN EDICOLA

L'ho solo sfogliato, mi pare un gran bel numero
Andermatt Gran Sasso Caucaso Colorado e poi le Big Mountain di Xandy
Insomma mi fa venire voglia di prendere ed andarmene fuori dalle balle.
 

Mau

Biker infernalis
30/10/02
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Letta, la prima cosa a cui ho pensato è "Sarò in grado di tirare su i miei figli in modo tale da poterli aiutare a rispondere almeno in parte ai loro perchè?????" ho avuto anche due reazioni, prima tristezza per la realtà vissuta da questo ragazzo, poi speranza, uno che si fa tutte quelle domande per forza riuscirà anche a darsi delle risposte ... speriamo siano quelle giuste.
 

alberico

Biker superis
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L'ho comperata, ma non lo faccio più........ :???:
la ho solo sfogliata, ed ad una prima impressione non è positiva......
Che rivista è......? di chi pensa di essere diverso da chi sta in pista, ed in realtà fa delle gran salite in funivia e poi delle discese su piste non battute a fianco degli impianti .....
Di sci in salita non si vede la minima figura o immagine......
Che rapporto con la montagna ci può essere se la scendiamo e basta, non possiamo capirla che parzialmente e SUPERFICIALMENTE, cioè solo per puro piacere; ma se deve essere un'esperienza non la voglio così parziale ed effimera......
Sarò fuori moda-epoca ed un troglodita a pensare così, ma se questo è indice dell'interiorità delle persone giovani di oggi, non mi attira proprio la loro filosofia..... :???:
 

tarantola

Biker velocissimus
Hai ragione Albe, però anche noi se ricordiamo un nostro giro in bici lo facciamo per le carambole e i passaggi in discesa... così secondo me fanno anche loro. Che salire con le proprie forze una montagna sia essenziale sono pienamente d'accordo con te, ma non arrabbiarti così se lo spazio più grosso è dato alla discesa. Parlerai anche di risalita, ma la discesa è la protagonista... o però, mi viene in mente quando sergio parlava delle tua malattia dell'alpinista. Forse vedi male la rivista per quello? :-o
 

marco

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@ albe: l´hai letta la mia storiellina su andermatt?
Il viaggio alla ricerca della neve perfetta, l´incontro con i locals, le serate in compagnia, nuove amicizie. Non è questo un bel modo di interpretare la montagna, al di là di quello che ci si faccia?
A me quei giorni hanno portato molto, così come le due settimane che mi ero fatto l´anno prima in valle d´aosta con sci alpinistiche, freeride, di nuovo sci alpinistiche e freeride. :-o
 

alberico

Biker superis
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Ho associato il freeride della bici da montagna a quello con gli sci, ed ho forse sbagliato, allora è un'altra dimensione o no ?
Alcune storie sono certo interessanti per lo spirito e l’amicizia, Marco in primis.
:-o evidentemente sono dispiaciuto perchè non esistono in italia decenti riviste di "sci-alpinismo/sci-estremo" come Vertical in francia che ogni anno fa un numero speciale sulla disciplina ! Avrei preferito una rivista sui temi a me cari e non di fuoripista soltanto.
Avrei altre critiche e lodi , ma mi sa che non ho centrato la dimensione free sullo sci !?
:eek:
 

