• La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Foto e racconti di sci-alpinismo,trekking e ciaspole

1maggio

Biker ultra
29/10/13
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Tordenaso
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Classica traversata in compagnia della mia ragazza...
Panorami sempre meritevoli e ghiacciai per fortuna ricoperti dal bianco dell'ultima settimana, che se non fosse stato per quello sarebbero apparsi di certo non al massimo della forma. Purtroppo....



...spettacolo di nubi basse all'alba...





...e temperature per fortuna finalmente nella norma...



...in lontananza il lago del Careser...



...volti al Cevedale dopo esserci passati pochi minuti prima...



...la sua terminale...



...e la fronte con la sua silenziosa agonia.



Speriamo davvero non torni più l'anticiclone africano...
Saluti
 

Pier88

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Bellissime foto 1maggio

Io invece nelle ultime due settimane sono stato in Friuli a fare qualche escursione li e nei dintorni. Ho fatto anche il mio primo 3000, Tofana di Rozes 3225 mt per la ferrata Lipella, veramente una bella via, abbastanza esposta e con qualche punto bello delicato.

Qua i link con le mie foto:
Tofana di Rozes: https://plus.google.com/photos/100088999714831033908/albums/6183555676308188689
Monte Piper: https://plus.google.com/photos/+PierluigiBarile/albums/6185386280896635121
Monte Cregnedul: https://plus.google.com/photos/+PierluigiBarile/albums/6186664092443870353
 

GIROBIKE

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Molto interessante il Cregnedul!
A luglio del 2011, durante un trekking dolomitico, dovevo salire alla Tofana di Rozes ma la neve caduta il giorno prima ci fece desistere a 200 metri dalla vetta (avevamo scarponi leggeri e non abbiamo rischiato)
Deluso dal mancato raggiungimento della vetta, dopo 15 giorni tornai con il mio amico Fabio e... In tre giorni: Ascesa alla Tofana di Rozes (3225 mt) dal rifugio A. Dibona (2083 mt) per la via ferrata Lipella e discesa per la via normale al rifugio Giussani (2580 mt) e sentiero attrezzato Astaldi. 2° giorno (in mtb) Partenza dal rifugio Dibona, rifugio Scoiattoli, rifugio 5 Torri, passo Giau, Peziè de Parù, Cason del Macaron, Cortina passando per il Lago Ajal , Grotte di Volpera e Mortija, Salita con la Funivia del Faloria. Scendiamo quindi lungo la pista da sci fino in località Rio Gere.
Salita in seggiovia fino al Rifugio Son Forca al monte Cristallo
Discesa per la Val Padeon fino ad Ospitale.
Lungo la ciclabile verso Cortina per poi salire al Col Drusicè. Discesa del Cortina bike park. Risalita al Col Drusciè. In discesa fino a Piè Tofana e salita in seggiovia fino al Rifugio Duca d’Aosta e di nuovo salita al rifugio Dibona.
53 km in 3h20' sotto una pioggia incessante.
3° giorno: Ferrata Aglio e Olivieri alla Tofana di Mezzo e ritorno al rif Dibona tramite il sentiero Grohmann.
Tre giorni irripetibili!!!
 

Pier88

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Mazza bei giri.

Anche noi comunque in discesa dalla Tofana abbiamo beccato un sacco d'acqua, quest'anno col tempo non si salva niente.
 

GIROBIKE

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In sostituzione al mini trekking del parco naz.le dello Stelvio (avremmo dovuto fare il "Giro del Confinale" ma abbiamo rinunciato per le pessime previsioni meteo) abbiamo optato per tre giorni al Parco naz.le della Majella in Abruzzo.

1° g. Ascesa al monte Macirenelle (q. 2017) da Palombaro con la sez. CAI di Ancona
Dislivello di salita 1450 metri per uno sviluppo complessivo di 13,2 km





Monte Acquaviva e Cima delle Murelle da Cima Macirenelle







2° g. Vallone del Palombaro e i rifugi della Montagna d'Ugni
Dislivello di salita 1500 metri per uno sviluppo complessivo di 14 km

Nel cuore del vallone di Palombaro






(A quota 1550 circa, nostro malgrado, siamo "costretti" a interrompere il nostro cammino. Avvistiamo camosci! Una trentina di camosci ci circondano e noi restiamo estasiati ed immobili ammirando e scattando foto). SUBLIME VISIONE!!!












