Foto e racconti di sci-alpinismo,trekking e ciaspole

Il giro dell'Appennino tosco-emiliano

1° giorno in viola
2° giorno in verde
3° giorno in celeste



e il giro nel Parco regionale del Corno alle Scale (a seguire la descrizione e le foto)
1° giorno in viola
2° giorno in verde

Interessante e suggestivo anello attraverso il quale si tocca la cima principale del Parco, il Corno alle Scale. Escursione consigliata sia per i panorami che danno modo di avere una buona visuale sulla val d’Arno con Firenze e Pistoia (con buona visibilità possibilità di vedere il mar
Tirreno e le sue isole: Corsica, Elba e in condizioni eccezionali anche la Sardegna), sia per la varietà botanica che s’incontra: faggi alternati a stazioni di abete rosso e di pino. Si riscontra addirittura una piccola stazione di larice che accentua ancora di più la sensazione di trovarsi in lande alpine anziché appenniniche. Infine gli estesi tappeti di mirtillo che, specie in primavera, regalano sfumature particolari in alternanza al luminoso e vivido verde dell’erba delle praterie d’altura. Ma oltre ai panorami e agli endemismi botanici questo giro si caratterizza anche per un’altra attrattiva: le stupende e imponenti cascate del torrente Dardagna che si sviluppano fondamentalmente su tre salti.

Descrizione dell'itinerario.

01/06 Dal rifugio-ristorante Cavone a quota 1420 imbocchiamo il sentiero 337 che ci conduce alla prateria Rio Piano (da dove si può vedere il sentiero che conduce a Punta Sofia)e al Passo del Vallone a quota 1700 metri da dove inizia il sentiero "alpinistico" che conduce a Punta Sofia e infine alla vetta principale del Corno alle Scale a quota 1945 mt.. Prendiamo il sentiero 00 e, superando il passo dello Strofinatoio e dei Tre Termini raggiungiamo il rifugio Duca degli Abruzzi (q. 1800 mt.) situato proprio sopra il lago Scaffaiolo (q. 1775) Pernottamento in rifugio
Km. 5,3 disl. salita 568 discesa 185

02/06 Dal rifugio Duca degli Abruzzi scendiamo al lago Scaffaiolo, superiamo il passo della Calanca (q. 1737 mt) per il sentiero 00 e giungiamo al monte Spigolino (q. 1827). Imbocchiamo il sentiero 411 in ripida discesa poi, su praterie di mirtilli, superiamo il Cinghio Sermidiano (q. 1630) superato il quale entriamo in un bosco di faggi fino a Passo del Lupo (q. 1496). Voltiamo "a dx" imboccando il sentiero 337 e dopo alcune centinaia di metri il 337a (attenzione all'imbocco segnalato con striscia bianco-rossa su abete) per arrivare alle cascate del (torrente) Dardagna. Prendiamo il bivio per il lago Cavone e in poco meno di 200 metri di dislivello in salita concludiamo l'anello giungendo di nuovo alle auto.
Km. 8,3 disl. salita 342 discesa 727

In compagnia di Roberta, Marco, Paolo e Simona
Le foto

Lago Cavone


prateria Rio Piano (a sx la croce di Punta Sofia)


il sentiero "alpinistico" che dal passo del Vallone conduce a Punta Sofia


Monte Spigolino da Punta Sofia


Monte Cupolino a sx e Spigolino al centro. Si possono vedere le Alpi Apuane e sotto le nubi il monte Cimone


vetta del Corno alle Scale quota 1945 metri


La vallata del Corno dove si scia


Lago Scaffaiolo, rifugio Duca degli Abruzzi e Corno alle Scale


Tramonto sul Cimone sotto le nubi e a dx monte Spigolino


la luna piena dal rifugio


(forse è un po' scura ma a me piace molto)


al centro della foto il "Cinghio Sermidiano" dallo Spigolino


Tutta la cresta che dal Corno arriva al rifugio vista dal Cinghio Sermidiano


Cascate del Dardagna












Alla prossima

Domenica scorsa sono stato a fare un grande anello sul Terminillo. Abbiamo toccato 6 cime: Terminillo, Terminilletto, Sassetelli, Vall'Organo, Elefante e Valloni.
L'ultima parte dell'escursione l'abbiamo fatta sotto una discreta pioggia , ma va bene così.

Veramente una bella escursione, anche perché quella zona mi mancava. La cresta nord-ovest dell'Elefante poi è qualcosa di unico, sembrava di stare sulla Apuane, molto esposta e delicata. Mi è piaciuta molto.

