Farsi 220 km per andare e tornare dal Circeo lascia sempre un dubbio...ma ne vale la pena?
Per il si abbiamo di sicuro il favoloso panorama che si scorge dal promontorio e lungo tutta la discesa di sassi, la vista del mare con le isole "romane" in lontananza, la discesa nel boschetto finale.
Per il no abbiamo la lunghezza del giro (21 km non valgono 220 km di strada), la salita su asfalto pallosa e forse anche avere una guida che non si ricorda il giro non è il massimo...vero Fefè??
Ma veniamo ai fatti del giorno: Frate, nella sua tenuta foglia d'autunno dalla testa ai piedi (maglietta pantaloncino e calzini fox autunno style, occhiale con lenti rosse autunno style, bandana a coprire i capelli autunno finito style), arriva in quel di Sabaudia con la solita oretta di anticipo. Fermatina al bar con sguardo scioccato della gente alla presenza di cotanto personaggio. Mi è sembrato di sentire un tizio dire: "Ma che è cascato da n'albero questo", ma siccome era grosso ho fatto pippa...come al solito. Fuggito dal bar e dagli sguardi disgustati arrivo alla piazzetta convinto di potermi leggere il giornale che avevo appena comprato ma....KURTH m'ha fregato, l'ho trovato già pronto con la bici già scesa dalla macchina!!! Il resto del gruppo arriverà con calma, quella calma giustamente non concessa dal gruppo Scatenati e che qui invece sembra essere una consuetudine!!! Alla partenza si presentano: Kuth, Frate, Concu e Pippi, Marco e Fede, Deperito, Zoro, Lulu, Michele, Gabriele, Giorgio e Gianluca che ci accompagnerà solo per i primi metri perchè poi si è svampato signò!!! E dire che Kurth, suo caro amico, l'ha pure cercato al telefono a metà giro, quando si è accorto che non c'era (altra cosa che con gli Scatenati non accade...quasi mai!!).
Federico decide di farci strada seguendo una nuova traccia che ci permetterà di fare meno asfalto....ci farà fare avanti e indietro per la strada 4 volte fino al momento in cui si ricorderà che la stradina da imboccare aveva il suo stesso nome: via del Tordo!!! Il single track leggermente sabbioso non è un gran ché ma almeno ci risparmia il tedioso asfalto. Più avanti invece si farà interessante e tra picocli tratti a piedi e altri in equilibrio troviamo il tempo per: 1 pedivella staccata (Michele?), Un cambio rotto (che costringerà Giorgio a tornare anzitempo alle macchine) e un bel capriolone del Frate che, grazie all'anatema di qualcuno che aveva appena detto "attenti agli zaini co sti rami bassi", rimane incastrato col voluminoso zainetto (protezioni e caschetto appesi) e si impenna inesorabilmente cercando terra con i piedi modello Wile Coyote e non trovandola vola inesorabilmente nel dirupo senza bici!!! Ritrovato l'asfalto Frate e Concu decidono di sfidarsi all'ultimo sangue ma, dopo poche centinaia di metri Concu, sentendo un rantolo poco rassicurante provenire dai polmoni Frate, decide amichevolmente di dargli qualche consiglio su tempi di recupero, agilità in salita e tante altre menate modello Max quando esce col figlio!!! Frate annuisce ed evita lo smacco, si arriverà in cima vicini vicini come quelli che se vonno bene!!!
Finalmente i nostri eroi arrivano al cancello che immette sulla discesona panoramica. Iniziano riprese professionali con tanto di GoPRo e FotoReflex che immortaleranno tutto ciò che in mountain bike non va fatto, dalla rigidità indegna del Frate al sorriso paralizzato di Concu appesa al manubrio come fosse la sua unica ancora di salvezza, dal volo di Zoro sulla cenere a chissà quali altre incredibili "prodezze". Tuttavia Fede e Pippi in un impeto bambinesco si lanceranno all'impazzata in discesa sverniciando il Frate che per la paura si è sfregiato la coscia con un ramone bruciato. Sani e salvi alla fine del discesone il gruppo parlotta in attesa che di li a poco (circa 1 ora) arrivi anche Concu .
Il gruppo riparte per il nuovo tratto che ci riporterà all'imbocco del simpatico single track finale. Le riprese (che presto Pippixe caricherà) lasceranno alla storia un grandissimo Frate quasi pentito di aver già ordinato la nuova forcella. C'è spazio anche per il solito Deperito che, in presa a raptus bambineschi, preannuncia al Frate un sorpassone che effettivamente effettuerà, al primo tentennamento del prelato, con grande rischio di contatto e caduta!!!
Il nostro cameraman Pippixe si rende conto che è doveroso iniziare una bella dieta quando, nel tentativo flow di superare una passarella di legno, quest'ultima collassa centralmente sotto il peso della nuova Canyon e del suo cavaliere nero.
Anche Gabriele assaggia la terra pressato dal guastatore Deperito. Sul tratto finale la nostra bikeressa preferita sfoggierà un flow fino ad ora sconosciuto in discesa!!! Grande Concu, sei pronta per le gare di SUPERENDUROOOOOOO!!!!
Grazie ragazzi, il sole del Circeo ci ha baciati tutti, belli e brutti!!!!!