Mau

Biker infernalis
30/10/02
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Albe dice: “Che rapporto con la montagna ci può essere se la scendiamo e basta, non possiamo capirla che parzialmente e SUPERFICIALMENTE, cioè solo per puro piacere; ma se deve essere un'esperienza non la voglio così parziale ed effimera...... “
Sono le stesse cose che ho pensato dopo la lettura del primo numero, ma ritenendo che ci sia anche della sostanza dentro il progetto FR, ho scritto due righe e le ho spedite ad Emilio, risultato ne è uscito un articolo che parlava del mio modo di sentire la montagna ed il free ride.
Nei diversi numeri posso dire che tra gli articoli c’è anche questa dimensione che piace a noi, quella della salita. Il fenomeno FR però mi piace, come evidenzia Marco ci sono tante cose positive, non giudichiamo solo dopo una rapida occhiata.
Inoltre dici “Sarò fuori moda-epoca ed un troglodita a pensare così, ma se questo è indice dell'interiorità delle persone giovani di oggi, non mi attira proprio la loro filosofia.....” non è vero, gente come me e come te non è fuori moda e fuori tempo, ovvio che sia meglio comperare una rivista che rispecchia in pieno il proprio sentire, ma come già detto non possiamo continuamente dire quanto sono bravi gli altri e quindi preferisco mettermi in gioco, confrontarmi cercare di contribuire a questo nuovo progetto.
Ritengo invece che tu abbia centrato la dimensione free dello sci, ma quello che più piace a noi è solo un aspetto, quindi lavoriamo perché questo emerga, ora mi hai incuriosito … fuori le altre critiche e le altre lodi …..
 

enrysno

Biker ciceronis
17/1/03
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Val Zoldana
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Chiedo scusa per la frase citata contro albe che giustamente avete tolto dal forum. La mia reazione è stata brusca perchè non è la prima volta che sento tutte queste storie contro alcune attività nuove che si possono fare in montagna.
Dalle nostre parti troppi la pensano contro lo snowboard, contro la discesa fuoripista, contro l'arrampicata sportiva, contro tutto ciò che è nuovo e divertente. Mi chiedo perchè non possano esistere delle attività diverse nello stesso ambiente. L'alpinismo non è più (da tanto tempo) solo il raggiungimento raggiungimento di una cima, ma anche gara di bravura, di velocità, di difficoltà. Molti hanno criticato questi aspetti ma i forti hanno continuato a fare grandi imprese, anche usando nuovi mezzi e materiali che hanno aumentato se volete la sicurezza ma anche consentito di andare più forte e su maggiori difficoltà. Se Emilio & C. facessero un giornale di scialpinismo con foto stile CAI chi lo comprerebbe? Il mercato richiede la foto spettacolare in discesa perchè la discesa è il concetto pivot del freeride. Vedi la sua risposta a una lettera di critiche simili sul numero precedente. Certo anch'io penso che si potrebbe mettere qualche foto di salita (penso che prima o poi le mettranno tra l'altro) ma la rivista è molto bella, perchè criticare sempre così?
 

Mau

Biker infernalis
30/10/02
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Ciao Enry!!!! Che mi combini?????????????
Innanzitutto MASSIMO RISPETTO :-|
Concordo con quanto dici ed anche secondo me vedremo più roba su scialpinismo/estremo e oltre a belle immagini arriveranno sempre più contenuti.
Ma questo dipende anche da noi ...... diamoci da fare .....
e soprattutto discutiamone civilmente .... mi piacerebbe tanto che fra un anno grazie al lavoro di tutti Albe scriva .... "Ehi Raga!!!!!!! Strabello!!!!!!! Mi sono abbonato a Free.Rider ......." ;-)
 

Mau

Biker infernalis
30/10/02
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Olera - Bergamo
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Ok. grande fotosession curata dal diretur.... già me lo immaggino "3000 m di polvere: libera discesa in libera salita" pic Marco Toniolo, rider Albe & Enry, text Maurizio Panseri (ovviamente :D ), immagini mozzafiato di voi due che salite tracciando in 50 cm di polvere vergine, alternate ad immagini altrettanto hard (ops :-) scusami soft) della vostra goduriosa discesa, tra saltoni e curvoni (anche per Albe che si è comprato due palettoni ... anche lui è sulla strada della perdizione ... il virus FRS ha colpito anche lui ma non se ne è ancora accorto) :smile:
 

alberico

Biker superis
30/10/02
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@ enrico: x una sci alpinistica insieme, bella , dura o polverosa non c'è problema (spero presto);Non ho visto cosa hai scritto 8-) ma ti informo che io mi sono solo permesso di esprimere delle MIE impressioni da frequentatore della montagna invernale in genere, non sono un freerider delle nevi nè lo voglio diventare in futuro,
la mia speranza è che chi entra nell'ambiente delle montagne se ne innamori come è successo a me!

cercavo solo di intervenire in un dialogo per capire gli altri che pensano diversamente da me, senza volere avere ragione o torto sull'argomento .