14 km x 1180 mt http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=9963115

Foto:

Il Terminillo


La cresta Sassetelli


Il versante nord del Terminillo, molto alpino


Il Monte Elefante a destra


La cresta nord-ovest dell'Elefante


Il tratto più delicato, la foto non rende minimamente

Qua tutte le foto: https://plus.google.com/u/0/photos/+PierluigiBarile/albums/6160909088832061457

o-o

Giro fatto anni fa (Terminilletto escluso).
Molto, molto interessante la cresta dell'Elefante. In effetti la foto fatta di quel tratto non rende minimamente l'esposizione veramente notevole!!!

Domenica vado nella Riserva "monte Genzana alto Gizo" per un'escursione che ci permetterà di "toccare" tre monti oltre i 2000 tra i quali, ovviamente, il Genzana

Io forse domenica vado sul Gran Sasso a fare Siella, Tremoggia e Camicia. Volevamo andare sull'Intermesoli ma devo tornare presto a casa.

Ok fatto il Camicia+Siella+Tremoggia sul Gran Sasso. Veramente un bel giretto, con anche qualche tratto di facilissima arrampicata.


Monte Camicia da Fonte Vetica




Stella Alpina dell'Appennino


Dente del Lupo


Camosci sulla Forchetta di Penne


La parete nord del Camicia




Due scialpinisti sul Vallone di Vradda, il 21 giugno. Grandissimi


Rustell! :magna:

Qua tutte le foto: https://plus.google.com/u/0/photos/100088999714831033908/albums/6163509558198678865

o-o

Che ricordi [MENTION=7674]tostarello[/MENTION]!! Castelluccio mi ha stregata,continuo a guardarla dalla webcam incuriosita dai suoi mutamenti perchè è un posto incantevole ....
Ai laghi di Pilato i chirocefali io non li vidi , però erano ancora parecchio ghiacciati

Veramente bello il lago di Pilato. A me ancora manca, ma prima o poi...

Non sono sparito.....
Domenica 5 luglio: Ferrata Danesi e sentiero attrezzato Ventricini al Corno Piccolo.
Sabato 11 luglio: Via Cieri al monte Infornace e Prena.
Domenica 12 luglio: Torrentismo alla Forra del Casco in Umbria.

Prossimamente vedrete alcune foto e la piccola relazione delle escursioni abruzzesi.
E, se il torrentismo non è "off-topic", vedrete anche quelle!!!

Io dopodomani vado a fare la ferrata Danesi al Corno Piccolo se non ci sono imprevisti.

Domenica 5 luglio. Ascesa al Corno Piccolo per il sentiero attrezzato Ventrici e la ferrata Danesi.
Discesa per la via normale, sella dei due corni e rifugio Franchetti. Disl. +900 circa
Una bellissima giornata in compagnia del mio amore Roberta e degli amici della sez. CAI di Ancona.