la valle si apre


saliamo su esile traccia coperta da erba alta


la mia compagna e le mie gagliarde amiche 50enni


al rifugio Martellese straordinaria veduta su Cima delle Murelle e monte Acquaviva (meta del giorno successivo)


rifugio Martellese a quota 2035




la dorsale che dal rifugio Pomilio conduce al Blockhaus che percorreremo il giorno successivo


le affascinanti gobbe di Selva Romana


si nota la sterrata della forestale che conduce al rifugio D'Ugni e poi al Martellese


ci "sacrifichiamo" a mangiare e bere al rif. Montagna d'Ugni a quota 1863





3° g. Dal rifugio Pomilio (q. 1890) si continua su strada asfaltata (chiusa al traffico) fino al Blockhaus (q. 2070). Si lascia a sinistra l'altare votivo e si prende l´evidente sentiero segnato bianco-rosso con lettera P che aggira ad Ovest il Monte Blockhaus e si ricongiunge al vecchio sentiero a quota 2074 m dopo aver fatto un giro a ferro di cavallo in senso antiorario. Si continua in direzione Sud mantenendosi leggermente a Est rispetto al crinale con spettacolari vedute dei valloni sottostanti (Vallone delle Tre Grotte e Selvaromana a Est, Vallone dell’Orfento a Ovest), si trascura il sentiero che in direzione Est scende nel Vallone delle Tre Grotte e si scende più nettamente sempre in direzione Sud tra alti pini mughi fino a giungere alla Sella Acquaviva (q. 2100 m.) Si sale in direzione Sud seguendo il crinale tra alti mughi e ghiaie, superati circa 150 metri di dislivello si è a un bivio, lasciato il sentiero segnato che va a sinistra (bivacco Fusco) si sale direttamente in direzione Sud lungo la dorsale Nord del Monte Focalone "direttissima", molto panoramica, su tracce di sentiero ripido tra ghiaie e roccette fino a raggiungere la vetta del Monte Focalone 2676 m. Andiamo a sinistra, si scende di qualche metro e si risale dall’altra parte su una grossa gobba ricoperta da grosse pietre e sfasciumi (quota 2727 m - 0,15 ore dal Monte Focalone), infine si scende in direzione Est puntando a un’altra sella di quota 2666 m. e con un´ultima scomoda salita di 70 m si tocca la croce di vetta del Monte Acquaviva a quota 2737 metri.
Ritorno per il medesimo itinerario.
Dislivello di salita 1200 metri circa per uno sviluppo complessivo di 20,2 km.

N.B. La meta iniziale era di raggiungere il monte Pescofalcone ma, una volta in vetta al Focalone, constatando che saremmo ritornati un po' troppo tardi (dovevamo tornare a casa) abbiamo optato per l'Acquaviva

Montagna d'Ugni, Cima Macirenelle e Martellese


Blockhaus


il Morrone


la valle dell'Orfento


l'anfiteatro delle Murelle


vallone delle tre grotte


vallone di Selva Romana


ci lasciamo alle spalle il monte Cavallo e saliamo alla sella Acquaviva


il bivacco Fusco e l'anfiteatro delle Murelle


saliamo al monte Focalone


dal monte Focalone si scorge il monte Amaro (dietro) e il monte Pescofalcone (avanti)


il monte Amaro (si intravede il bivacco Pelino)


salita all'Acquaviva


cima delle Murelle e l'anfiteatro


dal monte Acquaviva veduta sul Pescofalcone e Amaro


croce di vetta dell'Acquaviva a quota 2737 e piccolo bivacco






Alla prossima
 

Pier88

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Domenica scorsa bel giro sul Pizzo d'Intermesoli meridionale (2635 mt) e settentrionale (2483 mt) nel Gran Sasso.
Escursione molto faticosa visto la salita quasi interamente su ghiaia molto sdrucciolevole da fare attenzione, c'era anche qualche passaggio di facile arrampicata.


L'osservatorio di Campo Imperatore con il Corno Grande


Val Maone e Pizzo d'Intermesoli meridionale a sinistra


La piramide dell'Intermesoli dalla Sella dei Grilli


Primo canalino da superare in facile arrampicata di I°


Corno Piccolo e Corno Grande


La vetta...