Se ti può interessare:
quando posso, frequento la montagna e la natura , cerco di rispettarla e di farla sopravvivere e che non soccomba per le stupidaggini/cose che l'uomo le costruisce sopra: in primis funivie e impianti vari, strade ad usi ambigui, rifugi in luoghi dove non servono, bivacchi etc.
La mia speranza è che fra qualche ciclo di morte e rinascita io possa ancora vedere ed assistere agli splendidi panorami della natura e della montagna invernale, ;.=9/ :-| ;.=9/ :-|
non alla proliferazione di pali e cavi su ogni cima della terra ! :???:
Pensaci o fregatene, questa schifezza di società alle volte ci insegna a consumare ogni cosa ed ogni elemento , compresa la natura....
ma essa una volta distrutta non si può riprodurre e rigenerare in una fabbrica o industria (non penso sarà possibile neanche in futuro....), io non voglio seguire questi insegnamenti....
ciao :D e divertitevi , ma anche pensateci.. :?: ... ;.=9/ ;.=9/
 

enrysno

Biker ciceronis
17/1/03
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Ciao Albe
Avevo citato la tua autoaccusa (quella del troglodita ecc….) dopo la sfogliata della rivista.
Ti richiedo scusa.
La mia risposta è stata brusca perché io dopo anni di “indottrinamento” di montagna all’antica (vedi modo di pensare CAI dalle mie parti) mi sono ribellato a un modo di pensare troppo vecchio, troppo assurdo, troppo con i paraocchi. IO SONO UN FREERIDER E SPERO DI ESSERLO PER SEMPRE. E lo sono diventato perché sono innamorato della montagna come te: le due cose non sono in contraddizione.

Anch’io frequento la montagna e la natura e la rispetto. Anch’io sono contro le infrastrutture inutili. Ma gli impianti li uso. Anzi ti dirò di più. Quando si fa un fuoripista salendo con gli impianti (o usando gli impianti e camminando poco) il piacere della discesa è maggiore. Le gambe non sono stanche, la neve è quasi sempre migliore rispetto a quando si sale a piedi.
Allo stesso modo una gita sci/sno-alpinistica è meravigliosa nel complesso della sua esecuzione, anche se a volte si becca della neve veramente brutta, ma è più un piacere di soddisfazione. Si dice: “E’ stata una bella gita. Ho fatto un bel giro. Ho raggiunto una cima ecc.” ma non si urla mai “ Ho fatto 1500 m di dislivello nel powder fino alle orecchie” come può capitare in Marmolada appena dopo una nevicata. Anche perché con quelle condizioni chi saliva?

Inoltre l’eliminazione di tutti gli impianti di risalita dalle montagne non mi sembra un’idea né attuabile né molto giusta. Fanno parte di un sistema economico criticabile (lo stesso che ci permette però di comprare sci, tavole, scarponi, zaini, arva, ecc.) ma hanno permesso a molta gente di montagna di vivere bene anziché morire di pellagra come pochi decenni fa.

Riguardo a strade, rifugi e io aggiungerei anche ferrate sono d’accordo nel dire: “togliamo quelle che non servono”. Ok. Chi decide? Io il Rif. Auronzo con la strada e il mega parcheggio e il via vai del Monte Rite li odio. Quasi quasi mi dedico al terrorismo.