Corno Grande a sx e Piccolo a dx


si sale


La Val Maone, al centro in alto Pizzo Cefalone, a dx. Intermesoli










Passaggio ostico con il Mittico Lanfranco che osserva


In vetta al Corno Piccolo si brinda con Amarone della Valpolicella




alla sella dei due corni


Alla prossima

Sabato 11 luglio. Con Marco, e Manuela ci incontriamo venerdì, nel tardo pomeriggio, a Campo Imperatore (un paio di km dal monumento del pastore). Dopo aver cenato ci sistemiamo per dormire per esser pronti ad iniziare l'escursione del giorno dopo di buon'ora.
Ognuno si sistema a proprio modo... Manuela in tenda, Marco allo stato brado con sacco a pelo e io e Roberta in auto. La mattina ci svegliamo con una temperatura di poco superiore allo zero.
Dopo aver fatto colazione e sistemati gli zaini iniziamo l'escursione che, tramite la Via Cieri al monte Infornace (q. 2476) ci permette di giungere al monte Prena (q. 2561)
Descrizione dell'itinerario: Giunti al canale (le Veticole) lo si risale sul bordo. Giunti alla fine del canalone si traversa verso sinistra, senza salire ulteriormente, fino al ciglio della scarpata che da sulla Canala. Per un sentiero si scende rapidamente sul fondo e attraversato questo "fiume" di ghiaia si è subito ad un piccolo rifugio circondato da due pini (1810 m, 1:00 ora). Si segue un sentiero che ridiscende sul fondo e qui, vicino ad una costruzione in cemento, inizia il sentiero Cieri (1825 m, 1:05 ore, targa e segni giallo-rossi ). Seguendo il fondo del canale si superano delle brevi paretine rocciose ed il percorso alterna tratti più semplici a tratti dove è richiesto l'uso delle mani. Giunti a quota 2100 circa si aggirano delle pareti rocciose sulla destra quindi si devia nettamente a sinistra e dopo un canale erboso si giunge su una sella nei pressi di alti pinnacoli (2270 m circa). Da qui il sentiero è privo di difficoltà e in linea retta sale dritto fino alla cresta principale dove si incrocia il sentiero del Centenario nei pressi della vetta del monte Infornace che si raggiunge facilmente (2469 m,). Dalla vetta si segue il Centenario che segue abbastanza fedelmente il filo di cresta. A tratti esposto, il sentiero compie diversi saliscendi. Raggiunta una paretina attrezzata con fune d'acciaio la si risale. L'ultima salita, su ghiaie, permette di raggiungere la cima del monte Prena (2561 m.).
La discesa:
Dalla cima del monte Prena si segue il sentiero che in breve si affaccia sul versane nord e inizia a scendere con stretti zig-zag tra ghiaioni con massi instabili. Raggiunto il fondo del canalone si traversa verso destra per portarsi sul largo e comodo crinale che in piano permette di arrivare al vado di Ferruccio (2272 m,). Qui si lascia il sentiero del Centenario che prosegue per il monte Camicia e si scende verso destra. Il sentiero, sempre ben netto, traversa lungamente il versante fino a raggiungere di nuovo alle auto.
Dislivello + 1082 metri. Sviluppo complessivo 16 km.

UNA STRAORDINARIA GIORNATA

Poco prima della partenza


Prena e Camicia


La "Canala"


Dal piccolo nevaio inizia la via Cieri






si cercano appigli per la progressione










la parte finale della via










Monte Prena 2561 metri


Dietro il Corno Grande


Vado di Ferruccio

Belle foto.

La Cieri l'ho fatta l'anno scorso, veramente una bella via anche se molto faticosa col suo avvicinamento interminabile.

Domani metto anch'io le foto della Danesi che ho fatto ieri.

Pier88 ha scritto:

Belle foto.

La Cieri l'ho fatta l'anno scorso, veramente una bella via anche se molto faticosa col suo avvicinamento interminabile.

Domani metto anch'io le foto della Danesi che ho fatto ieri.

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Maledetto Peak Carter! Fai queste cose sempre di nascosto e quando comunque non ci potrei venire (ammesso e non concesso che tu avresti accettato la mia compagnia!!)
Ad Agosto, se il tempo e le congiunzioni spaziotemporali lo permetteranno e se riusciremo a metterci d'accordo anche io e Frankie2 vorremmo andarci!

RED HOT SPEXY ha scritto:

Maledetto Peak Carter! Fai queste cose sempre di nascosto e quando comunque non ci potrei venire (ammesso e non concesso che tu avresti accettato la mia compagnia!!)
Ad Agosto, se il tempo e le congiunzioni spaziotemporali lo permetteranno e se riusciremo a metterci d'accordo anche io e Frankie2 vorremmo andarci!

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Accompagnavo un gruppetto di persone, poi mi era passato proprio di mente non frequentando più tanto il forum.
Io prossima settimana parto e tornerò a fine agosto, se avete la possibilità comunque andateci il giro merita parecchio anche se la ferrata in se ha un po' deluso le mie aspettative.

Allora mercoledì sono stato a fare la Danesi al Corno Piccolo. Partendo dalla Madonnina di Prati di Tivo, passando poi per il Franchetti. Giro in un ambiente veramente imponente e stupendo, nel complesso veramente una bella escursione.
Come detto prima la ferrata in se mi ha un po' deluso, visto la fama che ha mi aspettavo veramente di meglio, alla fine risulta essere molto corta (80/90 mt di dsl di ferri la maggior parte a scalette) e abbastanza facilotta. Divertente però il passaggio del buco, l'unica parte un minimo tecnica della ferrata. Forse abbinata alla Ventricini è meglio.
Comunque da fare senza dubbio almeno una volta.

Foto:

Il Corno Piccolo da Prati di Tivo


Corno Grande e Corno Piccolo col Vallone delle Cornacchie


Rifugio Franchetti


L'attacco della Via Danesi


L'inizio della ferrata




Il famoso "buco"


La vetta

Qua trovate il mio blog con altre foto, descrizione e impressioni del giro con allegata la traccia : http://spaziomontagna.blogspot.it/2015/07/corno-piccolo-2655-mt-per-la-ferrata.html