FreeMTB e finalmente nata!!!!!!!!!!!

[Dallas]

Con immenso piacere annunciamo che finalmente l’Associazione
FreeMTB - Mountain Bike in Libertà
e’ ufficialmente NATA!
Con atto di registrazione n° 2006/012866 del 08/03/2006 , effettuato presso l’Ufficio del Registro di Bolzano abbiamo ufficializzato la nascita dell’associazione, depositando Atto Costitutivo e Statuto che avevamo redatto e sottoscritto il 22 febbraio scorso.

I dati dell’Associazione sono i seguenti:

FreeMTB – Mountain bike in libertà
Via Firenze, 39b
39100 Bolzano
C.F. e P.I. 02493030213
www.freemtb.it

Trovate una copia dell’Atto Costitutivo in allegato.

Nell’atto costituitivo troverete tutti i dati e le caratteristiche dell’associazione, i propositi ufficiali, la denominazione e le caratteristiche legali, nonchè i dati dell’attuale Consiglio Direttivo, formato per ovvie ragioni da alcuni dei fondatori dell’associazione.
Nello Stauto invece troverete il regolamento dell’associazione, i compiti istituzionali del Consiglio Direttivo, dell’assemblea dei soci ed in generale le regole dell’associazione.
L’associazione ovviamente NON E’ A SCOPO DI LUCRO, e’ aperta a tutti coloro che condividano i propositi e gli intenti dell’associazione o che, semplicemente, vogliano supportare il lavoro dell’associazione stessa.
I propositi espressi nell’Atto Costitutivo ovviamente sono sintetici, di seguito riporteremo in maniera più completa possibile gli intenti che, per poter essere portati a termine, hanno bisogno del supporto di tutta la comunità dei mountain-bikers.

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[Dallas]

L’Associazione Free-MTB è nata dall’iniziativa di alcuni biker della zona del Trentino – Alto Adige, inutile negare che l’input che ci ha spinti ad imbarcarci in questo progetto siano state le recenti delibere anti mountain-bike emesse proprio nella provincia Trentina, ma le motivazioni che ci hanno spinto sono molte altre.
La speranza è che Free-MTB diventi, con il tempo, un punto di raccolta per tutte le persone che amano vivere la montagna in sella ad una mountain bike in tutte le sue espressioni, un po’ come è la DIMB in Germania e che possa con il tempo essere di supporto a chi crede nella mountain bike e vuole investire sulla sulla sua diffusione.
Per questo motivo serve il supporto di piu’ gente possibile, proveniente da tutta Italia, per poter dimostrare che il movimento mountain bike è forte e ben radicato, per poter contare ed essere ascoltati ovunque ce ne sia la necessità.
Per il primo anno di attività contiamo di poter iniziare diversi progetti, il primo dei quali e’ ovviamente quello di ottenere un incontro con gli amministratori trentini, per poter entrare nel dibattitto in corso a seguito dei divieti appena emessi sul territorio, contando sulla forza e sull’appoggio di un, speriamo alto numero di soci.
Nei nostri intenti c’e’ anche quello di predisporre un volantino e un manifesto da distribuire, anche grazie a tutti i sostenitori, presso tutte le manifestazioni sportive, i raduni e le fiere, per portare a conoscenza al piu’ alto numero di persone dei problemi che oggi si sono presentati in Trentino, ma che, come abbiamo scoperto, si sono ripresentati anche in altre zone come l’alto Veneto.
Se il movimento mountain-bike si muovesse unito in un unica direzione potremmo contare molto di piu’ nelle decisioni degli amministratori e dei rappresentanti delle federazioni rispetto a quanto avviene adesso, riuscendo a dimostrare che la mountain bike e’ uno sport da considerare quanto vengono considerati altri sport piu’ “remunerativi” come lo sci.
Un altra nostra speranza e’ quella di realizzare un manuale di comportamento, una spece di decalogo, sull’utilizzo e sulla manutenzione di tracciati e sentieri, da poter distribuire a tappeto.
Questo manuale speriamo possa essere utile a tanti e che possa dimostrare che bikers ed escursionisti a piedi possono convivere sul territorio montano, seguendo delle semplici regole, e che l’utilizzo e al manutenzione dei sentieri da parte di bikers consapevoli puo portare benefici al territorio.
Per questo sarebbe nostra intenzione, non appena le “casse sociali” lo permetteranno, affiliare la Free-MTB all’IMBA, l’International Mountain Bike Association, ed adottare i protocolli e le direttive che l’ente internazionale sta’ cercando di diffondere.
Altro progetto ambizioso e’ quello di poter mappare ed identificare, anche qui grazie al supporto e coinvolgimento di biker da tutta Italia, un alto numero di sentieri e percorsi sul territorio, in modo da poter stilare un elenco di percorsi dove bike e pedoni possono convivere in sicurezza, dove oggettivamente le bike potrebbero anche non circolare, e dove il traffico potrebbe essere “riservato” alle bici senza togliere fruibilità alla zona da parte degli escursionisti classici.
Altra cosa interessante sarebbe redigere un’ analisi e ralazione economica di quanto indotto portano i turisti “rampichino muniti” nelle varie zone. Riassumendo in un unico documento i dati provenienti da zone che negli anni hanno creduto ed investito sulla mountain bike, sia località nazionali quali l’Alto Garda, la zona del Monte Cimone, la zona di Pila, sia localita’ estere quali i comprensori di Les Gets, Les des Alpes, Salbach in Austria e la zona Slovena, si potrebbe piu’ facilmente dimostrare, ovunque serva, che la mountain bike puo’ essere una risorsa economica non indifferente, cosi’ come lo sono molte altre discipline sportive. Questi dati potrebbero essere utili a chiunque in qualsivoglia zona del territorio nazionale cerchi di portare avanti un progetto e trovi diffidenza da parte delle amministrazioni pubbliche.

Queste sono solo alcuni dei progetti che Free-MTB ha in cantiere. Come potete ben immaginare abbiamo bisogno di tutto il supporto possibile da parte di tutti i mountain bikers.

 

[Dallas]

 

[marco]

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