Io ho studiato abbastanza il tema del “turismo invernale e sviluppo sostenibile” e so che molti interventi antropici votati al guadagno immediato causano danni irreparabili alla “risorsa montagna”, sia in termini di costi ambientali sia di costi economici direttamente quantificabili.
Ma non mi pare che il freeride, come lo snowboard o la mountain bike consumino in modo così determinante la natura. Anzi essi possono essere occasione di vantaggio sia per l’uomo sia per l’ambiente. Sempre se regolarizzati.

Quelli che dicono “Le mountain bike sono una profanazione della montagna” sono di solito i primi ad andare in cima ai passi solo con la macchina da 100 milioni (e quello per loro è andare in montagna) e gli stessi a dire che “Le valanghe vengono giù perchè gli scialpinisti vanno là”.

Certamente si può anzi si dovrebbe divulgare anche lo sci-alpinismo e lo sno-alpinismo. Anzi ben venga una rivista di scialpinismo interessante (Le foto del CAI non è che siano sempre entusiasmanti!).

Ma a me pare che una rivista come Freeride abbia ben poco di diseducativo. Il messaggio visivo espresso da una foto di powder scattata da Marco può diffondere l’entusiasmo nei giovani molto di più di una raffigurante una salita che è alla portata di pochi. Magari quei ragazzi che provano a fare snow perché hanno visto una bella foto possono pensare: “domani potrei esplorare la dimensione mentale che si prova a fare questa cosa piuttosto che drogarmi o andarmi a schiantare con la macchina in questa stupida, grigia e cementificata città”

Il problema non è se fare freeride sia giusto o sbagliato rispetto allo scialpinismo o se divulgare un’ideologia piuttosto che un’altra. La rivista vuole essere venduta. Quindi vende ciò che vuole il pubblico: belle foto di discese in neve fresca. I valori che trasmette non sono di certo inficiati dal fatto che non ci sia nessuna foto “sfigata “ stile “Lo scarpone”.

Quando andremo a surfare assieme avrò molto piacere di parlare con te di questo e altro.

Ciao
 

alberico

Biker superis
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X surfare mi devi prima insegnare ...
Leggo che dietro un personaggio scatenato e free in tutti i sensi, c'è una persona che ragiona !
Io non sono contro la libertà di nessuno.....esprimo i miei pensieri, che non sono assoluti, possono variare !
sono libero, o vorrei esserlo, anche di cambiare idea, o no ?
ciao
:D
 

alberico

Biker superis
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@ Mau: ho letto e riletto la tua lettera alla rivista in questione, apprezzo proprio il tuo modo di porti verso i problemi ; sei un filosofo-moderatore-scrittore apprezzabile !
Se fra di noi appassionati pensiamo le stesse cose, come mai non ci si capisce alle volte ? come riusciremo a spiegare le nostre emozioni alle altre persone, fuori dell'ambiente delle montagne?
E' un problema di linguaggio, o abbiamo paura di perdere la libertà del fare le cose, o abbiamo dei preconcetti grossi ?!?
Io vedo il fuoripista come una fase intermedia, in cui si ha la possibilità di vedere e vivere un'esperienza "alpinistica" piccola e parziale, dopo sarà il carattere e gli interessi di ognuno a indirizzare sull'attività in cui ricava più emozioni.
io non cambierei una unica salita e discesa di 1000 m. di poca neve crostosa in ambiente veramente isolato e montano, con 150.000 metri di discesa polverosa vicino a degli impianti...... lo potrei fare ma sapendo di fare un'esperienza molto limitata !
Daltronde in estate non vado ad arrampicare dove so che ci sono chiodi abbondanti o avvicinamenti facili e quindi altre persone, perchè le emozioni sono altre stando isolati e per i fatti propri.
Comunque gli impianti servono a imparare a sciare e per far fare soldi !
Basta che non ne facciano di nuovi, come in valle di fassa, in val Jumela per collegare Alba di canazei con Fontanazzo !
 

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