Frate
Per il si abbiamo di sicuro il favoloso panorama che si scorge dal promontorio e lungo tutta la discesa di sassi, la vista del mare con le isole "romane" in lontananza, la discesa nel boschetto finale.
Per il no abbiamo la lunghezza del giro (21 km non valgono 220 km di strada), la salita su asfalto pallosa e forse anche avere una guida che non si ricorda il giro non è il massimo...vero Fefè??
Ma veniamo ai fatti del giorno: Frate, nella sua tenuta foglia d'autunno dalla testa ai piedi (maglietta pantaloncino e calzini fox autunno style, occhiale con lenti rosse autunno style, bandana a coprire i capelli autunno finito style), arriva in quel di Sabaudia con la solita oretta di anticipo. Fermatina al bar con sguardo scioccato della gente alla presenza di cotanto personaggio. Mi è sembrato di sentire un tizio dire: "Ma che è cascato da n'albero questo", ma siccome era grosso ho fatto pippa...come al solito. Fuggito dal bar e dagli sguardi disgustati arrivo alla piazzetta convinto di potermi leggere il giornale che avevo appena comprato ma....KURTH m'ha fregato, l'ho trovato già pronto con la bici già scesa dalla macchina!!! Il resto del gruppo arriverà con calma, quella calma giustamente non concessa dal gruppo Scatenati e che qui invece sembra essere una consuetudine!!! Alla partenza si presentano: Kuth, Frate, Concu e Pippi, Marco e Fede, Deperito, Zoro, Lulu, Michele, Gabriele, Giorgio e Gianluca che ci accompagnerà solo per i primi metri perchè poi si è svampato signò!!! E dire che Kurth, suo caro amico, l'ha pure cercato al telefono a metà giro, quando si è accorto che non c'era (altra cosa che con gli Scatenati non accade...quasi mai!!).
Federico decide di farci strada seguendo una nuova traccia che ci permetterà di fare meno asfalto....ci farà fare avanti e indietro per la strada 4 volte fino al momento in cui si ricorderà che la stradina da imboccare aveva il suo stesso nome: via del Tordo!!! Il single track leggermente sabbioso non è un gran ché ma almeno ci risparmia il tedioso asfalto. Più avanti invece si farà interessante e tra picocli tratti a piedi e altri in equilibrio troviamo il tempo per: 1 pedivella staccata (Michele?), Un cambio rotto (che costringerà Giorgio a tornare anzitempo alle macchine) e un bel capriolone del Frate che, grazie all'anatema di qualcuno che aveva appena detto "attenti agli zaini co sti rami bassi", rimane incastrato col voluminoso zainetto (protezioni e caschetto appesi) e si impenna inesorabilmente cercando terra con i piedi modello Wile Coyote e non trovandola vola inesorabilmente nel dirupo senza bici!!! Ritrovato l'asfalto Frate e Concu decidono di sfidarsi all'ultimo sangue ma, dopo poche centinaia di metri Concu, sentendo un rantolo poco rassicurante provenire dai polmoni Frate, decide amichevolmente di dargli qualche consiglio su tempi di recupero, agilità in salita e tante altre menate modello Max quando esce col figlio!!! Frate annuisce ed evita lo smacco, si arriverà in cima vicini vicini come quelli che se vonno bene!!!
Finalmente i nostri eroi arrivano al cancello che immette sulla discesona panoramica. Iniziano riprese professionali con tanto di GoPRo e FotoReflex che immortaleranno tutto ciò che in mountain bike non va fatto, dalla rigidità indegna del Frate al sorriso paralizzato di Concu appesa al manubrio come fosse la sua unica ancora di salvezza, dal volo di Zoro sulla cenere a chissà quali altre incredibili "prodezze". Tuttavia Fede e Pippi in un impeto bambinesco si lanceranno all'impazzata in discesa sverniciando il Frate che per la paura si è sfregiato la coscia con un ramone bruciato. Sani e salvi alla fine del discesone il gruppo parlotta in attesa che di li a poco (circa 1 ora) arrivi anche Concu .
Il gruppo riparte per il nuovo tratto che ci riporterà all'imbocco del simpatico single track finale. Le riprese (che presto Pippixe caricherà) lasceranno alla storia un grandissimo Frate quasi pentito di aver già ordinato la nuova forcella. C'è spazio anche per il solito Deperito che, in presa a raptus bambineschi, preannuncia al Frate un sorpassone che effettivamente effettuerà, al primo tentennamento del prelato, con grande rischio di contatto e caduta!!!
Il nostro cameraman Pippixe si rende conto che è doveroso iniziare una bella dieta quando, nel tentativo flow di superare una passarella di legno, quest'ultima collassa centralmente sotto il peso della nuova Canyon e del suo cavaliere nero.
Anche Gabriele assaggia la terra pressato dal guastatore Deperito. Sul tratto finale la nostra bikeressa preferita sfoggierà un flow fino ad ora sconosciuto in discesa!!! Grande Concu, sei pronta per le gare di SUPERENDUROOOOOOO!!!!
Grazie ragazzi, il sole del Circeo ci ha baciati tutti, belli e brutti!!!!!
Frate