La vetta settentrionale


Divertenti passaggi terminali


La croce della vetta settentrionale


Piacevoli incontri

Il blog con la relazione, traccia e tutte le altre foto: http://spaziomontagna.blogspot.it/2015/09/pizzo-dintermesoli-meridionale-e.html

o-o
 

GIROBIKE

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Bravo Pier88 bella escursione!
La salita da Pietracamela, raggiungendo per primo la vetta settentrionale, è oltremodo interessante ed appagante
 

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Si Pier88 è sicuramente più lunga e costante e, soprattutto, si evita la ripidissima salita dalla sella dei Grilli
 

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Si Pier88 è sicuramente più lunga e costante e, soprattutto, si evita la ripidissima salita dalla sella dei Grilli

Ma anche noi l'abbiamo evitata, siamo passati per la Portella e poi abbiamo tagliato a mezzacosta fino a prendere il Passo del Cefalone, scendere fino all'alta Val Maone per poi risalire alla Sella dei Grilli sarebbe stato un suicidio
 

GIROBIKE

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Ma anche noi l'abbiamo evitata, siamo passati per la Portella e poi abbiamo tagliato a mezzacosta fino a prendere il Passo del Cefalone, scendere fino all'alta Val Maone per poi risalire alla Sella dei Grilli sarebbe stato un suicidio

Ho visto le tue foto ma non avevo capito che eravate passati di li.
Al passo del Cefalone, così come tutta la catena occidentale che arriva al passo delle Capannelle, non sono mai stato; nella mia agendina ci sono sempre "troppe cose da fare"!!!
Per le prossime 3 domeniche, se il meteo lo consente, ho in programma:
1 - monte Amaro da fonte Romana e discesa per la Rava di Ferro
2 - megatour della Laga (Gorzano, Pelone, Pizzo di Moscio, Cima Lepri e Pizzo di Sevo
3 - Balze di Malepasso e monte Cusna

Buona Montagna
 

Pier88

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Ecco le foto della Direttissima del Corno Grande fatta domenica scorsa. Bella giornata ma molto ventosa. Quest'anno il vento mi ha massacrato letteralmente.
Comunque come al solito bellissima via, ma sempre piena di gente, in vetta non si sapeva dove stare e la via normale era tutta una fila


Corno Grande dalla Sella di Monte Aquila


Il famoso Sassone all'imbocco della Direttissima


Si inizia ad arrampicare




In vetta


Il ghiacciaio del Calderone ormai mal ridotto


La fila sulla Via Normale


:magna:

Tutte le foto e la relazione potete trovarli qui: http://spaziomontagna.blogspot.it/2015/09/corno-grande-2912-mt-per-la_20.html

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VIA FERRATA "BALZE DI MALEPASSO"

Sabato 26 settembre
https://www.facebook.com/roberto.gi...527.1073741969.1613861832&type=3&pnref=story#


Le Balze di Malepasso si trovano nel comune di Toano (RE) nell'appennino reggiano.
Il percorso ha inizio dalla località Castagnola. Si inizia il sentiero dalla piccola cappella votiva dedicata alla Madonna. Al primo bivio, dopo poche centinaia di metri,si va a sx . Il sentiero procede in discesa e dopo poche decine di metri si intravede il primo dei due ponti che caratterizzano questo percorso.
Il primo ponte, quello più lungo, attraversa il Rio Malpasso e porta ad una placca attrezzata con cordino e pioli. Si scende poi, con l'ausilio di un cordino.
All'inizio della ferrata c'è un altro ponte. Attraversato il ponte si procede, verso dx, su una cengia e poi un passaggio verticale che conduce ad un'altra cengia. Da qui inizia il nuovo tratto attrezzato. Il primo tratto è in leggera salita e si percorre con l'ausilio di pioli per piedi e cavo per l'assicurazione poi inizia il tratto verticale che porta fino in cima del Castelpizigolo dove ha termine la ferrata.
Arrivati in cima a Castelpizigolo torniamo indietro di poche decine di metri per prendere il sentiero che ci conduce alle storiche "Fonti di Quara" sul torrente Dolo. Fra le poche pietre di un muro restaurato scaturiscono ancor oggi, le acque salse di una delle tante fonti. Le polle da cui scaturiscono le acque medicamentose sono almeno quattro con discreta portata, una di queste calda, a temperatura costante di 24,4º.
In breve torniamo al punto di partenza

Escursione della sezione C.A.I. di Ancona
Accompagnatori Renato Malatesta (A.N.E.) e Massimo Gentili (A.S.E.)































I due ponti




Le antiche fonti di Quara


Alla prossima
 
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